VIALARDI - TRATTATO DI CUCINA - 1854 copia

— G3 — 7. - PANATA PEI RAGAZZI. — Prendete del pane grissino nettato e raschiato, pestatelo in un mortaio e passatelo in un colatoio a buchi larghi affinchè resti grossolanamente pesto. Si abbia del brodo al fuoco, e questo si metta col pane poco per volta, tramenando finche bolla. Lasciatela cuocere un quarto dora, mettendovi grosso come una nocciuola di butirro fresco; toglietela dal fuoco e servitela. 8. - PANE PESTO. — Si pesta il pane più fino, si passa ad un setaccio fino, e si fa come sopra, colTaggiunta però che se il ragazzo ama più il latte, allora questo si sostituirà al brodo, aggiungendovi un po' di zuccaro. 9. - SEMOLINA. — Fate bollire del brodo, e mettetevi entro della semola fina quand'osso sarà giunto all'ebollizione, sbat- tendo il lutto dolcemente affinchè resti liscia. Lasciatela cuocere adagio per 30 minuti, e servitela calda con entro un pezzet- tino di butirro fresco. r 10. - PUREE 0 LATTATA DI PATATE. — Pelate quattro pa- tate, fatele bollire colTacqua, indi asciugarle e passatele ad un setaccio doppio, mettetele entro una casserola con 15 grammi di butirro, tramenando con un cucchiaio di legno per 10 minuti; indi versale del brodo 0 latte, tramenando sempre onde resti liscia. Fatela cuocere ancora per 5 minuti, e ser- vitela con entro dei dadolini di pane secco, ed un mezzo cuc- chiarino di zuccaro. 1 1 .- PAPPA DI FARINA DI MELIGA. — Fate bollire del brodo. indi mettetene a parte, e fatta la poltiglia più spessa, ag- giungete del brodo poco per volta, tramenando sempre for- temente , resterà liscia, mettete poi 15 grammi di butirro fresco e servitela; col latte si fa nellïstessa maniera. Badate bene che tutte queste pappe non siano troppo salate. \% - PAPPA ALLA TAPIOCA [fecolaeslratta da una radice che viene dalle Indie, che è in granirli bianchissimi): — Quando il brodo bolle, se ne mette un cucchiaio per ogni persona, poiché se è buona cresce molto; lasciatela cuocere 12 mi- nuti ; questa è migliore col latte. Servitela che vada bene di sale. 43. — MINESTRA d'ogni sorta di pastine, cioè vermicellini, semini , stellini , ecc. — Si gettano queste neir acqua quando bolle, ed appena levato il bollore si sgocciola via l'acqua, si mettono nel brodo, e bollendo si finisce di farle cuocere. Invece del brodo puossi pur mettere del latte bollente.

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