LA CUCINA ITALIANA 1932
EA C U C I N A I T A L I A N A LA TAVOLA DEI BUONGUSTAI MANICARETTI - PIATTI PRELIBATI-CUCINA FOLCLORISTA -CUCINA CONVIVIALE Aeroveivand e poi ll d'acociai Una interessante tetterà assate e • • Dopo il grande banchetto futurista di Parigi, del quale il nostro giornale dei. te ampio resoconto nel numero di set- tembre dello scorso anno, dopo il « San- to Palato » Torinese, un'altra adunata di gastronomia futurista si tenne recente- mente (a Bologna) capitanata — c'è da aggiungerlo? — dal celebre Poeta F. T. Marinetti, Accademico d'Italia. — Ecco come ne dà il resoconto un bril- lante articolista milanese : Si dice che i commensali, i quali af- frontarono i rischi del banchetto pur di iscriversi tra i precursori della nuova culinaria, ostentassero una sicurezza che forse non era nell'animo loro. Pallidi, titubanti, timorosi del mistero che cir- condava l'ideazione delle nuove vivan- de; e nello stesso tempo frementi di af- frontare i pericoli del nuovo pasto -— perchè, anche nel mondo futurista, col- lo stomaco non si scherza — gli inter- venuti apparivano presi da una spiega- bile emozione. Più coraggiose le signo- re andavano incontro con una certa spa- valderia all'avventura, fidandosi di Ma- rinetti che, poeta ed accademico por g3 % ;;it non avrebbe voluto disilluderle provocando in loro sensazioni poco poetiche. Su questo ambiente pavido sì chi la tema si volge in disio scoppiò all'ora precisa designata un formidabile colpo di gong: tutti allibirono: anzi illividi- rono : una improvvisa luce verde avvol- se tutti i commensali, che parvero lar- ve evocate dal regno dei morti. Non fu così possibile cogliere sul loro viso l 'emozione provocata dalle due mi- sture aperitivi che furono loro amman- nite come preparazione al banchetto. Il primo aperitivo, denominato « Le gran- ai, acque » , constava di cioccolato e for- maggio navigante in uà miscuglio ài barbera, cedrata e bitter. Chi osava ri- amare quèiiò intruglio doveva accetta- re le « Emozioni sottomarine » costitui- te da una dose di acciuga chiusa in un chachet immerso in un liquido simile t«! ,jvr o /*edente. La luce verdastra non potè concedere la visione delle smorfie di disgusto su- scitate dagli aperitivi nei commensali. In ogni modo ogni sensazione da essi provocata fu cancellata certamente e su- perata dai tre antipasti che seguirono e che, secondo lo stile futurista, furono serviti contemporaneamente. E' difficile dire quale dei tre antipa- sti dovesse riuscire più... gustoso. La- sciamo il difficile giudizio al lettore. L'« antipasto simultaneo » era formato Ji buccia di mela tritata, salame ed ac- ciughe : lo « stimogastrico ciuffo » si r.omponeva di dischi d'ananas, sardine, anno e noce : 1'« inizio variato » di burro, olive, pomidoro e confetti. Tuttavia i banchettanti non rinuncia- rDno alla prova e certi di un crescendo di futurismo alle successive portate non abbandonarono il posto. Infatti ecco al posto della minestra il • Tuttorio » , impasto di riso, birra, vi- ¡ o , uova e parmigiano. E poi ecco il - 5sce divenuto senz'altro «Isole alimen- ti » sotto forma