LA CUCINA ITALIANA 1932

Pag. 6 E S CUC I I ? A I T Ä E I S N S ^ >N. 9 - 15 Settembre 1932 Echi del Concorso per l'Olio e il Vino in Cucina Sagogi I r Ol i o di O l iva i l I I p* C • ' ' ( l i i 3 e m e La ctiUdra dell'olivo, prerogativa dei paesi a clima mite, è pressoché circo- scritta alle regioni che fanno corona al Mediterraneo, e precisamente all'Italia, alla Spagna, alla Grecia, all'Africa set- tentrionale francese. In Italia. raggiunge un'estensione di 577 migliaia di ettari di coltura spe- cializzata, e l . t l^ di coltura promiscua, con una, produzione media per gli an- ni 1922-29, di 2,05 milioni di quintali, oltre a 0,40 milioni di quintali di olio non commestibile: cifre assai cospicue, rappresentanti all'i^circa il quarto del- la produzione, mondiale. La coltivazione dell'olivo è pratica- ta largamente nell'Italia Meridionale, ma le peculiari condizioni di clima, e di coltivazione tanno fatto sì che la produzione della Riviera Ligure si im- ponesse «u tutta la produzione naajo- iiale e mondiale : gli olii di oliva di Oneglia e di Porto Maurizio, hanno conquistato all'Italia tutti i mercati mondiali, e infatti, nonostante la mag- giore convellie.u«a . degli olii spagnai, nel triennio 1927-29 l'esportazione ita- liana raggiungeva < oswlessivaincnte 967 mila quintali, in confronto di 754 mila dell'esportafiope spagnola. In questi ultimi unni, però, la colti- vazione, anziché progredii?,, è stata lie- vemente più, ristrétta, e trascurata, a vantaggio di' altre colture, a seguito del repentina ribjsso dei prezzi, provoca- to da dtié raccolti straordinariamente copiosi, ipcedatisi nella, Spagna,, due a «W» d i d i s t a l a . -i . , , i £ ; , , , Ma h^p più grave damio. deriva al- l'oiivicòltura n«ziona|e » concor- renza degli olii di seme -la cui produ- zione complessiva era salita da 111 mi- gliaia 4> quintali negli anni ,1918-19 a 1.117 nell'esercizio finanziario 1928-29. Saggi provvedimenti legislativi han- no fermato questa ascesa impressionan- te della produzione degli olii di seme, la cui materia prima ci proviene total- mente dfUl'e&ìero; ed infatti. nei, pr»|»i 8 mesi ¿lei 1930 lf produzione era di- scesa a 337 mila quintali in confronto a 815 mila del corfispòadente periodo del 1929. Ma peyehè «n'industria agrari* to. benemerita possa, riprendere pieno sviluppo occorre affrontare coraggiosa- mente il problema dèi divieto ih prò- duzioi$, 4? & ir^pqxtazjipm degh olii di seme come avviene nella Spagna con risultati che non abbisognano di com- menti: negli ultimi 20 anni la Spagna ha esteso di circa 400 mila ettari la su- perficie dei suoi oliveti e quel che più conta né ha aumentato il rendimento, togliendoci il primato nella produzio- ne mondiale. 