LA CUCINA ITALIANA 1933
LA CUCIN f ri - ^ X ^ T F ^ C W Ferruccio 14994 ) Sig - A-W S I ENA Vi l la Flor a GIORNALE D I GASTRONOMIA P E R L E FAMI GLEI E P E R I BUONGUSTAI CUCIKA CASALINGA . ALTA CUCINA . CUCINA CONVIVIAEL « CUCINA FOLCLORISAT • CUCINA PE R STOMACHI DEBOLI • CUCTMA ALBERGHIEAR . ARTE DELLA TAVOLA . R I CETTAIR N. 9 — ANNO V _ 15 SETTEMBRE 1933 . _ ANNO X I ESCE I L QUINDICI D I OGNI MESE TELEFON:I N. 62041 , 62042 , 62043 , 62044 , 62045 — ROMA Palazz o Sciarra ROMA _ TELEFON: I N . 62041 , 62042 , 62043 , 62044 , 62045 — N. 9 OGNI NUMERO CENT. 50 — ABBONAMENTO ANNUO L . 5,30 . ESTERO X . 10 — INSERZION:I L . 4 A L MILLIMETOR ANNO V — 15 SETTEMBRE 1933 — ANNO X I ESCE I L QUINDICI D I OGNI MESE Vino italian o alle mens e italian e Brillat-Savarin (Fisiologia del gu- sto), a proposit o dell'us o dell e bevan - de e de l vino, scrive : «L e bevand e tengon o facilissimament e assorbit e nell'economi a animale ; -i l loro effett o è immediato ; ed istantane o i l ristor o che se ne trae . • Offrite ad un uomo stanc o i pi ù so- stanzios i alimenti; egli mangerà pe- nosament e e senz a risentirn e van - taggi o Dategli un bicchie r d i vino o d'acquavit e e lo vedret e rinascer e ». Umbert o Notari i n uno d i que i suo i deliziosi sagg i d i economi a a roman - zo, da l titolo 11 coltello in bocca, ha posto i n evidenza , con fine Ironia, ia importanz a dell a conoscenz a pratic a dei vini e de i loro attributi e l a ne- cessità che si a adibit a person a pra - tica e competent e all a funzióne im - portant e e delicat a dell a tenut a e del- la distribuzion e dei vini i n una cas a ordinata. , Arturo Marescalch i ( — che a l vino, alla viticoltura nell a 'sua importanz a storica , artistica , agraria , economica , ha dedicat a tutt a la operos a instan - cabil e attività dell a sua vita d i stu - dioso, d i scienziat o d i politico — go- de d i chiamar e l'Italia con l'appella - tivo datol e da i grec i « E n o t r i a, Terr a «Enotria» infatti quest a no- str a terr a italica inghirlandat a d i vi ti sull e cost e dell e sue colline roc - ciose , su i declivi verdeggianti , nell e sue pianure , i n sull e dune> sabbios e press o le spiagg e marine . Tu ha i ben diritto d i salvaguardar e e d i glorif-i car e l a tu a piant a millenari a ed i l suo frutto ed i l suo succo che Crist o ha santificat o sull'altare ! Mangiar e e bere : due operazion i ne- cessarie . Terenzi o insegn a che , senz a Cerer e e Bacco , Vener e è gelata ! Ma .anch e Minerva tremerebb e d i fredd o e d i debolezza , osserv o un erudito , se le mancass e i l nutrimento . Rabelai s — come ricord a una bell a rassegn a dell a letteratur a i n cuci- na— ha esaltat o ne l Gargantua la gioia d i mangiar e e bere e i l frat e tedesc o raccomandav a a i compagn i d i ber continu o affinchè i l diavol o non li potess e ma i trovar e i n ozio; e Fran - cesc o Red i ne l suo Ditirambo su Bac - co affermav a «Bevend o e ribevend o i pensie r mandiam o i n bando», Fino a qualch e decenni o fa , non s i organizzav a un banchetto , una festa , un brindisi senz a l'intervento . — di - ciamo "cesi — dei famos i ehampagnes francesi : no n si offriva all'ospit e un liquóre che non foss e straniero ! Oggi, ancora , le nostr e elegantissim e signo - re s i compiaccion o d i offrire .agli o- spitj ne l loro bar domèstico i cocktails compost i d i una seri e d i intrugli stra - nieri e ciò è verament e poco simpa - tico. . . / - , L'Inghilterra, terr a senz a vite, beve birra e liquori stranieri . La Germani a per tradizion e (pe r non rinnegar e i l biondo Gambrinus) , beve birra. La Spagn a e l a Franci a bevon o i loto vini che sono buoni. L'Italia... che cos a beve l'Italia ? Dovrebb e e deve bere i suo i vini prelibati. L'Italia, che s i vant a de l fort e ap- pellativo d i «Enotria», è terr a pret - tament e produttric e d i vino. E cont e tale ne l mond o ess a ha i l primo po- sto; è ubertos a d i ricchi vigneti per - chè terr a -vulcanic a e perciò calcare : cont a una superb a varietà d i tipi d i vino, ogni region e d'Italia ha non so- lo le sue bellezz e particolar i ma an - che t suo i vini tipici: ben lo sepp e i l tedesc o Han s Sart h che pe r gustare , apprezzare ' ed immortalar e i vini d'I - talia peregrinò per tutt a l a penisola . Ogni buon italian o non deve igno- rare » diversi tipi de l vini d'Italia : li deve , anzi , sape r enumerare , gu - star e ed apprezzar e i n tutt a la loro san a bontà, Bisogn a che l'Italiano impari ad apprezzar e l a dovizia enologic a dell a sua Patria , bisogn a che le nostr e don - ne imparin o a non deprezzar e l a pa- rola «vino» come parol a volgare , ma Che apprestin o tutt a l a loro grazi a per renders i gentili paladin e dell a propagand a pe r i nostr i vini senza , naturalmente , ecceder e nell'abbruti - ment o dell'alcool! Che c' è d i megli o d'un a bell a boc- ca femmine a che si apprest a a degu - star e nell o scintillant e calic e 11 buon succo d'uva ? Bisogn a saper bere: L'aroma del vino salend o all e nari v i deve prim a accarezzar e l'odorat o e i l palato ; po i dovete , senz a fretta , as- saporare , centellinand o perchè i l vino poss a sviluppare , l'azion e ristoratric e dell'ossigen o e perchè possiat e così gustar» tutt a l a delicatezz a dell'a - roma . ( Le signor e dovrebber o conoscere , da brav e padróne d i casa , quali vini, per esser e megli o gustati , devon o es- ser e bevut i ghiacciat i e quali fresch i In genere , i vini liquorosi sono più gradevol i se serbat i ne l freddo ; i vi - ni ross i da past o basterà toglierli dal- la, cantina , e tenerl i per un cert o temi' Po i n una camer a a temperatura nor - male prim a d i servirli; j v m { D i a n . ohi sviluppan o 1 loro gust o e i l loro «roma quand o sono bevut i freschis - simi. Saper e come si devon o servir e i yi - <m a tavola , durant e un banchétto, Per esempio , è cos a molto lmportan - 3* Perchè 11 vino è un efficac e colla- v ! S a t o r e d e J c U 0 C O n o n s o l ° — oome vedrem o i n seguit o — per la mani - polazion e dell e vivand e ma anch e hi " e s a l tazion e dell e medésime pol - Fr.r 1 1 palat o d i commensali , ammor - bidito e stuzzicat o da l delicat o sapor e <u un a vivanda , deve trovar e nell a troppo calore , l a tropp a umidità l o danneggiano . Va mantenut o i n luo- ghi asciutt i e freschi . Lo sapevan o i Roman i che costrui - \ vano rielle : grott e aereat e ; i '"lóro ;i -i inelli. 'M • - Il vino da past o non si teng a a lun- go i n fusti d i legno , piuttost o lo 'si travasi ! i n damigian e ed i n fiaschi. I l vetro è un . ottimo conservator e de l vino., • ••'••• E no i italiani aggiungiam o i l privi- legio id .ave r dovizia d i recipient i d i vetro che ,proprio l a indùstria vini- cola ha suggerit o all'industri a \vetra - ri,a da i famos i fiaschi toscani,-all e da- migian e de l Piemonte , dell a ; Liguria, della Lombardia , come »il viiioi ha ispirat o all'artefic e d i Murano ! ca- lici scintillanti e a l vasai o eli Tosca - v na. e de l Lazi o i be i boccal i fistoriat. 