LA CUCINA ITALIANA 1930
E A C ' i r C I N A - — - ^ 5 == I T A L I A N A 1 b i g n o i econdo premio ; •a TIBURGÀ DORINI DESIN ARE PROPOSTO DALLA CONCORRENTE Signora T I BURGA DORINI i v , « In parsimonia salus » ZUPPA ALLA CASALINGA •IRFOSTO ALL 'ORTOLANA 'INSALATA VITAMINICA MELE ALLA MASSAIA ^ Spesa totale per 6 persone L. 23,15 - Spesa individuale L. 3,85 - Calorie sviluppate per ogni persona N. 2200. ZUPPA ALLA CASALINGA: Tempo impie- gi to per prep. 20 minuti. Per la cottura un'ora « u n quarto. „„ Ingredienti: gr. 50 burro - gr. 50 olio - gr. 600 patate - «r. 500 cavolo - gr. 100 carote - gr. 200 cavolfiore, porro, sedano, prezzemolo - gr. 70 pane - g" sale. 60 e m m e n t h a l - gr. 20 formaggio - acqua , , Ben pulite le verdure, si passano al tritatutto ancora crude, si pongono nella pentola con l'ac- qua necessaria, l'olio, il sale e si lascia cuocere a fuoco lento per circa 1 ora e 1/4. A parte si fanno leggermente colorire nel burro sei fettine di pane, si p*me su ognuna di esse un quadretto di formaggio emmenthal e si collocano al forno per a l c u n i minuti. Si dispongono tali fette, nel piatto contenente il Pesato di verdura, si spol- verizzano di formaggio grattugiato e di prezze- molo finemente tritato. ARROSTO ALL' ORTOLANA: Tempo im- piegato per prepar, 20 minuti, Per la cottura un'ora e un quarto. Ingredienti: reticella di maiale - gr. 400 polpa di manzo - gr. 350 polpa maiale - gr 100 .pane - noce moscata, sale, aglio, pepe, - gr. 50 l a r do , ca- rota i gr. 50 olio. (Per d contorno): gr. 500 ca- rote, gr. 500 cipolle, k g - 1 patate ! cavolfiore. Si passa'al tritatutto la carne di maiale e di manzo; vi si aggiunge U «*>> pepe, prezzemolo, aglio, p a n e rammollito nel latte o brodo caldo. Si amalgama il composto', si stende in forma rettangolare all'altezza di un centimetro; vi si dispongono nel senso della lunghezza delle fet- tuccitie di carota lessata e lardo crudo.. Si arro- tola quindi la massa in modo da formare un pol- pettone che avvolto nella reticella si fa colorire da tutte le parti. Si dispongono a mucchiati in- torno al polpettone fe cipolline, le palline di carote e di patate scavate con apposito ferro da grosse carote e patate, si bagna il tutto con poco brodo caldo o acqua calda aromatizzata con al- cune gocce di concentrato Maggi e si continua la cottura per circa m'ora e un quarto a fuoco lento e a legante coperto. Si serve quindi il pol- pettone ben affettato e disposto elegantemente con le verdure ed un cavolfiore lessato e co- INSALATA VITAMINICA : Tempo impiega- to per prepararla 15 minuti. Ingredienti: gr. 250 insalata, g r . 200 grosso ¿avolo, gr. 70 olio, 1 l imone, mezza mela, 1 C a- fot3 gale, pc.pc « Condire Vinsalatina e il cavolo finemente tri- tato con olio, sale, pepe e succo di limone e cospargere U tutto di carota cruda e mela grat- tuggiata- MELE ALLA MASSAIA: Tempo per la pre- parazione e cottura 45 minuti. ^ Ingredienti : N. 6 mele, gr. 150 ~prugne (sec- che), g r - l'^ 1 zucchero, buccia di limone, mezzo litro' latte, I cucchiaio maizena, un quinto l itro ¡panna- Sbucciate le mele, tagliate a meta e private dal torsolo si cuociono a fuoco lento in poca ac- aua zuccherata (gr. 100) in cui sono sono state fatte bollire le bucce. Tolte le mele si cuociono nella stessa aequa le prugne, A parte si fa bollire il latte zuccherato (gr. 50) e profumato di limo- ne • vi si aggiunge la maizena sciolta in pochis- simo latte freddò. Si rimuove la crema e dopo alcuni minuti di cottura si toglie dal fuoco, si lascia un poco raffreddare e si versa nelle coppe Nel centro di ogni coppa si mettono 2 mezze mele guarnite coli le prugne o ciliegine sotto spirito e si pongono a gelare. Si guarniscono quindi le coppe con panna montata. Criteri