11 Consumatore, italiano, deve fian- cheggiare questa azione oltre che per le suaccennate ragioni di carattere nazio- nale, per ragioni che lo riguardano direttamente : E. W. Schwartzé e C. L. Alsberg del «Bureau of Chemistry », hanno posto in luce a. seguito di pazienti studi l'a- zione tonica del « gòssypol » contenu- ta negli 0.1» di f me di cotone, giun- gendo a queste conclusioni : «Quando si somministra aeli animali l'olio* di si somministra agii animali seme di fotone si vede che si svilup- pano paralisi, degenerazione dei nervi ^iópnea, ipertrofia ; cardiaca ». Il, prof. Giuseppe Swnarelli dell'Isti- tuto di I g i e n a della R. Università di Roma cosi si esprime nei riguardi del- l'olio di seme: « Gli 'i^fi di ^éme, Riessi igieni- ci sono sempre da riguardarsi con qual- che diffidenza. Il motivo è quésto: pei semi oleosi si trovano beiy; »spesso in- sieme alle materie grasse certi princìpi tossici che non possono ritener^ indif- ferenti all'organismo ». • * Gli esperimenti eseguiti sui Jopi, «si conigli e nei gatti somministrando loro col cibo ordinario ; semi $ codone, o estratti eterei dj gòssypol » hanno for- nito risultati di una gravità impres- sionante : perdita dell'appetito e i sin- tomi di una intossicazione crp^ca che perdura anche dopft che ne è stata so- spesa la spmmministraziqne. , E" appunto per questo* «he- i pannel- li di alcuni olii di seme vengono esclu- si dall'alimentazione deli bestiame. L'olio di oliva, invece è di sapore gra- devole ed ha sull'organismi un'azione assai benefica, tale dai f^lg considerare dalla più 'remota antidata cameun Ufi«!-! dicamento; la sua digeribilità, che sor- passa 1"89 per cento Ala piì» elevata!,! |i effettua in un periodo .tifo %ajapo mi- nore che per qualsiasi ^itr^ sostanza grassa,, col duplice vantaggio di un maggior patere- di alimentazione e di Ulta minore fatica per gli organi della digestione. ' ,* Ma, perchè l'olio di oliva ipantenga integre le sue proprietà alimentari e medipaoientose, occorre sia di Prima, Sgrep^i^ra-, ottenuto, cioè nasa lmen- te. per semplice spremitura del frutto dell'olivo frantumato, senza ausilio di alcun processo chimico ¡industriale. Purtroppo, da un ventenni®,' il n o " stro sano e genuino olio di oliva ha un riuovo temibile concorrente nell'o- lio raffinato che altro non è che olio scarto, non commestibile a seguito del- l'alta acidità, in passato usato unica- mente per illuminazione ed a scopo industriale, refe ora commestibile a se- guito del procedimento della « Raffina- zione ». . . . . ' .a, , • Questi olii hanno potuto .imporsi in virtù dell'uso ormai invalso nel consu- matore, stomacato d& cattive miscele di qli rancidi con oli di seme, di pre- ferire l'olia insapore ed. inodore, inco- I g r e j . K j u a s i ù f g a t i v e G^^titnispana ut» ^prTegiol Confette asso- lutamente illegiéo poiché ; .,ag!.«$ieso al vfno, yorrebbe significare la predilezio- ne,.. poiché gli olii raffinati sono impoveriti delle so- stanze grasse e delle preziose vitami- ne, e non hanno alcun potere di con- dimento. Il consumatore italiano, dovrà perciò ritornare al consumo • dell'olio di oliva di spremitura, nell'interesse dell'econo- mia . nazionale contribuendo all'incre- mento di una, coltivazioni tipicamente e tradìzionahnente italiana, e Col van- taggio della propria salute. , RAIN1SI0 e FIGLI. Seguono al sqggio molte ottime ri- cette. Ne diamo qui fr$ perc^f m^lto semplici, e, al tempo stesso, originali. INSALATA DI VITAMINE Tagliate a pezzi due o tre pomido- ri: qualche peperone tenero e up po' di sedano; sciogliete in poco aceto due acciughe salate. Aromatizzate con