LA CUCINA ITALIANA 1931

Pag. 2 LÀ C U C I NA I T A L I A N A ' N. 1 - 15 Gennaio 1931 nuevo II Futurismo italiano, padre di nu-\dare presto al corpo le calorie neces- merosi futurismi e avanguardismi este- j sarie mediante equivalenti nutritivi ri, non rimane prigioniero delle vittorie j gratuiti di Stato, in polvere o pillole, mondiali ottenute « in venti anni di grondi battaglie artistiche politiche e spesso consacrate col sangue » come le chiamò Benito Mussolini. Il Futurismo italiano affronta ancora Vimpopolarità con un programma di rinnovamento lotose della cucina. Fra tutti i movimenti artìstici lette- rari è il solo che abbia per essenza Faudacia temeraria. Il novecentismo pittorico e il novecentismo letterario *ono in realtà due futurismi di destra moderatissimi e pratici. Centro la pasta asciutta Il Futurismo è stato definito dai teo- sofi « misticismo dell'azione » , da Be- nedetto Croce « antistoricismo » , da Graca Aranha « liberazione dal terrore estetico » , da noi « orgoglio italiano novatore » , formula di « arte-vita ori- ginale » , «rel igione della veloci tà», « massimo sforzo dell'umanità verso la sintesi», « igiene spirituale», «meto- do d'immancabile creazione», «splen- dore geometrico veloce » . Antipraticamentq, quindi, noi futu- risti trascuriamo l'esempio e il mònito della tradizione per inventare ad o- gni costo un nuovo giudicato da tutti pazzesco. Pur riconoscendo che uomini nu- triti male o grossolanamente hanno rea- lizzato cose grandi nel passato, noi af- fermiamo questa verità: si pensa, si so- gna e si agisce secondo quel che si be- ve e si mangia. Sentiamo inoltre la necessità di im- pedire che Vitaliano diventi cubico massiccio impiombato da una com- pattezza opaca e cieca. Si armoniz- za invece sempre più coli'italiano, snel- la trasparenza spiralica di passione tenerezza luce volontà slancio tenacia eroica. Prepariamo una agilità di cor- pi italiani adatti ai leggerissimi treni di alluminio che sostituiranno gli at- tuali pesanti di ferro legno acciaio. Convinti che nella probabile con fla- coni posti albuminoidei, grassi sintetici e vitamine. Si giungerà così ad un rea- le ribasso del prezzo della vita e dei salari con relativa riduzione delle ore di lavoro. Oggi per duemila Kiloiuatt occorre soltanto un operaio. Le mac- chine costituiranno presto un obbe- diente proletariato di ferro acciaio al- luminio al servizio degli uomini quasi totalmente alleggeriti dal lavoro ma- rmale. Questo, essendo ridotto a due o ire ore, permette di perfezionare e no- bilitare le altre ore col pensiero le or- i |'i ti e la pregustazione di pranzi perfetti. in tutti i ceti i pranzi saranno di- stanziati ma perfetti nel quotidiani- Trio degli equivalenti nutritivi. Il pranzo perfetto esige: 1) Un'armonia originale della ta- vola ! cristalleria vasellame addobbo) coi sapori e colori delle vivande. 2) Uoriginalità assoluta delle vi- ! vande. 7) L'abolizione dell'eloquenza e del- la politica a tavola. 8) L'uso dosato della poesia e della musica come ingredienti improvvisi per accendere colla loro intensità sensuale ! riassumere i sapori di una data vivanda. j sv vanda e vivanda, sotto le nari e gli oc- chi dei convitati, di alcune, vivanda ch'J essi mangeranno e di altre che. essi non mangeranno, per favorire la cwiosità la sorpresa e la fantasia. 10) La creazione dei bocconi si- multanei e cangianti che contengano die;: Strumenti scientìfici in cuc ina sima grado di dispersione, appare« i l , ¡rr--,,. ,.< , ..