di una composizione ; dia quale oltre il pesce entravano ba- nane, ciliege, fichi, uova, pomidoro e spinaci. Una sinfonia di sapori delizio- si come si vede; e tale deve esser sta- ta giudicata dai fortunati partecipanti fi] delicato banchetto. Ed eccoci all'« aerovivanda » , creazio- ^ magnifica e veramente futurista. E' Ì composto di varie frutta e verdure, c'ie si mangia colla mano destra, senza :are posate, mentre la mano sinistra ¡carezza delicatamente una tavola tat- tile formata da... carta vetrata, velluto ; c seta. Il tutto accompagnato dalla mu- .'.ca di un barbarico jazz, mentre i ca- merieri spruzzano violentemente sulla r.uca dei commensali un forte profumo di garofano. Come si vede siamo alle sensazioni complesse, alla polifonia delle sensazio- ni : la cucina futurista diventa sempre a interessante e imprevedibile: la sua : :dacia non ha limiti: le sue espres- 'oni superano ogni possibilità umana. Oscorrono stomachi di ferro per tener etro alla fantasia di cuochi di questo -' .libro. E a stomachi di ferro si apprestano cibi... di ferro. Infatti dopo una serie di • vande unal più strana dell'altra si giunge anche a questo. Si servono infatti il carneplastico, il F ilo Nord Equatore, il Paradosso di Pri- mavera (non vi sembrano i nomi dei Maestri Cantori?), la Macchina da gu- s'tre, il Dolcelastìco. E infine il Porco "< citato, salame immerso in una salsa caffè ed acqua di Colonia, e il clou ila accala, ovverosia nò più né aitìuo che il Pollo d'acciaio, pollo meccaniz- zato da dolci color alluminio che è sta- to affermato sarà il pol lo dell'avvenire. Sua Ecellenza Marinetti, accademico d'Italia, si è dichiarato soddisfattissimo di questo esordio della cucina futuri- sta. MINO DA ROSIO. DICHIARAZIONI Bì S.E. MARINETTI SULLA GUGSN& FUTURISTA ROMA, 10 gennaio. In seguito al banchetto di Bologna, ed in causa delle polemiche sorte an- cora una volta intorno alla cucina fu- turista, un redattore dell'« Ala » (la no- ta Agenzia Letteraria Artistica) ha in- tervistato S. E. Marinetti per sentire il suo giudizio e le sue impressioni. Bisogna premettere che il Capo del Futurismo italiano parla, diremo, fol- gorantemente, tanto che anche uno ste- nografo fatica non poco a stargli ap- presso. « Hanno detto, ha incominciato il redattore dell'« Ala » abbordando il Capo del Futurismo italiano, che la cucina futurista oltre gli altri difetti ha quello di essere molto costosa ». « Potete rifdrire, ha replicato Mari- netti, che, oltre tutto, è invece, econo- micissima. Sapete, ad esempio, quanto è costato il banchetto di Verona? » Pausa. « Bene ve lo dirò io. Venti lire a testa » . « Però i commensali quale im- pressione hanno riportata? » « Ottima; massimo entusiasmo durante tutto il banchetto. E vi dirò anche che l'entu- siasmo che regna nei nostri banchetti non è quello fittizio suscitato dai fumi del vino e dalla quantità delle vivande antigieniche che caratterizza i banchet- ti passatisti. E... voi mi capite senza che mi dilunghi troppo ». « Diteci, Ec- cellenza, vi è una differenza sostanzia- le tra la vecchia e la nuova cucina? Una differenza, per