LA CUCINA ITALIANA 1931

N. 6 . 15 Giugno 1931, EX CDCINÏ ITXEIXN3E / Y Pag. 7 V a precipita in fondo, mentre le pel- eóle aderenti restano sospese a fior ' acqua. Servendovi d'una cucchiaia fo- na, levateli quando sono bèn freddi e sgocciolateli con cura. Dopo distri- fiteli in scatole di latta della capacità Un litro, che finirete quindi di riem- pe (ma non troppo) con acqua saturala òme segue: fate bollire 10 litri d'acqua con 200 fammi di sale e circa 180 grammi di pechero, il tutto ben sciolto; passate il 'fluido allo staccio e adoperatelo sola- n t e quando è ben freddo. Le scatole così pronte si fanno salda- e da apposito esperto operaio. S'immergono in acqua bollente tutte isieme — quante ne può contenere il Spiente — e si lasciano bollire circa ® minuti, poi si ritira il recipiente mag- are dal fuoco e, senza togliere le tca- ù le, si lasciano raffreddare nella pro- zia acqua. Lo stesso procedimento va seguito per pomodori: soltanto è meglio sbuc- 'adi prima, tagliarli in mezzo, scolarli "i poco e bollirli senza acqua che non 'a la loro. Salare in ragione di 20 frinì- per chilogramma. Si mettono in sca- 0] a o i rl bottiglia e si possono lasciar °llire anche un'ora, senza che passino r cottura. Per i fagiolini usare le medesime pre- fUzir.ni che per i piselli: ma bisogna Reriarsi bene del loro grado di tene- nza, per potersi poi regolare nel cuo- iai, sia nell'acqua prima, che in sca- rta dopo. Per i piselli, consiglio, pur mante- l l o il predétto sistema, di servirsi di '°ttiglie da tapparsi colla macchina, p gando il turacciolo con forte corda; e ' mettere le bottiglie a bollire quando '«Ha caldaia l'acqua è fredda. Nella ("ale acqua devono essere lasciate a freddare. Sarà bene porre fra una 'Stiglia e l'altra dei canovacci o della ''glia perchè, durante l'ebollizione, le f i g l i e stesse non abbiano a cozzare ün a contro l'altra. Cronache d'arte (La Quadriennale). Il libro bello ecc. Abbonaménto annuo (12 numeri) set- tanta lire con diritto allo sconto del 50 per cento sui due volumi : « Mobili e am- bienti Europei » s « Ricami d'Italia ». — Un numero sciolto sette l ire; saggio cin- que lire anticipate. Milano, Via Boc- caccio n. ló. L eleganza del Salotto Ogni donna elegante ama circondarsi nella propria casa, nell'angolo preferito per la meditazione o il lavoro, di un'iiifinità di piccole ccjsfc belle? fragili e graziose. Per& non si limita e deve limitarsi alla fragile e consistente bellezza delle cose; non; può esservi qt|indi angolo femminile che non abbia il jsfcgno del buon gusto intellet- tuale. Che cosa può esservi duiique più bello e irit.eressanle p.-.r lina nostra sigtìp- ra che l'aver sul tavolo un fascicolo di « Vita Fetnminile? ». « Vita Femminile », (tredicesimo anno di attività) è stata ed è la rivista femminile per eccellenza, quel- la che se f i occupa della linea della donna, dei suoi abiti, della eleganza della sua ca- sa non trascura nè mai ha trascurato il suo spirito e lo ha sempre nutrito con arte gioconda ma esatta. « Vita Femminile » è il nutrimento indispensabile della donna moderna, elegante, attiva di buon gusto che ha piacere di essere al corrente di tut- te le attività e di tutte le manifestazioni inerenti al suo sesso, che ha inoltre gu- sto di arte e di bellezza. La rivista è stam- pata lussuosamente in rotoincisione, ha in ogni numero la coperta variata in molti colori, e il testo è quanto di più bello e di più vario si possa immaginare. Ogni nu- mero costa appena L. 3 e l'abbonamento annuo L. 36. Un giornale femminile Numerose rubriche di arte, di moda, di