LA CUCINA ITALIANA 1930

N. 12 - 15 Dicembre 1930. E" noto quale, valanga di contraddito- ri suscitò l'orazione contro la pasta asciutta pronunciata da, S. E. Marinettì, come riferiamo in altra parte, al ban- chetto inaugurale del Pennadoea Club. Senza — per ora — pronunciarci in me rito, e in attesa di dare al prossimo nu nero una sintesi di ciò che è stato scrit- to sulla singolare contesa, pubblichiamo oggi quanto ci scrive l'illustre Capo del Futurismo e una lettera che sull'argo- mento ci ha fatto pervenire il Capo dei Novecentisti Letterari. Due Accademici, due grandi scritto- ri — celebri anche all'Estero — due « novatori » d'Arte, discutono pubblica- mente di materia gastronomica! L'amor proprio delle massaie è ben rialzato, la necessità del nostro giornale sempre più confermata. Ma ascoltiamo le Loi% Eccellenze : noi prepariamo un manifesto che sta- bilisca le norme di nutrimento per la vita sempre meno terrestre e più aerea di una razza come la nostra destinata al dominio del mondo ». Ricordatevi poi tutti che abolire la pasta asciutta significa liberarci dalla necessità del grano estero. F . T . Ma r i ne t tì a pasta asciutta lineamenti J ° e " vimoo alla mammina Luigi ed io staremo buoni Sol se a pranzo la pastina Ci darai, ma sia Buitoni. OS PRIMA RATA v i s a r à H P Ì i g l l l consegnato immediata- mente questo insuperabile V I K f \ xxssaNa FONOGRAFO COI SEI La Cucina futurista Luisi C A UM alba!Il Come fa digestione il signore che ha partecipato al banchetto di cucina fu- ! turista. ( Guerin Meschino).

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