LA CUCINA ITALIANA 1929

! er meno angiar meglio, speri VNSIS DI GASTRONOMIA PER LE FAMIGLIE E PER I BUONGUSTAI CUCINA - CUCINA CONVIVIALE - CUCINA FOLCLORISTICA - CUCINA PER STOMACHI DEBOLI - CUCINA ALBERGHIERA - ARTE DELLA TAVOLA - RICETTARI 4 5 - T e l e f o n o N . 7 0 - 3 5 7 ESCE IL QUINDICI DI OGNI MES T UCINA CASALINGA - ALTA A N O N I M A N O T A R I ( I S T I T U T O E D I T O R I A L E I T A L I A N O ) - M I L A N O - V i a M u n t e N a p o l e o n e 15 Dicembre 1929 (VIII) ^ \ OGNI NUMERO CENT. 50 — ABBONAMENTO ANNUO L. 5 — ESTERO L. 10 — INSERZIONI: L. 3 AL MILLIMETRO i O C I E T A* f. 1 — ANNO I Altre cause ed altri effetti potrebbero f a proposito della decadenza della cuci gliare; decadenza che è molto accentuati Francia dove vige sovrana fra le classi alte die la pregiudiziale di una stridente e il liabile antitesi fra la « signora » e la « saia ». Pregiudiziale perniciosa che era stata imi tata anche in Italia dove però non ha attecc. to, perchè le nostre signore sanno che la « do, na moderna » non può scindersi dalla « massa- moderna ». Si può star bene in salotto e stai.. bene in cucina; la dispensa deve avere per ogni donna la stessa importanza del guardaroba co- me la cucina quella del salotto. Un secolo di abbandono non ci deve far per- dere il ricordo delle nostre tradizioni gastrono- miche. Se nel secolo XIX ed al principio del nostro necessità superiori distolsero dalla cucina, oc- corre far tornare in auge l'arte culinaria che è il nesso essenziale dell'unione della famiglia. guardi della donna che per un inspiegabile sno- bismo s'è allontanata quasi completamente dal- la cucina. Ecco perchè l'arte di cucinare, se ha fatto grandi progressi nei ristoranti, è in assolu- ta decadenza nelle famiglie. E' molto esiguo il numero delle signore mo- derne che ancora non disdegnano di sorvegliare esse stesse la cucina ed indossare il grembiale bianco e mettersi davanti ai fornelli per prepa- rare un buon pranzo; al posto della cuoca, oggi si cerca la bonne à tout faire e sulle manchevo- lezze della cucina si sorpassa ben più facilmen- te di quanto non si faccia per il bagno e la pet- tinatura del cagnolino. La ricerca del nuovo e del gustoso non assilla più la donna moderna e nelle mense fami- gliari dominano sempre gli stessi cibi: ,pare che ci si avvii verso una standardizzazione del gusto. È veramente deplorevole vedere che talvolta si offre agli ospiti un pranzo al ristorante e che alcune famiglie, quando è esiguo il nume- ro dei componenti, al ristorante 'si domiciliano addirittura... consapevo l ezza con cui si amman- nisce il cibo. Trascur iamo del iberatamente ì contributi che dal Gusto, per dili- genza e garbo di massaie, per stu- dio e passione di artefici, si travasa- no nel la gioia di vivere, nell opulen- za del convi tare, nella forbi tura del- l ' espr imersi, nella raf f inatezza del filosofare. Li trascuriamo, poiché ci sembra che gli elementi addotti siano più che bastevoli a giustificare e a pro- piziare l ' avvento del nuovo giorna- le che la nostra Casa l icenzia. UMBERTO NOTASI anima assaia mo LA DECADENZA DELLA CUCINA FAMIGLIARE Si può affermare che d ; qualche tempo la cu- cina famigliare è in decadenza. Nella stessa Francia che pure vanta una glo- riosa tradizione, già fin ci all'ante-guerra una au- torevole voce, quella di Marcel Prévost, si è al- zata per dare il grido d'allarme. La prima causa di questa decadenza, scrive l'autore di Vierges Fortes, è la mancanza di tempo per il pasto giornaliero in comune e la seconda è quella che, con spirito sottile, deno- mina la manìa della magrezza. Certo, molte al- tre se ne potrebbero enumerare e tutte più o meno in correlazione col nuovo, turbinoso rit- mo della vita moderna, specialmente nei ri- LE ACCETTAZIONI Ricevo la Sua del 18 corr. e La ringrazio del- la comunicazione. Accetto di far parte del Co- mitato di Degustazione da Lei costituito. Gradisca distinti saluti. FERRUCCIO LANTINI. LA CIVILTÀ' DI UN POPOLO E' LEGATA STRETTAMENTE AL PROGRESSO DELL'ARTE E DEL- LA SCIENZA DELL'ALIMENTA- ZIONE. DIMMI COME MANGI E TI DI- RO' CHI SEI.

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