LA CUCINA ITALIANA 1933
Pag. 6 LA CUCINA ITALIANA Il mercato alimentare •N. 7 » Lùglio 1933-XÎ Cereali e derivati Giugno, con la sua prodigalità di gran signore in piogge, in ura- gani e grandinate, non ha arre- stato il ritmo possente di vita che circola in tutta la vasta e com- plessa rete dell'agricoltura e spe- cificamente nella cerealicoltura la quale con il suo raccolto, nono- stante le suddette avversità cli- materiche, confermerà luminosa- mente che la famosa «battaglia del grano » virtualmente è vinta, e l'eco di questa civile vittoria, che onorerà nei secoli la nostra stirpe, si avrà sonora e ampia domani quando non importeremo più gra- no dall'estero e le centinaia di mi- lioni che a questo scopo annual- mente espatriavano resteranno In- vece totalmente in casa nostra, a stimolare il lavoro che ci procu- rerà benessere e ricchezza. Si, si potranno ancora avere o- scillaaioni nel complesso del rac- colto annuo imputabili all'anda- mento stagionale che pur troppo non è disciplinabile, ma la sostan- za, il mezzo o i mezzi cioè per a- vere una più alta quanto costante resa unitaria, ormai sono divenu- ti patrimonio inalienabile del pro- duttore. Anche essi, anche questi mezzi sono suscettibili, come tut- to ciò che è forza intellettiva e materiale dell'uomo, di migliora- mento, di perfezionamento e di un'ulteriore e più vasta diffusione nelle masse agricole talune zone «morte» delle quali tuttora resi- stono alla penetrazione del pro- gresso; resistenza dovuta non a catt ivi volontà, non a sfiducia nei mezzi tecnico-scientifici nuovi, ma a mentalità atavica costruita at- traverso dogmi del passato secon- do i quali, la terra italiana non a- vrebbe potuto mai dare tutto il pane di cui gli Italiani, che oggi raggiungono oltre quarantadue milioni, hanno quotidiano biso- gno. In media si può ammettere, punto discostandoci da quella che è la realtà concreta dei fatti, che nell'ultimo settennio la produzio- ne granaria sia aumentata in Ita- lia del 50 per cento senza per que- sto aumentare la superficie nor- malmente a questa coltura desti- nata. E' questo si o no un brillan- te resultato? Non c'è bisogno di rimandare ai posteri «l'ardua sen- tenza» o la facile risposta. Possente suscitatore del!* ener- gie latenti del nostro vecchio, glo- rioso ceppo agricolo, posto ora al primo piano nel quadro economi- co nazionale, non poteva che es- sere quel formidabile Uomo che è S. E. il capo del Governo che dal primo momento del suo av- vento al potere pensò di dare al- l'agricoltore quell'importanza che egli deve avere in un Paese dove la terra rappresenta la fonte pri- ma, più sicura e inconfondibile della sua ricchezza. Inaridendo questa fonte le altre forze lan- guono. Ci siamo intrattenuti più del consueto su quésta « voce » rap- presentando essa la sintesi di tut- te le altre e tutte le aire supera per importanza economìco-dimo- grafica perchè il pane quotidiano è la base insostituibile della no- stra alimentazione. I prezzi dei cereali in genere, come del resto quelli di tutte le derrate alimentari e non alimen- tari, sono ribassati nel mese in esame, ben inteso nei confronti di quelli del mese precedente. So- no ribassati perchè normalmen- te nel saldo tra un raccolto e l'al- tro si produce una specie di per- plessità nella richiesta la quale vuole attendere che il mercato chiarisca le sue posizioni; chiari- menti che non possono non veni- re che dalla campagna, dal com- plesso della produzione la quale sino a che non è nei magazzini, p\iò sempre correre l'alea di inter- pretazione errata nei due sensi diametralmente opposti che han- no per polo l'ottimismo e il pes- simismo; non solo, ma bisogna an- che fare i conti con quel piagnu- coloso Giove Pluvio che è di sba- lorditiva fecondità lacrimogena al punto che quando incomincia a... piangere non la la smetterebbe più, se, fortunatamente, non in- tervelssero forze contrarie sulle quali noi possiamo fare calcolo perchè la natura venga tosto ri- comjposta nel suo giusto equili- brio. Posto quanto sopra, ossia quale conseguenza del regresso nei corsi dei cereali si è avuto qualche ri- piegamento