LA CUCINA ITALIANA 1932
i \ t ( Pag. 4 L A C U C I N A I T A L I A N A N. 10 - 15 Ottobre 1932. LA D E I MANICARETTI • PIATTI PRELIBATI - CUC I NA FOLCLORI STA - CUC I NA CONV I V I ALE RISO ALLA NAGORA Si pongono a cuocere nella casseruo- la di rame in un buon soffritto abbon- dante di cipolla e burro, un pollo a pezzi, costolette di maiale e salsiccia. I l tutto va cotto insieme, finché manchi mezz 'ora alla completa cottura. Si aggiungano allora frutti di mare, peperoni gialli dolci e pomidori pela- t i : infine si ponga: il riso. Solo allora comincia la cottura del riso, che va trat- tato secondo la buona regola del risot- to alla milanese, ma senza lo zafferano, che ucciderebbe gli altri sapori più de- licati. Si faccia cuocere tutto i insieme rimescolando, con la sola aggiunta di qualche cucchiaio di buon brodo di tem- po in tempo, e di un bicchierino di vi- no bianco. Si serva alla completa cottura del ri- so, senza formaggio. Il talento della ghiotta massaia si ri- vela nell 'aggiunta di altri componenti, a seconda della stagione e del mercato. Si viene così a creare una sinfonia di sapori: ed ogni ¡struménto deve entra- re al suo giusto momento durante la una rosolata di cipolla, poco olio e bur- ro come pel comune risotto, aggiungere la voluta quantità di riso e bagnare con brodo, meglio se di pesce, ma pochis- simo salato nonché il sugo dei pesci stes. si. Cinque minuti prima della coltura unire i pesci, formaggio e un po' di bur- ro amalgamando il tutto. — DOTT. G. GALLEANI. RISOTTO AL TONNO Apparecchiare in un tegame: gr. 50 puro olio oliva, gr. 50 burro da tavola, farvi rinvenire un trito di cipolline no- velle. Farvi poi gorgogliare un bel po- midoro maturo sbucciato e tagliato a quadretti. Unire a quanto sopra gr. 150 ventresca di tonno sbricciolata, qualche goccia di limone lasciando appena bol- lire ed aggiungendo allora 2 filetti di acciuga spappolati in un cucchiaio di olio caldo. Si può condire coll'ottimo sugo così ottenuto sia un risotto bianco comune, sia un risotto di pesce, sia del riso sem- plicemente bollito. — G . GALLEANI. cottura, e cioè tenendo ben presente che j POLLANCA CON RISO la cottura del riso deve durare tra i j p e r t ( l l e s t a preparazione occorrono ab- quindici e i venti minuti, e quindi le ] - , o n j a n t i me zzi . Certamente ad opera altre vivande debbon essere messe al c o m p i u t a s ; è compensati ad usura dal- fuoco in tempo, così da giungere alla j a s c . u i s | t e z z a del piatto che consiglia- copriteli di brodo e fate cuocere a fuo- aggiungete mezzo chilo di carote e co dolce. mezzo chilo di navoni sbucciati interi. Nel frattempo pestate nel mortaio due In un recipiente stagnato fate bollire spicchi d'aglio, poco prezzemolo, un pe- perone rosso fresco o secco ed un piz- zico di pepe; fate del tutto una pasta che unirete ai pezzi di coniglio e lascia- te cuocere dolcemente. Nel tegame unto di grasso rimasto dal friggere, mettete il riso in quantità come per fare il soli- to risotto e mescolate bene a fuoco dol- ce finché sarà trasparente, cioè ben im- bevuto di grassa; quando starà per do- rare versatelo nella casseruola dove ci sono i pezzi di coniglio ed il brodo e rimestate affinchè non attacchi. Quando il riso è al dente toglietelo dal fuoco e lasciatelo sopra la pasta calda della stu- ia per dieci minuti, indi sérvite caldo. — I. e M. - Bergamo. per quattro ore a fuoco lento. Aggiun- gete poi 30 grammi di grasso d'oca e 60 grammi di funghi secchi. Fate bol- lire ancora per un'ora, poi ritirate le carote, i navoni e i funghi, tritateli, o meglio tagliuzzateli finemente con un coltello da cucina e ritornateli nella minestra. Servite molto calda, dopo a- aver constatato il giusto punto di sale. perfetta cottura insieme con il riso, Ottimo cibo, succulento e sostanzioso, indicato per al