VIALARDI - TRATTATO DI CUCINA - 1854 copia

— 570 — DEI LIQUORI E RATAFIÀ PEa FILTRAZIONE, AD USO DI FAMIGLIA. Introduzione. — I liquori sono bevande alcooliehe, com- poste per lo più di 5 parli di zucchero, 3 parli d'acqua e 4 di spirito di vino. — L'acquavila resta più o meno forte, o dolce, secondo che vi è più zucchero o spirito; essa prende il nome dalle sostanze aromatiche che si adoperano nel prepararla, e preparandola, si mischia lo zucchero in sciroppo cotto al piccolo filo, o fuso nelT acqua fredda, filtrandola con della carta bianca senza colla, piegata e strofinala leggiermente^ senza stracciarla, posta entro un imbuto ( V. N. 7, Tav. XXXII), o con della carta grigia trita ; oppure filtrandola ad un tas ehe ito fatto di peli di castoro o di tela fina (V. N. 6, Tav. XXXII), versando il liquore sopra, ed il primo che è passato, si ripone di nuovo, finche sia filtrato chiaro. — I ratafià divengono buoni in- vecchiandosi, ed è meglio non esporli al sole, poiché per- dono una parie del loro aroma, ma bensì tenerli in un luogo temperalo e ben turale le bottiglie. 1. - ASSENZIO (ABSINTHE). — Prendete 10 gram, di punte d'assenzio verde quando è fiorilo, % gram, di cannella di Ceylan, ponete tutto entro una bottiglia con un litro di spi- rito di vino a 26 gradi, lasciateli macerare per 8 giorni, scuotendo una volta al giorno la bottiglia / filtratelo alla tovaglia; aggiungete un sciroppo fatto con 3 etlogr di zuc- chero bianco e 3 bicchieri d'acqua, cotto al piccolo filo, ben chiaro (V. Cottura dello zucchero), e passato alla tova- glia chiaro; unito freddo al liquore, fate che tutto sia ben chiaro, mettetelo nelle bottiglie, turatele bene ed incatramatele. % - ACQUÀVITA ALLA ROSI. —Fate fondere in un tegame sul fuoco due chilogrammi di zucchero bianco di prima qualità con un litro d'acqua, unitevi un po'di tinta rossa fatta con 15 gram, di straccio di levante con mezzo bic- chiere d'acqua, bollita e ridotta a metà ; chiarificate lo zuc- chero con un poVdi bianco d'uovo, filtratelo alla tovaglia, lasciatelo raffreddare entro una terrina di maiolica, unitegli un litro e mezzo di spinto di vino a 26 gradi dell'areo- metro di Baumé (Y. N. 9 , Tav. XXXII), con 3 etlogr. di buona acqua di rosa chiara; mettetela fredda nelle bot- tiglie , turatele bene, incatramate il turacciolo, e servitevi

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