VIALARDI - Cucina borghese - 1922 copia
ramaiuolo ; se pur grosso, ma bucato per schiumare i brodi, sgocciolare verdure e passare salse, chiamasi schwr maruola. Filetto, muscolo carnoso nella schiena dei quadrupedi o dei pesci, e nello stomaco degli uccelli. Forbire , vuol dire dare bella forma alla carne o pol lame od altro. Ghiotta o leccarda, tegghia ovale che si mette sotto lo spiedo per raccogliere il sugo che sgoccia dagli arrosti. Graticola, ordigno di cucina sopra il quale si arrosti sce carne, pesce, selvaggiume, pollame. Insipido, significa senza sapore. Intingere, vuol dire sommergere qualche cosa entro un liquido o poltiglia o uovo sbattuto. Lacca, coscia o natica dei quadrupedi. Lattata, poltiglia detta dai francesi purée. Lardaiuóla, arnese di cucina che serve per impiantare dei pezzetti di lardo entro la carne, cioè piccarla; havvene di varie dimensioni, e son fatte per lo più d’ ottone o di ferro. Materello o spianatoio o rullo, serve a spianare la pasta. Melata o marmellata , polpa di frutti cotti collo zuc chero. Mestola, cucchiaio di legno con manico lungo per tra mestare le salse. Osmazoma, essenza o sugo ridotto, profumato e sapore delle carni. Pentola o marmitta, arnese di rame stagnato. Piatti, vasi di varie sorta, concavi per zuppa, ovali per hors-d’ceuvres e per rilievo, grandi per umidi detti dai Francesi entrée, piccoli per gli entremets ossia piatti di mezzo. Piavioli od agnelotti, involtini di pasta ripieni di tri tume di carne, erbe, cacio, uova. Serpentaria o dragoncella (estragon), erba aromatica per dare gusto all’aceto « gelatina. 429
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