seguiti nella compilazione delle ricette: Basandomi sul bilancio di una famiglia (da m e conosciuta) di 6 persone composta da : Pa- dre (45 anni, impiegato in un mol ino che perce- pisce L. 1500 mensi l i; madre (42 anni) casalin- ga; figlio. (20 anni) ragioniere L, 600 mensi l i; figlio (18 anni) droghiere L, 500 mensi l i; figlia ( j/> a n n i ) ' apprendista sarta; figlia (9 unni) sco- lara, e t e n e n d o conto che ciréa il 55 per cento delle entrate è destinato al vitto, ho compilato la suindicata lista con ua spesa individuale di L. 3 85 per il pasto principale della giornata. — TIBUKGA D0MNI, Bergamo. gioite può servire il pomodoro in scatola o in bottìglia) e fate .cuòcere ancora per 10 minuti. Scolato il Hso. ¿he avrete cotto a parte (per 6 persone circa 6 ettogrammi) versatevi la salsa, dopo averne messi da parte tre buoni mestoli, e fate andare così per un poco ancora a fuoco più vivo. Servile a tavola aggiungendo su ogni por- zione un cucchiaino di salsa ed un po' di peco- rino grattugiato. Se ad alcuni può sembrare un po' asciutto, aggiungere anche dopo scodel- lato, un pezzettino eli burro. FRICASSEA DI VITELLO: Tagliate-a pez- zetti regolari sei ettogrammi di vitello senz'osso e poneteli al fuoco in una teglia con alcuni spic- chi d'aglio, un po' d'olio, sale e pepe. Appena incomincia a rosolare, ricoprite d'ac- qua aggiungendovi tre o quattro pezzetti di scorza di limone. Quandb si sarà ritirata quasi tutta l'acqua, mettete alcune foglie di prezze- molo tritate molto finemente. Dopo un po', quando cioè tutta l'acqua si è ritirata, versatevi il succo di un buon mezzo limone. Intanto che cuoce, sbattete a parte tre uova e, giunti al momento di portare a tavola (la fricassea va servita calda, togliendola dal fuoco) tolta la teglia dal fuoco, non appena cessato di bollore versate 'le uova sbattute e agitale bene con un mestolo. S'intende che, dopo versate le uova va subito servita, senza rimetterla sul fuoco. PATATE IN AUREOLA: Pelate bene un chi- logramma di patate scelte, tagliatele in fette re- golari e non eccessivamente sottili e lavatele cambiando l'acqua tre o quattro volte finché non uscirà chiara. Salatele curando dì rimenarle bene affinchè il sale si distribuisca egualmente e, ammassatele in un recipiente, coperte con un piatto capovolto, mettete su di questo un peso. Lasciatele così sotto pressa per circa due ore, poscia togliete la salamoia che s'era venuta in- tanto formando e man mano che le prendete, per passarle nella padella con l'olio già bollente, strizzatele un po'. Toglietele dall'olio quando hanno preso un bel colore d'oro e servitele calde. Curare che l'olio sia sempre abbondante nella padella (quello rimasto si può utilizzare per qualsiasi minestra, specialmente per i fagioli e la verdura in genere che anzi verranno da que- sto insaporati) e man mano che si tolgono, fin- ché non siano fritte tutte, porre le prime in un piatto accanto al fuoco, coperte, per evitare che si raffreddino prima di portarle a tavola. MÈLE PARADISIACHE: Con uno stampino di forma rotonda o con la punta di un coltello, togliete garbatamente i torsoli di sei mele che avrete prima ben lavate e pulite. Nel foro così ottenuto, mettete un po' di burro tanto da riem- pirlo per metà, aggiungete un pizzicò di cannel- la o un chiodetto di garofalo, se meglio vi ag- grada, un po' di zucchero e ponetele in una te- glia, bagnale con mezzo bicchiere di vino dolce (preferibilmente moscato). Cospargete ben bene di zucchero e fate cuocere a forno oppure con fuoco,: mjira e solia. Ni B. — Tut te le ricette sono state da me spe- rimentate scrupolosamente per sei persone, nel- le dosi sopradette, Spesa R I SOT TO: Riso gr. 600 L. 1,: Burro gr. 200 L. 3 ; Sugna L. 1; Pancetta L. 