qual- che foglia di basilico trittata, e qual- che spici hip d'aglio o cipolla a secon- do dei gusti, due olive in salamoia, condite abbondantemente con Olio ge. nuino di Oliva di prima spremitura. w vr f t Vi - Tif r FAVE LESSATE Sgusciate due «bili di fave fresche, lessate con qualche cipolla novella, scolate, ed ancora fumanti condite ab- bondantemente con, olio di Prima Spre- mitura ed un ettogramma di ventre- sca di tonno; aromatizzate con qualche foglia di menta tritata, otterrete un piatto appetitoso, e nutrientissimo. MEREtyìA AGL'OLIO \ # i Prendete una fetta di pane possibil- mente «li farina iitfegralp, versatevi so- pra nn'àhhqndante cucchiaiata di., olip di oliva di Prima Spremitura, qualche goccia di aceto di vino ed un pizzico di sale. 1. !,' , : ! , ( 1) Questa saggio Giu- ria ritenuto degno di so- lenne encomio e dichia- rato «fuori concorso«» fu, premiato con medaglia Riteniamo doveroso pub- blicare r nomi di quei concór- renti che ;— pur noti avendo ricevuto, {pernio — Presenta- rotto lodevoli saggi su11 intr piego dell'olio e del vino nel cueinqr-e. Eccoli: Barzani Ernestina, Treviso; Bertyzzi Martinelli Maria, IStegoline (Brescia); Bolognini Attanasio Nella, MSJanQ; Bor- romeo Iside, Milano; Castiglione Flo- restina, Pesaro; Fuerts A., Napq|i; Lt> gri eco Gaetaiio, Bitonto ; Lombardo tonietta, Forza d'Agro (Messina); Mar- tello Maria, Milano; Meli GiviÌieliuiua, Alessandria; Menarmi Clementina, Bo- logna ; Minuccia Bianca, Savona; Pel- legrini Laura, Ranca (Bergamo); (mot- to: In Vino Veritas) Pinazzoni Tina^ Milano; Pin Gina, Abbadia Alpina (Pi- nerolo); Piscel Luigina, Rovereto Tren- tino ; Pont ani Maria, Palermo; Sismon- di Maria, Savona; • Sorge % ^intonietta^ Palermo. f f ì r ^ f bnon bicchiere d'olio iinissimo. Se que- sta maionese fosse troppo solida, ag- giùngete ancora un tantino di sugo di ; "limgne. if. Ì -j 'ite' .Rompete intanto, neLpolzorietto, do- ve avete fatta la completa riduzione del viqo: N. 4 uova : N. 4 rossi d'uova; gram- mi 200 zucchero; il profumo leggero di vaniglina. Montate bene con là frusta, Scaldando leggermente a bagnomaria, p^ppre sull'angolp del fornello. Sbat- tete ^sempre fortemente fin- quando l^t pasta sarà completamente fredda, aven- do cura che questa sia ben soffice. Tih gliere la frusta, e con una spatola di legno, aggiungere, con la massima de- lic.até.zza e rimescolando, la majonese sppraccennata, ed in ultiiuo: 100 gr. di farina e 100 gr. di fecola di. patate, mii schiate assieme, e passate al «•.taccio. V e r s a r e d a l i c a t a u i e u te i n u n o s t a m p o i m b u r r a t o e i n f a r i n a t o , e ciJPisere c o - m e u n a t o r t a q u a l s i a s i , a f o r n o r e g o l a r e . Ben cotta «die sia, sfornatela imme- diaiadente su di un setaccio, perchè si raffreddi. E ' ECCÈLLENTE servita così semplice, soltanto con una spplverizzatina di zuc- chero a velo, vanigliato. Ma, volendola : farcita, potrete farla (imbevendola di liquore e farcirla), con un buon zaba- glione al vino bia^eo seeco delle Cin- <jue Terre,, ed sillor^, ecco, la torta ita-, lianissima, ¿otto ogni rapporto. — GIO- VANNI AIA.VKREDI I Capo. mwo. del Gran- elli Albergo « Majestic » di Roma. ino e olio in uà' originale ricetta del Cav. Manfredi Con la seguente ricetta mi scosto comx pletaménte dalle sòlite vècchie usa in cui l'uso del vino italiano e, dell'oliò viene fatto su vasta scala in quasi tutt<e le Regioni italiche, — nelle carni sffo- cotte, negli stufatini, nelle : marinate^ nelle cacfiagiop.