eco- nomia domestica, di assistenza sociale, ren- dono il Giornale della Donna, organo dei Fasci Femminili, interessantissimo e vario. L'abbonamento annuo costa solo L. 20. Chiedere numeri di saggio allAmministra- zions Palazzo del Littorio Roma. BIBLIOGRAFICHE PER LEJAMIGUE Enciclopédia ^elle Enciclopedie li nostri lettori in particolar modo può in- t e r e s s a r e il primo volume della Enciclo- pedie delle Enciclopedie che A. F. For- | inìggini Editore in Roma ha lanciato or ora affidandone la compilazione a Giusep- pe Fumagalli c o n i a collaborazione stu- diosi specializzati nelle varie voci trattate. Questo primo volume della collana , the l e comprenderà sedici, è uscito in véjite tipografica irreprensibile con ricca rilega- tura in stile da amatore,' redatto in forma agile e di facile lettura. 11 grande valore di questa intelligente impresa, vasto piano enciclopedico divido Per materie in volumi a sè stanti ed ac- quistabili separatamente, sta nella felice ar nionizzzazione del metodo alfabetico con quello trattatistico. Un Dizionario Sinteti- c o anch'esso a sè stante servirà, anche ad >"' coordinamento generale della vasta opera. D i a m o u n ' o c c h i a ta a q u e s t o p r i mo v o - l ume d i v i so i ii q u a t t ro pa r t i d i s t i n te e c >oè Economia Domestica, Turismo, Sport, Giuochi e Passatempi e soffermiamoci sulla Pr ima p a r t e c h e è q u e l l a p i ù i n t e r e s s an te Per l e n o s t re a f f e z i o n a te l e t t r i c i . Vi son trattate circa 1 30 voci tutte ri- guardanti il buon andamento della casa, '1 suo arredamento, i vari lavori donne- a l i in particolar modo i ricami, la mo- da sia della donna che del fanciullo, i segreti di cosmesi e tante altre informa- sioni di grandissima praticità, tutte rac- colte come ho detto da valenti specialisti. Troviamo per esempio che la parte ga- stronomica è stata curata dal cav. Amedeo Pettini, capo delle Cucine di S. M. il Re 6 presidente della Accadèmia: Gastrono- •Mica Nazionale: quale maggiore sicurc«- per una massaia? Non avrà per con- sulente il solito Re dei Cuochi mu addi- •"«tura il Cuoco del Re che è molto- me- glio. Per la parte della moda l'incarico è Maio affidato alla prof.sa Anna Bonelli Ga- rofalo, redattrice del « Giornale d'Italia » e alla prof. Anna Maria Pastrovich ; quel- lo dei lavori donneschi e passatempi ar- tistici mentre Ragazzoni Rey e Licia, la •Jeannctte torinese, si è dedicata ai raf- finati consigli d'estetica ed igiene perso, naie tanto preziosi per le dorine che tengono . alla propria bellezza. Come si vede le nostre gentili lettrici apprenderanno una infinità di cose utili. Ma se se la prima parte e particolar- nieiite dedicata alle nostre signore non è detto che esse non abbiano nulla da ap- prendere nelle parti seguenti: fra le co- lonne che trattano del turismo degli sports, h 'lei giuochi di società e dei varii passa- ci divertenti esse potranno avere esatte indicazioni di come si può organizzare un tt camping » con poca spesa e con mol- ' ' signorilità, oppure come si giuoca il " g o l f » o il « b r i d g e» che oggi furoreg- giano ovunque e anche come si coltivano e si mantengono le deliziose piante da CJ- ^ '»era. Commercio di vini adulterati Nel recentissimo manuale Vini non genuini ni A. Dtniso PENNISI sono esposte diffusamen- te e praticamente tutte le frodi cui può andar soggetto il vino per opera di ingordi specu- latori. che pur di realizzare lauti guadagni attentano alla salute umana. Oggi che la lotta commerciale ingigantisce sempre più, il bisogno di tutelare il buon no- me e gli