1; Cipolle L. 0,50 limone L, 0,15; formaggio L. 1. Totale L. 7,95. FR I CAS S EA: Vitello gr. 600 L. 7 ; olio, aglio, sale, pepe e limone L. 2,50; uova L. 1,20. To- tale L. 10,70. PATAT E : Un chilogramma di patate.L. 1,50; olio L. 2,70. Totale L. 4,20. ME L E : Un chilogrammo di mele L. 2,50; al- i l i ingredienti L. 1. Totale L. 3,50. COSTO TOTALE DEL PRANZO: L. 26,35, Cioè L. 4,40 per ogni persona, pur mangiando, credo, un pranzetto da Buongustaio. — ROSA BARILLI— Catanzaro. DESINARE PROPOSTO DALLA CONCORRENTE Signora AMALIA ZUCCARELLI MINESTRA DI FAGIOLI COSCIA AL SUGO ?i?r 0TE d o r a t e FRUTTA olio d'oliva due cipolle di media grossézza, ta- gliate a rotelline e steccate con qualche chiodo di garofano (cinque o fbi in tutto). Immergervi dai 7 agli 8 ettogrammi di coscia magra e sen- z'osso, leggermente infarinata e salare. Quan- do la carne avrà preso un bel color d'oro da tutte le parti, versarvi sopra acqua fredda fin quasi a coprirla. Lasciar evaporare l'acqua pri- ma lentamente a casseruola coperta e nell'ulti- ma mezz'ora scoprire, badando bene che il su- go rimanga piuttosto denso. Due ore circa di cottura. È gustosissimo e come si vede richiede pochissimo condimento. VERDURA: Tagliare a rotelline e far soffrig- gere nel burro un kg. di carote lisce e di media grossezza (s'intende dopo averle ben lavate e asciugate con un pannolino). Salare e lasciar co- lorire lentamente. Un quarto d'ora prima di ser- vire far caramellare in un angolo della stessa padella Un cucchiaio cólmo di zucchero. Rime- stare subito con le carote che diventeranno, a cottura compiuta, oltre che più nutrienti, gu- stosissime e dorale senza che peraltro si avverta il dolce dello zucchero. FRUTTA: Mele Carlville (1 chilo) oppure Arance,-ambedue ricche di vitamine. RIASSUNTO DELLA SPESA: Minestra di fa gioii L. 4,60 - Coscia al sugo 13,50 - Carote do rate 3,70 - Frut t a; mele o arance 2,70 - Totale L. 24,50. N.B. - I prezzi qui segnati, e sia detto per am- bedue le Liste, s'intendono, almeno qui in Pie- monte, per generi alimentali di primissima qua- lità e cioè: coscia a 18 lire al chilo, burro a 20 lire, pasta e riso di prima qualità e così via. Sono quindi suscettibili di una sensibilissima diminu- zione specialmente per quanto riguarda la carne, perchè per gli altri generi ritengo che U prezzo più elevalo vada a tutto vantaggio del potere nu- tritivo. Per la carne invece, acquistandola di be- stia più grossa e di taglio meno fine, non si per- derà nulla dal lato nutrimento : basterà farla cuò- cere un po' di più. Amora: dato che lo spirito del Concorso è quello di nutrirsi bene econo- mizzando, si potrebbe specialmente nell'inver- no, sostituire alla frutta un dolce semplicissimo, quando eventualmente avanzassero in cucina del- le chiare d'uovo. Ecco la ricetta: BUDINO ECONOMICO: Sbattere a neve dal- le 6 alle 8 chiare d'uovo. Aggiungervi rimestan- do pian piano un amaretto di grossezza media e 4 gaUettine comuni, il tutto pestato nel mor- taio, A cucchiai colmi di zucchero e una tazzina da caffè di latte bollito, ma freddo. Foderate uno stampo liscio con zucchero carammelato, im- mergervi la pasta e far cuocere a bagno-maria• Quando, immergendo la lama di un coltello la si tirerà asciutta e pulita, il dolce sarà cotto (in genere circa mezz'ora). Sformare in un piat- to da servizio e servirlo freddo'. Costa pochissi- mo ed è nutriente e di gusto delicato. Dò qui appresso un desinare adatto per la stagione estiva (mentre il primo è più adatto per quel la invernalé) 41 cui costo è un po' su- periore al precedente-,'ma vien compensato dal rerolinienhli- • '•"•' ">'* ••/" : • : MINESTRA ASCIUTTA LESSO APPETITOSO INSALATA DI FAGIOLINI FRUTTA Ho, aceto e sale qualche ora prima di servirli in tavola. FRUTTA : Se in primavera arance. In estate pesch g » RIASSUNTO DELLA SPESA: Minestra asciut- ta L. 6,40 - Lesso appetitoso 20 ,— - Insalata di fagiolini 2, Frut ta 2,50 - Totale L. 30,90. — AMALIA ZUCCARELLI — Torino. Saggi di altri concorrenti DESINARE PROPOSTO DALLA CONCORRENTE Signora MARIA TR INCHI ERI MINESTRA DI RISO E RAPE TESTINA DI VITELLO FRITTA DORATA INSALATA DI FINOCCHI CASTAGNE BOLLITE DESINARE PROPOSTO DAL CONCORRENTE Sig. Colonnello ANTONINO BUSCEMI PASTA ASCIUTTA POLPETTONE AL FORNO CAVOLFIORE, SEDANO, CARDO AL FORNO FRUTTA Vf!.'