LA CUCINA ITALIANA 1931

D I V A N I - LETTO e POLTRONE . . Stili d/versi- /unge durate Sped/z/one ovunque - vendite anche rateate Grahs Catalogo ¡1.1 ad A . NO V A R E SU FIGLI MILANO-Via Torino. 52 • GENOVA LI.5.Matteo,?9 R NAPOLI-Via dei Mille, 16. Uriti nostre, gentile abbonata, la signo- rina Bianca di iCollalto, ci scrive: « Fin qui, la cucina a buon mercato su cui bandiste il noto concorso, e della luale avete seguitato a pubblicare ri- cette che rappresentano veri acrobati- smi finanziari delle massaie italiane, doveva significare — conte noto — il massimo sforzo cui quotidianamente si sobbarca quella famiglia che, non di- sponendo d'un salario o stipendio su- periore a circa 700 lire al mese, (che è poi quello medio) e dovendo provve- dere al fitto, al vestiario, al riscalda- mento all'illuminazione — insomma a tutto — non avrebbe a disposizione per il solo vitto che fra le dieci e le undici hre al giorno. Sacrosanto, dunque, il problema po- sto allora dal vostro giornale. E l'invi- to a risolverlo. Ma adèsso... viene Natale! La saggia moglietta avrà fatto rispar- mi auto l'anno, pur di vedere festeg- giata questa ricorrènza dal marito e dai figliuoli. V'è chi preferirà il pasto natalizio ci mezzogiorno del 25 dicembre; chi, in- vece, non saprò far a meno di una buo- na cena al magro per la Vigilia... Chi poi volesse festeggiare tutti e tre i pasti... ebbene, per una volta tanto,... « fuoco cil pezzo » ! « Lui » avrà fatto ore straordinarie nel suo ufficio; o preparati lavori di responsabilità (bilanci, ecc.), onde eb- be, o avrà, la « gratificazione » ; o qual- che affariiccio straordinario gli sarà ben riuscito... Augùri! Anche le borse modeste potranno, con 1-1 lire in tutto, festeggiare gastronomi- camente il Natale. B. di C. V I G I L I A D I N A T A L E pentolino con 50 gr. di burro, due cuc- | chiami colmi di farina, e quando que- ! sta avrà preso un color nocciola, versa- teci sopra, a poco a poco, tre o quattro ramaioli di brodo del pesce messo in serbo a questo scopo e rimestate sem- pre. Quando sarà sufficientemente cre- sciuta, ritirate il pentolino dal fuoco e qualche cucchiaiata di olio e due rossi d'uovo, sempre mescolando. Per ultimo aggiungete il sugo di un limone, sale e pepe abbondante. Deve risultare una crema piuttosto solida. Lasciatela raffreddare e poi coprite con essa il pesce. Cardi all' olio. — Prendete un maz- zo di cardi giovani, tagliateli a tron- chetti lunghi circa sei centimetri, ra- schiateli con cura, e dopo averli lavati ripetutamente, lasciateli a bagno, in acqua e limone, per qualche ora. Poi asciugateli bene e lessateli. In una te- glia ponete, allora, olio abbondante e quando comincia a crogiolare versateci i cardi, con sale e pepe; lasciateli cuocere a fuoco allegro mescolando ogni tanto. Debbono restare umidicci e vanno serviti bollenti. Ciambellette di magro. — Prendete circa settecento gr. di farina, formate con essa la fontanina sulla spianatoia e poneteci nel centro tre etti di zuc- chero, un bicchiere di vino, mezzo bic- chiere abbondante di olio, un pugnetto di anici ben puliti e una presina, qua- si invisibile, di carbonato ammoniaco. Impastate il tutto ben bene e poi for- matene tante piccole ciambellette; di- sponetele sopra una lamiera e fatele cuocere al forno. Ne risulta una quantità abbondantis- sima. Si servono fredde. (Una piccola parte di esse serbatele per la cena del Natale). P R A N Z O D I N A T A L E CENA Zuppa di ceci e pasta in brodo di pesce Merluzzi lessi con salsa gialla Cardi all'olio Dolce: Ciambellette di magro