1 • Su l vino, da conservar e in'fiasca i o damigian e -si mettan o poch e gocci e d'oliò tant o • che ne *rest i un 'pièno • l-i vello.' ' .' ' • " Si abbi a cur a dovend o travasar e il vinor d i toglier e bène l'olio (che de' l rest o - dovrà esser e sempr e d i ot - tima •qualità) i n mod o òh e non ne rest i una góccia. Si usin o gl i apposi - ti aspirator i e s i ripuliscan o quindi ben ben e le part i de l vaso con stop - pa o con cotone . Il vino d i bottiglia, quando - ne r i - mang a ne l vetro , si avrà cur a d i r i - chiuderl o perchè non perd a l a fra- granza , ma non potrà conservars i a lungo. E' ben e usar e non i l tappo tol- to all a bottiglia co l cavaturacciol i e perciò bucato , ma quegl i apposit i tappi interi che megli o chiudon o e conservano . Ogni cas a dovrebb e aver e qualch e bel tapp o artistic o per tal e uso. Se ne producon o tant i e d i belli vera - mente . Sono tipici a tal e proposit o quelli scolpiti i n legno dagli artigia - ni d i Va l Gardena . Dott . Luigi Cerchiari or«u» -ài .vino xX**Uia&vm^~<à>***^ ta armoni a d i sapore , di profumo , d i delicatezza ! L T < , ' » * Agli antipasti,vall e minestr e d i bro - do, all e ostriche-s i richied e un vino bianc o fino, leggero , un ' • Capri, - per esempi o o una Malvasia o anch e la famos a Vernaccia. V; " : s f | Al piatt o forte, come less i ed altri piatti analoghi, : un vino rosso, : friz- zante , legger o come i l Chianti, i l Grignolino, i l Freisa',e d altri dèi-ge- nere . Al pesc e potet e sceglier e un vino biondo, profumato, . aromatic o quali il Capri, lì*àonéglìano,* i l Frìttali secco, i l Bianco secco extra di Mar- sala, ecc. \. All'arrosto un vino rosso, 1 fine, au- stero qual e i l Barbaresco, i l Gattina- ra, i l Campidano rosso vecchio, i l •Barolo. A l gelato , un buo n vino spu mant e come i l Moscato d'Asti. Alle frutta, un vino passito , liquo- roso, dolce , profumat o come el • stess e frutta succos e che v i allietan o l'oc- chio e i. l palat o e cioè i l Vin Santo. o i l Caluso, ì o i l Moscato, o l i Nasco , o 11 Monica dell a Sardegna . In u n banchett o irrorat o da simili succh i prelibati i commensal i eleva ranno , un osann a all a bell a terr a d 'I - talia òhe offre tant o tesor o d i succh i e di sapori!; . . « Gi l Annali d i Igiene,» pubblican o un interessant e articol o su l valor e terapeutic o de l vino, second o i l quale , da ,una statistic a pubblicate , dall a Lega Francése ' contro il cancro r i - sult a che l a mortalità a caus a d i quest o spaventos o morb o nell e regio - ni viticole è d i gra n lunga ^ inferiore a quell a dell e altr e regioni." Si desum e cos i l'azion e benefic a del vino sull'organism o umano , quan - do, naturalmente , l'abus o non tras - modi nell'alcoolismo . Le proprietà igienich e de l vino sono stat e decan - tate non soltanto , da i nostr i medici | contemporanei , ma ne l secol i più re- I moti. da somm i e dotti uomini. San Pàolo stess o consigliav a i n un'epistò la, a Timoteo : «Non usa r pi ù per lo manzi acqu a sola ne l tuo bere, , ni a un poco di , vino per lo tuo stomac o e pe r le frequent i tue infermità .» : Uan nostr a celebrità, medic a con - temporanea', li prof , Màrchiafava, ha dichiarat o che ' egli 'ritiene ;che «l'uso moderat o de l vino durant e ,i .past i (néri più d i 150-120 grammi ) non,sìa dannoso , anz i poss a esser e anch e ' uti- le all a salut e degli adulti». Ma i l vino non solo bisogn a saper - lo bere , bisogn a anche , come ha det - to urt a celebrità dell'art e cuioinaria , il cav . Pettini, capo-cuoc o d i S. M . i l Re «saperlo mangiare» e cioè in - trodurr e i l vino nella , manipolazion e delle vivande , rendendol e così pi ù sa- poróse, pi ù digeribili, pi ù profumate . «lI vino» ci fa.osservar e 11 cavalie r Pettini', « è altresì ottimo mezzo per la conservazion e dell e carn i e dei pe- sci sott o form a d i marinat e sia per alimenti da prepararsi , o crudi, o cot - ti come ne l pesc e fritto (anguill a e pesciolini vari) marinat i all'us o d i Co- rnacchie .» «lI cuoco» aggiung e 11 