nel prezzo del pane; «qualche» cioè limitato a taluni Comuni, ma nella generalità di questi si è avuta la conferma di quello precedente e non si erra affermando che si sono precisati anche dei rialzi. Insomma la li- nea diagrammatica del prezzo del pane nel mese sotto esame, si è svolta piuttosto a zig zag. Per- o- piniamo che pre^fOnno lievi ri- bassi. Fermi, sulle vecchie posizioni, ci sembrano Invece 1 prezzi delle paste in genere, per disciplinare la fabbricazione e la vendita del- le quali è alla Camera un proget- to di legge che armonizza e di- fende in uno stesso quadro gli in- teressi primari del consumatore non che quelli non meno impor- tanti del produttore e del com- merciante. Se al dettaglio il prezzo del ri- so sino ad ora non ha ecceduto dai limiti precedenti e noti, di questi ultimi giorni invece hanno fatto ragguardavoli progressi le quotazioni all'ingrosso aitimoiate energicamente dai più vasti as- sorbimenti recentemente regi- stratisi su piazze estere. A proposito di riso, giova ricor- dare che l'iniziativa presa dal se- natore .Rossini, presidente dell'E. N. R. di mandare nei paesi non produttori e scarsi consumatori di questa derrata, «ciucine ambulan- ti di riso», ha avuto un clamoro- so successo al Plinto che molte po- sizioni difese accanitamente dai pastaioli a tutto spiano, furono scosse e qualcuna si arrese a di- screzione. ' Latte e latticini Nel prezzo del latte alimentare non sono avvenute variazioni di una certa importanza di guisa che nella grande maggioranza dei Co- muni esso ,è restato sulle basi pre- cedenti. Si cerca, giustamente del resto, di diffondere l'uso di questa veramente eccellente bevanda sul- l'utilità della quale pel nostro fi- sico, non vi è da registrare una — diciamo una — sola voce con- traria; il latte è l'alimento più completo che la provvida natura ha posto a disposizione dell'uma- nità sana e sopratutto di quella sofferente. E' ricco di alimenti nu- tritivi e di quella famosa vitami- ne cui la scienza di Esculapio at- tribuisce possibilità vitali di va- sta portata, pur non avendo tut- tora identificati nettamene i mez- zi di cui essa si serve per eserci- tare si enorme influenza sul no- stro organismo. All'estero è molto diffuso spe- cialmente nelle scuole l'uso del latte; da noi è diffuso si, ma non come dovrebbe e come la nostra disponibilità di liquido bianco con- sente. Per ora si stanno eseguen- do esperimenti nell'Esercito i qua- li sono stati estesi recentemente anche ai Corpi d'Annua di Mila- no e di Torinno. E' nostra opinio- ne che da essi non potranno non derivare che risultati favorevoli ad un maggior impiego del latte pei nostri figlioli sia che si illumi- nino la mente nelle scuole sia che diano nelle caserme il proprio do- veroso contributo alla potenza del- la Patria. Quanto al mercato del burro, dobbiamo ammettere che nello spazio del mese sotto esame va- riazioni di prezzo se ne sono avu- te; al -momento in cui scriviamo questa nota, Milano segna per la merce dei casoni, che indubbia- mente a ch e si possano fare pro- re a ta che si produca nel nostro Paese, L. 7.50 (25 centesimi in me- no del prezzo esposto nella nota precedente), ma non siamo del parere che questo prezzo possa re- sistere alla corrente rialzista la quale si rafforza in questo mo- mento dalla maggiore richiesta di merce destinata ai frigoriferi. Del resto, jl mercato milanese è sem- pre prudente; teporeggia sia nel decidere rialzi, sia nel decidere ri- bassi e ciò perchè esso ha, nello articolo specifico, delle responsa- bilità che potrebbero anche non sentire gli altri mercati, qualche volta... faciloni. Però a prescindere dalle diffi- coltà che si oppongono risoluta- mente a che si possono fave pro- nostici realizzabili in fatti con- creti, noi siamo di avviso she va- riazioni nel prezzo all'ingrosso del- la derrata in questione si avranno prestissimo. Al dettaglio U prez- zo non ha subito spostamenti di una certa entità; anzi ci risulta confermato nella grande maggio- ranza delle botteghe. Nessun miglioramento o peggio- ramento si è avuto nella compra- vendita dei formaggi a pasta du- ra e a