¡<8 crisi illazione a pressione ordinari iij, aoiasiona aì> struinenf i \ ne i cucina: ozonizzatori che ! • T , . - s-.atou. L uso di questi apparecchi scientifici in diano il profiting dell'osano a e a vivande, lampade per emissione di ichì alimentari irradiate, con raggi ultra- raggi ultravioletti (polche, molte Í O ^ I far cuocere le vivand * vuoto, smodavi centrifughe, dia ri ' e vrà essere scientifico, evitando <p, le UlU pressione di vapore, il -a venti sapori da gustare in pochi j violetti acquistano proprietà attive, di- i P rcvo ™ distruzione di sostanze aliwu. Questi bocconi avranno, ventanp j »ù imgefàscQno $ | V e i < vuamin4 > e c « - ) « causa, delle cucina futurista la funzione ancdodc'n\ rnchiti ^o nei bimbi, ecc.), elettrolizza^ ! r f' !n P erature - <>« indicatori chimici 1 immensi fìcante che le immadtU hanno'' 101 '' 1 P er imporre mcchi estratti e « J conto del acidità c della unmen^cuntc che le im.nag.m hanno , ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ proAatto ^«« K , degit intitoli e serviranno a i lo un nuova prodotto con nuove p ,^-\ reggere eventuah errori: manca " , . . ò, ai alini colloidali p, Igersi di una, passione amorosa o un possibile iella letteratura. Un dato boccone potrà un'intera zona di vita. lo prietà, mulini colloidali per rendere 1 l f ' , [ro PP° ace *°> * ro PP° pep?, trofi la polverizzazione di farine ice. 9) La presentazione rapida tra vi- ; intero viaggio nell'Estremo Oriente. frutta secca drogre -ecc. ad un elevatis- ! psieiaiic g i u d i z i o c i ' o s i P ' o »UZZI l ì « Carneplast ico Esempio: per preparare il Salmo- ne dell'Alasea, ai raggi del sole con sal- sa Marte si prende un bel salmone del- l'Alasca, lo si trancia e passa alla gri- glia con pepe sale e olio t buono finché è bene dorato. Si aggiùngono pomo- dori tagliati a metà preventivamente colti sulla griglia con prezzemolo è a- glio. ^ • Al momento di servizio si posano opra alle trancie dei filetti di acciu- ghe intrecciati a dama. Su ogni tran- cia \una rotellina di limone con cap- peri. La salsa sarà composta di acciu- ghe tuorli d'uova sode basilico olio d'o- liva un bicchierino di liquore italiano Aururrì e passata al setaccio. (Formula di Bulgheroni primo cuoco della Pen- na d'Oca). Esempio: Per preparare la Beccac- cia al Monterosa salsa Venere, prende- te una bella beccaccia, pulitela, copri- tene lo stomaco con delle fette di pro- sciutto e lardo, mettetela in casseruola graziane futura vincerà il popolo più con burro sale pepe ginepro, cuocetela agile più scattante, noi futuristi dopo 1 avere agilizzato la letteratura mondiale con le parole in libertà e lo stile si- multaneo, svuotato il teatro della noia mediante sintesi alogiche a sorpresa e drammi di oggetti inanifhati, immensi- ficaio la plastica con l'antirealismo, creato lo splendore, geometrico archi- tettonico senza decorativismo, Ut cine- matografia e le fotografie, astratte, sta- biliamo ora il nutrimento adatto ad una vita sempre più aerea e veloce. Crediamo anzitutto necessaria : a) L'abolizione della pasta asciutta assurda religione gastronomica italia- na. Forse gioveranno agli inglesi lo stoc- cafisso il roasi-beef e il budino, agli olandesi la carne cotta col formaggio, ai tedeschi il saner kraut, il lardone affumicato e il cotechino; ma agli ita- liani la pasta asciutta non giova. Per esempio, contrasta colio spirito vivace e coli'anima appassionala generosa- in- tuitiva. dei napoletani. Questi sono sta- ti. combattenti eroici, artisti ispirati, oratori, travolgenti, avvocati arguti, a- picaltorj, tenaci a dispetto deffa. vo- luminosa pasta asciutta quotidiana. Nel mangiarla, essi sviluppano il tipi- co scetticismo ironica e sentimentale, che tronca spesso il loro entusiasmo. Invi to alla ci i imica in un forno molto caldo per quindici minuti inaffiandola di cognac. Appe- na tolta dalla casseruola posatela so- pra un crostone di pane quadrato in- zuppato di Rhum e Cognac e copritela con una pasta sfogliata. Rimettetela poi nel forno finche la pasta è bene cotta. Servitela con questa salsa: un mezzo bicchiere, di marscila e. ytiino 'bianco,, quattro cucchiai di mirtilli dèlia bue- Paolo