LA CUCINA ITALIANA 1931
N. 3 - 15 Marzo 193W Lasciate questo composto a ridul pian piano, aggiungendovi un biechi 1 di panna doppia liquida. Otterrete « una buona salsa vellutata e bianca, c ritirerete poscia in, casseruola e a bagi maria, ultimandola con qualche pezi to di burro fresco. Inquadrate intanto i l vostro pol lo a i vere, privandolo il più possibile de carcassa, e della pelle. Collocatelo c precisione su di ufi fondo di risotto b mantecato e salsate il tutto copiosa!»' te colla salsa sopraccennata. Serv ben caldo. ' v ; \ , \ : Ì Ì H f J Ì l L'Abbonata Bice Mascara, di RoV chiese dei « gnocchi verdi ». E' l 'oramai vecchio gnocco di pata al quale si aggiunge al ¿ lomento è l'impasto e prima della farina, una mi ciata di spinaci lessati, ed oltre ilio ben ben spremuti e passati a un set ciò di crino finissimo. Il resto del pi cedimento è poi il medesimo, tenen conto che l'impasto assorbirà una p cola quantità di farina di più. Sugo o senza sugo a piacere. no il quale è inferiore della metà a quel- lo della Francia ed è altresì inferiore alla Spagna, le due più grandi Nazioni enoviticole del Mediterraneo. F. C. altro requisito invidiabile per la posi- zione geografica della città di Verona che offre ai commercianti dei paesi e- steri del Nord la possibilità di una con- trattazione immediata alle porte delle zone che intendono di servire. E' appunto per queste considerazio- ni che l'Ente organizzatore ha deciso di preparare quest'anno la Mostra Na- zionale del vino che viene ospitata in uno dei più vasti saloni della Fiera. La Federazione Enologica italiana cui non manca la appassionata e competen- te cura di S. E. > Marescalchi, ha aderi- to alla manifestazione offrendole tut- to il suo importante appoggio. E que- sto appoggio, tramutato in realtà, signi- fica la partecipazione alla Mostra delle più caratteristiche e note produzioni vinicole italiane, dalla Sicilia al Pie- monte, dai vini dolci ed alcoolici del meridione a quelli frizzanti dell'Emi- lia, dai chiari e saporiti della Toscana a quelli robusti e coloriti del Veneto Euganeo. Nel grande salone dei vini nazionali sono disposti con criterio d'arte gli stands ed i banchi di assaggio. Indo- vinate decorazioni messe in rilievo da luci disposte con gusto, ed eleganti am- mohigliamenti per i visitatori, comple- tano in modo superbo il vasto ambien- te nel quale hanno posto centinaia e centinaia di visitatori ai quali l'Ente riserva la sorpresa di lieti trattenimen- ti musicali e vari che una apposita or- ganizzazione sta già predisponendo in un programma assai interessante. Le più importanti e numerose ade- sioni pervenute per questa sezione del- la Fiera veronese le hanno assicura- to il massimo successo. Anche perchè gli organizzatori si sono presi la cura — ottenendo una pronta e cordiale a- desione — di invitare notevoli gruppi di commercianti esteri di vino, i quali si recano a Verona per conoscere dav- vicino l ' importanza della iniziativa che sarà inevitabilmente coronata da una serie di contrattazioni sul cui valore sarebbe soverchio insistere. V I N I I T A L I A N I e compratori stranieri Fra le maggiori iniziative che saran- no realizzate dall'Ente organizzatore della XXXV Fiera di Verona che que- st'anno si ripete dall'8 al 23 marzo cor- rente figura anche la Mostra nazionale del vino. Verona agricola ha una notevole e riconosciuta tradizione per ciò che ri- guarda la produzione vinicola ed i pro- dotti enologici di certe sue zone sono largamente conosciuti e molto apprez- zati non solo in Italia ma anche all'E- stero. Ond e che l'iniziativa di creare una mostra speciale dei vini veronesi è sta- ta tradotta in atto ancora qualche an- no fa e con un successo veramente lu- singhiero. Sviluppandosi ¡poi con >un crescendo assai significativo i rapporti di affari creati dalla grande rassegna a- gricola primaverile, la sezione verone- se della Fiera non poteva più soddisfa- re alle esigenze del pubbl ico dei com- pratori e dei venditori i quali, attratti dalla facilità degli scambi che si realiz- zavano durante la manifestazione, o- gni anno andavano maggiormente af- f luendo: era necessario estendere la se- zione enologica al di là dei confini del- Ia_Provincia e dare un tono nazionale alla Mostra dei vini per far si che la Mostra stessa fosse non solo il banco di assaggio e contrattazione, ma addi- rittura il mercato italiano dei vini, nel- 1 epoca più felice per l'acquisto sia per la completezza dei requisiti richiesti al saporoso liquido, sia per la consuetu- dine del collocamento. Mostra nazionale che risponde ad un
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