pasta molle, ossia da con- dimento e da tavola. Prezzi quin- di oscillanti di poco sulle prece- denti basi e questo sia nei con- fronti della merce all'ingrosso sia per quella al dettaglio. Ricordiamo che la legge che in- tegra quella attualmente in vigo- re circa la protezione della ge- nuinità dei prodotti agrari cioè quella recentissima che disciplina la vendita al dettaglio del burro e del pecorino autentico e di quel- lo detto « vacchino » perchè di lat- te di vacca e che generalmente si esporta nell'America del Nord e fa «ielle punte nelle botteghe nostra- ne, è entrata in vigore in questi giorni le massaie ne esigano la scrupolosa applicazione. rinare mettono a nostra disposi- zione. E per ¡raggiungere appieno questo risultato, modificando e aggiornando gli attuali sistemi di pesca, si dovrebbe porre a dispo- sizione del consumatore pesce fre- sco e a buon mercato. Attualmente la tendenza del mercato è verso u~ indebolimen- to dei prezzi: però essa è influen- zata notevolmente dall'andamen- to della pesca che varia secondo la stagione e anche secondo la giornate. Vini Un certo risveglio si registra in questo mercato, ma ess 0 riguarda principalmente le qualità di pri- missimo merito, mentre le altre risultano alquanto trascurale e tale risveglio pare sia dovuto al- la scarseggiante disponibilità di questi vini, ad un accenno di ri- presa dell'esportazione anche ver- so la Francia e alle notizie non molto liete circa le condizioni at- tuali del vigneto l e quali hanno indotto gli esperti a calcolare pel 1933 una produzione inferiore al 20 % nei confronti di quella del- l'anno passato. Ma da ora ad ot- tobre passerà tant'acqua sotto i ponti ch e non ci sembra il caso di insistere su questi oroscopi. Mano a mano che procedono gli studi si va inquadrando in zone specifiche quella parte del vigneto ¡italiano che produce vini tipici. di questo aromatico, nutritivo e piacevole condimento. Pesce Come al solito buona è la richie- sta del pesce fresco da parte del consumo: buona, ma manca di quella dinamicità, di quella pro- gressività da cui dedurre che que- sto alimento ittico va conquistan- do le masse non soltanto in su- perficie ma altresì in profondità. E' difatti la percentuale di consu- mo a testa è sempre bassa e si solleva soltanto in taluni centri dove più larga è la disponibilità e dove i mezzi finanziari circola- no più facilmente. 3 pur e da un intensificato consumo di pesce guadagnerebbe certamente il tono della salute generale essendo es- so un alimento ricco di elementi a base di fosforo e il benessere si rafforzerebbe, essendo interessate nella pesca oltre 250.000 famiglie. Per stimolare un maggior con- sumo di pesce fresco, si sono avu- te diverse , iniziative nel nostro Paese e non tutte hanno attec- chito, e no n hanno dato quei ri- sultati sui quali sì faceva giusta- mente assegnamento. Torino, ad esempio, a somi- ' L'ultimo decreto in ordine di tem- ghanza di quanto tentò di fare I po riguarda i vini dei castelli Ro- sari qualche anno fa e di quanto J mani. I vari tipi si sinte'tizzano si fa nelle grandi città estere, e in Inghilterra specialmente, ha i- stituite le così dette «friggitorie» per la vendita diretta al pubblico a buonissime condizioni e pare che il risultato conseguito sìa sta- to del tutto soddisfacente se si vuole estendere tali «istituzioni» a Milano e alle più popolate città italiane. Speriamo che l'iniziativa prenda piede e si fortifichi anche da noi; ne guadagnerebbe la sa- lute e sì sfrutterebbe una ric- chezza che le prodighe coste ma- ne! seguenti: Frascati, MOntecom- patri, Colonna, Marino. Colli Al- bani, Colli Lanuvio e Velletrì. Vi- ni questi che hanno tradizioni storiche e la cui fama da un pez- zo ha soverchiato gli angusti con-' fini regionali per conquistare mercati più vasti. Era necessario, Indispensabile anzi che il Povern 0 fascista, che vuole ordine e dsciplina in tutti gli svariati settori della produzio- ne nazionale, si interessasse di porre un po' di ordine, un po' di sincerità nell'anarchica produzio- ne vinicola dei vini tipici. Dare a Cesare quello che è di Cesare, ci sembra la