interessi della produzione enologica nazioanle, nonché la pubblica igiene s'impone ed è perciò opportunissimo nn manuale che renda di pubblica evidenza tutte le adultera- zioni n cui si sttopone il vino sia per aumen- tare la quantità, sia per accrescere il colore, sia per aumentare la conservabilità. E non solo i vini comuni sono presi di mira ma ancora i più rinomati vini di lusso i quali vengono contraffatti nella maniera indicata nel Cap.' VI dello stesso manuale. Il pubblico quin- di, per quanto non sia tenuto a conoscere la tecnica enologica in ogni suo particolare potrà essere ugualmente edotto delle illecite mani- polazioni che si possono riscontrare nei vini; manipolazioni che i l chimico può facilmente constatar.? e che il legislatore^ punisce giusta le disopsizioni di legge di cui al Cap. VII. Questo manuale che ha trovato largo consen- so pressò i produttori e commercianti.! onèsti come presso ¡ consumatori di vino, si presen- ta oggi in seconda edizione elegantemente ri- legata, e riveduta e corretta dallo stesso Auto- re già notissimo nel campo enologico per la sua rara competenza. Chiederlo all'editore U. Hoepli, franco senza apese contro assegno postale dell'importo. Si chieda pure graitis allo stesso editore Ilo^- pli, Galledia De Cristoforis, Milano, l'ultimo interessante Catalogo enciclopedico dì tutte le sue edizioni ove ognuno trova il libro che in- teressa e che serve. JPiccola Po sta bella I v 'sta per le eleganze e la comodità del- 8 moderna abitazione, sontuoso album di fotografie della miglior produzione di "tto il mondo, pubblica, fra l 'altro, nel liy,, M| o ultimo numero: h - A. B. _ Balconi e terrazze. La cit;à si rinnova: nuovi locali pubbl ici e vi negozi in Italia; . . » ; — Il gusto dell'Austria ncll'arrcda- ^»to che „ ."«o M j>" 0 e ne s' ' "Sterni ; ' ' ""lucci. — Un apnartamento progettato W; a a ! U signora: f "'creili. — L ' e v o l u z i o ne d e l l e t r i n e ; ( c o n ' « ( • ¡ ^ d i l a v o r i i t a l i ani e c e c o - s l o v a c c h i : C r o c i . — La r i na s c i ta ar t i s t i ca d e l l o ^ "hrabilis. — Decorazione dell'apparta- e " t o «on le primule; E. N. - Lodi. — « Dove, a Milano, si posso- no trovare i cartoccetti pieghettati per i fon- dants » ? Noi li acquistiamo dalla Ditta Pari- sio, in via Sala, 9; ma riteniamo che vi siano altri rivenditori di tale articolo. Non è nostra abitudine segnalare nomi di Ditte, per non prestare il fianco a sospetti: si potrebbe credere, cioè, che il giornale vo- glia fare della reclame larvata. Ma, in questo caso, si tratta d: cartoccetti... « I l gioco non varrebbe la candela ». Famiglia M. di Gallese - Viterbo, r— Per le stesse due ragioni sopraesposte ci rincrescejseb- be (ma non ci può rincrescere) significarle il nome della ditta Commerciale che vende l'arti- colo che La interessa (Vasetti Wek ) ; Italo Ra- petti V. Jacopo du Diacceto, 27 - Firenze. Però non possiamo garantite che questa dit- ta, la quale fornì tempo addietro j vasetti ri- cordati nel precedente numero della Cucina esista ancora e sopratutlo ignoriamo se esisti' allo stésso indirizzi!. Riteniamo: però che qua- lunque buon-negozio di articoli casalinghi ne sia provvisto, quale sarebbe per esempio; a Milano : Ercole Gola ; Finzi e Bianchelli a Ro- ma. • • . 