Buzzi, che alla genialità del Poeta accoppia profonda erudizione in ogni ramo dello scibile, dimostra oggi la sua dottrina anche in materia gastro- nomica con l'interessantissimo articolo di cui il valente traduttore d'Apicio fa dono ai lettori de La Cucina Italiana. — (N. d. R.). Da poco più d'un anno esiste e trion- fa il giornale della Società « Notari » : La Cucina Italiana. Proprio ! Un giornale esclusivamente di ga- stronomia, con relativo Comitato di de- gustazione. Anche qui, nomi illustri. Perfino Et- tore Romagnoli, l'inspiratore e condut- tore di quella Collezione Romana che, vedi proprio combinazione, reca capoli. sta d'una cinquantina di nomi astrali, quello di Apicio, l 'Omero della Gastro- nomia. Personaggio, appunto come 0- mero, abbastanza misterioso. Tre Ro- mani ebbero quel nome : e tutti e tre famosissimi per la loro g h i o t t o n e r i a . Ti- no pare sia stato contemporaneo di Sii- la: un altro, di Tiberio: un altre, di Traiano. 11 più celebre parrebbe il se- condo : quello, cioè, che insegnò ilijOi'}; do di cucinare le murene (pasciute, s'intende, della rosea carne delle stesse donne di Tiberio buttate dai faraglioni nell'azzurre acque di Capri): colui che inventò la salsa di fama imperitura e 2 confetti che volevano emulare, proba- bilmente. le pillole d'Ercole. L 'autore del mannaie di cucina romana sembra proprio sia stato lui. Vi si trovano, a- r-egionali del Nord d'Italia sono — sia pure con lf diverse sfumature locali — risotto e minestrone. El ogì o riso E i divini tartufi piemontesi applicai- COÌI tanto, senso del gusto a pareceh piatti tradizionali e ricchi di memorii gloriose? E le complicatissime cassate d ¡ Sicilia? E le tagliatelle alla Matriciana? C'è tutta una tecnica per la cu- ; E le maestose fèttuccine del maestosi;- cinatura del riso, prodotto leggero, sa-j sima Alfredp romano? nissimo e, molto più ad esempio, del-i Come italiano, vedendo che o<i»i ac' l 'orzo gustoso: perchè si presta a nu-j esempio, la Francia lancia un concorsi morosissimi tipi di preparazione e di j a premio per lo sviluppo delle applica condimento. Dalle minestre saporose, ai; «ioni dell'alluminio, io mi au<mreri d risotti succulenti, ai contorni concen- ! veder lanciato un concorso a premio pe* trati, alle croqiiettees e a quei supplì le. applicazioni del riso (mao-ari anche a che, con piacere, ho visti ricordati da ( pastificio). Sarebbe nell'interesse delh Fausto Maria Martini nel suo recente S presente economia. Ma non mi nascondi magnifico libro Si sbarca a New York: [che le seduzioni .della cucina nazionale vero poema di giovinezza consacrato al- j so diverse quanto le Regioni e rispettai» la memoria di un Poeta che dei supplì lissimc.tutte. Che l'Italia è, pur sempr. di riso era innamorato come dei' bei il paese di Apicio. Dietro ogni ricetta de] versi: Sergio Corazzini. ; quale sta il grande lineamento di Ro Il riso è un alimento che al potere!ma: di quell'augusta Roma cui l'esercì- nutritivo unisce grande facilità di di- j «io del piacere della mensa mai nor gestione. La coltivazione diffusa dall'e- j distolse dalla virtù dell'anima e dal va stremo oriente, in Egitto, in Spagna, ;ìore del corpo, in Italia e nell'America del Nord, non ha trovato troppo larga fortuna in Europa. Anche perchè l'alimentazione non fu suffieentemente propagandata. La medicina co' -suoi decotti «, la profu- meria con le sue ciprie se ne iecero particolare monopolio. Le paste alimentari credo si facciano prevalentemente con grano duro impor- tato: mentre il riso è nostro, prodotto genuino del nostro suolo e, conie tale, meritevole della più larga simpatia. Credo benissimo che G-iovan Battista Vico fosse un gran mangiatore di pasta j dola. E tanto asciutta. Manzoni adorava invece le PAOLO BUZZI. L a p a r o l a d i u a t e c n i c o : V i n c e n z a *' A