Pettini, « non è soltant o un consumator e d i vini raffinati per l a sua arte , ma è vini» - ; 'S6?JTtal'ii t * 'l-a degn a , cu»;di, Bac - co, là ' tèr ra produttrice , dì #»ni'eccel- lenti e svarlatisslìni, tanto . da . supe - rare sótto", ogni rapport o tutt e le v ,a-l t , r^^regionr,.d'Europa ) ,. non'',è da meno nel .camp o deH'indust,rl a ¡dei; liquóri. Famos e fabbriche : sorgon o an : ógni -^re gione , d'Italia . che offrono ;•al "commer - coi ; Chartreuse : prelibate , Vervìmit, Cognac, Rhum, prodotti degn i .id : r-i valeggiar e co i migliori (dell'estero . - I nostr i :• vini •' ci ' offrono \Vermont eccellenti ; nella'Sicili a i Marsala ' ten- gono i l primat o e -passan o i : nòstri confini diretti i n tutt o i l mondo ; o- gni regione'ha i suo i vini, ed ha an - che i suo i liquori: i l Maraschino di Zara, i l Cedro del Garda, l a Menta, il Ratafià d'Anüorno, VAlchermes. I cognac e gl i aperitivi sono molto ap- prezzat i anch e dagli stranièri e •*m'ól- dei tissimi sé ne producon o i n Italia col ' vantaggi o d i costar e assa i mefi o de l prodott o .straniero. . ?- t < ;. .'.Bisogn a però «limitare -l'uso '. die cl-i quóri perché '-'ess i i n verità ìnuoccion o all'òrganisnió; i: rib'h -pW" quest o è ' rie- neoessari o bandirli dei ; tutto"* dalla no- str a casa;^all'ospite: ; potret e , offrire non u n cocktail ma un buon bicchìe- j »rino di . corroborant e liquóre italian o ed egli ev 'ne sarà grato . Pref2riaino,,,dunqu e al,prodott o stra - niero i l liquóre italiano! Mastichiam o .meno,.parol e : esotich e ed impariam o una buona.volt a a be- re italianamente ! ' . , . - Sia dunqu e be n provvist a l a can - tina domestic a dellg,vari e spècie d i vini, è si abbia"buòna cur a d i conser - varli, Il vino è predott o delicatissimo . I l masasai Diffondete la *• SS magnific a ,.rjertoaico i --ai ga- 1 stronomla . fiBBOHiPSTO flMQO Iu 5.3 0 Rivolgersi iJl'Armrdnistrazio - n# de! Giornal e «Italia» RO- M,A Palazz o Sdam . Cno gi i ul t imi articoli sull a e- puraziion e de l linguaggi o gastro - nomic o da i vocabol i esotic i e da i barbarismi , abbiam o interessat o sopratutt o quell a class e d i lettrici, un po ' snobiste , ch e viaggian o spesso , ch e frequentan o grand i Mais — o,, meglio , albergal i — e che s i trovan o spess o i n com - pagni a d i dam e l e qual i (speci e se piemontesi ) hann o ancor a i l malvezz o d i sfoggiar e molt o fran- ces e nell a loro conversazione . Forse , però, l a nostr a campagn a di i tal iani tà linguistic a applicat a alla cucin a e all a tavola , h a la - sciat o abbastanz a indifferent e quell'alr a categori a d i let t r ici de La Cucina Italiana, costituit a dal - le modest e massaie , dall e semplic i donn e d i casa , che , d i solito, no n aman o sciorinar e ne i loro discors i terminologi e forestier e e, quindi, non hann o bisógno d i correttivi a l riguardo . A tut t e quest e brav e donnine , boi dedichiam o oggi l a ripres a d i quei consigl i pratici che ess e sem - pre dimostrarono , e dimostrano , di altament e gradire , Delia P er smacchiar e rinfrescar e In questa stessa Rubrica della « Massaia Moderna » ci siamo al- tre volte (1) occupati di tale ar- gomento, che appartiene ai più essenziali per una brava donna di casa. Ben disse Balzac: «L o strapp o a u n vestit o è un a disgrazia . L a macchi a è un'ont a ». Non trattammo, peraltro, ànco- ra di. certe speciali macchie. Sulle quali, appunto, intratteniamo oaqi le nostre lettrici; ma con l'augurio che non abbiano mai bisogno di mettere in pratica tali nostri sug- gerimenti, che i loro abiti e i loro mobili somiglieranno ad esse nella così rara — e pur così semplice — prerogativa della jmmacolatezza ! La"GuacIitiailiana, , Gli