migliore e più efficace propaganda perchè Un vino che meriti acquisti credito. Il costo della vita dal 1929 al maggio 1932 La politica annonaria fascista noji si è mai smentita, mai con- traddetta, mai ha perso di mira uno dei suoi scopi essenziali, se non il più essenziale che ha per- seguito tenaceente dal giorno in cui potè essere attuata; vale a di- re la riduzione graduale del costo della vita. Riduzione raggiunta ed espressa dai seguenti dati ri- cavati da un'accurata indagine dell'Ufficio economico della Con- federazione fascista dei commer- cio. Le cifre che andiamo espo- nendo hanno per base, per termi- ne di paragone, i prezzi fatti nel- la prima quindicina di gennaio 1929 e riguardano i prezzi norma- li all'ingrosso e al minuto: pane a forme piccole 85.53 e 88.01; pa- sta 85.39 e 85.37; riso 68.90 e 72.68; patate 49.10 e 56.38; olio di oliva 53.36 e 53.75; lardo 69.15 e 72.82; strutto 62.25 e 70.84; bur- ro 55.55 e 58.80; latte 71.27 e 74.73; uova 40.42 e 41.46; formag- gio 71.29 e 72.80; carne fresca di bue 55.98 e 75.36; carne di vitel- lo 61.59 e 77.20; mortadella 72.70 e 75.92; salame 73.01 e 74.13; pe- sce secco 60.74 e 64.41; conserva di pomodoro 44.28 e 50.64; caffè crudo ecaff ètostato 94.58 e 93.19; zucchero 95.76 e 93.19 ;vin 0 rosso 58.28 e 62.82; vino bianco 60.97 e 63.63. In sintesi l'indice alimentare nello spazio di tempo sopr»i ricor- dato è diminuito del 65.10 e del 69.20 rispettivamente pei prezzi all'ingrosso e al dettaglio. E que- SeOI F JNAMEm GASTRONOMICI Preludio al. crepuscolo Quando si dice la chimica!... po- cora il biglietto d'ingresso alla co per volta, stiamo facendo di essa La Grande Colpevole o La Grande Benefica di tutte le sedu- zioni e di tutti gli inconvenienti. Ma che cosa succederà se la dea misteriosa entrerà in cucina coi mille sacrilegi dei suoi pentolini? Pure, Marinetti l'h.a chiamata per nome: penso che essa non resi- sterà all'invito, sorella com'è per età e per complicazioni alla sua antiftlosofia elettrosintetica. Tan- to più che tutti sanno che chimi- ca e pignatte son compagne di scuola. Sconfinamenti? Un momento!... Finiremo col metterci d'accordo, atro oosouoo ot ooimiip aqoiBtiÈ) sconfinò una volta in una cucina cadorina coi decreti indiscutibili delle sue analisi in carta da bollo: «Signor pretore, guardi un po' qua.». E l'intelligente pretore, do- vendo dar giudizio se il cuoco che aveva mescolato quello di sesamo all'olio d'oliva aveva davvero for- temente peccato, attentissimo les- se la perizia dell"analista e Poi volle attentissimo gustare le so- gliole fritte col corpo del reato; così flm e gradevoli erano poi queste, che il giovane chimico se ne tornò dal Cadore dopo essersi rimangiato sogliole anch'egli e perizia, invasor e rimpinzato e re- spìnto. Allora non si stampava «La Cucina Italiana» (preistoria) ma chimico e cuoco andarono quel giorno ugualmente d'accor- do, poiché sconfinò il primo; oh! ma se un cuoco dovesse oggi ri- cambiare ufficialmente la visita, contrazione non duò non con- , , . . siderarsi che un'altra brillarle S h e ? U g n ° » e l l ? C ? h Ì? . ! Bicchieri vittoria del Regime, D m i a T r t e « w ^ f ™ - V. Casieri CANTINA E DISPENSA Uova e pollame Merce questa dì larga richiesta perchè di largo consumo a prezzi normali poiché essa non abusa che raramente della sua posizione Ipri^ilegiata ijel quadro dell'ali- mentazione umana. La produzione delle uova va lentamente involgedosi, ma, per ora, nessuna eco sproporzionata a tale involgimento si ha nei prez- zi al dettaglio, che, difatti, per quelle di qualità primissima detta « da bere » segnano intomo a li- re 3.50 alla dozzina all'ingrosso portandosi a L. 4.50 al dettaglio Ciò nell'Italia settentrionale, men- tre i prezzi sono più bassi nell'I- talia centrale e méridionale. Non mancano nemmeno uova di provenienza estera, ma esse posso- no liberamente circolare perchè hanno sul guscio il famoso tim- bro dalla Legge voluto. All'ingros- so e alla dozzina segnano in me- dia L. 2.50. Non ne vanno tante però. Come di consueto, discreta jù presenta la attività del mercato del pollame nostrano che denun- cia