LA CUCINA ITALIANA 1931
N. 7 • 15 Luglio 1931. EÄ CÜCINÄ IT-ÄEIXNM ^ ucina per convalescenti ïambini Dedichiamoci oggi a o;C- Regimi speciale che è il più gradito alla spe naie attenzione d'ogni Donna Italiana perchè da noi anche chi non è già ma- dre ha sempre sviluppatissimo il senso della maternità e applica al fratellino, alla nipote, al figliuolo dell'ospite, ecc. ccn intelligente entusiasmo quanto im- para sul trattamento da usare ai^bain bini in materia alimentare. Le mamme poi, specialmente le giovanissime — forzatamente inesp n rte — saranno fe- lici e di speciale Rubrica delicata alla alimentazione — .cioè alla salute — dei loro « amorucci ». « Non bisogna dare ai bambini ne pasticcio di fegato, nò budini, nè salu- meria in genere (tranne il magro del prosciutto); nè lardo, nè grasso freddo nè carne in salsa, nè conserva di carne (carne in iscatola), nè selvaggina, uè alimenti ferménlati, nè pietanze dro- gate, nè formaggio forte. L'acqua è la migliore bevanda per i bambini che iior debbono mai bere vino e ancor mene dell'alcool; il caff'è'è dannoso: eccita i nervi indebolisce il cuore e ostacola l'ac- crescimento. Il pane raffermo è migliore di anello fresco. $f 1,J8? j _ Le patate siano di preferenza prepa- rate infarinate, o in purea servila con burro; i legumi secchi sempre passati; il succo di cottura dei legumi secchi fa delle ottime minestre. Le paste siano cotte nell'acejua e vi si aggiunga elei burro, burro fresco e non salato o fuso. Non date mai ai bambini formaggi fermentati. La carne lessa è meno nutriente. Li» carne alla graticola o arrostita è facile a digerire. Le salse sono da evitare. La carne di maiale è pesantissima. Mai carne alla sera, ma tutti i giorni, a mez- j ^giorno. Il peece fresco, lesso, è più digeribile del pesce fritto. Le uova fresche da be- re sono eccellenti. Il latte è indispensabile ancora ai bambini da 3 a 5 anni: latte buono e bollito d'una mucca sana. I legumi freschi sono necessari come le frutta, ma queste debbono essere ben mature. E I DOLCI? II bambino ha bisogno di idrati di carbonio, ed è più che naturale, che e sso chieda quelli più facilmente solu- bili, cioè lo zucchero. Una volta con- statato questo, ci è facile anche rispon 'lere alla domanda, se il bambino deve avere dolci o no. Sì, noi dobbiamo dare dei dolci al bambino! Ma quanto, ed in quale for- 1118 ? I bambini hanno occasione di com. P r arsi in strada, quando vanno a scuo- a > qualche piccolo dolce: ogni visita, °gni zia che viene a trovarlo, porta un ^gaietto per il bambino, e quasi sem- pre è un regalo di caramelle o ciocco- 'attini. A tutto ciò si aggiungano anco- na le paste, le torte, i biscotti e — infi- de — i gelati. i ^ j f P ! Non ci sembra quindi che i l nostro bambino soffra la mancanza di cose dolci. Non dovremmo allora essere conten- t> di queste continue offerte di zuc- chero? i Limami Invece, non possiamo esserlo! Perchè fitte queste cose contengono lo zucchero Sotto una forma, che non è igienica af- fatto. I biscotti, per esempio, si com- pongono di farina bianca e di zucchero bianeo. Essi sono perciò poveri di so- stanze minerali e di sostanze crude, che stimolano favorevolmente l'intestino ; 1 resti poi, di questi dolci, rimangono attaccati ai denti e, specialmente se que- sto avviene di sera, finiscono per ri- manere la notte nell'interno della boc- ca, dove fermentano e sono così la causa di molte malattie dei denti stessi. E una vecchia storia che chi man- cia molto zucchero e molti dolci soffre di carie dei denti. Ma non solo questo! Sempre è 8t ato osservato, che mangiare molte co- dolci, specialmente biscotti molto Zuccherati con zucchero bianco, nuoce buon aspetto del viso. Bambini e don- ? e °he mangiano spesso di queste cose, l anno quasi sempre la pelle giallastra £ grigiastra e poco liscia. In tutti i