LA CUCINA ITALIANA 1932
N. 8 - 15 Agosto 1932, Istituto Nazionale delle Assicurazioni solate al forno. — Uabbonata EMMA MEIER - Modena. scopo ùnicamente cfciìtivati. I pisel li si "a- scrivano ira i più preziosi legumi, digeri- bi l i, saporiti e nutrienti. Infatti, nella loro compos i z i one chimica troviamo che conten- gono oltre ad una certa quantità dì ferro e una piccola d'ose di sol fato di rame, il 22,6 per cento di albumina e sali di soda e di potassa più della carne. Ma i piselli sono ottimi anche come pietanza, cioè cucinati. Sformato su un piatto tondo, si può guarnire in giro con crostini di pane so- pra uova al burro. È un buon piatto di magro e per chi è nemico della carne. — L'abbonata MA- RIA FRANZONI - Carpenedolo (Brescia). TIMBALLO DI PATATE ALLE ALICI Lessate delle buone patate, poi pas- satele e bene asciutte mantecate 125 gr. di burro, 2 uova intere, 4 rossi, sale, pepe, noce moscata, un pugno di buon parmigiano, 10 acciughe ben lavate pu- lite e tagliate in piccoli pezzi, imbur- rate e passate al pane, mettete al forno, in stampo per 25 minuti e servite. — MALLEGNI. L'Istituto Nazionale delle Assicura" zioni ha conferito ai propri assicurati il diritto di partecipare agli utili del- l'Azienda, a decorrere dall'esercizi" 1930. Tale diritto è subordinato alla condì' zione che le polizze sieno in vigore a' momento della scadenza o della mol- te dell'assicurato. Nell'uno o nell'ai ir« caso l'Istituto pagherà, oltre al capita- le convenuto, anche gli utili accanto- nati degli esercizi trascorsi. Se anche la ripartizione degli utili ® mantenesse costante (pur dovendo"» prevedere un ritmo ascendente, data 3" potenzialità finanziaria dell'Istituto) 1 cioè nella misura del tre per mille J«' capitale assicurato, come nel primo afl' no della concessione, è facile dimostra 1 re che il provvedimento adottato noi 1 ha soltanto un altissimo significalo sne rale, ma anche una ben notevole por tata economica. ESEMPIO PRATICO " " Un commerciante di anni 28, ammo- gliato, con due figliuoli, si assicura n e '' la forma cosi detta « mista » per somma di L. 50.000. Durata del contri' to: anni 25, durante i quali il cornine 1 '' ciante pagherà un premio annuo di l 1 ' re 1655. Al termine del contratto l'Istituto ve 1 '' serà al contraente la somma convenni di . . L. 50.000! più gli utili che, nella per- centuale-base da noi presa ad esempio, sommeranno a . » 3.75" § vivande uiva l i RISO GIALLO «ili Si fanno lessare in acqua salata gram- mi 500 di zucca di buona qualità, ben , pulita ed a pezzi. Cotta si leva col me- stolo bucato e nella stessa acqua si met- ' tono a cuocere grammi 500 di riso. .In- tanto si fa passare là zucca allo staccio ed il passato si mette in un recipiente, che regga al fuoco, nel quale poi si ver- ' ; serà il riso cotto e non troppo scolato, j, burro fresco e buon parmigiano. Si ' mescola bene il tutto a piccol fuoco, finche il riso è giallo come un risotto, * poscia si versa fumante su un bel piat- to. — L'abbonata ADELE ^ANIBONI - Monticelli aOngìna (Piacenza). 1 Questi piatti di patate costitui- scono ottima pietanza come prima por- tata a colazione; cioè invece della pa- sta asciutta, o risotto. RISO AI CALAMARETTI Tagliare, lavare e togliere la penna a diversi calamai-etti, rosolarli con olio e poco vino bianco. ¡Coloriti che siano, «gocciolarli, terminando la cottura con acqua o brodo di pesce; aggiungere il riso con zafferano, in ultimo, e un po- co di vino bianco a piacere. ¡Condire con formaggio e burro. PASTASCIUTTA CON ZUCCHINE Si prendono zucchine non troppo pic- cole, si tagliano a fette dello spessore ^di un centimetro, si salano e si mettono in un colapasta per far loro perdere l'acqua. Dopo circa un'ora si asciugano per bene, si friggono nell'olio bollente e si mettono da parte in un piatto. Cotta la pasta (da preferirsi vermi- celli o tagliatelle all'uovo) si condisce con l 'olio avanzato degli zucchini a cui si è aggiunto un pezzo di burro, for- maggio e un pizzico di pepe, sopra alla pasta si adagiano in bell'ordine gli zuc- ehini fritti. — L'abbonata MARIA TAM- BURELLO - Mantova. Complessivamente quindi il nominato commerciante riti- rerà L. 53.75" invece delle 50.000 assicurate, con t'J aumento del 7,50 per cento sul capiti assicurato. . ,ì . f, ? SOFFIATO DI PATATE AL LATTE Cuocere le patate nel cuoci-patate, schiacciarle, aggiungere un poco di bur- ro, sale, formaggio e qualche rosso d'uo- vo. Mescolare e adagio unire gli albumi montati a neve. Mettere l'impasto in un recipiente di terraglia che regga al fuo- co e passare al forno, badando di spal- mare la parte superiore con una legge- ra salsa « Béchamel » e pane grattugia- to che formerà, cuocendo, una sottile croata dorata ed invogliante. — L'abbo- nata INES BIANCHI - Dalmine. C 1 ) Dal l 'Almanacco italiana del Prof. Fu- magalli. L . 1 0 0 + 6 RATE da L.51-85 L . 1 0 0 + 9 RATE d a 1 . . 3 2 . a O A. NOVARESI e F. su ||j MILANO-Via Torino. 52 |||g GENOVA-5al.;5.t!atteo;29R l|Éj NAPOLI-Via dei Mille.16 ||l| SAGGIO DI ECONOMIA A ROM DI U M B E R T O N O T / —' È un regalo di Sua Altezza il Granduca Cirillo di Russia che mi lia onorato per tre anni della sua fiducia. — Càspita! — È una macchina che adopero poco poiché me ne servo soltanto quando sono libero da impegni co- me adesso. — E quando siete al lavoro? — Quando sono nell' esercizio delle mie funzioni, per gli acquisti al mercato ed altre incombenze a- dopero una delle automobili pa-1 dronali, purché sia decente e in buo- no stato. — Nuova fiammante, addirittura. — Non comprendo lo stupore di Vostra Signoria; quando un mini- stro, un direttore generale, un pre-J ietto, oppure un dirigente di Soci®' tà o di azienda esce per ragioni d 1 servizio, non ha a sua disposisi 0 " ne una automobile? Sono forse ^ mie mansioni meno utili di quel^ di un uomo politico o di un iunzt 0 ' nano municipale? — Già, ma le automobili che d 1 ' te voi le paga lo Stato, la S o c i e t à il Comune, mentre le vostre ¿ovt si pagarle io. — Preferisce Vostra Signoria V gare quelle del medico o del farina' cista? — La risposta è abile. — Nossignore, non è abile. — Non è abile? — Mi permetto di consi derarte soltanto esatta. Da che dipdn de 1» j„ i (.Segue a pag. 3)
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