prezzi abbastanza equi. Eccone qualcuno di questi prezzi e per merce all'ingrosso: polli di prima- ria qualità al Kg. da L. 8.75 a 9, passando al dettaglio L. 10-12, se- condo la qualità. I polli esteri al- l'ingrosso vanno da L. 5 a L. 6.50 ma non ci sembra che possano contare su sentite simpatie delle massaie. Olio di oliva E' notevolmente migliorato que- sto mercato. e un'eco tangibile di ciò si ha nel rialzo graduale dei prezzi cui assistiamo da oltre quindici giorni. Al dettaglio non ci consta che si siano avuti naì- zi: naturalmente continuando lo aumento nel primo caso, si dovrà pure avere un'equa ripercussione nel secondo. L'aumento pare do- vuto non soltanto ad una mag- giore richiesta da parte dell'este- ro degli olii pugliesi ir, particola- re, ma ad un risollevamento ge- nerale di questo mercato nei pae- si mediterranei fosti produttori MARSALA ALL'UOVO (in casa nostra chiamato, per ischerzo « latte di gallo », ricostituente per anemici Mezzo litro di latte; gr. 400 di zuc- chero e una cartina di zucchero vani- gliato si fanno bollire per alcun; mi- nuti e si lasciano poi riposare per 24 ore. Si passa il tutto per una tela, e poi sempre rimestando si aggiungano 1 h.gr . di alcool non troppo forte, e di buona qualità, e 1 hgr. (100 grammi) di marsala finissimo. A parte si sciol- gano ben bene due rossi d'uovo con un po' di marsala (circa due o tre cucchiai che si prelevano dai 100 gr.) e molto lentamente e sempre rime- stando si aggiungano al tutto. Si im- bottiglia e si abbia la precauzione di tenere la bottiglia sempre in un luogo fresco e all'oscuro. Non sì conserva a lungo: circa 1 o 2 mesi). F. Martinelli-Serati MARMELLATA Di CILIEGE, D'AL- BICOCCHE E LIQUORE (Detto, con parola barbara, Kirsch). —Bisogna aspettare la stagione delle ciliegie per poter fare il liquore, ma il risultato è tale da compensarne la fatica e forse... la noia della prepara- zione. Occorrono dunque un mezzo chllo- gramma di noccioli di ciliegie tolti di recente dal frutto, schiacciarli, rom- pendone anche le piccole mandorle che contengono e mettere il tutto rn un litro di buona acquavite. Si lascia fino al tempo in cui matu- rano le albicocche, allora si aggiunge un mezzo Kg. di noccioli di questo frutto, dopo averne tolto le mandorle. Si lascia il tutto in fusione per circa due mesi, scuotendo il recipiente, in- fine si filtra il liquido dopo averlo se- parato da tutti i noccioli. Si mette in bottiglia ben chiusa e si lascia invec- chiare Colla polpa sia delle ciliegie, sia del- le albicocche »i preparano due squisi- te marmellate. L'abb. Maria Rosa Antonelli Genova idrofilo o con un po' di carta e la- sciandole all'aria non meno eli venti- quattro ore. Se trascorso tale tempo nessun mutamento si annoverasse nel colore e nella limpidezza evidente- mente il vino si manterrà sano salvo, interventi di fattori patologici. Se in- vece il colore resultasse alterato e si notasse in fondo un deposito nero-vio- laceo nei vini rossi o grigio scuro ed anche bianco nei vini bianchi, e evi- dente che ci troviamo di fronte a vini che hanno urgente bisogno di cure preventive, e quindi è prudente non Imbottigliarli. C. V. vini tipici MARMELLATA D I POMODORI Pomodori Kg. 2 — Zucchero Kg. 2 — Radici di zenzero (si comperano in farmacia) L. 12. Corteccia grattugiata di tre limoni e tutto il loro sugo. Mettere i pomodori in acqua calda, sbucciarli, aprirli a metà, togliere i semi, romperli a terzi, e farli bollire per un'ora a fuoco lento, mescolando- li sempre. Poi aggiungere 11 succo di limoni, lo zucchero, lo zenzero, e far bollire per un'altra ora, cioè fino a che la mar- mellata sia stretta e dorata. Metterla calda nei vasi coprendola con carta imbevuta di alcool. L'abbonata Bianca - Collalto. CONSERVAZIONE DEL FORMAG- GIO FRE SCO Si metteranno i pezzi m un reci- piente in modo da poterli ricoprire di olio fino. Così il formaggio, dopo due e tre mesi, acquisterà un sapore gra- tissimo. Eccellente proprio! L'abbonata Concettina Scipione Nocciano SCIROPPO DI VINO Vino rosso buona 1 litro Zucchero 1 chilo Quattro grossi limoni. Si fa bollire il vino con lo zucchero fino