VIALARDI - Cucina borghese - 1922 copia
DELLA OMEOPATIA 4 2 7 B e v a n d e con cesse abusivamente a piccolissima dose allungandole con acqua o latte. Caffè, thè, aceto di vino bianco debole, vino nero, secco, generoso, ordinario, vino di Malaga, di Madera, birra, acqua di riso o d’orzo, sciroppo di ribes e di lamponi. Pasticceria. — Biscuit, biscottini e pasticceria leggera A l im e n t i non con ce s s i . Carne. — Le seguenti i arti di qualunque animale, cioè: la cotenna o pelle, la testa, i piedi, il fegato, la coradella, le cervella, le animelle, i reni o rognoni. I piccioni, oche, anitre e ogni sorta di selvaggina a pelli, il maiale, il lardo, il salame, la salciccia, i san guinacci e qualunque specie di carne salata o affumicata. Pesce. — Ogni sorta di pesce salato od affumicato composto all’ aceto o marinato all’olio come la carne del tonno, dell’anguilla o di altro pesce. I gamberi di mare o d’acqua dolce, i pesci senza scaglie, l’anguilla d’acqua dolce, le aringhe e le acciughe salate. Ortaggi- — Tomatiche, acetosella, piselli, lenticchie e fagiuoli secchi, carciofi e cardi crudi, sedano, aglio, porro, cipolla, indivia, lattuga, funghi, tartufi neri e bianchi, prezzemolo, cerfoglio, crescione, rafane, timo, lauro, rosmarino, salvia, camomilla, fior di sambuco e di violette. Amandorle amare, miele, limoni ed aranci acidi, pepe, garofani, ed in generale le droghe ' forti, pane fresco, pasta sfogliata, pasticceria fatta col lievito di potassio. B e v a n d e non con ce s se . Caffè, thè, aceto, vini e liquori forti.
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