VIALARDI - TRATTATO DI CUCINA - 1854 copia

sotto una gran tovaglia pendente dalla tavola incirca 30 centimetri. B. Tre candelabri di bronzo dorato. C. Due vasi di bronzo o porcellana ripieni di fiori veri o finti. D. Due girandoles in bronzo ripiene di confetti e zuc- cherini. E. Quattro compostiere in cristallo ripiene di composte varie ai liquori. F. Quattro canestri di cristallo ripieni di varii frutti crudi. G. Galantina a forma d'una torre guernila di gelatina. IÏ. Forte d'anguilla al butirro di Monpellieri. I Casuccia di biscuit coperta di neve e guernila di pa- sticceria. K. Gelatìna negli aranci in quarti sopra gradini. L. Croque-en-houche mischio guernito di zuccaro fdato. M. Due creme romanzesche al maraschino. N. Baba alla Polonese ghiacciato al vino di Madera. 0. Dodici hors-d'œuvres, 21 di butirro, 2 di ravanelli , 4 di sale, giambone e lingua, 4 di composte agre, olive, fanghi, e cocomeri. P. Dieci salsiere contenenti sale e pepe. 0. Quattordici caraffe di vino ordinario, una per ogni due convitati. II. Quattordici caraffe d'acqua, una per ogni due convitati. S. Tre o quattro bicchieri per ciascun convitato, secondo le qualità del vino che si vuol servire nel corso del pranzo. T. Piatto con la tovaglia sopra, pane e posala per eia- scheduli convitato. I piatti si cambiano tutte le volte che si servono nuove pietanze, il pane si mette sopra la tovaglia che sta sul piatto a ciaschedun convitato, la forchetta ed il cucchiaio si pon- gono a mano destra del piatto , il coltello a sinistra. Le pietanze vengono dalla cucina trinciate e disposte sul piatto, con da una parte la carne , e dall' altra la guernilura (V. Tav. IV, N* 1 e 9j. ^ Le salse si serviranno nelle salsiere, ben calde. Si avrà una piccola stufa 0 scaldatoio di latta portatile, nell'islessa camera, con brace di legno ben abbruciato, per riscaldare i piatti se fa d'uopo.

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