a che diventi sciroppo e,prima di toglierlo dal fuoco, si aggiunga il su- go dei limoni. L'abbonata Lucia Bassano - Napoli. COME S I RICONOSCE LA CONSER- VABILITA' DEL VINO Si può a priori conoscere la conser- vabilità di un vino? Sì, si può; ma al- la prova ohe stiamo per suggerire è bene dare importanza semplicemente probatoria e non assoluta. Certo però che se il resultato della prova dovesse essere sfavorevole alla stabilità avve- nire del vino, certo, ripetiamo, che in tale caso è bene ricorrere a qualche espediente razionale protettivo. La prova dell'aria si fa riempiendo a me- esportazione E' bene dire subito che l'annoso problema dei vini tipici nei suoi a- spetti essenziali e contingenti non avrebbe trovato soluzione se non fosse apparso il Fascismo. Più di 30 anni di discussione e d'accademia erano rimasti senza esito. Già nel 1904 l'on. Calissano faceva approvare alla Camera un ordine del giorno con il quale in- vitava il Governo a presentare un disegno di legge per prevenire le frodi che, «contro l'onesto com- mercio dei vini si combinavano mediante l'usurpazione dei nomi dei luoghi di provenienza della merce ». Ma il voto rimase lettera morta ed il problema insoluto. In materia di tutela legislativa dei vini tìpici noi veniamo quasi ultimi in ordine di tempo, dopo la Francia, il Portogallo l'Ungheria e la Grecia. Ciò però ci ha consentito di uti- lizzare la esperienza degli altri e- vitando ad esempio gli errori e le lacune della legislazione france- se che, per più di 20 anni furono causa di interminabili diatribe e contestazioni giuridiche nelle fa- mose regìosi dello Champagne, del Cognac, dell'Armagnac, ecc. ecc. La nostra legislazione, comple- tatasi col R. Decreto 20 novembre 1930 n. 1836 pubblicato nella Gaz- zetta Ufficiale del 29 gennaio 1931 che approva il regolamento per la applicazione della Legge 10 lu- glio 1930 n. 1164, è oramai in gra- do di funzionare. E' -pronto cioè uno degli strumenti per la rìnascir ta ilei buon nome ¡vinicolo ita- liano. A questo punto, ritengo opportu. no spiegare ai lettori ciò che la Legge intende per vini tipici. Al- l'uopo, trascrivo qui in parte l'ar- ticolo 2 della-Legge 10 luglio 1930 che ne parla con sufficiente preci- sione e chiarezza: « Agli effetti del presente Decre- to sono considerati vini tipici i vini genuini pregevoli e quelli spe- ciali i quali avendo origine accer- tata per località di produzione, per terreni, per vitigni e per sistema di preparazìo' u "-^biano caratteri organolettici JkiSi i ti tali da con- ferire loro pascolare finezza e bontà »., Vino tipico significa in altre pa- role vino classico, aristocratico, a- vente caratteristiche spiccate di bontà e finezza. La legge infatti mira a creare un'aristocrazia finicola capace di ridare stima tìfta produzione ita- liana e di rielìiaare su essa l'at- tenzione benevola dei consumato- ri nazionali ed ®?(,eri. Di essa, non ¡appena costituiti i relativi Consoni fra produttori e industriali che la legge prevede, faranno parte i migliori vini ita- liani fra i quali cito i principali: Albana, Barbacarlo, Barbaresco, Barbera, Bardolino, Barolo, Cal- daro, capri Francati, Chianti,. Dol- cetto, Fresia, Gattinara, Ghemme, Moscato di Asti, Moscato di Sira- cusa, Nebioì-o, Recioto, S. Madda- lena, SasselCo, Soave, TeroMego, Valpolicella, Vernaccia. Con riferimento all'intera pro- duzione i vini tipici si possono con- siderare come le più alte gerar- chie di un nuovo ordinamento vi- nicolo nazionale conseguente ad una radicale riforma dei processi tproduttivi e commerciali, riforma già in corso di esecuzione e di cui precisamente la legge di tu- tela dei vini tipici rappresenta un elemento essenziale. * * » I nostri vini tipici sono alla vi- gilia di affrontare sul terreno del- l'esportazione una grande prova. Quella della riconquista del mer- cato degli Stati Uniti che, dalle più recenti notizie che di là giun- gono, pare debba riaprirsi fra bre- ve al consumo del vino. I nostri produttori e le nostre case vinicole sono in questi gior- ni inondati da richieste dì prez- zi, da proposte di vendita, da rap- presentanza di monopolio