colazione. Potrà far se- guito un solo piatto di verdura della stagione. Nell'accompagnamento orchestrale è indicatissimo il vino bianco. — NÀCORA . Milano. GNOCCHI DI RISO SOFFIATI Dosatura per 10 persone. Preparate a fuoco in un casseruolino : 1/2 litro lat- te, pizzico di sale, gr. 30 burro. Quan- do bolle unite gr. 150 farina bianca di frumento, gr. 150 farina di riso. Otte- nuta così una composizione densa le- vatela dal fuoco, e quando sarà un po' tepida amalgamatevi ad uno ad uno sei uova intere e 4 tuorli. Ammorbidita co- sì la pasta passate alla preparazione del riso. Scolare per bene gr. 300 riso les- sato in abbondante acqua, e fatelo sal- ta re j n uxyi padejla con soffritto di gr. 70 x di burro, gr. 30 prosciutto a quadretti, mezza cipolla fina. Versate il tutto nel- la pasta unendo gr. 50 di buon reggia- no, gr. 50 fontina a quadretti, sale, pe- pe e noce moscata. Impastate assai be- ne perchè ciò è di massima importanza nella buona riuscita della ricetta. Dopo mettete a fuoco un recipiente ampio con abbondante acqua. Quando questa bolle con l'auito di un cucchiaio lasciate cadere delle piccole quantità di pasta grosse quanto una bella noce, ed appena abbiano subito un bollore levatele con la schiumarola e immerge- tele in un recipiente d'acqua fredda. Fa- te pure attenzione di non farne bollire troppe alla volta acciocché non si ap- piccichino tra loro. Cotti tutti gli gnocchi, scolateli, di- stendeteli su una tovaglia e spargete- vi sopra poco sale fine. Preparate ora una besciamella così composta: tre quarti litro latte, un cuc- chiaio e mezzo farina di frumento bian- ca, gr. 30 burro. Dopo aver fuso il bur- ro, unite la farina e quindi il latte bol- lente lavorando col frullino. Fate bol- lire 20 minuti con poco sale e quindi passate per un pannolino. In un paio di tegami di terra ben apalmati di burro spargete sul fondo uno strato di besciamella e di cacio grat- tugiato. Poscia disponetevi i gnocchi che coprirete colla rimanente besciamella. Formaggiate e spruzzate di burro fuso. Introdurre i due tegami prima alla stufa per circa 25 minuti, quindi a for- no forte. Occorre servirli subito onde non ab- biano a scemar di volume. — G. GAL- LEANI. mo di preparare solo nelle grandi occa sioni. Prendere una bella pollanca o, me- glio, un bel cappone di Brianza. Pulirlo e lavarlo alla perfezione, tuf- farlo per 30 secondi in acqua bollente passandolo poi subito in acqua cor- rente. Lo disporrete poi in una pirofila di terra o rame adagiandovi ai lati il col- lo, le zampe e qualche ossetto di vitel- lo che abbiano subito il medesimo trat- tamento. Aggiungete ancora: mezzo porro, 2 fette di carota, un ramoscello di sedano, una fogliolina di alloro, 4 grani di pepe, giusto sale e mezzo bic- chiere di vino bianco Capri. Porre al fuoco, lasciar evaporare il vino, allaga- re sino a metà la cocotte con brodo bianco e lasciar cuocere. Cotto che sia, ritirate il pollo in un recipiente chiuso, ungetelo con burro crudo e conservate ,al tejlPfe, d^l bagnomaria., t Il brodo va sgrassato e passato. In uh casseruolino allora mettete un po' di burro; fuso che eia unite una cucchia- iata di farina bianca che lascerete dora- re leggerissimamente e sommergerete poscia col brodo lasciando bollire 30 minuti. In una teglia sciogliete un tuorlo di uovo, poche goccie di limone, un bic- chiere di buona panna, unite il brodo con la farina e fate ridurre a fuoco rimestando con una paletta di ferro. Passate all'étamine, aggiungete dei pez- zetti di burro crudo acciocché si man- tenga morbido e non formi crosta e con- servate a bagnomaria. OLI VETTE DI FILETTO AL RISO Sottilmente spalmate delle fette di filetto allineate sopra al tagliere legger- mente cosparso di farina bianca. Ottenete un finissimo ripieno con ri- tagli di filetto o fegato di vitello, sala- me crudo, formaggio