LA CUCINA ITALIANA 1932

tovani, di San Remo; FJena Cog- gioìa di Tor ino; L ìmi Arisi, di Ge- nova; Prof.ssa I r en e Armani, di La i- ves (Bolzano) ; Marescial lo Giuseppe Villon, di Alessandr ia; Valenti ' f e r i i Emma, di S. Polo, di Parma; Fran- cesco Mel i s i, di Bresci a; Ing. Anni- bale Leoni, d^ Tufo; Bice Veneziani Piati, di Torino; Pina Sa i r i Lombar- d i di Verona; Corsi Raimondo, di Vignale Riotorto; Emma Fregonese, f i P ^ o v a ; Al ice Rimini, di Mi lano; R. Lodi, di Vicenza Siamo veramente felici della sim- patia che il nostro giornale va ac- quistando, ogni giorno di più-, in ogni ceto; simpatìa che si manife- sta con le innumerevoli richieste di abbonamento, che da tutte le parti d'Italia, e dall'Estero, ci per- vengono — e col rapidissimo esau- rirsi dell'ultimo numero della Cu- cina nelle rivendite. Desideriamo ringraziare abbona- ti e lettori, per questo successo, elle conforta la nostra iniziativa. il la ci sia concesso rivolgere mia parola speciale di riconoscente sim- patia a coloro, dei nostri abbonati, e soprattutto delle nostre amiche fedeli, che oltre alla loro quota ci hanno inviato l'importo di altri abbonamenti, procuratici per loro mezzo. Ecco qualche ìwme di beneme- riti: Signore, signorine e signori : Ma- r ia Colombo, di Ozieri; Bianca Mo- naco Foggiani, cS Vogogna; El isa Marmodoro Lodi, di Verona; Bice Carletta, di Morbegno; Enrica Man- STORIONE Grimond de la Reynière ha la. sciato scritto: « Lo storione, per il suo prezzo e per la rarità sua, non compare sovente tutto intiero che sulle ta- vole dei sovrani. Allora, si serre allo spiedo, lardellato di acciughe e di anguille, annaffiato con una marinata legata con sugo o brodo di gamberi. Egli è un mangiare di gran lusso,, mesto, ed è l'arrosto del venerdì santo! Ma è più facile acquistarlo al taglio e di servirlo in intingolo, sia con crostini, sia con erbe bone, sia in braciolette al grasso (fricandeaux) o in cas- seruola alle rape all'aceto. Co- munque sia, è un mangiare divi- no, ma un po'... pesante, e per questi due requisiti, lo storione è U principio di un numero straor. dinario di indigestioni». Sarà; ma io ne gustai molti, in- tieri e punto indigesti, a Pescara, sull'Adriatico; e non costavano co- sì cari, come lo fa supporre l'ot- timo signore de la Reynière. La carne dello storione somiglia, per il sapore, a quella del bue in talune parti, in altre a quella di vitello. Allorché lo storione rimon- ta i fiumi, si fa grasso e la sua carne è di una delicatezza senza pari. Quando lo storione è intie- ro sì fa a lesso. LESSO Si cucina come il rombo; e si Berve con salsa all ' italiana, addi- zionata con burro e paprica (po- china) e ridotta con un po' di brodo leggero. IN « FRICANBO'» Lardellate con lardo bianco e sodo alcune fette di storione, del- lo spessore di 7 o 8 centimetri do- po averle bene raschiate. Infari- natele leggermente; ponetele al fuoco in una casseruola con lardo fuso, avendo cura che la parte lar- dellata si trovi sotto. Quando so- no rosolate e colorite, ritiratele. Abbiate intanto preparato un bat- tuto in un piatto; bagnatelo con un po' di sugo e sopra adagiatevi Je fette di storione con la parte lardellata in alto. Rimettetele su fuoco dolce e lasciatele cuocere per circa un'ora. TROTA La trota tiene il primo posto fra i pesci d'acqua dolce. La tro- ta rosea, salmonata è preferita al- la trota di carne bianca. La trota è squisita e sana. Talvolta sente il fango, se ha vissuto nelle acque stagnanti. La trota si serve accompagnata dal cucchiaio da pesce, col quale prima si traccia una linea pro- fonda sino al la spina, sul fianco del pesce, che va dalla testa fin quasi alla coda. Terminata una i parte si volta il pesce e si serve l 'altra metà. BOLLITA ALL'ALPIGIANA La trota si vuota per le gargie, si squama, si lava, si asciuga e de- posta sopra un piatto, si sala ab- bondantemente e si lascia sotto l'azione del sale per un'ora. In una pescera si versa un litro circa di vino bianco a cui si uniscono tre cipolle alcune teste di garofano, due spicchi d'aglio e un mazzet- to fatto con timo, lauto, basilico; *>er ultimo un pezzo di burro qua- si della grossezza di un uovo im- pastato con farina. Nella pesce- ra si pone la trota e si mette su fuoco vivace. Quando bollito e la trota è cotta si tolgono le cipolle e il mazzetto e si serve la trota con il suo sugo e sopra di essa quand'è nel piatto si mette prez- zemolo fatto rinvenire. ALLE ACCIUGHE Squamate, vuotate, lavate, asciu- gate le trote.