Frutta : Finocchi » SPESA PER CENA DELLA VIGILIA Pasta reale in brodo di tacchino Cavolfiore alla balsamella Galantina di abbacchio Insalata verde Dol ce: Torroncini (16 torroncini) Frutta: Arancie G E N A D I N A T A L E » 0,75 » 0,40 » 3,50 » 1,20 » 1,90 0,70 0,20 0,30 3,00 1,95 0,10 1,60 Ceci spiranti mezzo chilo la L. 2 il Kg.) L. 1,00 Pasta due etti abbondanti (a L. 2,40 il Kg.) Merluzzo un Kg Due uova . . . . . . . Burro mezzo etto (a L. 1,50 l'etto) Limoni mezzo chilo (a L. 0,80 r , il Kg.) Carducci un mazzo • • * i no c c hi 4 (L. 0,30 l'uno) . *Vina 1 Kg. (sette etti per le ciambellette - tre per tutto il resto) Prezzemolo, aglio, cipolla, conserva Anici (un pugnetto) . . . • ' n bicchiere di vino . . • Olio mezzo litro (a L. 6 il 1.) Zucchero tre etti (a L. 6,40 il Kg.) Carbonato ammoniaco . . . 1 Kg. pane Totale spesa . . L. 24,40 Zuppa di ceci e pasta in brodo di Pesce. — Ponete in una pescera, o in "na larga casseruola, cipolla, aglio e o- Jìo; e quando tutto è rosolato (uniteci Una acciuga tritata insieme a prezzemo- lo. Si lascia insaporire e poi si allunga con acqua abbondante; si sala, e quan- do bolle ci si mette a lessare il pesce ben pulito e lavato. Quando è cotto ei toglie dal fuoco, si lascia intiepidire e poi con due ramine si toglie dalla pe- scera o casseruola. Così si ottiene il brodo. Messo a par- te un pentolino di questo (parte servi- rà per^allungare la minestra all'ultimo 'nomgnto e parte per fare la salsa per il pésce) nel rimanente, quando è bol- lente, si versano i ceci. Essi debbono essere di buona qualità, anzi, possibil- mente di quelli che a Roma chiamano « ceci infranti » , cioè spezzati a metà. Tenuti in bagno circa ventiquattro ore ® fatti cuocere per metà senza sale, si v ersano dunque nel brodo di pesce bol- lente e si portano a completa cottura Aggiungendo, verso l'ultimo, un pochino dì salsa di pomodoro, e ancora olio e J 1 brodo messo a parte, se si asciugano i f oppo. Quando sono pronti ci si unisce 'a pasta (qualità a piacere), e dopo un lUarto d 'ora la zuppa è pronta. Pesce lesso in salsa gialla. — Tolto pesce dalla pescera, come abbiamo detto, si lascia raffreddare. Dato il 5l >o prezzo, non potrà essere uno solo, '"a parecchi merluzzi che andranno spi- a t i e, senza teste, accomodati in un piatto lungo, uno accanto all'altro in l f t odo da formare un tutto. Si salarsi c Midisce con un pochino di olio e , li- mone : si ricopre finalmente con la •« sai- ** gialla » e si contorna di prezzemolo. Salsa gialla. — Ponete al fuoco un Risotto in bianco con tacchino bollito Dol ce: Torroncini e cittmbéllette (dieci torroni e le ciambellette serbate) Frutta: Castagne arrosto SPESA PER IL PRANZO E PER LA CENA DEL GIORNO DI NATALE Pasta reale Buitoni un etto e mezzo (a L, 1,40 l'etto) . L. 2,00 Riso un Kg » 1,50 Tacchino un Kg » 10,00 Abbacchio un Kg. (coscio) . » 8,50 Polpa di maiale 1/2 Kg. (a L. 9 il Kg.) » 4,50 Cavolfiore » 2,00 Lingua mezzo etto (tutta una fetta) (a L. 2,80 l'etto) . . » 1,40 Olio 1/4 L. 1,55. Aceto L. 0,15 » 1,70 Burro un etto e mezzo (a li- re 1,50 l'etto) . . . . . » 2,25 Parmigiano due etti (a L. 1,20 l'etto) » 2,40 Latte mezzo litro (a L. 1,30 il l i t r ° ) . » 0,65 Noce moscata . . . . . . » 0,15 Due uova. . . ' " . . . ; . » 0 ' 8 0 Insalata » o,60 Odori, pomodoretti e carota gialla . • . . . . •. . „ 0,60 Arancie 1 Kg. e mezzo ( a li- re 1 il Kg.) . . . . . . » 1,50 Castagne mezzo Kg. (a L. 1,20 il Kg.) . . . . . . . . » 0,60 24 scatoline con piccoli torro- ni (a L. 0,25 l'uno) . . . » 6,00 Carbonato d'ammoniaco . . » o,10 