5 ' .! A. P. - Itimir, Arsizio. — Sarà contenta di veder pubblicata la Sua ricetta, che è davvero interessante. O. G. - Bologna. — Non possiamo che am- mirare la Sua delicatezza per la quale è molto grata a noi eh-; pubblichiamo una Sua ricetta mentre siamo noi a dover porgere ringrazia- menti a tutti coloro che arricchiscono con una spontanea collaborazione il nostro giornale. Riguardo ai sei abbonamenti da Lei procura- tici, confidiamo che a quest'ora Le sia perve- nuto il premio che spedimmo subito, cioè il Manuale di Gastronomia della « Collezione Romana ». P. T. - Monza. — Pure Lei dunque si ebbe » male che [.e sia stata rivolta in cartolina la domanda di inviarci sia l'importo di quei nu- meri che vuole, regalare ad un amico, sia la solita liretta che >:li abbonati devono man. dare quando notificano un cambiamento di indirizzo. II marito di una nostra abbonata ci ha scritto per lo stesso motivo, ritenendo qua- si offesa la su.-? gentile metà per esserci per- messi di rispónderle in cartolina, anziché in lettera chiusa. Rispondiamo a Lei come all'Ing. Simonetta: « Quella, cartolina era il campione di centinaia di altre del genere che quotidianamente le no- stre abbonate ci. obbligano ad inviar loro. Le abbonate potrebbero benissimo preveni- re tale corrispondenza; che non sarebbe poi così peregr'no il sapere (od anche il supporre) che odili ("tornale per mandare numeri arre- trati od effettuare cambiamenti di fascette per nuovi domicili, riscuote un piccolo rimborso di spese. Bisogna, inoltre, pensare che una azienda va- sta ed organizzata ha dei 'reparti i quali pro- cedono con automatismo. Or bene : una delle regole di ogni saggia am- ministrazione è appunto che per la corrispon- denza passiva, anziché attiva, si preferisca la cartolina alla lettera perchè ciò significa una economia di alcune decine di lire al giorno » . Non è un po' eccessivo il toupé di certi ab- bonati che pretenderebbero pure delle scuse se ci azzardiamo a chiedere umilmente quan- to sarebbe loro dovere inviarci senza nessu- na nostra richiesta ? C. A. • Bari. — Per la « soppressala alla mi- lanese » rispondiamo nella rubrica Responsi degli Oracoli. E Lei Signora Gina Volponi, per « gli essi buchi alla milanese a legga invece la Rubrica rcflclorista. |T. M. - Castel San Giovanni. — Veda nella rubrica « Cantina e Dispensa » ciò che La in- teressa (« 1 piselli in iscatola »). \A. C. - Nocera Inferiore. — In un prossimo «Responso di Oracol i» troverà posto anche quello sulla torta di ricotta che già ci perven- ne, ma per il quale non c'è, proprio, pojto in questo numero. D'altra parte, la stagione alla quale andiamo incontro non consiglia molto l'uso della ricot- ta, specialmente in cose cucinate. Così, non è gran male se si aspetterà a riceve- re una ricetta che, Comunque, dovrà pratica- mente essere applicata soltanto in autunno. M. C. • Valverde. • — Mentre l'Amministra- •ion i n.i fatto it proprio dovere, mandandole i numeri ordinati, Delia dovrebbe adesso fare il wn , dando evasione in P. P. (secoium J,*?i le domanda) sul quesito di Galateo «'Gli in- viti a pranzo » . Ma, contentando Lei, gentil Signora, annoie- rebbe le vecchie abbonate che hanno già letto tali norme nel numero del 15 marzo 1930 (ru- brica della Massaia Moderna) nonché — stes- sa rubrica — in quello del febbraio 1931. E. A. - Ceva (Cuneo). — La ringraziamo del- la Sua ricetta, che al momento opportuno, sa- rà pubblicata. Per i libri di Ada Boni, si rivolga alla Dit- ta «Edizioni della Rivista Preziosa» (Piazza SS. Apostoli, 81 - Roma). V. N, B. - Firenze. — E così? Donna Maria è rimasta sodisfatta del numero di saggio che le abbiamo mandato? E. B. •Maggiora (Novara). — Con tutto Suo comodo, se crede, voglia rammentarsi che il cambiamento di indirizzo implica una lira di spesa; e ciò presso tutti i giornali. Sono vera- mente un po' troppe le nostre abbonate che