li- ri dove si parla della bellezza si leg- « evita i confetti ed i dolciumi! ». Anche con la cioccolata bisogna stare Stenti. Questa contiene zucchero bian- e la polvere di cacao contiene anche dativamente poche sostanze minerali; 'fidiante le macchine è stata privata talmente di tutte le fibre crude, mele, pere albicocche, contengono lo succherà nella forma più pura, e me- scolato igienicamente con altre sostan- ze, acidi di frutta, vitamine e fibre ¡rude. Se il bisogno eli zucchero del bambino è molto forte, e se in inver- io la frutta è scarsa, possiamo aiuta- 3 'e con frutta secca. Benché la frutta jecca contiene meno vitamine della frut- ta fresca, — quanto al contenuto in zuc- chero essa è però ancora migliore! Pru- gne, pere, mele secche, uva secca, anche ogni tanto fichi secchi, sono i migliori dolci per i bambini. Essi non danneg- giano i denti, ma li rinforzano anzi. Non nuocciono all'appetito, e non nuocciono al buon aspetto. Anche la marmellata fatta possibilmente con zucchero grez- zo, messa sul pane, non fa male ai bam- bini e si può prepararla da sè. Questo genere di dolci deve, insom- ma, essere la parte fondamentale della alimentazione di zucchero. Eccezional- mente si potrà anche elare al bambino rlei biscotti di frutta o paste di frutta o :li noci. Ultimamente si è cominciato a fare anche delle cioccolate che contem- gono parti di frutta, e che perciò sono più consigliabili della cioccolata sem- plice. Anche dolci a base di frutta o fru- mento (per esempio- fiocchi d'avena) con un poco eli cioccolata gli si possono dare ogni tanto. Quanto alle ore, in cui dare al bam- bino delle cose dolci, bisogna rendersi prima ben conto del fatto, che esse, spe- cialmente la cioccolata, hanno un alto valore nutritivo. Chi gli dà la cioccola- ta fra i pasti, vedrà che il bambino non mangia a pranzo. Perciò bisogna cerca- j V di non dare dolci fra i pasti! Solo la (rutta secca non guasta l'appetito; per- ciò si potrà di essa dare al bambino an- che nel mezzo della mattinata e per merenda. Tutte le altre cose dolci bi- sogna darle come completamento dei pasti, e dopo le altre cose. Un bambino, che introduce in questo modo abbastanza zucchero in forma <' igienica », non mostrerà desiderio di zucchero e — sopra tutto — avrà sem- pre aspetto sano. SUGO D'ARANCE Oggi si suol dare ai bimbi molto sugo d'arancio. Benissimo ! Infatti, il succo delle arance contiene elementi inelispensabili alla nutrizione anche per gli adulti: vitamine idroso- lubili che ne fanno una specie di ali- mento vivo, in opposizione agli alimen- ti poveri come la carne troppo cotta, i legumi secchi, il latte sterilizzato, ecc. E' provato che i bimbi privi del latte materno sopportano facilmente il latte sterilizzato e anche quello concentrato, se si ha cura di somministrare ad essi di tratto in tratto, un po' di succo d'a- rancia.-* • k» w ..«Mzj+Jt Pag. 7 Il libro della Stelvio è piano,^cljjiara.. ricco ili notizie preziose e di appetitose radicazioni eli ricette, è quindi utilissimo e apprezzabile. — Sono 350 pagine con alcuni suggerimenti d'igiene, dedicati specialmente alle novizie: che consistono in consigli pratici di cibi più adatti alle diverse età e alle condizioni speciali di sa- lute, di temperamento fisico, di abitudini, delle diverse persone; seguono altri consigli d'econo- mia. Dopo questa specie di preparazione si hanno i ricettari raggruppati e suddivisi per genere di vivande: antipasti — brodi e consumati — minestrine comuni — minestrine e zuppe di lusso — minestre estive -— mine- stroni invernali — salse — insalate crude — in- Ealate bollite — insalate di lusso — legumi e ortaggi — carne (suddivisa in diverse qualità) contorni — piatti economici — dolci, ecc. Il volume ha una specie di appendice : c< il rav- vicinamento alla natura nel campo alimentare, pieno, anche