grattugiato, prez- zemolo, un pezzo di pancetta, sale, pe- pe, noce moscata. Distribuitelo a mac- chietti in mezzo alle fascie di filetto. In- volgete tosto dando bella forma cilin- drica. ì Intercalate quindi fra un'olivetta e l'altra delle foglie di salvia e delle fet- te di guancetta e passandole cogli stec- chi riuniteli a gruppi di tre. Da ambe le parti biondeggiate in bur- ro abbondante, fragrantizzate con mar- sala e quando saranno ben cotte, pre- sentate sopra ad un rialzo di risotto bianco. — ERNESTO ROMAGNOLI. Folclorismo e riso anche nelle mense di quei tanti e nendolo molto al dente, rovesciatelo poi CROCCHETTE DI RISO E PATATE Cuocere nell'acqua salata tre grosse patate olandesi e passarle allo starnino. Lasciare ammollare in mezzo litro di latte quattro cucchiaiate di riso, sa- lando leggermente; mescolare il tutto, in proporzione di due parti di riso e una di patate. Lasciare raffreddare, e RISOTTO ALL'IMOLESE Questa è una minestra gustosissima e nutriente, di poco impazzimento per le massaie e di minimo prezzo e che scom- metto verrebbe adottata — se conosciu- ta tanti miei colleglli d'arme che, nausea- ti durante la guerra del quotidiano tor- rigiano, giurarono, chiuse le ostilità fra le Nazioni, di riaprire la guerra ad ol- tranza al riso ed ai coltivatori di esso. Ingredienti: 1 cavolo cappuccio di circa 500 grammi (un po' meno od oin po' più non può pregiudicare) 800 gr. di riso, 150 gr. di carne di manzo ma- gro, 50 gr. di lardo, odore di carota, sedano e cipolla in misura scarsa. Prendete una casseruola in cui scio- glierete il lardo tritato, poi aggiungete- vi gli odori di carota, sedano e cipol- la tritati anch'essi e ripone/e al fuoco arrosolando moltissimo, indi unite al tutto la carnff pestata fine facendola bollire per qualche minuto. Fatto ciò, aggiungetevi tutto il cavolo che avretq in precedenza tagliato e sminuzzato ed unitevi anche circa 70 grammi di succo di pomidoro o conserva e fate cuocere a fuoco lento per circa un'ora rimestan- do di quando in quando per modo che non attacchi al fondo della casseruola. Pronto così il condimento, vi si intro- duca il riso ben lavato unitamente ad preparato serbandone alquanto per i coperchietti. Fate poi saltare al burro dei freschissimi fegatini di pollo, spruz- ! zateli con marsala e fate asciugare. Unite ancora poco sugo di carne (o Liebig) e dei funghi secchi macerati e tagliuzzati. Far ridurre bene ed imbot- tire le dariolle, chiudendole poi col ri- so appositamente serbato. RISO IN « PEVARADA » ALLA VENETA Macerate col sugo di 3 limoni 10 fe- gatini di pollo finemente tritati. Pone.e in un casseruolino un bicchiere d'olio o- liva, una mezza cipolla finissima, fate gorgogliare a fuoco, poscia unite: uno spicchio d'aglio schiacciato, 4 filetti di acciuga, nonché i fegatini. Coprite il casseruolino, regolate di sale e pepe e lasciate cuocere circa un'ora. Cuocele altrési del riso in acqua abbondante te- in un tegame di terra versandovi sopra la salsa. Far andare a forno per circa 10 minuti. Si usa nel Veneto come contorno al pollame allo spiedo, ma è ottimo come risotto. RISOTTO ALLA TREVIGIANA Fate un soffritto con 50 grammi di burro con poca cipolla e 150 grammi di salsiccia di Treviso (luganega) smi- nuzzata. Quando il tutto sarà rosolato bene, versateci sopra del buon brodo assieme a 30 gr. di pomidoro ed a 600 grammi di riso. Fatelo cuocere sodo ri- mestando sovente ed aggiungendo, man mano ohe si consuma, dell'altro brodo. Se il brodo non è salato aggiungete del sale. Riesce ottimamente anche con brodo preparato con estratto di carne o vege- tale. — L'Abbonato PIERO BORELLA - Treviso. RISO E VERZE ALLA LOMBARDA Occorre anzitutto un buon brodo. Si j• « ir facciano poi rinvenire in un poco di una quantità di acqua ritenuta sutri- , , . . . . . . . . 