ZIA CAROLINA - Cucina pratica - 1936 copia
CUCINA PRATICA tivo cucchiaio. Col pesce non si deve usare il coltello, ne per servirlo, ne per mangiarlo, ma le posate compo- ste di forchetta e spatola. Dopo il piatto forte si mesce vino vecchio rosso. Il formaggio si pone in tavola già pulito; si tagl ia a pezzettini che si mettono a uno a uno su un pezzo di pane. A l c uni lo servono pr ima del dolce, altir dopo. Meg l io pr ima. Si dice che i l formaggio « a colazione è oro, a pranzo argento, a cena piombo ». Il dolce, secondo com'è, si mang ia col cucchiaio, op- pure con le forchettine munite di taglio. Le paste si servono con le pinze, e così pure i pa- nin.i I biscotti, invece, si prendono con le mani. Il pa- ne non si tagl ia, si rompe un pezzetto per vol ta, con le mani, a mi sura che se ne ha bisogno. Infine si mesce vino dolce o spumante. D'estate, in luogo del dolce, si può servire il gelato. Si pone in tavo la in una grande coppa, e si serve nel le piccole copp e di cristallo, o d'argento, coi cuc- chiaini foggiati a paletta. Per le frutta, secondo i l genere, si adoperano le adatte posatine. Le mele e le pere, si dividono in quattro parti e si sbucciano. I noccioli del le ciliege, o altro, si depon- gono nel cavo de l la mano destra chiusa a imbuto e poi sul piatto. Il caffè si serve a tavo la o nel salotto. La tazza col piattino si mette su un piatto, col cucchiaino accanto. Il caffè, occorre dirlo? si beve da l la tazza. A l le frutta, si portano in tavola del le piccole copp e colme di ac- qua fresca con una fettina di l imone. In queste copp e si laveranno le frutta, e a l la fine del pranzo le di ta. Finito di mangiare, i l tovagliolo, che si è sempre te- nuto sui ginocchi, si pone sul la tavola, vicino al pro- prio piatto, senza piegarlo. ,
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