}, nelle salse, nei pesci, nei legumi, U| qualche formaggio, ma non nei dolci. , : S Ilo abbinato, in una sola ricetta i due grandi elementi in modo bizzarro, cl»e lipasi ^c^siyeji;«, certo in nessun del mondo perchè è una creazione; oji- de non fu mai applicata fin qui. TORTA BIZZARRA ' Versate in un recipiente d» rame ben pulito. (polzonettoK mezzo litrp di vi- no ottimo, possibilmente bianco abboc- cato, oppure anche Chianti stravecchio ; — la questione del colore poco impor- ta — 1'essenziaje è che sia. vino genero- so. .Fat^p bollire i » pieno »ipoco fino a quasi completa riduzione- Ritirate su- bito il recipiente al fjreddf. j, I Preparate intanto una majonese in questo modo: 2, rosai d'uovo; un pizzico leggero dijSiiale^ il sugo cji, \yi limone ed un leg- gero p i r i co di cannella in polvere. La- vpraie bene il tutto con un frustino» ed in seguito aggiungete piano piano, un 1 Dal, staggio presentato n@l Concor- so, pei' l'olio e il vizio in cucina {v. nu- rfk^ró d^f giugno, 14. s,.). I I , S A L E S C E L T O Alle attente massaie e: alle avvedute padrone di casa non sfuggirà l'impor- tante contributo che viene dato dal « Monopolio » col,tipo di. sale scelto da cucina, di cui recentemente è stata ini- ziata la vendita. Si tratta di un prodotto che migliora in modo assai apprezzabi- le, le caratteristiche del noto « sale co- mune » presentando, al confronto, il vantaggio della quasi completa assenza di umidità. All'analisi chimica risulta infatti il 99 per cento di cloruro di so- dio.' " ' ' Altri vantaggi notevolissimi sono poi quélli della uniformità di grana (che permette di abituarsi a regolare bene le dosature) e della assoluta garanzia igie- nica che è stato possibile ottenere sia per le fasi di lavorazione che per i tra- sporti e la minuta vendita. Quésto sale bianchissimo, cristallino, brillante, al- l'uscita dagli apparecchi di vagliatura e di esarazione è raccolto in sacchi di carta da 25 kg. con i quali è spedito alle Rivendite del Monopolio. La ven- dita al minuto è fatta in speciali sac- chetti di carta da mezzo chilo e da un c h i l o . -i ,.•• '.'. Questo complesso di qualità tecniéhe e di garanzie igieniche giustifica il lieve aumesto (<|a L. 1,50 a L. L70) in con- frqntp al « sale comune"» aumento che è largamente compensato dalle superio- ri caratteristiche del rendimento, rileva- bili con immediata evidenza nell'uso quotidiano. Il sale scelto da cucina può attendersi quindi il miglior favore an- che da parte delle più econome massaie. Sono ormai note le principali ca ratteristiche delle A S S I C U R A Z I O N I P O P O L A R I CAPITALA \SSICLRARILE: da UP minimo di Jj. 1.00.0 a un massimo di L. 10.000; ASSUNZIONE DEL RISCHIO senza visita medica; PAGAMENTO DEL PREMIO in rate mensili di L. 5, 1Q, 15 ecc.; CONCESSIONE eli im- mediwp pagam e ptft» oltre che # 1 capitale assicurato, dì un^ soHimft eguale capitale stesso, in caso, di morte dell'assicurato dovuta i^d infortunio, esclusa Ogni concansa; ESONERO dallolddigO del pagamento dei premi, pur rima- nendo il contrago i|i vigopp, q^^ndo l'assicufato, — che # trovi nelle eondi- zioni pr<>,viste dallé clausole coutrattuaU venga colpito d^ invalidità telale; SOSPENSIONE temporanea, per un biennio, dairobWigp del pagamento dei { »remi se l'assicurato presta servizio militare 0 è disoccupato; ¡BgOÌIERO dal- fobbligo del pagamento dei premi agli assicurati dopo il 1° aprile 1939 ,che vengano ad avere sei figli nati viventi dopo la data di stipulazione del con- tratto di as^icur^zione. , frifes:. f - L'assicurazione poptdaie quiiidi è il : mezzo più agevole per garantirsi una più tranquilla vecchiaia e per aver modo di avviare un giorno i propri figliuo- li ad un proficupi layorq- . . . Ma l'uomo spesso «5 talmente impe gnato dalla sua attività, che spesso non riflette sufficientemente sulla necessità di compiere un saggio atto di previ- denza. L'ispiratrice quindi deve essere la compagna della sua vita che, raccolta nell'aiiibieiite famigliare, può, con maggiore agio e tranquillità considerare i della famiglia. 9§B « ¿ u c a t a ai # «W f o l a t a verso la.famiglia, ^a anche terso 1% Nazione, no^ d« ve > n< i? P«« inorare l'importan?a dell'assicurazione sulla vi^, migliar« per provvedere allà tranquilla?vecchiaia .dei ge- nitori e alUaweairfe d^i «giif - . . . . . Una buona madre di famiglia, deve usare tutto il suo ascendente verso il consorte per indurlo a tale atto di previdenspa nei limati delle proprie di- sponibilità. . . ; "" '' > ! r ™ ' - * Anche gli assicurati in forma popolare parieoipano agli utih dell 'A- zienda. ' " • 1 " .. : . ;..."*«. 'ersi zioni. alle Agenzie Generali dell'Istituto Nazionale delle Assicurie TEREM di SALEIC VOGHERA) MAGGIO - OTTOBRE CU&E SALSOIODICHE (Bagni - Sangkj - Inalazioni) C V R E S O L F O R O S E Consulenti: \ Prof. 11 Cl ivio, Caiamicia e Maiiteaazza Direttore Sanitario: D. r Comm. E.: Divirtni arnno LOMBARDE f o n d a t a n e j Sede Centrale in MILANO - Via Mont^ di Pietà, 8 196 Filiali e Succursali 4 miliardi 305 milioni di M. e 700 mi l ioni al 31 marza lire tutto il di ositi lire di i % ' i n W n e f i p e n z a 1931 RICÉVE DEPOSITI A RISPARMIO E IN CONÍO CORRENTE — ACCORDA ANTICIPAZIONI SU TITOLI PUBBLICI — Ri . PORTI — SCONTI DI CAMBIALI E DI CEDOLE — SOV- VENZIONI CAMBIARIE E SU DEPOSITO DI SETE E BOZZOLI — INCASSA EFFETTI — CAMBIA VALUTE ESTERE — CU- STODISCE VALORI — RILASCIA GRATUITAMENTE ASSEGNI — CONCED? PRESTITI AGRARI E MUTUI IPOTECARI IN CARTELLE DEL CREDITO FONDIARIO — EFFETTUA SER- VIZI DI CASSA PER PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI — RILASCIA GRATUITAMENTE CASSETT1NE SALVADANAIO PEL RISPARMIO A DOMICILIO. 4 •mm Wm B •• ri." I OTTIMO PUNCH CALMANTE DIGESTIVO •IN5UPMABUC A m N. 12 tormenti, inganni e danni. Mancke- rei al più invitto senso di umanità s^ a mezza di qu f j manipolo di giovani privilegiati cke sono 1 miei discepoli non tramandassi ai posteri il meglio del mio verbo e delle mie acquisir zioni nella speranza di contribuire a far rifiorire un giorno la perduta fede in onore della più benigna ira le Dee e della più generosa fra le ¡iftuse: Gasterèa. * quanti discepoli avete? — Pochissimi. a - " ¿Í —^ Sono sette e tutti al servizio di Vostra Signoria. 