1 . J .,„.. ;„ , . , . „ , .2 _ b u r r o , l e i pomidori freschi e pelati ta- fare delle piccole crocchette ovali che; ' ¿lènte per la cottura di esso per modo j ... (t . . .» , . c . ^ \ . . . . 5 , 1 . . . , guati a quadretti (fuori stagione ado- ìnfannate leggermente, si faranno m- che quando e cotto rimanga il tutto al- are u ottimi dés di scatola) e si J - " V'Mto denso Servito in tavola potrà w l i i j U a n o a l b r o d o C ontem P oraneamen- egservi mescolato un po di pepe a pia- ^ ^ Vetze W ìil ris6; uha p c a m di pimento per togliere al risotto quel cer- ^ e emo]0 preferibilmente dorare in padella. Molto olio e in co- stante ebollizione. — P. REBOUX ALESSANDRO DUMAS E IL RISO to dolcigno dato dal cavolo. BERTO FOSCHI. UM- MINESTRA DI RISO E CAVOLI Ponete sul fuoco la quantità occor- rente di buon brodo, unitevi sette od otto foglie di cavoli ben lavate e ta- gliuzzate, uniteci il riso ed un pesto di lardo con pochissimo aglio ed alcune foglie di salvia fresca, fate cuocere e fi- nite con una cucchiaiata di concentrato di pomidoro e parmigiano grattato. — A . GIAQUEVTO. RISOTTO CON PEOCI Assicurarsi anzitutto che i frutti di mare adoperati sieno d'allevamento e non di provenienza casuale. Raschiar- l i prima ben bene sul guscio con un coltello, poscia lavarli in acqua corren- te. Fateli quindi saltare in una padella di ferro dove avrete posto a bollire dei- Folio buono ed uno spicchio d'aglio, fino a che le valve si schiudano. Ritirare allora dal fuoco, toglierli dai gusci e lasciarli a riposare in un reci- piente, filtrandovi sopra con un panno- lhWlSttlorKflilgatHJKsùtìhdflli ri» calti«*! In una casseruola intanto preparate Oi f tàJI © l i l i t $ lìWi 31 RISO AL BURRO. CON MELE E UVA DI CORINTO Fate Cuocere 350 grammi di riso co- me indicato per le ricette precedenti^ aggiungete dell'uva di Corinto ben la- vata, sbucciate dodici mele bianche e tagliatele in quarti facendole cuocere con burro, zucchero in polvere e mar- mellata d'albicocche. Spalmate leggermente di burro un Adesso il segreto della buona riuscita recipiente cilindrico, e guarnitelo col ri- sta nel procedere con molta precauzio- ne e diligenza alle operazioni seguenti. so, che riverserete quindi subito su un piatto, coprendolo con uno strato di Prendere una bella animella sbianchi- marmellata d'albicocche trasparente, ta (cioè che abbia subito un bollore da | Versate nel recipiente i quarti di freddo), 10 belle creSe di pollo pure mele ancora bollenti, e servite subito, sbianchite e cotte, gr. 50 lingua salmi- strata, gr. 30 funghi freschi, gr. 30 tar- tufi bianchi e tagliate tutto uso julien- ne cioè a striscie sottilissime e più lun- ghe che è possibile. In una teglia met- tere un po' di burro, fonderlo e farvi rinvenire il tutto lentamente avendo cu- ra di non romper nulla. Bagnate con un bicchiere di marsala, lasciatelo quasi e- vaporarc. Unite allora gr. 250 di riso di qualità ottima già cotto a metà cot- tura in acqua abbondante e salata, co- prite e spingete a forno moderato. Ogni qual tratto converrà dare una rimestata acciocché il riso si conservi staccato. Tornate intanto ad operare presso il pollo che scinderete in nove parti e cioè : staccar prima le coscie, poscia le ali, quindi il petto ritagliato in tre pel lungo. La carcassa rimanga intera. Essa va riempita con metà del riso che frat- tanto sarà cotto unendo pure 2 o 3 cuc- chiaiate della salsa che si trova a ba- gno-maria. Le coscie vanno tagliate in due e tutto il pollo va quindi ricostrui- to com'era prima di tagliarlo. Con l'altra metà del riso approntate su un piatto metallico uno zoccolo ova- le atto a sorreggere il pollo. Adattate- vi bene il medesimo e salsate il tutto con la rimanente salsa, spruzzando quin- di il burro fuso e spolverando di par- migiano. Spingere al forno molto caldo accioc- ché assuma bel colore dorato. Appena