Pane per i due pasti 1 Kg. e mezzo » 2,40 Totale spesa. . L. 49,65 Pasta reale in brodo di tacchino. — Accuratamente ripulito e lavato il tac- chino, ponetelo in una pentola con ac- qua abbondante e tutti gli odori e i condimenti per un brodo comune a pia- cere. Fate bollire lentamente. Quando il tacchino sarà cotto e il brodo consu- mato per il necessario quantitativo, to- gliete il tacchino e serbatelo in un re- cipiente di porcellana. Parte del bro- do serbatelo pure, e con l'altro al mo- mento di andare a tavola riempite le otto fondine dove avrete disposta pri- ma la pasta reale. Servite caldissimo con parmigiano grattugiato. Cavolfiore alla balsamella. — Lessa- te il cavolfiore (sarà uno o saranno due a seconda della grossezza) in acqua bol- lente salata. Ponetelo poi in una piro- fila imburrata e versateci sopra la bal- Mettete in una casseruolina mezzo et- to di; burro (tolto il pezzettino per im- hurare la pirofila) e un pochino di fari- «amella così preparata: na e quando avranno preso 13 eoi»!' bra- Î ÏT5WT* Pag. 5 Una riuscita caricatura del « Gueri- no » accennava ad una riunione di com- mercianti in cui tutti si sbracciavano ed urlavano a favore del Prodotto Nazio- nale. Ma poi... le vetrine eran zeppe di prodotti stranieri! Anche nel campo alimentare si, veri- fica lo stesso fenomeno : falso snobismo. Ed ecco la farina lattea tedesca, il cioccolato svizzero, le marmellate e i bi- scotti inglesi, In senape francese, e per sino l'uva senza acino di California! La colpa è del pubblico e delle gen- tili signore. Fino ad un certo punto, però. Infatti — se noi nostro campo -- (generi alimentari) la propaganda e la' pubblicità per molti prodotti italiani sono molto bene attrezzate ed organiz- zate, in troppi casi, invece, mancano completamente o quasi. La Cucina Italiana, senza tante strom- bazzature e. stamburameli, ha un van- to: di aver sempre sistematicamente ri- fiutata pubblicità delle Ditte straniere. SÌ capisce che, favoriti da ragioni di dogana, da trattati com merciali ecc. ven- gano a verniere i loro prodotti tra noi. Ma che proprio noi dobbiamo appog- giarli a detrimento delle nostre indu- strie, no, e poi no! * * * * Per favorire praticamente ed effica- cemente la campagna a pro del Prodot- to Nazionale, La Cucina Italiana rivol- ge oggi, un invito completamente nuovo ed originale a tutte le Ditte Italiane che trattano gli articoli alimentari ed af- fini : CI MANDINO TUTTA LA LORO DOCUMESTAZIONE DI PROPAGAN- DA E PUBBLICITÀ. Dal manifesto all'oggetto reclame, dal cartello alla figura per vetrina, all'opu- scolo, al listino, al campione... Tutto insomma quanto essi fanno per la di- vulgazione ed affermazione del proprio prodotto. Col prossimo numero, La Cucina Ita- liana darà regolarmente cenno di tutto quanto alla sua Direzione sarà stato in- viato per conoscenza. E ciò, beninteso, a TITOLO COM- PLETAMENTE CORDIALE E GRA- TUITO, per mònito ed esempio alla massa degli interessati. Seguiremo attentamente anche la ¡mb- blicità e propaganda dei prodotti stra- nieri che ci interessano, ma per trar- ne critica e norma a favore dei prodot- ti italiani della stessa categoria. Con questa iniziativa, La Cucina Ita- liana intende portare non solo a paro- le, ma a fatti, il più efficace contributo alla campagna per la affermazione e divulgazione del Prodotto Italiano così degnamente e validamente capeggiata da S. E. Belluzzo. La Banca Commerc i a le Ital iana raccomanda fuso efet suoi s s e g n i ' 4 ' 6 V a d e - i v i e c u m a .C. I . Travellers' Cheques" (assegni per