VIALARDI - IL PICCOLO VIALARDI - 1899 copia

DELLA GELATINA - 277. un po' bollendo. In tal modo otterrete una gelatina a cui potete aggiungere un po' di buon liquore o rhum, o maraschino o curaçao; ovvero il sugo di lam- poni o di ribes prima filtrati in filtro di carta asciu- gante in un imbuto unendoli alla gelatina quasi fredda ed amendue ben chiari. — Questa gelatina prenderà il nome del liquore o sugo che verranno ad essa uniti. 98. Ro s so di s t racc ia di l evante o cocci- n i g l i a. — Ponete 30 grammi di straccia di levante in un tegame con un quinto di un litro d'acqua; fatela bollire un dieci minuti; spremetela bene per farne uscire tutto il rosso; gettate via lo straccio; mettete nel sugo 30 grammi di zucchero; ridotto a sciroppo chiaro servitevene per tingere ogni sorta di gelatine o ghiacci o sorbetti. Venuto freddo potete conser- varlo chiuso in un ampollino e servirvene all'occor- renza. — Oppure se desiderate un rosso più scarlat- tine fate fondere 15 grammi di cocciniglia pesta in 7 cucchiai d'acqua; bollita dieci minuti, mescolate sette grammi d'allume con altrettanto di cremortartaro pesto e venuto freddo servitevene; oppure usate il colore lacca (Vedi N. 155, pasticceria leggera). ' - 99. Ge l a t i na al #*##»•«/*. — Ponete in una tazza il sugo e la sottile scorza di due limoni o di due aranci, 10 grammi di thè perlé; coprite con 8 cucchiai d'acqua bollente; venuta fredda, filtratela alla carta asciugante in imbuto, ed unitela ad una gelatina che avrete pre- parata corne s'è detto sopra N 97, e venuta anche fredda aggiungete in più 8 cucchiai di huon rhum (colori- tene se volete la metà del rosso fatto come s'è detto sopra N. 98), versata in uno stampo, fatela gelare ferma, rovesciatela sul piatto bagnando un po' lo stampo nel- l'acqua tiepida e servitela. 100. (Sciafilia al l amponi ed a l l ' ut a- splnn. * -»

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