- Incidete loro i fian- chi; fatele marinare con sale e pepe grosso, con aglio, prezzemolo e cipolle tritate, con funghi bat- tuti minutamente insieme a timo, a una foglia di lauro, a basilico In polvere, tutto condito con buon olio di oliva. Mettete le trote e la marinata, passata allo staccio, in un piatto che possa andare al fuo- co o in una teglia; fatele cuocere al forno e servitele con una salsa di acciughe. T R I G L I E Pesce, di mare, delicato, gusto- so e di facile digestione; meno fa- cile se « alla livornese », con olio o burro e pomidoro. Le triglie non si vuotano; non si addimandano esse le beccacce del Mare? Se si tratti di « triglioline 5. le consideri fragagl ia e le friggi. La triglia arrosto ha da pesare al- meno 200 grammi. Arriva ai 300, Quando sono più grosse ti danno sì, molta carne, ma tròppo soda e stopposa che ti pare senza fre- schezza e senza profumo. La sbuz- zi, la lavi, l'asciughi e la sdrai su la gratella ungendola vìa via con un ramoscello di - rosmarino con l'unto che avrai prenarato con queste sostanze: olio, sale, un piz- zico di pep'e e qualche goccia di limone. Niente altro. Ma l'unto lo devi montare che faccia la schiu- ma come se tu dovessi condire del. l ' insalata. Tutto ciò sembra facile, non è vero? E' semplice infatti. Ma non è ci.-.' "ile, per esempio, che una fiammata, ahimè!, ti av- vampi la triglia che deve cuocere invece lentissimamente godendo di quel supplizio. Bada a questo pro- posito che qualcosa è in lei che resista anche dopo morta; tanto è vero che se riesci a cuocerla co- me dicevamo prima, evitando la fiammata che la sciuperebbe dan- dole un ingrato sapore di brucia- ticcio, t'accorgi che a un certo punto ti volta l'occhio. E' il mo. mento, allora, di voltarla dall 'al- tra parte,. I dolci natal izi PANETTONE MILANESE . La ricetta è delle più semplici, ma la manipolazione di questo dolce squisitamente milanese, è tra le più delicate e difficilissime. Non sembra vero! Ma purteappo A tutti coloro efie ci avranno procurato più di cinque abbona- menti, l'Amministrazione spedirà in dono amichevole tre Saponette al F i o r i di Ag r umi 0 Odalisca, del- la Ditta Cannavate di Napoli, o ire flaconcinì di Acqua di Coionia An- t i ne a , della stessa celebre Casa; o tre flaconi di specialità (denti- fricio Ri den t o l, Crema di Bellezza I ro l i a, Boro-talco profumato) della Rinomata Casa Moretti a Rdberts di Firenze; o tr e pacchetti di spe- cialità (Maccheroni, Scatola di pa- sta asciutta Pronto, condita e cot- ta, e Pacchetto Pastina per bam- bini) del grande Pastificio Pur i tas di Pescara. MACCHERONI « PURITAS » (Maccheroni finissimi per i buongustai e per chi vuol fare bella figura a tavola). Il grande loro rendimento, li rende economici. PASTA « PURITAS » ALL'UOVO (Da non confondersi con altre specie com- merciali). La signora fine offre agli ospiti graditi la PASTA OVO « PURITAS ». I piatti che soddisfano i gusti italiani ed internazionali. 1. - Maccheroni alla chitarra: Specialità abruzzese. 2. - Fcttuccine all'uovo: Specialità romana. 3. - Tagliolini all'uovo: Specialità genovese (Tagen). 4. - Pastina all'uovo per brodo; di grande rendimento e resistenza. 5. - Pastine Bébé « Puritas »: Specialità per malati e bambini. 6. - Pastine Bébé Re Lax-o : La migliore protezione per l'intestino dei vostri bimbi. 7. - Re Lax-o: Maccheroni gustosissimi per la cura della stitichezza c dell'obesità. 8. - Condito « Puritas )>." Ottimo sugo in commercio, già pronto per condire i macche- roni; contiene tutti gli ingredienti di un buon sugo. Basta versarlo sui maccheroni cotti. 9. - Scatola « La. Celere Contiene 500 grammi di maccheroni finissimi e del sugo per condirli. Specialità adatta per cacciatori e sportivi. 10. - Tagliatelle all'uovo e spinacci: Specialità nutriente, gustosa, digestibile. 11. - Scatola « Pronto ».• Contiene 325 grammi di maccheroni alla chitarra (specialità a- bruzzese) trattati con sugo e formaggio. Basterà riscaldare la scatola per avere dei piatti di maccheroni squisiti. di profumo invade il vos t ro salot to quan» do servi te il-Tè ATI» Sosio i teneri germo» gli, le del icate foglio» line dalie punte do- r a t e dei purissimi Tè delle piantagioni ita« liane di Tijbstoe che si dischiudono;* libe» r ano la loro f r e s ca e del icata f r a g r anza \ e il l o ro squi s i t o; sapor e. DEL LE P I ANTAGIONI DEL LO S T A TO A GIAVA cvsmtami ErtutM« W f r EINES TP P/LETU& CQ.*&Loj&iZQ t a^GMtmS § N. 12 » 15 Dicembre 1932-XÌ LA CUCINA ITALIANA! Pag«.

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