VIALARDI - IL PICCOLO VIALARDI - 1899 copia

DELLE SOSTANZE ALIMENTARI 309 ticola di vimini con una tela sotto esponendola al sole od al forno o stufa poco caldi, dando dell'aria di tanto in tanto. Divenuti ben secchi, conservateli in sacchetti di carta. — I piselli verdi, grossi, teneri si conservano allo stesso modo. — Potete conservarli ancor meglio se, dopo averli cotti, li immergerete un momento in una colla fatta con un ettogramma di colla di pesce fusa in un litro d'acqua e, tratti sopra uno staccio, li farete seccare al sole o ad un calore secco ed arioso poiché non prenderanno l'odore di fieno che prendono facilmente i primi se non furono seccati in fretta. 21. Uova conservate fresche ne l l 'ol io. — Si conservano le uova per lo più nel mese d'agosto o di settembre per averle nella stagione fredda in cui le galline cessano di farle. Prendete quindi delle uova appena deposte dalle galline, ancor calde; ben lavate ed asciugate, ponetele adagio in un vaso di vetro o di maiolica pieno di buon olio che serve per uso di famiglia e si conserveranno per lungo tempo. Se per caso si rompesse un uovo nel vaso stesso,, fate bollire l'olio che resterà chiaro, e raffreddato servitevene come prima. 22. Uova conservate f r e s che nel sa le o cru- sca. — Ponete adagio in un tegame sul fuoco delle uova appena deposte dalle galline, versatevi adagio dell'acqua bollêntissima e lasciatele così sul fuoco due minuti e mezzo. — Ponetele su tovaglie e, raffreddate, mettetele in un vaso con tramezzo del sale pesto o della crusca di frumento, copritele e tenetele in can- tina al fresco, che si conserveranno per lungo tempo. Volendo servirle, nettatele e ponetele nell'acqua fredda riscaldate sino all'ebollizione. 23. Uova conservate ne l la cenere. — Ponete in una pignatta di terra delle uova freschissime; co- pritele con cenere fredda e stacciata di legno o meglio < * " • » • v : ' ' • • • ' ' *

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=