intenderci, di ordi- ne morale più che materiale ». « Se esi- ste? Vi dirò che nella cucina futurista, perchè diretta da poeti, la genialità e la fantasia sostituiscono il costo della cucina passatista ». Una ricetta di CESARINA LUPATI GRANED CONCORS Ricett di Letteerat Altre volte abbiamo avuto l'onore d'inserire — fra le ricette di nostre ab- bonate, di cuochi e buongustai in ge- nere — alcune preziose prescrizioni di grandi Personalità politiche e dei più apprezzati Scrittori d'Italia (Accademi- ci, ecc.). Ma, soprattutto, meritarono — e meri- tano — l'alta riconoscenza de « La Cu- cina Italiana » quelle ricette che prò" vennero o da elette Dame dell'Aristo- crazia, ovvero da illustri Letterate, poi" che non ci stancheremo dal ripetere quel nostro principio: che « fra cuci- na e ingegno, fra cucina e finezza, fra cucina e cultura, non vi è, nè vi può essere, incompatibilità ». Noi vogliamo elevare la funzione della donna che tor- na ai fornelli. Ecco perchè porgiamo speciali grazie alle esimie Scrittrici che hanno favo- rito ricette per il nostro giornale. A loro la parola : Una ricetta di ESTER LOMBARDO E' romanziera e pubblicista. Come pubblicista qualche volta si cela sotto altri nomi : Giovann nella Artels . Giovanna Mogavera... ma è fa- cilmente riconoscibile dal suo stile brillante, facile, accessibile a tutti. Fondatrice della ri- vista La donna nei campi, dirige ora, con meritata fortuna, l'ottima rivista Vita femmi- nile. Come romanziera, rammentiamo: Lettere d'amore e La Donna senza cuore. Luci dal Nord e La Grecia Moderna, più che roman- zi sono impressioni. Tutti questi lavori han- no ottenuto il maggiore successo. Sono tutt'altro che insensibile alle lu- singhe gastronomiche; le apprezzo co- gli occhi, col naso, col palato e anche coll'immaginazione. Una ricetta che appaga cotesta mia cerebrale sensualità è la seguente: Fate cuocere un'aragosta color del- l'aurora. Unitevi patatine nuove, car- ciofi, piselli, favuzze, fagiolini e lattu- ghe tenere e verdoline come timide spe- ranze in boccio. Spezzettate ogni cosa amalgamando col lubrificante della mayonnaise. Condite: col sale dell'ironia, il pepe dell'umorismo, l'agrodolce della mal- dicenza, l'amarognolo del disinganno, la senapa dello scandalo e rimestate te- nacemente col mestolo dell'esperienza. Avvolgete il tutto nel velo dorato e tremolante d'un'illusione (gelatina) e servite a tempo debito. IL mio iridiscente manicaretto è ca- talogato in tutti i trattati di cucina: si chiama « L'insalata alla russa ». Ma con un po' di buona volontà si potrebbe ri- battezzarlo con un nome filosofico.,. — ESTER LOMBARDO. Esordì quindicenne nel giornalismo. Ha pub- blicato numerosi libri scolastici e di letture per bambini (Idea, Passa l 'Amore, Vita Argenti- na) che hanno avuto largo successo. Ben volentieri mando ricette al vostro invito, dopo aver presa visione degli in- teressanti numeri di saggio mandati' mi. Tanto più volontieri rispondo, in quanto alla cucina ho sempre dedica- to e dedico, in casa, speciali cure, per una certa vocazione naturale, ma so- pratutto perchè ho constatato e consta- to