g n e s i snj L egregio industriale di Oneglia inge- gner V incenso Agnesi prende anch'e gli la parola; e, poiché questa è da un pùnto di vista tecnico, quale ancora non fu svolto, siamo sicuri di far cosa grata ai lettori de La Cucina Italiana pubblicati- s facilmente disciolto dagli acidi df ligestione; in altre naroì gerito ». Questa passato veniva e • nw; preparasi« Irmque, ricette per cucinare ogni sorta ; Grandi, Amilcare Ponchielli, Emilio Praga. E Arrigo Boito ne comunicò il di carne, pesce, cacciagione; per com- porre sughi, intingoli, cibrei, per con- servare ia di arancio tagliuzzata, il tutto boi- ; e sape. lito per 10 minuti. Ponete la salsa nel- 1 Nesfem. manicaretti, vini, liquori, mo s t i la salsiera e servitela mollo [Formula di Bulgheroni primo dèi la Penna d'Oca). 3) L'invenzione di complessi pla- stici saporiti, la cui armonia originale di forma e colore nutra gli occhi ed ecciti la fantasia prima di tentare le labbra. calda. \ di nessun genere. E accenno però, a paste asciutte ciò appare strano ¡ vicata eli più volentieri le nostre co- fiestrinp rVo A v , • v • ml "\ lonne . danno ospitalità a tale scritto. r r ; i i i i ! v o > r i c e d i n s v ° ~ o g g i è « « irò Siane, £ " \ loroso industriale - fu durante la grande tura nniane.se che soleva radunarsi ; ^ e r r o un valoroso combattente, niù voi- sotto le pergole deUa vecchia Via Vi- ! t%> decorato al valor militare. - - N d R vaio: Tranquillo Cremona, Giuseppe] Molti in Italia credono di sapere che , cc »s'è la pasta ; e non ne conoscono che • asci lo a Giuseppe Verdi che, vivendo ; la brutta copia. m quel di Parma, a Sant'Agata, pur j Del resto Sua Eccellenza Marine«: sapeva quanto valesse « n piatto di ta- nell'atto di celebrare gli spaghetti seno giiateiie al burro "•* J - - - 1 • — r 1 • - - B Esampio: Il Carneplastico creato dal pittore futurista. Fillio, interpretazione sintetica- dei paesaggi italiani, è com- posto di una grande polpetta cilindri- •:a di carne di vitello arrostita, ripiena 'li undici qualità diverse di verdure cotte. Questo cilindro disposto verti- calmente nel centro del piatto, è inco- ronato da uno spessore di miele e so- stenuto alla base da un anello di sal- tre sfere dorate cuoco : ove si pensi che, fra le mille storie e® fin da bimbo ho sentito narrare sulla catastrofe di Pompei, v'era pur quella dei piatti ancora pieni di maccheroni gettati, per dir con, nella lava. A Pom- pei, una volta, li ho anche cercati: ma senza trovarli. Segno che Apicio »a-' peva quei che. si faceva, omettendo dal- La pasta asciutta, nutritivamente in- feriore del 40% alla carne al pesce ai legumi, lega coi suoi grovigli gli ita- liani di oggi ai lenti telai di Pene- lope e ai sonnolenti velieri in cerca di vento. Perchè opporre ancora il suo blocco pesante alFimmensa rete di on de corte lunghe che il genio italiano ha lanciato sopra oceani e continen ti, e ai paesaggi di colore forma ru- more che la radiotelevisione fa navi- gare intorno alla terra? I difensori del- la pasta asciutta ne portano la palla o il rudero nello stomaco come erga- stolani o archeologhi. Ricordatevi poi che rabolizione della pasta asciutta li- bererà Fltalia dal costoso grano stra- niero e favorirà l'industria itc&iana del riso. b) L'abolizione del volume e del peso nel modo di concepire e valutare il nutrimento. „ c) L' abol izione delle tradizionali miscele per l'esperimento di tutte le nuove miscele apparentemente assur'- de, secondo il consiglio di Jarro, Main- cave e altri cuochi futuristi. d) L'abolizione del quotidianismo mediocrista nei piaceri del palato. Invitiamo la chimica al dovere di uccia che poggia su li carne di pollo. « Equatore la sua rapsodia delle vivande del ìeuì- po, i ve rmieelìi pummarola. Neppure il ne di Apicio. e le lasagne; con la riso appare, I. a spelta, nelle