5 — AK?... Costeranno!... — Non ho avuto il tempo di occu- parmi di cose secondarie : urgeva mettere innanzi tutto ih pietia efE- cienza l'officina, gli attrezzi e i m^ gazzini. Di ^he natura dovrà, essere il pranzo che intendete offrire? — Cpn i vostri discorsi stavo per dimenticarmene. Di che natura ha da essere un pranzo? Mi pare chia- ro : dev" essere un bel pranzo. ; — Quale sarà il numero degli in- vitati? . > /va a di più — Calcolate una dozzina; narméne il sesso? - - t . — Il sèsso? —( Il sesso ha una notevole in- fluenza sulla disposizione delle vi- vande. ;, , v 1 ;>. y / ' — Sono tutti miei amici carissimi. —- Soli uomini? •—n Vi dispiace? ' ¡fji.ii: !« ' -— Non consiglierei mai di accet- tare o di offrire un pranzo di tutti uq- mini. Purtroppo è una usanza diffondendosi e non c è n rattristante^dì piufgoffo e di più gros" solano. . Un simpòsio senza sesso femminile'è come u-na camera senza finestra. In nessun luogo le donne sono necessarie quanto a tavola : la grazia dei loro sorrisiv la gentilezza delle loro voci, l'eleganza dei loro ab- bigliaménti inducono intorno alla mensa,conviviale un'armonia che al- trimenti mancherebbe. Personal- m e | o noaér parere ae r plgno r dp Beaumarchais il quale includeva nel nòvero, degli uomini le donne bruttq. 6 — P u ò darsi che il signor de Beaumarchais non avesse torto, ma il pranzo è in onore di Sua Eccellen- za Sahib Pascià, Primo Ministro di Fuad Re d'Egitto. : ; ,, L,,„, L ' h o / a v - ' U t o . i : r- £ - ' P ' — L'avete avuto? -ra- E c ^ e l W ?. F§ Sahib Pascià è ^ a t o ^d m * tavola da me condotta e -p¥«ei&a*nen- quel|a...d¿íMa^^ig ; gl| ! a Cléo de ; ,m%. aHqtra Sua Eccellenza un giovinottq. piuttosto non —• Io l'ho conosciuto o}YUnion Bridge Club di Cairo durante una mia stagione laggiù ; era un deputata molto Meco che fu con me di una coi?- te sia compiuta. — Perdeva fqrte? . ' —* Sciocchezze : qualche migliaio di sterline. Ho invitato inoltre ster Pulì. 4-, L'addétto commerciale ^rAi a- basciata américana. — Lo conoscete? ^ - ' i - ' ' ' ' 1 "," v ' " •- Era di frequente a ce^ia dalla signora principessa e mostrava di gradire certe t quaglie- fredde ripiene SS«E di whisky che io facevo apprestare a pgr Juj, ria, suo intimo amico, e 1 Incaricato di Affari di Sua M^gstà la graziosa Regina d'Olanda, oltre, bene inteso, sua eccellenza Mazzacorati, pleni- potenziario ad honorem, col suo in- separabile Landò Marzabotto. -n- Sono tutti diplomatici. iti .UuatiüiftJ i(¡i¡oA i ..-—1 t^uasi. • — Sona i peggiorsi commensali. — Perchè? 1 ^ : ' - • m , \ ' Q e a t ^ ^ ^ H f a p i i l e . ^ , — Qhe intendete elire? ; •— Wse al famoso aforisma- ((Bimifii éome mangi e ti dirò chi sei » nessuno njeglia di un cuoco è in grado di conoscere il ipondo d^ plomatico. Se Vòstra Signoria h» Bftz^^jjza, Le darò alcune spiegazio"' (Continua) » • •• • ^ . ^ UMBERTO NOTARI. j ( ri . * ,. : • 1 ' .J.

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