continuamente che dalla sana, sapo- \ rita, variata cucina dipende — non sem- i bri esagerazione — ¡una parte della ! felicità domestica. Gli uomini si com- muovono sempre —• per quanto ideali- sti siano — davanti ad un buon piat- tino; quello che si fa per accontenta- re il loro gusto, la loro gola, non li tro" va mai insensibili, suscitando in essi un senso di compiacenza più o meno palese, di affettuosa gratitudine più o meno espansiva. Dirò quindi che — co- me me, chi sa quante altre donne lo pensano — trovo misura di tatto e di intelligenza il dedicarci, anche con una certa civetteria, all'arte gastronomica in famiglia, dato che essa ci procura — forse più di altri meriti — immediati consensi. Suggerire ricette? Ho molto viaggia- to e colto il meglio ovunque passavo (chiedendo informazioni a « chefs » di alberghi ed a cuoche private, quando un piatto mi piaceva, pur riuscendomi nuovo; c'è del buono in tutte le cu- cine, sempre premesso che il primato tocca (altro e non ultimo primato de- gli Italiani!) alla cucina nostra; tale pri- mato ci è d'altronde, riconosciuto anche all'estero ed anche quando la famosa « cucina italiana » dei ristoranti alla mo- da delle metropoli straniere, risulta al- quanto « sui generis ». A tale riguardo potrei narrare molti aneddoti assai... gu- stosi e piccanti, dirò per usare aggettivi in carattere. Quanto alle ricette, spigo- lando nella memoria, dopo tanta ric- chezza offerta nel vostro giornale, cer- cherò di darne qualcuna poco o niente nota, scegliendo fra piatti assai sapo- riti pur essendo — vantaggio non di- sprezzabile — semplici ed economici. PATATE RIPIENE Non tutte le cuoche sanno che an- che le patate si possono riempire; ba- sta sceglierle di buona qualità, di me- dia misura e di forma tondeggiante; sbucciate e lavate, si introduce in o- gnuna di esse il succhiello di latta, girandolo con garbo e svuotandole in modo da lasciar un vuoto tubolare nel mezzo della patata. Questo vuoto si riempie con un ripieno preparato pri- ma in una scodella con tuorlo d'uovo, salsiccia, formaggio trito o ricotta; oc- corre poco ripieno, molto saporito e ben mescolato. Le patate riempite co- sì cuociono in una casseruola fonda, entro un intingolo di conserva di po- modoro che le copra interamente, ab- bondantemente, senza muoverle fino a cottura finita o muovendole con pre- cauzione perchè non sfascino. — CE- SARINA LUPATI. Una ricetta della Contessa MOROZZO DELLA ROCCA Alla Contessa E. M. d. R. siamo particolar- mente grati per averci voluto inviare, oltre alla ricetta, un articolo scritto espressamente per La Cucina Italiana che pubblicheremo nel prossimo numero. Di tale Scrittrice fecónda ed apprezzata, mol- le nostre lettrici conosceranno quel « piace- vole trattato di economia domestica, di ga- lateo e di mondanità » pubblicato l'anno scor- so: «Signorilità». Ai bambini ha dedicato Antombello Educantini, « CiprCip e la sua fede, e Le fantastiche avventure dell'elefan- te Facciatosta, pubblicato in questi giorni dal- l'Editore Carabba, assieme all'altro volume: « Giovin Signore ». Dirige presso l'Editore Carabba una