part- ii ve ; ' - orzo Ma il ri ,0, no. i l riso è, in Italia, il ppellito da una ne-| vesi li confonde coi vermicelli idi Na- cacio. Ma non spregiava il ri-. poli (alle vongole). ; In realtà la conoscenza e l'uso di que- Palenta, asparagi e tartufi s t o a l i m s f 0 6 »«o sparsi in modo ine- j 8J* ale n e l i e v a n e regioni d'Italia, e solo v n 3 ® b e l l a a p p i m ! o P e r c h è 1 l u n S 0 I e r i y i ere e nel meridione è radi- • IN elle grandi metropoli, dove laicato il gusto della buona pasta Altrove S i r ^ " t O Ì r ° \ m 0 m C ! U Ì SOn £ r e g o " ! s i b a d a piuttosto all'apparenza esterna o Ì i r d i ! ' J r b l f a ' s a r a anche pos-j glia capricciosità del formato, meno cu- r ^ i t -11 * l c a c h e t s a t t l , rando3i dèlia sostanziale bontà. Mentre, •- - ^u.re , eoa un concentrato di pò-, m 1€8t Ieri nii,tri-tizi, \ menus luculliani della ya l ^te Pennadoca e maeari. anche, " " erom sotto. Ma varia. parole è « ben preziosa proprietà riessa ia dipendei della quantità di glutine, una, delle' stanze che compongono la mando del grano; ora si è riconosciuto che sa è in relazione con le proprietà » maniche, ed elastiche del glutine e « •o,n la qualità del glutine. In sostanza il grano tenero mámente adatto per la del pane. 1 L'eccellenza dei grano ctt Ben diverso è il caso del grano ro. Il suo glutine manca totalmente elasticità, talché se dal miglior duro, si volesse ricavare del pane, sto risulterebbe pesante e mal liei -o. Per cèntro la sua sostanza presi una proprietà meno notevole e pr« 1 sa: la resistenza alla cottura. E- ciò. pasta ricavata dalla semola di b 1 grano duro cuoce a lungo (in relazi 1 con il suo spessore) lasciando l'aC relativamente limpida, con minimo dimento. E tale pasta, tolta dall'ad di cottura presenta una superficie e si mostra con i singoli^ fili dis" l'uno dall'altro e avvolti in curve s<? nute © ben disegnate. Bisogna s o i r p , , , , ^ ^ Yo i ^ ih ne di cuocere la pasta è semp l i c «^ delicata. e pregiata, il consumo pre- è di pochi formati, come di spa- ghetti e di maccheroni, cui l'esperienza grande rivale della pasta Lombardi e Veneti costituiscono g , , i tre piatti fonda-puntali della storia d'Italia cari aj „ p . . , Bon^mucl l i. CLeriK^* m a S 8 i m ° ^ ^ Ma .,.11 , , • ! . 1 uigt-HOUlta. A 4 » c a m p a g n e , la faccenda -sara - Piemontesi, i an po diversa. | Ty 1 4 ? / . "Jenae viene la pasta •se Bergamo vorrà rinmii- c la! Polo Nord Figuratevi grande trincea etnica contro la pasti* j sua famosa polenta! Altro | _ La pasta nasce dal grano. E questo si asciutta. Del resto, ogni tavola affi- 1 grande piatto, della Storia d'Italia che, distingue in grano duro e grano tenero, .rosiana non sa rinunziare, nei g r a n d i j sed.usse, pare, gli stessi W Natale 1 pranzi tii Esémpio: il complesso plastico man- giabile Equatore + Polo nord creato j dal pittore futurista Enrico Prampo- lini è composto di <un mare equatoriale di tuorli rossi d'uova all'ostrica con • pepe sale limone. Nel centro emerge un cono di chiaro d'uovo montato e solidificato pieno di spicchi d'arancio come succose sezioni di sole. La cima del cono sarà tempestata di pezzi di tartufo nero tagliati in forma di aero- plani negri élla conquista dello zenit. Questi complessi plastici saporiti co- lorati profumati 0 tattili formeranno perfetti pranzi simultanei. 4) L'abolizione della forchetta e del coltello per i] complessi plastici che possono dare un piacere tattile prela- biale. 5) L'uso dell'arte dei profumi per favorire la degustazione. Ogni vivanda deve essere preceduta da un profumo che verrà cancellato dal- a tavola mediante ventilatori. 6) L'uso della musica limitato ne- gli intervalli tra vivanda e vivanda per- chè non distragga la sensibilità della j lingua e del palato e serva ad annienta- re il sapore goduto ristabilendo una ver- \ ginità degustativa. j jrandi j a'.