LA CUCINA ITALIANA 1931
/m¡g/ioriapparecchiftad/oe /tàd/o/onografo S. A.RADIOMARELLI - MILANO Vía Amedei* Con questo composto, riempite bene l'anitra, ricucendol 'apertura con pochi punti di filusello ; indi le si avvolge il petto con una fetta di lardo e di pan- cetta di maiale. Adagiata sul fondo di una casseruola e cosparsa di foglie dì rosmarino *, si fa crogiuolare lentamen- te con burro e intagli di lardo, innaf- fiando ad intervalli con un po' di vino. Ottenuto un bel color d'oro si leva l'a- nitra dal fuoco e si serve; contornan- dola di crescione, spicchi di mela, d'a- rancio e di limone. * Chi fosse contrario, al rosmarino, lo può sostituire con salvia. . Poi si tolgono le ossa, vi si aggiunge 30 gr. di sale per ogni chilogramma, un po' di pepe a grani e un po' in polvere, la fi taglia a pèzzi, si lavora bene sem- pre a caldo e 3Ì insacca nel budello. E' bene poi lasciarla in un. panno e le- garla ben stretta ; la si lascia raffreddare e... basta. A quésto punto è bell'e pron- t a . — - GIACOMO BRESCIANINI. E adesso, ci sia permesso di... « ora- colare » un po' noi! Siamo in debito di tre risposte che abbiamo prcMicisse rispettivamente al nostro abbonato Cav: Giuseppe Arditi, di Asti, sulla confezione dell'oca; alla signora Cecilia Sacco, di Roma, per i gnocchetti di semolino; e, finalmente, alla Signora Agata Catalani di Loreto per la ricetta del fegato all'Italiana, I nostri modesti responsi, hanno l'u- bico pregio di esser dettati da una persona semplice, che non fa professio- ne di scienza e arte gastronomica, ma che sa far preparare a casa propria de- liziosi pranzetti per famiglia e per in- viti. Cominciamo, dunque : é i l r i m e d i o p i ù Indicato p e r c h é tfftOjfil irrita L'oca si cucce come l'anitra. ED ecco il modo migliore: Prima di tutto, preparare bene l'ani- tra, cioè abbrustolirla per liberarla com- pletamente dalla peluria. Tagliate le zampe, la testa, ed estraete le rigaglie. A parte, in un piatto fondo, versate mezzo bicchiere scarso di buon latte i te unitevi mollica di pane; mescolate bene, aggiungete un po' di formaggio parmigiano grattugiato, un po' di prez- zemolo finemente triturato, sale, pepe, un rosso d'uovo e un pezzo di burro, mescolate, bene e fate una pasta omo- genea. ócgfo/e di SO sgliMifj bonbons di gelatina di fruita H S ^ 1 ^ / O N O P ® ® GLI U N I C I P E R F E T T I La conserveazion dell uaov Ogni massaia previdente, volendo economiz- zai'« nelle» spese« di -cucina, ', deve provvedere per tempo a mattere le uova in conserva, per averle a buon mercato d' inverno quando co- stano care. Le uova da conservare debbono essere sane e fresche. Si possono conservare le uova con diversi mézzi, ma non tutti que- sti mezzi presentano gli stessi vantaggi: alcu- ni poi sono scomodi ed antipatici, mentre al- tri non sono a tutti accessibili. Le uova con- servate con alcuni sistemi hanno: il guscio sottile, ruvido e mol to fragi le, l 'albume fluido e ben difficilmente si riesce a separare il tuorlo dal l 'albume; molte volte poi ,il gusto è sgradevole mentre le rotture sono rilevanti, e le uova, se tolte dalla misce- la conservatrice, sì guastano presto. Occorre pertanto, per veramente economizzare ed ave- re uova ottime sotto ogni aspetto e senza i so- praindicati difetti, scegliere un buon preparato il quale offre tutte le garanzie necessarie. La Società del Garantol di Heidenau I (Ger- mania) (rappresentata in Italia dalla Ditta M. Martelletti di Borgero. Torinese ) fabbrica da oltre trent'anni. il migl ior preparato per con- servare le uova, il quale offre tutte le garan- zie >m?«ii S*Ì abili, La suddetta Società a titolo •li. reclame per far conoscer-; sempre mag- giormente ii suo prodotto, -nvierà dietro ri- riessa anticipata di L. 3 spedita alla M. Mar- te],etti in Borgaro Torinese, una dose di GA- RANTOL per conservare N. 120 uova, unendo dettagliata istruzione per l 'uso. Il risultato di questa prova, assicurerà alla Società del Garantol i migl iori e più affezio- nati clienti i quali essi stessi consigl ieranno il Garantol ai loro amici e conoscenti. RISOTTO ALLA TREVIGIANA Fate un soffritto con 50 grammi dì burro con poca cipolla e 150 grammi di salsiccia di Treviso (luganéga) smi- nuzzata. Quando il' tutto sarà rosolato bene, versateci sopra del buon brodo assieme a 30 gr. di pomodoro ed a 600 grammi di riso. Fatelo cuocere sodo ri- mestando sovente ed aggiungendo, man mano che si consuma, dell'altro brodo. Se il brodo non è salato aggiungete del sale. Riesce ottimamente anche con brodo preparato con estratto di carne o vege- tale. —, L'Abbonato PIERO DORELLA - Treviso. La Banca Comme r c i a le I tal iana raccomancfa fuso efei suoi A s s e g n i " V a d e - M e c u m r per i pagamenti ordinari e dei " B . C . L Trave!Jers' Chèques" (assegni per viaggiatori) in Lire italiane, FrancBi francesi, Daffari e Sterftue per ehi vi amila I " B . C . I . Trave!!ers' Cheques" sono venduii franco di commissione e spese CAMOMILLINA COLOMBO — C A L D A • CALMANTE - D I G E S TOI V - INSUPERABILE KOPO IL PRANZO PER BEAI DIGERIRE ? F V A A T E V A I A . S Q V I J ! TA SIGARETTA SALSOMAGGIORE (distilleria) (*J C>JJI3RAIÍI: I»b itti. : is.,*if»,ìG« «s ..aas . l imasi fioo attaiup ?j¡ N. 6 - 15 Giugno 1931. r LA C U C I N A I T A L I A N I T Pag.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=