viaggiatori). . in Lire italiane, franchi f rances i, Dof fari e Sterfiiie per ehi viaggia ï "B. €, I. Travellers' Cheques" sono venduti franco di commissione e spese Il glutine essendo composto di gliadina e glutenina (sostanze proteiche) è ra- pidamente reso solubile dai succhi gastrici e completamente assimilato. Que- sto spiega dal lato scientifico il colossale successo della pastina glutinata « B U I T O N I » no versateci un po' alla volta, rimestan- do sempre, mezzo litro di latte, fateci bollire insieme una buccia di limone e amalgamateci una o due cucchiaiate di parmigiano grattugiato. Quando si sarà formata una crema, non troppo spessa, versatela sul cavol- fiore e mettete la pirofila nel forno per dieci minuti. Servite caldo. (Della balsamella dovete serbarne una cucchiaiata per la galantina). Galantina di abbacchio. - Lavate con acqua e limone l'abbacchio, poi facen- doci un taglio lungo tutto il cosciotto di- sossatelo, apritelo e allargatelo sul ta- gliere. La polpa di maiale si trita minu- tamente e a mano a mano che si pesta ci si unisce la balsamella serbata, que- sta amalgamandosi con la carne di maia- le la sbianchisce. Quando è tutto ben tritato si pone in un piatto fondo e si codisce con sale, pepe, due uova, par- migiato grattugiato, odore di noce mo- scata e di limone. Pronto così il ripie- no si spalma a strati sull'abbacchio pre- ventivamente salato, intercalando fra uno e l'altro delle striscioline di lingua e di carota gialla. Poi si arrotola con cura e si lega. •Va messo in una teglia con olio e cotto ai forno. Quando è arrivato a giusto punto e ben arrotolato, si toglie dalla teglia e ai lfiApia r:i 1 rr',1.1 ;rri'. Cena della vigilia . . . . L. 24,40 Pranzo e cena del giorno di Natale . . . . . . . » 49,65 Si taglia allora in tante belle fette Totale della spesa . . L. 74,05 La pubblàicit e la propagaand nell'alimeentazion Non oletr il 31 Diceme br corrent devono pervenire al nostro giornale le ricette per il M I G L I O R C O N D I M E N T O di i Kg . "Puritas,, Solo così si potrà prendere parte al NUOVO GRANDIOSO CONCORSO dell a a C u c i na I t a l i a na „ c on p r emi di L i r e 2 . 000 - 1 . 000 - 5 00 tutti i n contant i^ o l t re a nume r o se casset te di p r odo t ti as sor t i ti del KBHBBBBMWHHHHHi *ì Pastificio JModerno J P u r i t a s >? s e c ondo l e no rme de t t ag l i a te pubb l i c a te n e l nume ro de l i 5 se t t embr e. ammen t a r s i; che si dispongono in fila sopra un piat- to lungo. Si serve insieme all'insalata. Risotto in bianco con tacchino bol- lilo. — Ripulito e ben lavato, ponete il riso a cuocere in abbondante acqua salata bollente. Dopo circa diciotto minuti, scolate quasi tutta l'acqua, e nella stessa pen- sóla dove l'avete cotto, conditelo con un etto di burro e un etto di parmigiano e se piace leggere odore di limone. Me- scolate molto bene e quando il burro sa- rà tulio sciolto e il riso completamen- te rasciugato, versatelo in un piatto ro- tondo e disponeteci bene il tacchino, che avrete prima scaldato versandoci so- pra bollente, il brodo che avevate ser- bato il mattino. Castagne arrosto. — Ognuno sa come queste si debbono fare, pure la loro bontà dipende dalla cura con la quale sono sorvegliate durante la cottura. Fat- to loro il taglio trasversale, vanno poste nella caldarrostiera e a fuoco lento, ri- voltandole e rivoltandole si debbono far diventare morbide e arrosolate senza essere bruciate. Si servono caldissime. INVITO AI PRODUTTORI ITALIANI RIASSUNTO DELLE SPESE

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=