si dimenticano di questo piccolo particolare! C. A. • Genova. — Ella parla di regalin' che j mandiamo a tutti e che Lei non ha ricevuti. Evidentemente è in equivoco: Nel novembre j scorso promettemmo un premio, così detto di sollecitudine, a quegli abbonati che, invece di aspettare la fine di dicembre, anticipavano il rinnovo dell'abbonamento per il 1931. Lei non è in tale categoria. Però ha ricevuto il volume dolivi/)/ciò per i quattro abbonamenti procu- rati. Ci sembra che tale proporzione non sia modesta, se su venti lire, importo di quattro abbonamenti, noi mandiamo (oltre •— si in- tende — al giornale per tutto l'anno ai quattro nuovi abbonati) anche, alla gentile persona che li procurò, un volume rilegato che costa undi- ci lire! O. R. Scisciano (Napoli). — E Lei ha riee- vuto il manuale gastronomico per i suoi quat- tro abbonati? S. C. V. Milano. — Le ricette dei piatti sar- di che ci preannuncia siano i benvenuti! Troveranno idonea sede nella nostra rubri- ca di cucina folclorista. A. G. - Genova. — Poiché Lei, invece di 4 soli abbonamenti, ne ha mandati 9, voglia si- gnificarci se preferisce come secondo dono: una scatola di Perugina o un pacco di pasta della Ditta Buitoni o del Pastificio « Puritas » oppure un volume della Società Anonima No- tari, che potrà scegliere dal catalogo che a parte Lo abbiamo inviato. O. G. - Bologna. — Duplice ringraziamento: a) por le abbonate procurateci; b) per le ri- cette. S. S. - Belforte sul Chianti (Macerata). — Forse Ella non si rende conto che i nostri ab- bonati sono non soltanto decine di migliaia bensì CENTINAIA di migliaia. E come vuole che si possano fare eccezioni sul sistema di invio del giornale? V'ha chi preferirebbe riceverlo sotto fascia; taluni»; gradirebbe venirlo a ritirare alla no- stra Sede; qualcun altro ce lo chiede racco- mandato, ( senza mandarci — questo è sottin- teso ! il relativo importo della raccoman- dazione). Un abbonato ce l'ha chiesto « in busta chiù sa, affinchè nessuno possa leggere il titolo del periodico che trova troppi ammiratori per la •itri<ta !» Nè pensò che. a tariffa di lettera, si spen- derebbe ogni volta L 3' Lei, più modestamente, accetta anche la « bu- sta aperta, purché priva di intestazione ». Bisognerebbe «passare cinque minuti negli uf fici di spedizione di un grande giornale per capire subito come certe proposte non possa- no essere prese in considerazione nonostante il massimo buon volere di accontentare i propri abbonati! !••;.-, ' . " : - r . 'V^l i ' iW' ^K' ^- ' v ; ^/ D. B. O. • Piazza Bremhana ( Bergamo). — Siamo molto sodisfatti e lusingati che, per aver ricevuto il volume di Apicio, come me. ritato premio della Sua propaganda, Ella si sia invogliata ad acquistare tutta la' Collezione Romana, diretta da Ettore Romagnoli, di cui qii'-l volume fa parte. Confidiamo che a quest'ora sia già in pos- sesso delle Opere che Le furono regolarmente spedite. La preghiamo però in avvenire di non scrivere nella stessa lettera che parla del no- stro giornale, altri argomenti che si riferiscono alle raccolte di volumi, poiché si tratta di due gestioni totalmente separate l'uno dall'altra. A. F. • Pornassio. • — Noi abbiamo mandato ai Suoi amici i numeri di saggio, ma i Suoi amici non hanno mandato a noi... l'importo dell'abbonamento. La preghiamo perciò d'i volerli sollecitare. R. /V. - Salerno. — Dal giorno in cui Lei ha fatto l'abbonamento — 24 febbraio 1931 — l'ab- bonamento stesso fu messo in corso e fu stam- pata la relativa fascetta (n. 210.704). Le furono intanto spediti subito i due nn- meri che erano già usciti (del 15 gennaio e del 15 febbraio), con sottofascia ed indirizzo a mano, per no i aspettare che la tipografia avesse stampato le 12 fascette. I numeri successivi (15 marzo e 15 aprile) devono essere pervenuti regolarmente ogni mese (o. meglio, regolarmente sono ogni me- se partiti) nelle rispettive date. Chiunque abbia la più lontana pratica di giornali, s« come, una volta stampato il fa- scenario dei vari indirizzi e diviso il blocco degli abbonamenti a seconda le linee dei treni, che in gergo si chiama « instradainento ». gii iped izionieri sr rechino, quando il giornale è pronto, alla stazione di partenza, dove consc- gnano i pacchi divisi nel modo su espresso. II Suo « instradamento » è nella linpa Mila- no-Roma Napoli e il giornale a Lei destinato dev^ prèndere il treno n. 159 delle 22,40, in moilo inderogabile. Dunque, si potrà ammettere che per il pr'- mo numero la distrazione di nn impiegato ad- detto alla registrazione dei vaglia, o lo sbaglio nella interpretazione di un nome o di nn i"- dirizzo ecc. possa non far giungere il giornali per colpa dell'Amministrazione (che è poi spes- so colpa dell'abbonato il quale scrive male ca- sato, strada, eccetera): ma non potrà mai esseri attribuita alVAmministrazione l'assenza di al- tri numeri successivi al primo, dato l'automa- tismo dei servizi sopra ricordati. Ci vorrebbe assai maggiore sforzo e pèrdita di tempo a non farli pervenire che a esegui- re automaticamente il normale servizio. R. B. - Solesino (Padova). — Le abbiamo mandato le otto copie della Finanza d'Italia ri- chiesteci e vi abbiamo aggiunte altre otto co- pie della Cucina Italiana, cioè due per ognuno digli ultimi numeri usciti in quest'anno. Siamo molto sensibili alle Sue lodi per il nostro giornale e per le persone che lo diri- gono. I, M. - Pavia. — Affinchè Ella possa esaudi- re il gentile desiderio ch$. ha di rilegare in grande cartella tutti i numeri di questo gior- nale,^ la nostra Direzione l f si è privata della propria copia e gliene ha fatto grazioso invio. L. M. - Vailate. — No! Non possiamo pro- prio ammettere nel coro di elogi al giornale, di pingraziamenti al nostro disinteresse e alla nostra cortesia, una nota stonata come quella che ci p^rvietìe da Lei,, , Per non ricevere« qualche numero Lei •— sca- gionandone a priori gli uffici postali — si per- mette di scriverci « E' vergognoso » ? Siamo pronti a restituirLe l'importo di tutto l'abbo- namento da Lei versato, senza tener conto dei numeri che Le spedimmo. Così sarà tolta ogni ragione di arrabbiature da parte Sua e di legittime risentimento da parte nostra. A. P. - Firenze. — Per 1» Sua richiesta sul migliore e più facile modo di raffinare il mie- le — renderlo cioè fluido e trasparente — ab- biamo Voluto consultare un ottimo Sacerdote, che, avendo passione per l'apicoltura, sarebbe Stato in grado di darci tale indicazione, per- chè prepara da sè dell'ottimo miele. EccoLe testualmente la risposta che il no- stro buon amico Don Gaetano Galli,, parroco di Villasanta, cortesemente ci ha data: « La raffineria del miele è solo pel commer- c i o ; anzi, solo per gli imbroglioni. Il miele puro è sempre fluido e trasparente dal raccolto fino all'inverno. Il colore può es- sere vario secondo la qualità dei fiori, da cui proviene. Il miele di acacia, e forse qualche altra qua- lità. si mantiene sempre fluido e trasparente anche nell'inverno, purché sia di pura acacia ». Rag. G. V. - Treviglio. — Noi non sappiamo proprio più in qual modo evitare i reclami de- gli abbonati per qualche numero smarrito. Il Suo abbonamento, per esempio, fu