ZIA CAROLINA - Cucina pratica - 1936 copia
Tutti amiamo i l dolce piacere de l la m^nsa, perchè è proprio svolgendo questo rito che i l cuore si apre a l- l ' ami c i z i ,a a l la confidenza, a l la gi o ia e il brio zamp i l la dal l ' animo pacificato fra i v i v i di riflessi dei cristal l, i del- le argenterie, dei v in.i La tavola, disse qualcuno, è l 'altare de l la c asa che bi sogna adornare nei giorni di festa, e il compito gen- tile spetta a l la padrona di casa, che preparerà la tavo la con raffinatezza di gusto per accogl iere degnamenet i suoi ospiti. Una tavola bene apparecchiaat è, si può dire, un pranzo già riuscito, giacche tutit sanno che le vivande possono, sì, essere squisite, ma se non sono presentate signorilmenet perdono molto del loro prestigio. Un solo piatto forma i l coperto; fra un coperto e l ' a-l tro si frapponga un giusto spazio per lasciare a tutit l i- bertà di movimento. Si cal co la che lo spazio indispensa- bi le dev'essere dai settanta ai settantacinque centimetr.i A l la destra vanno messi i l cucchiaio e i l coltello, a l la sinistra la forchetta e in facc ia al coperto la posatina per la frutta. Le altre posate per il pesce, per g li ant-i pasti o altro, che eventualmenet dovesse occorrere, ver- ranno b messe man mano che il pranzo progredisce. Il sale e il pepe, separati, in pi ccoli recipienti di diverse fogge , saranno disposti in mi sura di ogni due persone. Tra i piatit e le bottiglie, al l ineait un po' verso destra, — 23 —
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