VIALARDI - TRATTATO DI CUCINA - 1854 copia

Ravvolgendo pertanto ranimo a queste cose , presi con- siglio di raccogliere i diversi precetti dell 1 arte che io ap- presi da valenti Artisti italiani e francesi, e che misi alla prova con molte esperienze, e di stamparli con disegni da me fatti a bella posta, affinchè ad un tempo potessi per così dire parlare alla mente e agli occhi. Sarà, anzi, è di * certo T esposizione mia disadorna, ma essa è, a parer mio, quale si può confare a chi si tolse per iscopo l'in- segnare a' giovani cuochi e cuoche e a' dilettanti di gastronomia il modo facile, economico ed elegante di comporre con buon gusto ogni specie di pietanze di carni, di legumi, ovvero composte, pasticcerie, e ogni genere di credenza, come creme, gelatine, confetti, be- vande, sorbetti, ecc., air oggetto che un pranzo abbia a riescire splendido ed elegante. Dovendo però tramettersi le vivande dalla cucina alla mensa, così una piccola parte dei presente libro tratterà anche della maniera di apparecchiare e di servire la tavola. Perciò si discorrerà del come si apparecchi una mensa alla Russa , o alla mezza Russa, o in ambigu , o alla Francese; come si trincino le carni di macello , pesce,, voìaglia, selvaggina ; come si preparino canestri di ogni sorta di frutti e fiori mangiabili; come possa sotto ogni aspetto essere ornata e ricca una tavola, affinchè chi mangia ad essa non abbia solamente a soddisfare ad un bisogno comune a tutti, ma anche a riceverne gusto e piacere. Né i fanciulli vo}ìi obbliare, ma sapendo come un ac- comodato nutrimento giovi in conservarli sani e farli crescere robusti, così alle madri specialmente dedicai un trattatello in questo mio libro, in cui non si discorre d' altro che di pappe e pietanzine pei fanciullini. So la sollecitudine che hanno le buone madri della loro prole, e quindi in'è avviso che esse a questa parte della mia opera faranno buona accoglienza: Faltra parte che riguarda le cose di cui ho discorso sinora la raccomando al lettore, ed io mi stimerò soddisfatto, se da questo mio lungo e dispendioso lavoro ne uscirà quell'utile all'arte e ai colti- vatori di essa che me ne riprometto. V AUTORE.

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