messo in ' orso (li spedizione dal gennaio 1930 e porta il numero di fascetta 10020. Legga quanto abbiamo spiegato a R. N. di Salerno. Col. E. O. • Agnone. — Per la frase simpa- tica con la quale Ella ha accompagnato la pre- ghiera di rispedirLe lo smarrito numero di maggio (« che ogni numero de La Cucina Ita- liana è atteso con vivo interesse da tutta la famiglia, per la quale la lettura di così sim- patico periodico riesce, oltreché dilettevole ed utile, anche istruttiva ») non Le chiediamo i! piccolo importo dell'arretrato. No, non ci canzoni. — Può sembrare a taluno — lo comprendiamo benissimo — che il non domandare i 60 cen- tesimi di una copia non rappresenti alcun sa- crificio per l'amministrazione di un'impor- tante e florida azienda. Ma si consideri che la proporzione delle co- pie del nostro Giornale non giunte a destina- zione è di circa un dieci per cento : e questo, su duecentomila copie, significa il bel numero di 23 mila! Si pensi che la proporzione di co- loro che richiedono il rinnovato invio della copia non pervenuta ascende a Circa la metà di quelli che furono vittime delle dispersioni. Circa 10.000 sono dunque le persone a cui ogni mese si deve rispedire un numero. Ol- tre il « danno emergente » per il costo vivo di ¡0.000 copie e per il tempo — ch'è ancora denaro — vi è poi la 6pesa postale. Conclusione: sessanta centesimi moltiplica- ti per 10.00.0 fanno 6.000 lire al mese: cioè 72.000 lire all'anno. Ovverosia, ij reddito d'un milione e mezzo! Avete capito, care massaie, che cosa significa per noi la vostra dimenticanza — o la nostra amabilità — dei sessanta centesimi non perce- piti pel numero arretrato che vi fate rispedire?! E. D. - Bellavita (Napoli)., — Grazie per l'abbonamento procuratoci della signora Irma Geniram. I nostri abbonamenti si fanno ormai sol- tanto a due scadenze: o dal gennaio, o dal luglio. Un ultimo lanciamento attraverso la Domenica del Corriere ha fatto beneficiare di due mesi in più (maggio e giugnio) quegli abbonati che avrebbero dovuto cominciare dal Luglio, poiché tutti gli abbonamenti devono andare a scadere o al 31 dicembre o al 30 giu- gno. Tale notizia abbiamo qui dato per comuni- carla non soltanto a Lei, ma a tutti i nuovi abbonati che non ne ebbero precedente co- municazione. L. S. - Como. — Dobbiamo pregare Lei, e con Lei tutte le nostre abbonate, di non usa- re, parlando di qualche pietanza, definizioni vaghe, appellativi casuali, nomi scelti sogget- tivamente. Deve^i, anzi, cercar di correggere questo sistema quando lo troviamo applicato nelle liste di alberghi. Per esempio, Lei dice «medaglioni alla Re a l e » ; un altro chiamerà lo stesso piatto in modo diverso altrettanto ca- priccioso. Abituiamoci una buona volta a definire con semplicità e chiarezza anche le cose di cucina! Di quali medaglioni intendeva parlare? Di filetto, di tacchino? Noi credemmo di arago- sta e in questo senso le abbiamo procurato ri- sposta. M. C. d. S. • S. Cipriano d'Aversa (Napoli). — La signora Giulia Merolla fu, attraverso la Sua presentazione, inscritta fra le nostre ab- bonate. Ci auguriamo che Ella ci mandi altri tre ab- bonamenti: così sarà meglio anche'.per Lei, che avrà diritto a un premio. G. P. - Como. — Dei numeri dell'anno scor- so abbiamo disponibili soltanto quelli di feb- braio, marzo, aprile, giugno, settembre e no- vembre essendo gli altri sei completamente esauriti. Ci è doveroso preavvisarLa di questo, perchè potrebbe darsi che Ella gradisse la rac- colta soltanto se completa: nel qual caso non saremmo in grado di poterLa materialmente favorire. i