questo di utili cognizioni e sug- gerimenti preziosi, che costituiscono un or- namento apprezzabile della opera della Maria Stelvio. La Cucina elegante ovvero: Il Quattrova illustrato — è il volume che fu distribuito nella Quattrovata al Conve- gno di Milano e di cui accenniamo in altra parte del giornale. Il volume — edito dalla S. A. Domus di Milano, ha una bella prefazione di Piero Gad- da e 32 disegni di Tomaso Buzzi e TJio. Ponti. La caratteristica <ii questo volume, sta nella forma leggera e briosa onde è redatto, sì che si fa leggere con diletto da chi lo scorra, an- che senza propositi.... nuiui i : -i dise^tjJ stessi aggiungono grazia e spirito alla prpsa. Ma il volume si, raccomanda ansile per la parte, diciamo così $ tecnica utijjjjjà, poiché esso è ricco di oltre 200 ricette tìi vivande cuci- nate, in modo da cost'tuire una guida e un in- segnamento utilissimo per la cuoca e la mas- saia. Piccola Posta Hi . ed a è perciò uno di quegli alimenti che ^"ssotio essere preziosi per gite alpine, t^- 111 a ' t r e occasioni, quando si debba nu- l t s i per poco tempo. Ma per uso nor- d e i bambini non è adatta e non è Q j8igli abile. e ' la forma più adatta troviamo lo NOET BIBLIOGREAFICH PER LEJAMIGLI E Un Manuale di A. Pettini I nostri lettori conoscono e ormai amano, il Cav. Amedeo Pettini, il Capo Cuoco di S. M. il Re, nostro assiduo collaboratore e uno dei più apprezzati Oracoli della Cucina Italiana. Apprenderanno quindi con vivo interesse la esistenza di un Manuale di Cucina e di pa- sticceria per tutti; da lui scritto e pubblicato per i tipi della Casa Editrice Fratelli Mare- calchi di Casal Monferrato. Tale pubblicazio- ne risale a qualche anno addietro; ma essa è sempre fresca e di attualità, . poiché l 'arte del cucinare bene, non subisce variazioni, fre- quenti. Abbiamo scorso il bel volume del Cav. Pettini, ricco di ben 555 pagine e l 'abbiamo trovato di una grande utilità per tutti, sì da giustificare pienamente il Titolo che definisce il Manuale utile proprio per tutti. La descrizione, chiara, piana, sobria ed evi- dente di un numero grandissimo di pietanze (dalle più ricche alle più modeste) è prece- duta da un Capitolo che di per sè stesso costi- tuirebbe l'interesse dell'opera: «Come si de- ve mangiare» poiché i„ esso viene trattata l'igiene alimentare: il potere nutritivo degli alimenti e loro cotture, il v a l o r e t ] e ; b r o ( ) i dei burri, delle salse, dei marinati, delle far- eie e ripieni, ecc.... Venendo poi alla indicazione del modo di cucinare le varie pietanze, il volume tratta: degli antipasti - della Cucina dei grandi risto- ranti - del pesce - delle carni - del pollame - degli erbaggi e legumi — <l P l| e i n s a j a t e . della conservazione e scelta dei generi alimen- tari - per terminare: con la pasticceria - con i gelati, con le composte, gelatine, marmel- late, canditi, ecc.... Un volume prezioso che non dovrebbe man- care in nessuna cucina, dalla più ricca alla più modesta. L. C, - Veiano (Viterbo). — Come si fa e come si conserva l i mostarda.di frutta? Veda il numero del 15 gennaio, nei Responsi degli Oracoli. Come si fanno e si conservano le mar- mellate? Numero del 15 dicembre, pagina 5-', colonna 2 a . I. A. - S. Vincenzo La Costa (Cosenza). — Per le « giardiniere sotto aceto » ci riferiamo al numero del novembre 1930 (Responso degli Oracoli). L. S. - Como. — Nel numero preceelente (15 giugno) avrà letto le risposte ai suoi quesiti su « Gelatina di pesce » e « Medaglioni di ara- gosta ». Per le fragole rispondiamo in questo. C. M. - Padova. — Ma no, cara Signora, l e sue due ottime ricette (budino di burro al gelo, torta del gelo e torta del « tanto e tan- to ») non costituiscono affatto materia di con- corso, come Ella mostra di credere scrivendo- ci : « Per gli altri geniali concorsi da voi