pronto va servito immediatamente. — G . GALLEANI. CONIGLIO CON RISOTTO Disossate e pulite un coniglio; fatelo a pezzi e salatelo sopra un piatto. Met- tete in un tegame con del burro spu- mante o della grassa e fate dorare a fiamma viva. Quando vi parrà ben d'oro me«eU}?»q*W*i ninai.tfof«,iMtro in «Wfe altro tegame. Finita questa operazione mrnmi m « GATEAU » DI RISO ALLA FRANCESE Lavate e sbianehite bene il riso, e fatelo cuocere con burro, zucchero in polvere e latte; mescolatevi qualche a- maretto amaro in polvere, Un po' di fiori d'arancio, pezzetti di mandorle ab- brustolite, scorza d'arancio candita, u- na ventina di ciliegie in confettura, moscato passito e qualche filetto d'an- gelica. Finite questo piatto com'è in- dicato sopra, e servite con vini squi- siti. TORTA DI RISO ALLA CARAMELLA Preparate come al solito il riso per i dolci, e fate caramellare a parte la quantità di zucchero adeguata, con ag- giunta di un cucchiaio di fiori d'aran- cio tostati. Appena raffreddato, fatelo disciogliere nuovamente con mezzo bic- chire d'acqua bollente e riversatelo sul riso che avevate già disposto in bella forma su un piatto. Servite immediata- mente. — A DUMAS. RISOTTO ALL'EMILIANA Soffriggere grammi 70 circa di burro passata allo staccio. Non nuocerà uno spicchio d'aglio pestato e arrostito con una noce di burro e che poi si leverà. Cinque minuti prima della cottura si unisca del buon parmigiano. Questa mi con poca cipollina: quando è dorato nestra va «otta for:e onde tutti gli in- versarvi 450 gr. circa di riso, lasciarlo gredicnti abbiano agio di amalgamarsi. grillettare un poco indi unire mezzo | bicchiere di vino bianco o rosso come SUPPLÌ' ALLA ROMANA c'è, e brodo bollente. Se il brodo c'è già l'atto, bene; se no, ottenerlo con 5 o 6 Per Una ventina di supplì occorrono , i- T ; |. . , circa quattrocento grammi di rìso. Si dadi Jjieoig: m questo caso non salare „„„„ .. • - i- ,, „„,.,, , 1 , . . , i cuoce il riso in un po di sugo di lunu- l a equa, o salarla pochissimo, secondo il i „ • ,.,„..„„„,., „,, . • .. i. , . . do o, in mancanza di questo, in un su- gusto, pei che il liebig e già saporito. ! g Continuare la cottura unendo il brodo di mano in mano che si assorbe, abbon- dante parmigiano e una puntina di zaf- ferano buono d'Aquila in quantità suf- ficiente a dare un bel colore giallo pal- lido. Pr ima di servirlo amalgamarlo con un pezzetto di burro che serve a man- tecarlo. — CAMILLA MOSCONI - Modena. PER PRANZI AL MAGRO Fate un soffritto finissimo di cipolla, aggiungete il riso di prima qualità e la- sciatelo sensibilmente tostare, ritirate poscia dal fuoco. Intanto a parte preparate del buon fumet di pesce di lago (pesce persico) ed aromi, con questo liquido bagnate il riso. In una salsa ristretta preparate delle rane e code di gamberi. Servite il risotto versandoci sopra le rane, i gamberi e la salsa. — ERNESTO ROMAGNOLI. VI« «f «Mil SíttM RISO CON FUNGHI ALLA GIUDEA ,rril» qHftttiflt, litriJl'afii^HL^jfedda, fate, inzuppare 125 grammi di riso periato, ¿•tediasti -»q «tftart - RISOTTO CON FEGATINI ALLA VENEZIANA Tagliare una cipolla novella molto sottile e metterla a rosolare, fino a che avrà un bel colore chiaro, con burro e in dose usuale pel comune risotto. Ta- gliare in quattro e unire dei fegatini di pollo ben puliti ma non lavati, lasciar- li rosolare un poco ed unire il riso ba- gnando poscia con dell'ottimo brodo. Giova qui rammentare che in questo risotto la bontà del brodo è uno dei primi fattori di riuscita. Appena pronto aggiungere un pezzo di burro fresco, del buon parmigiano e, se c'è, un po' di sugo d'arrosto, amalgamando bene il tutto. RISOTTO ALLA VENETA In una casseruola si pone burro, sal- siccia e odorino di cipolla. Si arrosola per bene, indi si aggiunge il riso che si rivolta continuamente per bene, incor- porando, mentre, a