- s , , li i Cesari di Casa Capodanno, ai jNohestauien: così come gli asparagi al ghiotti ravioli, maggiori r fratelli degli barro — malgrado una istintiva prima t , | adorabili cappelletti bolognesi. ripugnanza — conquistarono un conqui- ! i Ma, in somma, i piatti veramente statore conquistarono Giulio Cesare. Marinelli vuole che la gastronomia di odori e sapori « inaspettati ». I A FUT si arricchisca Notate che vi sono tante varietà inter- medie per cui non si ha separazione net- ta fra le due classi e si passa per gradi, conqui- ! insensibili, dall'una all'altra. Tuttavia | u n buon grano duro differisce da. un buon grano tenero circa di quanto un • cereale si può differenziare da un altro. I II grano duro ha l'aspetto dell'ambra, e cioè traslucido con frattura vetrosa: e assai resistente alla rottura, talché, j non può essere quasi tagliato coi denti; ! il \ . . . oggigiorno H grano tenero e opaco, e, schiacciato ; agevolmente con la pressione del pie- , de, stria di bianca* farina il pavimento. Più notevole ancora è la differenza di comportamento e di costituzione. Il caso del grano tenero La mandorla interna del grano tene- ro ridotta in farina e poi intrisa con acqua e opportunamente lavorata, dà luogo a un impasto che possiede più o meno una importante qualità che fa- vorisce la panificazione, l'estensibilità: e cioè la tendenza che si manifesta du- C O M E S i C U O C E L A P A S L'acqua di cottura deve essere. ventivamente salata. La pasta deve re in contatto con acqua bollente gradi di temperatura); basta che un istante sia menomato il bollore I chè la qualità della pasta ne scapiti- giusto punto di cottura la pasta & essere portata di colpo dai cento g' ai cinquanta circa. Deve cioè subii« cosidetta tempera, ohe può anche venire nell'aria, ma che si otti en« solito aggiungendo un po' d'aci fredda. Inutile dire che l'una o l'altra di aie facili prescrizioni è eomunemi trascurai;} o violata in molte cucine risultati ben lacrimevoli. . Comunque il grano tenero va ri' vato per il pane; il grano duro pei pasta. Distinzione sostanzi Alle differenze di c'antpo,riamente devono, aggiungere altre sostanziali costituzione- La vera pasta dà un contributo al < po. umano di sostanze minerali che < pane e negli altri cibi non si risA trano o si trovano in misura ridà La pasta di grano duro ha un col nuto in ferro, in fosforo, in calcio, magnesio, in zolfo, molto notevole. Si questi tutti elementi essenziali per muovere lo sviluppo e il funzionali to dell'organismo umano Un'altra aggiunta di potere nutrii si ha quando la pasta è confezioH | nel modo classico: con formaggio e 1 un piatto dì spaghetti tutte le vitamine conosci risultano presenti ; qii 1 promuovono lo sviluppo, qU 1 prevengono i disturbi gastro-if ihidoro„ ; preparati che 'stimali, l'anemia, la cattiva nutriziofl quelle che salvano dalle nevriti e d scorbuto. Scartata l'antica ubbìa del cibo I « completo », l'igiene moderna raC manda, per il mantenimento della Iute, una dieta varia e ben equilibi in cui i diversi cibi portino all'orge] amo uinano, ciascuno il suo necesi contributo. In tale dieta la pasta è data assumendo un posto di primo f no. come è testimoniato dalle ree« 1 i Un brodo. Alla naftalina o all'acqua di Colonia? rante la fermentazione panaria a di- ricerche di igienisti asnericani. j stendersi, allungarsi, senza strappi, set-. E questo cibo, espressione della i i to la pressione dei gaz che si sviluppa- nialità del popolo italiano, va , or ] '": no, gonfiandosi in minuscole bollicine, imponendosi, in tutto il mondo col». | ciò che dà luogo a un pane spugnoso sua squisita e sostanziale bontà- (dal « Popolo di Roma-,>). 1 e suddiviso che, nello stomaco nostro, I NC. V INCENZO A GN ES *

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