ban- diti non ho mai trovato il tempo di occuparmi. Ma questa volta mi sono detta: Voglio con- correre ed eccomi con due ricette che, per es- sere orginali, pratiche ed economiche, e per- fettamente italiane, rispondono a quanto voi domandate ». Ella è forse rimasta in arretrato, e pensa ancora a quel concorso bandito sul nostro giornale fin dal 15 Maggio 1930 per un dolce italiano economico ed' originale? Ai. C. - Tortona. — La ringraziamo dell'ini- porto del volume che Le abbiamo spedito. Abbiamo pure inviato il numero che Le man- cava,, „Grazie .della Sua assicurazione, che fft «sempre propaganda con i più meritati elogi al giornale ». L. R. - abbonamento 10769 - Torino. — Si, la Sua ricetta «Trote da Giardino» è buonis- sima e la pubblicheremo. Suor Agar Francescana - S. Vito dei Norman- ni 3Brindisi) — Le Sue parole ci hanno vera- mente commosse. Quando per avere la Cucina Italiana ci si scrive come Lei ha scritto, noi dobbiamo sentire sempre più la responsabilità morale di mantenere questo periodico degno delle idealità per le quali è sorto e che sono certamente sfuggite ad, una parte del pubbli- co (o troppo scettica o troppo epicurea per in- terpretarle) Riportiamo le Sue testuali parole: « E' una suora francescana che si presenta a ^Cch ero delle frutta. Ciliegie, prugne, Maria "Stelvio. Per ? Pasticcieri e Confettieri Per i tipi di Ulrico Hoepli è stata di re- cente pubblicala una Guida pratica per ap- prendisti Pasticcieri e Confettieri, del Cav. G. Ciocca - con prefazione del Gr. Uff. G. Pa- gano, presidente della Federazione Nazionale Fascista Pubblici Esercizi. Questo libro, come lo definisce lo stesso au- tore, non è che l'A. B. C. del pasticciere e con- fettiere ed è destinato a dare, le prime indica- zioni di quanto si fa in un laboratorio di pa- sticceria e di confetteria per chi si inizia in tale industria. Ma può essere utile anche per quelle massaie che, pur non dedicandosi alla professione, amano questo genere di vivande. Oltre a molti consigli utili e alla nomencla- tura è vocabolario 'dei principali termini tecnici usati nell'arte dolciaria, il volume trat- ta delle materie prime in uso nell'arte stessa, delle sostanze aromatiche, essenze, profumi e sostanze coloranti per poi passare alla Pastic- c a e alla Confetteria propriamente dette. I l tutto è esposto in forma facile e accessi- bile, sicché il bel volumetto si rende utile e per taluno prezioso. La « Cucina Triestina » Per i tipi dello Stabilimento Tipografico Na- zionale di Trieste — è stata pubblicata la se- conda edizione de la « Cucina Triestina » di domandare in carità La Cucina Italiana. II Cie- lo voglia ricompensare tale nobile offerta ». Segue l'assicurazione delle solite preghiere per Vivi e Defunti. Come non restarne toccati? E- B- - Venezia, — Donna Noemi Guada- gnai avrà già ricevuto i primi numeri dell'ab- bonamento che per Suo tramite ci è pervenuto. Apprezziamo altamente la Sua promessa di fare abbonati fra «lutti gli amici italiani, poi- ché, quantunque forestiera, ama l'Italia ed è in grado di apprezzare che questo giornale è assai più utile di tanti altri quotidiani che vanno per la maggiore». Bontà Sua! Grazie. Quanto ad inviare l'importo di abbonamenti in francobolli, anziché per vaglia, faccia pure come preferisce, chè per noi è perfettamente 10 stesso. G. D. M. • Meta Sorrento. — Come noi sia- mo contenti di Lei, speriamo che Lei pure resti contenta di noi: Per i sei abbonamenti procu- rati Le abbiamo mandato un volume che certo le piacerà. E per il panforte di Siena l'abbia- mo pure contentata nel Folclorismo. N. S. - Pescantina. — E Lei pure è molto simpatica quando ci scrive che si è « così af- fezionata al nostro giornale da aspettarlo ogni volta con tanta impazienza e tanto amore, come aspetterebbe una persona assai cara ». F. T. - Saint Vincent (e per Lei a tutù gli « sbafatori »). — Siamo veramente mortificati quando — nonostante l'estrema nostra cor- rentezza, per la quale rinnoviamo spesso l'invio di un numero smarrito (il cui im- porto di L. 0,60 se non significherebbe nul- la per la singola persona che lo richiede, rap- presenta invece — dato il quantitaivo — parec- chie decine di lir,- che. la nostra amministra- zione sacrifica quotidianamente al riguardo) quando, dicevamo, nonostante tutto ciò, ci sentiamo anche rimproverare ! ; Abbonamento CON SOLE 5 LIRE a questo po' po' di giornale; regali di generi alimentari; volume classico elegantemente rilegato a cfci procura 4 abbonamenti; fior di biglietti da cento e premi di medaglie d'oro con sanzio- ni di Ministri ecc. per ogni Concorso. (In un anno ne abbiamo fatti tre!)... Tutta questa grazia di Dio non fa più avere 11 senso della misura! Già. E, trattandosi di tavola, dagli ad applicare il vecchio adagio che l'appetito viene... mangiando! E. P. - Genova. — Scusi, ma certe domande sono d'un semplicismo... eccessivo. Fra l'al- tro, ci mettono nell'imbarazzo perchè se noi le rispondiamo che fra il brodo genuino eli carne fatto in casa, e fli « estratti » ci corre ia stessa differenza che fra una bella fanciulla diciottenne e una donna sulla cinquantina a- bilmente truccata, con qualche dente artifi- ciale, capelli tinti eccetera, — se così le di- ciamo — andiamo ad offendere lutti i fab- bricanti e venditori di estratti, alcuni dei quali — fra l'altro — sono ottimi inserzionisti di questo giornale. Veda un po' in che pasticcio, la Sua sover- chia ingenuità ci va a porre! Quanto, per$ abbiamo esposto a prò' del brodo naturale, non contraddice alla sincera lode che stiamo per tributare ai vari Maggi', Fi- sonis, Liebig, ecc. Infatti in ogni cosa, vi sono dei « faute de mieux » verso i quali si deve anzi gratitu- dine, -ponendosi la domanda: — E come fa- cevamo se non c'era neppur questo? — Lei, dunque, doveva soltanto porre il quesito in altri termini; e cioè anziché chiedere: «E' preferibile.... o—?» domandarci: « In caso di mancanza del brodo naturale fatto da sè con fior di manzo o di vitello o di pollo, si può, senza nocumento per la propria salute, adoperare estratti di carne? ». A tale richiesta avremmo risposto in modo da rendere anzi contentissimi gli onesti pro- duttori e smerciatori di brodi concentrati di dadi et similia, poiché avremmo detto: — Ma sicuramente! Anzi, è un'economia da consi- gliare alle brave massaie, sia per evitare l'im- barazzo del dover servire a tavola troppo spes- so il bollito, sia per usarne nei condimenti. — E poi avremmo aggiunto: «Ma attenta alla marca! ». L. F. - Torino. — Le consigliamo uno spec- chio. Legga il « Signor Geremìa » di Umberti Notari. G. V. • Costeggio. — Le ricette che lei ci chiede con tanta premura sono (manco a farlo apposta) per tutte cose fuori stagione: Ab- bacchio alla romana, timballo di caccia, torta di castagne. Una caratteristica del nostro giornale è quel- la di dar» prescrizioni cucinarie rispondenti «all'ora del tempo». Preghiamo le abbonate di non metterci nel- di CQi^jsiiKxenire a tale prinefe. pigj, ovvero apparile verso esse poco gentili e premurosi. R. S. - Ciampi,no di Roma. Si; $ lo stes- so. La « Società Notari » ( Ist i tu^ E d i t t a l e Ita- lijapo) editrice, fra l'altro, del giornale «LÌ Cucina Italiana », ha due indirizzi. Diriga ove Xftole: A La Sani-a di M<#»za sono le lastre officine, la nostra Direzione e l'Amministra zione centrale; in via Montenapoleone 45 a Mi- lano, invece è la saia eli vendita deile proprn edizioni, l'ufficio abbonamenti e l'ufficio pub blicità. E' soddisfatta? L. F. - Trapani. — Si, aumenteremo le pa- gine, del giornale. Lei ha ragione: «Ci vor «ebbero più rubriche ». Ma, siccome le a) tre 2 pagine non ce le paga lei, nè pretcn derà certo che con CINQUE lire ( ! ! ! ) si di: pure un periodico non soltanto (come adess« Vfen S'à proclamato il, miracolo dei mira coli) in 8 pagine; bensì in dieci! Ma chi sa, se facendo un referendum, fra 1 presenti abbonate, risulterebbe la loro prefe- renza per le 10 pagine a 7 lire o — come ora — per le 8 a sole 5 lire!... Chi sa? F. A. B. - Torino. — Per la conservazione delle uova proprio nel presente numero Lei troverà alla pa;;. 