parte, si tiene pron- ta acqua bollente con sale, che si ag- giungerà mano mano che il riso asciu- gherà. Attenti sempre che non attac- chi; poi, a metà cottura, vi si aggiunge il formaggio grattugiato mentre una me- tà della porzione si tiene per spolveriz- zarlo a completa cottura prima di ser- virlo. — L'Abbonata MILA BONETTI - Monza. DARIOLLE DI RISO ALLA VENEZIANA Comunemente intendiamo per « da- riolle » quegli stampini tronco-conici in ferro o rame stagnato che figurano in ogni ben arredata cucina. Ungerne adunque internamente qualcuno con huíijcv,Jruso«:e :£oderaiáp neon «tm» I ri- sotto bianco comune precedentemente Badare che il riso non passi di cot- tura, e condirlo con burro, 'parmigia- no grattato e un paio di uova intiere sbattute come frittata. Mescolare, ver- sare il riso in un piatto grande allar- gandolo con una forchetta e lasciarlo freddare. Preparare intanto il ripieno, il quale po:rà essere più ricco, secon- do l'opportunità. Può essere infatti composto di regaglie di pollo, funghi secchi c carne in umido tritata. Le re- gaglie si cuociono a parte con un po di cipolla e un po' di sugo; i funghi secchi si (anno rinvenire prima in ac- qua fredda, poi si lavano più volte, si tritano e si cuociono con le regaglie. Preparare anche dei dadtni di pro- va tura romana. Prendere una buona cucchiaiata di riso freddo e metterlo sul palmo della mano sinistra. Mettere nel centro del riso un po' del ripièno, aggiungendo anche un paio di dadini di provatura. Chiudere il ripieno nel nso, dando ad esso la forma di una grossa crocchetta, aiutandosi, per ben modellarlo, con un po' di pane gratta- to, nel quale si rotolerà poi il supplì affinchè il pane lo ricopra perfetta- mente in ogni sua parte. Si fanno così tutti i supplì e poi si friggono subito, biondi e croccanti. L'impiego dei da- dini di provatola è di prammatica. A- prendo il supplì si formerà come un lungo filo. Per questo sono chiamati a Roma « supplì al telefono ». RISO ALLA SICILIANA Rinvenite poco olio e cipolla, bagna- te con aceto e lasciate evaporare. Unite poi ancora mezzo bicchiere di vino bianco, il sugo di due limoni, una pun- ta di cucchiaio di mostarda francese, un'acciuga, indi passate tutto allo atac- cio. Fate cuocere molto gr. 200 riso, sgoc- ciolatelo, distendetelo acciocché si in- tepidisca e mettetelo in un recipiente unendovi sale, pepe e la salsa prepa- rata prima, nonché qualche pomidoro sbucciato e tagliato a quadretti rinve- nuto in poco olio bollente ( con maggio- r a l i . 'Servando qùfes'fo ri&o "cdprirlo ccm olive nere senza nocciolo. W OPERE D I Umberto Elenco dei volumi pubblicati Que l l I ter l aid r Foffi La faatic nuzeial La doann "toip tr,e; Viat die rosiicant Il turbeant vioolétt Signaor "Novecento, , Le deu moenet Le rageazz allarmi ant Meridoian id Roam La donna negli affiar L'Elrix' id luang Itali Il Podàest da gil occih 3 pre ti Il gioceator id Briedg Luec dla sdu 1 sigrno Geraemi Le Càitl ringioevanit Il colotell ni boacc Ogni volume elegantemente rile~ gate L. 9,60 - T'ititi i volumi L. 180. - pagabili in 18 rate mensili consecutive di Tu. io.~ Io sottoseritto desidero abbonarmi ai diciannove volumi pubblicati della collisione dei Saggi di E- conomia a romanze di Umberto Notari. L'importo complessivo di L, 180 sarà da me pagato in 18 rate mensili conse- cutive di Lire 10 ciascuna. I volumi mi saranno in* viati franchi di porto e di imballaggio come segue: Dieci al pagamento della prima rata e nove al pa- gamento della nona rata. Data . Nome Professione . . . . . Domicilio Ritagliare la presente cedola e spedirla, incollata al taglian- do di una cartolina vaglia da L. 10.—, alla Società Anonima Notari (Istituto Editoriale Ita- liano) - Via Monte Napoleone, tr*AVyrMilflnoo . n . • • .A» , i É
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