da par- te degli importatori nord-ameri- cani. ciò dà origine a molte spe- ranze e fomite a non poche illu- sìloni. Senza dubbio una tale eventua- lità merita serio studio da parte sia dei singoli che delie autorità. Già 1T.N.E. cioè l'Istituto Naziona- le per l'Esportazione e la Confe- derazione dell'Agricoltura stanno studiando e parimenti studiano le grandi case vinicole esportatrici. Chi ha esportato vini negli Sta- ti uniti avanti la « Proibition » ri- corda come quel mercato fosse al- lora molto severo in tema di ac- creditamento di prodotti e le do- gane esig,eirtissime e fiscalissime nell'imporre rispetto alte norme concernenti pesi, misure, imballag- gi, requisiti igienici, ecc. ecc. Senza per ora entrare nel me- rito delle intrinseche possibilità di esportazione negli stati Uniti è però doveroso segnalare subito la necessità di impedire l'esportazio- ne dei nostri vini tipici a chi non disponga di un'organizzazione at- ta allo scopo, tale da offrire serie garanzie di idoneità. Sarebbe un delitto di lesa eco- nomia nazionale lasciar sciupare da improvvisati ed ingenui espor- tatori . un così formidabile mer- cato. La riconquista va affidata a mani sicure, a chi è be n prepara- to ed attrezzato, a chi s,a com- prendere che l'esportazione di un prodotto in un Paese estero non è soltanto un fatto che riguarda l'individuo ma sibbene la nazione e la reputazione di questa. Il nuo- vo Stato Fascista è ben in grado di provvedere al riguardo. Va tenuto presente, ben presen- te, che i nostri vini sono destina-^ ti a trovare sul mercato degli Sta- ti Uniti la formidabile concorren- za di quelli di California i cui pro- duttori dispongono di potente or- ganizzazioni tecniche e sono riu- niti in Consorzi commerciali al- trettanto poteni. Sono convinto che il problema delia esportazione vinicola negli Stati Uniti imponendo nel tem- po, una rapida, organica soluzio- ne darà una spinta decisiva alla produzione associata e al conse- Eluente miglioramento dell'-'oiiga- nizzazlione tecnica inerente alla preparazione dei nostri vini tipici, E. Brambilla Se la lettura del di vetro sottile intatti sul fuoco vivo? E, dentro, liquidi dai cento non mai pensati colori? E che no- me hanno mai questi profumi che nell'aria par maturino grap- poli di banane e mele saporite? E' inutile inutile inutile: se la Chimica entra in cucina, cuochi e belle signore, tutto da rifare! Per esempio? Cominciando, dico per dire, dal- l'acqua: E' inutile che da Murano e da Altare si cerchi, con artfizi di vetri iridescenti, mascherarne l'assoluta inutilità artistica. Non appem si verserà dall'anfora, la sua trasparenza senza colore ag- ghiaccerà le vivande, ammutolirà i commensali, l'ospite la berrà di nascosto quasi compisse un delit- to. Questo «liquido incolore, ino- doro, insaporo » è artistico solo nella gola delle condotte forzate degli stabilimenti idroelettrici, per chi ci vede dentro; ma per l'arti- sta della tavola che appresta i bei vetri, le fine maioliche, le pe- santi posate ,e che ha posto fiori sulla tovaglia ricamata l'acqua, incolora com' è rappresenta sol- tanto una trista necessità gastro- nomica; sua speranza che non la vedano, suo voto che non ne be- vano, sue accortissime cure di mascherarne la stupidità coi co- lori vicini dei, vini vivaci. Cancel- lata dalle minute, essa non ha an- mensa: salta il cancello come i ragazzacci sfuggendo l'insidia del controllore. In casa mia, invece, a seconda del mio stato d'animo, o dello stato dei cielo, la bevo rossa do- rata o azzurra; solida liquida o aeriforme. Ho parlato dell'acqua: e co ì ì tutto il resto. E nessuno finora, per esempio, ha cercato di richiamar l'atten- zione delle nostre massaie suììj, povertà coloristica (eccettuati i soliti casi) delle loro pietanze che, come quella dei quadri di natura morta, richiama troppo spesso al- la mente, per associazione, l'idea del cadavere, rannuvolando il gaio panorama della mensa con l'uni- formità non vitale dei suol pochi colori (1). Andando avanti 1 Sì sì; sarà ora che la chimica si occupi un poco di tutte queste e di. moltissime altre cose cucina- rie, cominciando