6 un articolo che può inte- ressarla al riguardo. Quanto poi al talismano «folli felicità di Ada Boni, si rivoiea direttamente alia Rivi- sta Preziosi, in Piazza S.S. Apostoli - Palazzo Odescalchi - Roma. Dott. Comm. V. C. - Ministero della Real Casa •- Roma. — Ben volontieri faremo avere in omaggio alla Sua distinta signora i nu- meri che Ella dice « erroneamente non spedi- ti » e che noi riteniamo invece non pervenuti a destinazione; non appena però Ella si com- piaccia precisarci quali sono i numeri man- canti. Il supporre che questo ci sia già noto equivale a ritenere che la mancata recezione dipenda da noi. Abbiamo preso nota del cambiato indirizzo. E. D. T. - Como. — Neppure dagli abbonati più fedeli e più simpatici — alla categoria dei quali appartiene appunto la S. V. — ac- cettiamo rilievi generici ed astratti. Pronti sempre ad accogliere con soddisfazione e anzi con riconoscenza ogni consiglio del pubblico, desideriamo però che i consigli siano chia- ramente motivati e che i reclami siano con- creti e specifici. Chi sono, o meglio chi sarebbero, le abbo- nate che non hanno ricevuto il premio pio messo? I nomi! i nomi! Sarà nostra gradita e doverosa premura riparare, se del caso, alla involontaria omissione. Cav. M. - Hotel Majestic - Roma. — Prima di tutto, scusi: perchè Lei che ha tanto meri lato ascendente sui proprietari e sulla dire none di cotesto Albergo, non consiglia di chiamarlo in buon italiano: Albergo Mae- stoso? Ha Ietto la l a pagina del nostro nu- mero di Giugno? Ma veramente noi abbiane cominciato la presente risposta non già per il consiglio che ci è stato improvvisamente sug- gerito dall'intestazione della sua carta da lette- ra; bensì per ringraziarLa degli abbonati pro- curatici a Torino e più ancora per le parole con le quali ce li presentò : Ecco abbonati che desiderano ricevere il periodico mondizie, anzi il più bel periodico del mondo ». A. V. - Pescia. — Appunto per il Suo sim patico disinteresse per il quale ci assicura be anche senza premio per gli abbonamenti gì» procurati, continuerà a farne degli aj 'ri poiché si sente « oltre che ammiratrice amica" ti'questo giornale che è gradito dovere diifò'n- lere ovunque », appunto per ciò, dicevamo, con rande piacere le mandiamo subito in omag- gio il volitine « Apicio » della Collezione Ro- nana, diretta da S. E. Ettore Romagnoli. E. d'A. • Livorno. — Si spieghi meglio. A. V. - Napoli. — Per la • Sua richiesta di occuparsi della pubblicità su questo giornale lelFItalia del Mezzogiorno abbiamo passata a Sua lettera all'Ufficio competente. Per l'av- enire voglia dirigere la corrispondenza in lilano - Via Monte Napoleone, 45 e non :ià alla Redazione - a Villasanta. J. S. • Torino. — Abbiamo fiducia in Lei; /e mandiamo il regalino che desidera, anccra 'rima che abbia completato il numero de;;li abbonati richiesto per aver diritto al dono. E. S. • Siracusa. — L'Istituto Editoriale Ita- liano che le ha spedito il suo Catalogo Gene- rale c'incarica farle noto che a tutti gli ab- bonati a! Giornale La Cucina Italiana suol pra- ticare il 10 per cento di sconto per' qualunque delle sue raccolte (dalla Collezione Romana dei Classici Latini a quella dei Libri Divertenti — _ dai Saggi di Economia pubblica di Umberto ' Notari, alla Collezione dei Classici italiani, ! ecc. ecc.). tro nel numero 15 Aprile (pag. 5, Rubrica folclorista). M. G. - Torino. — Del