¡> Terzo Premio : S ignora RO SA BAR I L LI Signora AMAL IA ZUCCARELLI MINESTRA: Mettere in acqua fredda (circa 24 ore prima) due ettogrammi e mezzo di fagio- li secchi di buona qualità. Scolarli, sbucciarli e metterli a cuocere in un pentolino con poca acqua (appena coperti) e salare. In po Co p i ü d'un'ora, se si saranno fatti cuocere m re c i p i ente p i cco l 0 _ saranno cotti, non solo, ma incominceranno a disfarsi. Intanto far colorire in casseruola un bel pezzo di burro (circa 130 gr.) Un cucchiaino abbondante di sal- sa eli pomidoro concentrato « Carlo Erba » (che sarà íatta sciogliere in poca acqua calda) e qualche foglia, s'è piace al gusto, di basilico tri- tato (se d'inverno) e quindi essicato, metterlo prima ad ammorbidire in acqua). Immergervi poscia i fagioli, schiacciare con un cucchiaio in modo da ridurli in pasta; la- sciar prendere bene il condimento e coprire poi con la quantità dovuta d'acqua bollente. Salare convenientemente e far cuocere in questo brodo ottenuto o del riso (un pugno per ciascun com- mensale) o 3 ettogrammi di pasta secca di Na- poli (tagliatelle, ditali, rigati, tufoli, ecc.). CARNE: Mettere a rosolare in 3 cucchiai di PASTA: Fate lessare in molta acqua conve- nientemente salata 8 ettogr. di pasta di Napoli di prima qualità (costo: da 2,80 a 2,90 al chilo nei depositi di sola pasta e riso o nelle Coope- rative di , generi alimentari). Colta che sia, sco- latela per bene. Fate liquefare un bel pezzo di burro, circa gr. 150, unitevi poi due cucchiaini di conserva di pomidoro concentrato sciolta in un po' d'acqua calda e salate. Amalgamate be- ne il tutto fino a che abbia preso la consistenza di una salsa densa, immergetevi la pasta, rime- state e versate sul piatto di servizio, cospargen- do di formaggio grattuggiato. ? CARNE: 8 ettogr. di coscia rotonda senz osso un bel pezzo di testina rasata. _ Mettere tutto « bollire in due terzi dacqua fredda, un terzo d'aceto, 2 cucchiai dolio do- Uva e 4 o 5 granelli di pepe. Badare che il li- quido copra la carne e salare. Schiumare quan- do la pentola bolle. Dopo un'ora circa di ebollizione aggiungere 2 acciughe private della lisca e ben lavate. Far bollire per un 'altra ora circa. Togliere la sola coscia, lasciar raffreddare e taglmrla a fette re- golari disponendola su un piatto da servizio a bordi un po' alti. Far scaldare il liquido rima- sto, che dovrà essere ancora in quantità suffi DESINARE PROPOSTO DALLA CONCORRENTE Signora ROSA BAR I LLI RISÒTTO ALLA MATRI CIANA FRICASSEA DI VITELLO PATATE IN AUREOLA MELE PARADISIACHE RISOTTO ALLA MATRICIÀNA: In una te- glia con due etti di burro e poco strutto fate rosolare tre cipolle ed alcuni dadini di pan- cetta di maiiPle. Coprite e fate marciare a fuoco lento. Quando la cipolla ha preso un be^ colore biondo, aggiungete 5 « 6 feri»« portoti >ri-sbuc- ciati, tagliaci a pezzi (sotgl^'••• < hr iuon sta cicute per toprire la carne, e versarlo sulla me- desima passandolo attraverso un colabrodo a buchi un po' larghi. Sarà bene specialmente de- tate preparare il piatto ™ ore prima e tenerlo immerso nell'acqua molto fredda perche il li- quido possa gélare. La testina rasata rimasta pò- tra servire per la sera (tagliata a pezzi, immer- sa nell'uovo, poi nel pangrattato e fritta nel burro). Come si vede è un piatto che richiede poco condimento, sano, gustoso e che, con qual- che piccola aggiunta al fritto di testina, può ser- vire per due pasti. VERDURA: H p iall ° suddetto si mangia ge- neralmente senza contorno di verdura, ma volen- do si può servire con 7 ettogr. di fagiolini in er- ba lessati convenientemente in acqua salata (im- mergerà quando l'acqua bolle). Condirli con o- MINESTRA: Far rosolare in abbondante sof- fritto di lardo dei dadini di due grosse rape precedèntemente sbucciate e preléssate in ac- qua salata; aggiungere un cuchiaino di estratto di pomodoro e sale più un cucchiaino di estratto di carne; mettere due cucchiai d 6 acqua e far dare un bollo mescdlando affinchè il composto non si attacchi. Un quarto d'ora prima di servire far bollire gr. 400 di riso in acqua salata a giusta cottura scolarlo e mescolarlo alle rape e al brodo debi- tamente sgrassato ottenuto dalla testina. TESTINA : Prendere circa kg. 2 di tèsta di vitello (evitando la pòrte dèi denti) lavarla ben bene e farla cuocere in acqiia non eccessi- va con sale, aromi vari (carota, sedano, ecc.) nonché a una patatina, un pomodoro e una. punta di coltello di estratto di carne. Quando è ben cotta tòglierla dal brodo disossarla e dispor- la, pareggiando i vari pezzi più che si può, in un piatto grande un po' cupo. Appena fredda tàgliarla a mostaccioli, infarinarla e al mopmento di friggerla in olio passarla neWuovOi INSALATA: Prendere 8 bei finocchi rotondi, sacrificare le foglie dure e una volta ben lavati tagliarli a fette in modo da ottenere tanti cer- chietti di 2 o 3 millimetri di spessóre che si con- discono con olio, acéto, pepe e sale. Castagne lessate con foglie di lauro. Prezzo approssimativo di questo desinare per 6 persone L. 15. — MARIA TRINCHIERI - Roma. Hr r 'it*¡F MINESTRA: Far cuocere in acqua legger- mente salata gr. 700 di pasta. Appena cotta sco- larla bene e condirla nella zuppiera con for- maggio grattato e salsa di pomidoro preparata nel seguente modo: Far soffriggere nell'olio o burro un po' di ci- polla ben tritata; quando Iva preso ben colore vi si versa la salsa di una scatola di gr. 200 e si fa cuocere per un quarto d'ora, mettendovi sale,- pepe e droghe. Se la salsa è aspra si aggiunge un po' di zucchero, se è troppo densa si aggiun- ge un po' d'acqua. POLPETTONE: 600 gr. di carne tritata, un uovo, un po' di formaggio grattuggiato, 40 gr. di mollica di pane inzuppata nell'acqua, sale, pepe, noce moscata, ecc. S'impasta bene il tutto; se l'impasto riesce molle si aggiunge un po' di pane grattuggiato ìndi si forma un polpettone cilindrico e s'infa- rina leggermente. * Si cuoce al forno in una teglia con olio e bur- ro, cipolla, sedano e carota tritali e mezzo kg. di patatine lessate e convenientemente salate. Pr la cottura occorrono circa 2 ore. Quando il polpettone ha preso colore si mette un po' di vino e poi un po' d'acqua. Durante la cottura si rivolta di tanto in tanto inumidendolo con l'acqua se occorre. VERDURA : Si lessa il cavolfiore in acqua sa- lala, cotto che sia si aggiusti in una teglia o te- game, con in fondo un po' di sale. Sul cavolfiore si mette del formaggio grattato, le droghe e del pane grattuggiato, si cosparge d'olio e si cuoce ali forilo. È pronto quando il pan grattato ha preso co- lore e forma come una scorza. > Lo stesso trattamento si usi per i cardi, il sedano, ecc. ' FRUTTA : un kg. di mèle o arance. N.B. — Le due pietanze al forno possono cuo- cersi contemporaneamente, usufruendo dei due piani del forno. — Colonnello ANTONINO BU- SCEMI —- Palermo. Disponetele (un solo strado) in teglia od in una casseruola bassa; zuccheratele, copritele ap- pena