C. S. • Roma. — Comunicammo alla signora Valori i Suoi rallegramenti per le « acrobazie he ha saputo fare », (come Ella scrìve), insie- me a un fascio di lettere d'encomio che per- vennero a noi per la gentile vincitrice del pri- mo premio. Le esprimiamo poi, da parte della nostra Amministrazione, vivi sensi di grazie per la Sua simpatica propaganda (tangibilmente pra- tica e praticamente tangibile) al nostro giornale. Riguardo ai gnocchetti di semolino « che tan- to Le piacciono e che può gustare soltanto ne- gli alberghi — perchè ignora il modo di pre- pararli », L'abbiamo — c ò me vede — conten- tata in questo stesso numerò. G. Z. R. - Milano. — Ab no! Lei in collera con no i? Non è possibile e vogliamo subito fare la pace. Non fu certo ironicamente che noi Le rivol- gemmo parole di viva simpatia. Ed allora, perchè impermalirsi? La sua « v e r v e» nella corrispondenza ci dava (almeno così ci era parso) il diritto di qualche scherzetto episto- lare. Che se poi Le è dispiaciuta l'aggettiva- zione di « elegante decadente ». chiariamo su- bito che usammo la parola « decadente » nel senso di « cerebralista ». Lei stessa ci scrisse, in una Sua lettera di alcuni mesi fa (e se la ricordiamo in mezzo a tanta posta e a distan- za di tempo, è merito unicamente Suo), che era appassionata d'ella musica di Debussy, dei profumi di Chanel ecc. ecc. Comunque, Le confermiamo che Lei attra- verso la corrispondenza ci appare fra le più graziose e interessanti delle nostre abbonate. Questa dichiarazione dopo il Suo tono ri- sentito Le provi almeno, che noi non siamo permalosi. E ci auguriamo di conoscerLa personalmen- te. Ci rallegreremo con noi stessi poiché dovre- mo, conoscendoLa, confermare la giustezza del nostro intuito per il quale sentiamo attraverso la posta quali sono le abbonate più meritevoli di simpatia. T. M. - Castel San Giovanni. — « Un pro- cedimento per conservare in scatola i piaelli » 10 troverà nel Responso degli Oracoli di que- sto numero. Quanto all'altra domanda che ci rivclge: La camomilla non va mai presa dopo i pa- sti; è calmante e perciò calmerebbe anche il processo di chilificazione. Cuocere a forno moderato vuol dire che il forno abbia una temperatura di gradi 160 in- vece di 200, 250 ecc. II calore del forno c'en- tra sino a un certo punto per la cottura dei dolci; è l'artefice che deve avere l'accorgimen- to di comprenderne l'intensività ; per misurare 11 calore del forno si applica il pirometro s'è conveniente. Ma occorre per tale uopo un tee. nico. E. C. N. - Napoli. — Grazie della ricetta; ma, come già abbiamo raccomandato alle no- stre cortesi abbonate che ci mandano prescri- zioni cucinarie, possibilmente non insistano troppo sui dolci: siamo addirittura sopraffat- ti da ricette di tal genere. Comunque, per alcuni numeri la Rubrica del- la « cucina di tutti i giorni » sarà assorbita dal- la pubblicazione delle migliori ricette che, premiate o non premiate, ci furono spedite sul tema dell'ultimo Concorso. Siamo sicuri di interpretare così il deside- rio di tutte le nostre lettrici. U M B E R T O N O T A R ! niRETTORE - HESPO-VSAJm.E Officine della « Soc. An. Nolnri » Istituto Editoriale Italiano PÌCCOLI A VI V I S UIT I L PER LA VILLEGGIATURA, non di- menticate gli « Aromi Dahò » — per dolci e cucina. Pratici ed indispen- sabili pei buoni menù delle vacanze. Presso i migliori droghieri e salumie- ri o direttamente «dalla Ditta C. Dahò e C. Via Tolstoi, 17 - Milano. Listini gratis. Campioncini assaggio 8 nuove specialità contro assegno raccom. L .4.

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