Yoghouri noi abbiamo parlato liei numero del 15 luglio (Ru- brica Stomachi deboli) e poiché Ella lo ha smarrito; le facciamo spedire subito in omag- gio la copia che ne trattava dato che Ella de- sidera per ragioni di salute esserne edotta. Del resto La consigliamo a mettersi in rap- porto diretto con la Casa Produttrice, T. L. • Cecina — Per quanto si ritenga — come già si ebbe occasione di scrivere su questo giornale — che la fabbricazione della birra in casa propria non sia molto conveniente, v-ogliamo ad ogni modo sodJisfare il suo de- iderio consigliandole per la preparazione della >irra in casa la seguente ricetta d'una nostra entile abbonata : la signora Felicia Falconio li Palombara. Acqua 1. 24, lievito di birra gr. 60, orzo r. 500, uppolino una manciata, zucchero gr. ,00, cicoria in polvere cucchiaini due. Si fa bollire con l'orzo, il quale si mette n un sacchetto; dopo tre quarti d'ora vi si inisce l'uppolino e la cicoria in eguali saci het- i e si fa bollire anccra per un quarto d'ora. Si tira dal fuoco e vi si unisce io zucchero •d il lievito, sempre quando l'acqua non sia ;iunta al calore che ficcia morire 11 lievito. Dopo 24 ore si imbottiglia; dopo giorni 15 si JUÒ bere. U M B E K T O H ' O T A R I DIRETTOKE - BKSPONSARtlE Officine dfU<i « Sor. An. Notari > Istituto Editoriale Italiano per Lei la notizia precedente. S Z • S Pietri ,, , , f L a n o s t r a direzione poi, Le comunica che di s. tetro Vernotico. - . Valga anche « q v l a l c h e piatto alla Siciliana» M I C CI O L A VI V I S UIT I L AL MARE ED AI MONTI provvedetevi degli «Aromi Dahò ». — Con pochi centesimi migliorerete qualsiasi vivan- da o dolce casalingo. - Scopo reclame, propaganda, inviasi periodo estivo, serie completa normali bustine mer- ce: Aroma - Drogaromatica - Pepe - Zafferano (per vivande) - Dolciarom - Supercioccoiato . Mandorlata - Noccio- laia (per dolci), franco porto L. 7. vaglia o francobolli. — Contrassegno L. 1 in più. — Ditta G. DAMO' & C. Via L. Tolstoi, 17 - Milano. più volte fu data la descrizione in questo giornale: fra l'al- LA MASSAIA MODERNA adotta in cu- cina gli « Aromi Dahò » — di pure, finissime erbe aromatico-odqrose pol- verizzate in dosata miscela. — Eco- nomizzando costosi condimenti, mi* gliora ogni cibo ottenendolo appeti- toso, fragrante e digestivo. — Cam- pioncini assaggio 8 diverse specialità inviansi dietro vaglia o francobolli L. 3 franco di porto. Contrassegno L. 1 in più. - Ditta C. DA HO' & C. Via L. Tolstoi, 17 - Milano. P e r v ;ver T'- Ibum Cirio riempite U tagliando a deatra e speditelo a Cirio unendovi 12 etiche*' Spett. Sociàet Cir-io Sna Giovainn a Tedaics C o SI cero (h«. uil/ Unisco dodici etichetti Cirio c vi prego spedirmi P 'T U l'album Illustralo "e® Per poter avere uno dei premi Cirio qui sotlo illustrati Nome X Vi a . , . Peschs . Pêcb, e s-A Cittì, v -4Q Le e t i che t te Ci r io v a l g o no foigiéett® d a c e n t o ; r a c c o g l i e t e l e sub i to p e r a v e r e urao d e i p r emi c§ui s o f i o e l enca ti : Tenni?; da tavolo, per un album - 114 etichette Moschet to Ba l i l l a, „ „ Pallone da foot-ball per bambini, per un album 114 etichette Bambola infrangibile elegantemente abbigliata in panno colorato, per un album - 1 1 4 etichette Carrozzella per bambola, tipo inglese, in legno verniciato, ruote gommate e soffietto mobile, per due album - 2 2 8 etichette Monopattino con ruote gommate, per due album 2 2 8 etichette Fucile di precisione ad aria compressa, spara con piumini, per due album - 2 2 8 etichette Bicicletta Frera con ruote da 23 o 24 pollici adatta per bambino e bambina dai 7 ai 1 0 anni, ruota libera con due freni - si dà OH m 1 0 album - 1 1 40 etichette la m premio contro raccogliere etichette Cirio non costa nulla ! o
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