a risolvere pri- ma i piccoli problemi (sapori nuo- vi, colori nuovi, «stato fisico nuo- vo» di ogni alimento) per arriva- re... all'imprevedìbile. La monoto- nia dei nostri pasti, che s'assoni; - gliano ora tutti mediocrissima- mente, abbiano o non abbiano fiori, spumante e discorsi, sarà sostituita da innovazioni impen- sate; ì caratteri chimico-fisici delle pietanze suggeriranno infi- nite metamorfosi coloristiche tat- tili e gustative: aalle cucine dove saranno manometri, contagiri, reagenti, giarre. lambicchi, ricu- peri di vapore, calorimetri, auto- clavi, esse passeranno alle sale, generatrici di nuove gioie fisiche per tutte le sensazioni. Alla fine del pranzo esploderà spontanea- mente il gelato rimasto nelle cop- " Pe in nebbia profumata, fonde- ranno l'oro e l'argento delle Posa- te in braccialetti per le signore e portasigari per gli invitati il tap- peto, in una improvvisa e calco- lata migrazione di doni diverrà opaco alla forza di gravità e vole- rà dalla finestra con tavola e commensali. Per arrivare fin dove? A casa vostra, magari dove .~a- rà rimasta soltanto la cuoca, su- perstite ¡bianca della rivoluzione, a preparare un buon desinaretto paesano senza reagenti, con la minuta tradizionale del sito e del giorno, o con qualche altro, sug- geritale da questo fresco giornaie. Andrea Vincenzi (1) Questa osservazione sul « colore » della mensa, è giustissima. Un illustre coimoonente il nostro « Comitato di Degu- s t az i one»— S. E, Ettore Romagnoli, Ac- cademico d'Italia — cs l 'aveva già espres- sa a, vóce'; e c i facemmo anzi hcobicU ^ to un articolo su ciò dalla Sua magfSHWe penna. Valga la presente nota a ricor- dargli la promessa! N. d. D. Tutte le famiglie che possiedono : Buoni Tesoro - Venezie 3,50 °/J - Crediti Fondiari - Ob- bligazioni San Marino - Napoli - La Masa - Croce Rossa - Dante Alighieri, ecc., lasciano DI MfyE m HISG0SSI MILIONI L ' Agenzia « L'Utile » provvede subito alla verifica dei titoli. Mandare i numeri, con L. 2,50 per verifica e spese; oppure abbonarsi al Giornale quindicinale L'UTILE, « Rivista delle estrazioni » che fa la verifica gratuita. ABBONAMENTO ANNUO:. ITALIA Lire 10,— - ESTERO Lire 20,— RENDITA TURCA pagabile la cedola 14 Marzo-1928 LOTTI TURCHI si ha la conversione in franchi francesi Schiarimenti scrivere: Agenzia L'UTILE - MILANO (118) Un grande esempio — — — — — m m m m m m m m ^ i — — — m — — alle Industrie Italiane tà di vino due boccette d a campioni Grigmolinò, Mj r no, Laorimacri 0 coprendole con un po' di cotone jsti, Marsala, Malvasia di Lipari, vi riesce gradita e dilet- tevole perchè non vi ab- bonate?) Nel suo costante sforzo per la diffusione delle assicurazioni popolari fra i lavoratori italiani l'ISTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURAZIONI ha preparato per gli operai delle industrie una nuova forma assicurativa po- polare che tiene il massimo conto delle loro particolari aspirazioni e delle loro preminenti necessità, La FIAT, ispirandosi ai principi di collaborazione fra 'datori di lavoro prestatori d'opera sanciti dalla CARTA DEL LAVORO e accogliendo con animo pronto ed aperto le proposte dell'Istituto Nazionale dom Assicu- razioni, ha testé stipulato col grande Ente di Stato una importante conven- zione, che è destinata a dare il più largo sviluppo fra le sue. maestranze alla nuova polizza operaia dell'Istituto Nazionale. Questa speciale forma di assicurazione popolare che sarà «hiamata V ASSICURAZIONE OPERAI FIAT » oltre a condizioni df eccezionale favore nei riguardi dei valori di riscatto delle polizze quando venga a man. care all'operaio assicurato il lavoro e conseguentemente il guadagno per. cause indipendenti dalla propria volontà, garantisce a favore dei singoli operai assicurati tutte le altre provvidenze previste dalle « assiefurazioai popolari ». L'ISTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURAZIONI a « a il Iu- minoso esempio della FIAT a tutti gli industriali, e mette i suoi esperti a disposizione per l 'applicazione della nuova polizza operaia alle loro ma* tuonata
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