con acqua, e cuocetele lentamente per mez- z'ora circa (voltandole a metà cottura). Fate che raffreddino coperte, neUo stesso recipiente. Fate una crema pasticcerà in questo modo. Lavorate ben bene 8 tuorli addizionando infitte gr. 100 farina fiore quindi aggiungetevi poco a poco dèi lette (un quarto di litro) in cui avrete fatto bollire gr. 250 di zucchero ed un baccello di vaniglia. Amalgamate bene e cuocete il tutto senza ra- sentare l'ebullizione. Versate quindi in terrina ed incorporatevi gr. 50 di burro fresco. Prima di servircene mescolatevi anche 8 al- bumi a neve ben ferma facendone una crema ben liscia e spumosa. Fate uno strato con la crema per 2 centimetri di spessore in pirofila (o tegame) unta di bur- ro. Quindi sovrapponetevi uno strato di mele, che avrete fatto preventivamente sgocciolare con cura, e disponetele con la cavità aperta in alto, che riempirete con gelatina di lamponi o di ribes. Rivestitele quindi con uno strato abbondante e liscio di crema, che maschererete con frantu- mi di amaretti, spolverizzandoli con zucchero e fateli crostare a forno piuttosto caldo (non trop- po, perchè si decomporrebbe la crema). Quindi inzuccheratele ancora e caramellizzatele. Servitele non troppo calde. — E. PARISIO. TORRONE PRIMAVERILE ALLA FRUTTA Ingredienti: Miele bianco kg. 1 — Zucchero kg. 1 — Mandorle bianche gr. 800 — Pistacchi gr. 250 — Frutti canditi: miscela di angelica, albicocche, ciliege, prugne, pere in parti eguali kg. 1,100 — Zucchero polvere gr. 400 — Albumi d'uova alla neve N. 15. Tagliate le frutta candite a dadi e essicaté nella stufa. Cuocete il torrone come fu descritto testé; all'atto di frammischiare ad esso le man» , dorle, unitevi anche le frutta e lo zucchero in pólvere. Disponete nella forma rettangolare, ta- gliate e avviluppate in carta paraffinata. RISO « NEGRO » Si cuoce il riso in latte zuccherato. Poi, qua», d'è quasi cotto, « al dente », vi si butta sopra un caffè molto forte e bollente. Si rimette al fuoco un momento, prima di servirlo. CREMA IN TAZZA Rompete 5 uova in una terrina, unitevi 2 tuorli, 200 gr. di zucchero, grattata d'arancio, una buona mezza bottiglia di marsala e mezzo bicchiere di rhum o cognac; sbattele insieme, passate per colino, distribuite in tante tazze e mettete a rapprendere nel bagno-maria badan- do che non bolla. Mettete a raffreddare sul ghiac- cio e servite con dolci a parte. — A. PINI. CHARLOTTE DI FRUTTA ALLA FIAMMA Spalmate di burro uno stampo spolverandolo con abbondante zucchero. Poi, con pane fran- cese, affettato, foderate lo stampo. Sbucciate un mezzo chilo di mele, tagliatele a dadi, fatele mandorle, < fichi _secchi, e, uya sultana. Versate il contenuto nello stampo foderato e ricoprite con altre fettine di pane. Introducete nel forno a cuocere per circa mezz'ora, con fuoco mode- rato. Cinque minuti prima di servire rovesciate la Charlotte aopra un piatto ben caldo, spolve- rizzate con zucchero e rhum e, servendo, date la fiamma. D o le i Il ricettario de La tavola di tutti i giorni è dato in questo numero dalle migliori ricette inviate a'f nostro Con- corso. In esse le massaie troveran- no, lo stesso, varietà e buon gusto. (Poiché nei saggi del Concorso non sono — da- to che il Bando non le richiedeva — ricette di dolci, per completare il ricettario della Ta- vola di tutti i giorni ne diamo alcune a parte. Altre pubblichiamo nella Tavola dei Buongu- stai). •'; ::., Is MELE « SORPRESA » ALLA CREMA Mondate e levate attentamente il torsolo (sen- za romperle) a mele di media grandezza, ugua- li, di buona qualità e resistenti alla cottura. La buona cucina sta bene. Ma le buone vivande non si possono gustare se non in ambienti scrupolosamente puliti. 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