Colle- zione di romanzi per giovanette, a La vita in fiore », ed a queste ha dedicato quasi tutta la sua opera di Scrittrice. Ricordiamo fra i suoi romanzi: La signorina Miti, San Vigilio, Il loro posto, Benedetta, Il fuoco dietro i pini, La parte migliore. Quello che conta, I fiori del Tevere, Villa Borghese, ed i graziosi volu- metti sui Sovrani ed i Principi di Casa Savoia. FUNGHI DI MERINGA Sbattere a lungo degli albumi d'uo- vo, unirvi dello zucchero finissimo in proporzione di gr. 80 per ogni albume. Fare un cartoccio di grossa carta, spun- tarlo e fare uscire la meringa, sotto forma di gambi di fungo, sulla placca da forno. Preparare anche delle me- ringhe in forma di cupolette e far cuo- cere a fuoco bassissimo. Unire poi i gambi alle cupolette con un composto di densa cioccolata e spalmare le cu- polette con crema di cioccolata o con densa marmellata scura. L'illusione è perfetta : mettere in ce- stini rustici di vimini e servire per il t h e . — ELENA MOKOZZO DELLA ROCCA. PSJRIIÀS" Col 31 dicembre scorso, è sca- duto il termine utile per far per- venire a « La Cucina Italiana » (secondo il bando di concorso pubblicato il 15 settembre) la ri- cetta pel miglior condimento di 1 Kg. di Maccheroni «Pur i tas». Il concorso quindi è chiuso. I concorrenti — anche per que- sta grandiosa gara, che, come i lettori sanno, ha premi vistosis- simi (in danaro e in pasta del ri- nomato Stabilimento) — sono nu- merosi e notevoli. Anche questa volta tratte le Regioni d'Italia vi sono rappresentate e dallo spoglio dei saggi pervenutici, risulta che, per numero, la palma spetta alla Lombardia specialmente a Mila- no. La speciale Commissione è già al lavoro per verificare, catalogare, raggruppare e dividere, esaminare e giudicare i lavori. Il tempo con- cesso per l'aggjfudicazione è ri- stretto : ma la Commissione la- vorerà in modo di trovarsi pronta per il giorno stabilito. I vincitori riceveranno notizia dell'ambito premio loro assegna- to, non appena l'aggiudicazione sarà avvenuta. Nel numero del 15 febbraio da- remo pubblica notizia dell'esito di questo concorso che, per ric- chezza di premi e per interesse destato nel pubblico, è certamen- te «no dei più notevoli del ge- nere. , NUOOV CONCORS E, mentre il concorso « Puritas » si chiude, un altro è già in pre- parazione. Nel prossimo numero di feb- braio daremo la notizia con tutti particolari; ma intanto antici- piamo qualche indiscrezione. Siamo sempre in tèma di con- rlimemto. » ' CONCORSO PER DUE TIPI 01 CONDIMENTI NAZIONALI: UNO, CON L'AUSILIO DEL V I N O ; L'ALTRO, A BASE D'O- LIO. Vi saranno due primi premi di lire mille ciascuno: ¡uno per il modo migliore di adoperare il vi- no come condimento di pietanze e i l'altro per l'olio. Un secondo premio comune del valore di lire Cinquecento, in Volumi delle celebri Raccolte dell'Istituto Editoriale Italiano — Società Notari — (tutti elegan- temente rilegati) da scegliersi nel catalogo della predetta Società editrice. Altri premi in medaglie d'oro, saranno conferiti ai lavori giudi- cati migliori dopo i primi due, o per il vino o per l 'olio. Per ora non diciamo di più; abbiamo detto che si tratta di so- la indiscrezione, di una primizia, cioè — e lo abbiamo accennato, soltanto per dimostrare che ai no- r stri Concorsi, si può applicare il verso : « ...e mentre spunta l'un, l'altro matura » ! ^jjoLojuo M&l ducsfc/fgOA. to^Aò/yiÀXL- e. de J e M ^ j o Á ^ y y L L lut ¿¿a. yiaicL M £¿¿ UJXC V - UIXMI ; •/'I ^o /tt/oe^MJo ? a^ .^U^UMÌO M U . A D Ì FJOM.J&X¿AJÓ ZUSCEXZ. ¿ -¿ILOI ULIIJ/A^JIIYYII u¿otL^ <iÁe wvvLisWju^uyio daJl&i ^nt/ne^úvCL. I ^muÍ€>/yiX> ^tò/yiló /yieJtAíod o -Acó /ynOJii/to4X>1 -jw -io- Jtcu-fa. ¿xjtuittq / ¿fie, co-m<° ~lu m ' ficu tú/y}j > ¿M¿L t ¿jlu/Ldi -^tutfae Á ' J¿TI¿L yyyu?^ t ¿ l / y í -ULALL tjcUítuXL , O Í Ú^UA/O J X I ¿tila. '¿A < 2 / fatto fieJc -¿ ^ w f f t / ££H¿<ayyy!Co / tJ'<° oitfirnvde SYWTL O/A- ¿é / cícuSio. ^uw/à ¿fíe -ùi v€il d¿i? -bsvrULLc, -L '^ou x'lxut^ Mrtw / due c¿á 'cà * sjióuíJxx. -Za. fi-ut ju)n¿L . dt í f j j x i f e •<y?iaJL<iQ f ./TVO'Tl '^iHexXLtuJ^L <de,¿¿Q /yymjixici. f ym-cu- diavi fwutJé foovo ^eitfé a?/n jfaju. n? o/i Munito, e o w w o ^M-òdÀve ouLtq tottiutCi fiejufw ¿a ^xmvnxi ¿4<jum6i ^ w t í fvowe i y-ie* -fa v.. wilCL. ; d t t ' à \ ' »m- 'TlsOU /MOO ¿5., , fiowifti di-Q nq / tiio ttq TYIO muta, -rrisollo / JuA, o/ttA-ioéA £ 'rta/hce/rue, ¿ü ' /¿s/vjiq oU 'Jicamo úLu./to c f o / rft-t r to ¿¡¿a oU' J VUL <o¿iP q/t¿üno Jmimo f z ft&K ^uu e-tJò i-fie dzUq itwislu. ¡/-temp ¿ o s í o f i - l o - i o a. 0 -own viewe Cude-fie/toJo. ¿i^ciMb f Jesyüun ¿¿uóJío € j&z¿¿cu to-n. ji^uca, tfùwisd ia. o¿¿ ' O/MZMQ oítuto e " -¿4. % e^u. . iQsn,cJ)t xfe tJ-dtQ PER NON RITAR- DARE L' INVIO DEL GIORNALE, IL SUP- PLEMENTO CONT E- NENTE L' INDICE DEL- LE TRE ANNATE DE LA CUCINA ITALIANA SARA ' S P E D I TO A PARTE, E N T RO IL MESE CORRENTE, A COLORO CHE HAN- NO FATTO RIMESSA DI L. 1,— ALLA NO- STRA AMMINISTRA- ZIONE. PREGHIAMO GLI A L T R I A B B ON A TI CHE LO DESIDERAS- SERO, DI RICHIEDER- LO SUBITO, AGGIUN- GENDO UNA LIRA AL COSTO DELL' ABBO- NAMENTO O INVIAN- DOLA A PARTE, AN- CHE IN FRANCOBOL- LI, SE GIÀ' L 'HANNO RINNOVATO. de tJ^ÍQ ¿¿srl yfup ' ¿ ¿ e J ¿ e ; ¿lif'ùOa di/yyi^i&z lO-nvzryu tom, ovieJ», ~ fi ZM> ^/voj^tcu u • -itu&j. to/mme^uxUU ¿té^M-aiJU . jóiti. ^UÙOU^ Ò to-o^-unjLtHZi oU ' ^uxzsriJe aít^s», -JcsC/rvit tied úÜAse^JaJd) -J¿lfi¿eotfe / esccu, syyix^ a/ot ? we^ttM-uht " f&x^-^e t ¿¿L ¿ ¿ w S-uovl ^iixillo oU --LuvyiyCu- ~a^(úu¿¿6) e '¿¿mXI dillo.... j v o t j ì e ru oà " c/¿¿ (^-¿^ /yiod^ui ' € r i - J h ú s ¿/¡e J-¿A vejcCC: (LAA. t -¿><¡4+6-, úx/yi&OX -¿M ¿Vtie/it <lJÍ-¿Ms9L £ iwyyie. "¿esn (tfuxi>tA?, " ¿ti -¿¿lo . •€ Jt ne vi ¿c' -¿¿es*? teu tAe- % -jwttùì .CWUA/OJte. J-U^O cio-VZHt. J&US-LH? -¿cu tf¿ W e £CL ^O^OUP , ' ÚLUX^LUU. a/tsttAsec/esou 1/uow ^/ejyitoèsu ¿L ^^ccuyuio d a ¿c y /t^ucz/ie' ¿¿L yv^ U ú ¿•LLÍlót -¿coa fa ' JÁA -Jisyytfi/te •^¿bolq V I LLA GLORIA C^asa di cura - Convalescenza e riposo S E L L A C I ago di C o m o ) I l modo migliore per dimostrare 1 simpatia a " La Cucina Iti»liana, abbonare le persone amiclie. ni abbonata diventi propagandi sta! a propria que l l o di fare
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=