innumerevoli visitatori e le .visitatrici, altrettanto innumere- voli — che ogni giorno, da ogni parte d'Italia e del mondo intero, si recano a visitare la magnifica Fiera de l Levant e — hanno que- st'anno una sorpresa' nuova: lo Stand d'ella Cucina Italiana, del Giornal e d'Italia , e del Giornal e della Domenica . E' un vasto, elegante ufficio Cen Scambi, 'di fronte all'ufficio 'postale e telegrafico,. Ivi si è trasportata, in massai l& redazione 'barese del Giornal e d'Italia, con allq^ testa il console .Caretta. Ed ivi 14 gentile signora Caretta, nostra vezzosa col- laboratrice, il suo ottima marito, e gli altri.amici e collcgìii nostri, armati... di parécchie diecine di migliaia di copie della Cucina Ita- liana, accolgono con la massima . . • v .... . . - - — , . .~-— o ni, rriuòMtnu xraie^che^ sorge nel Palazzo de gli i cortesia visitatrici e visitatori, for- nendo ad ognuno spiegazioni, co- pie di saggio, informazioni dì ogni genere. Il successo della nostra iniziativa 'è stato subito evidente: moltissime sono state lè signore che, seduta stante, hanno chiesto di essere ab- bonate alla Cucina Italiana. E que- sto numero, che subito viene ad esse spedilo, testifica della rapidità .e della perfezione .della nostra or- ganizzazione amministrativa. (1) Vedansi . fra gl i altri, l numer i del 15 ottobre ' e 15 novembr e 1931. Macchi e vérdi di erba . I n campagn a accad e frequente - ment e d i trovars i quest e macchi e sugli abiti. Fregatel e co n un a spazzolin a imbevut a , d i alcool , quindi lavat e co n acqu a e sapone . Di caffè Se l a macchi a è piuttost o scura , vuol dir e che i l caffè contenev a c i - coria ; ad ogni modo , se ce ne ac - corgiam o immediatamente , sa rà ben e passarv i subit o u n pannolin o bianc o pe r cercar e d ì assorbir e su - bito i l liquido ch e s i è versato , premend o ed appoggiand o l a mac - chi a su u n altr o pann o bianco , i n mod o che anch e sott o poss a esser e assorbita . Se l a macchi a foss e grand e e su d i u n abit o d i lan a chiar a (perciò molt o visibile) è be- ne ricorrer e all a seguent e ricetta : preparat e i n un a tazzin a un a me - scolanz a d i mezz o tuorl o d'uov o e 1 mezz o d i glicerina ; mescola i bene , coprit e l a macchi a co n que st a miscel a e lasciatevel a ««alche ora . Dopo , lavat e i n acqu a tepid a e l a macchi a s a rà swmpjarsa . Sti- rat e subit o con ferr o càtóo. Di inchiostr o Se fresche , son o facili da toglie- re su qualunqu e tessuto , applican - do immediatament e latt e tepido . Anch e i l limon e pu ò anda r bene , se lasciat o cader e a gocci e sull a macchi a posat a su un a cart a as- sorbènte che s i avrà cur a d i smuo - ver e ad ogni goccia , i n mod o ch e l'inchiostr o no n debb a esser e r i - assorbit o dall a stoff a stessa , ma lasciat o completamente . Premer e anch e co n u n dito copert o d i u n pannolin o d i tel a che s i avrà cur a di mutar e ogni poco . Di untum e di ruote Quest e macchi e s i posson o to - glier e subit o fregand o u n pann o imbevut o d i acquaragia ; indi co - prir e co n farin a bianca , lasciar e qualch e or a e spazzolare . Oppure : se l a macchi a è legge - ra, fregarl a con latt e tiepid o (co - me consigli a l a nostr a abbonat a Clementin a Stagn i d i Dozz a fcno- lese) . eia penetrar e bene , lasciandol a per divers e ore ; così assorbirà 11 grasso . Indi s i spazzol i ben e i l tap - peto . La Carolin a Valvassor i nell a sua Enciclopedia , pe r l e macchi e d i unt o su i tappet i consiglia : «Ben- zina e polver e d i talco , mettend o sotto , i n corrispndenz a dell e macchie , un a cart a asciugante , poi spazzolar e ». Di catram e Si bagnan o d i trementina , co - prendol e subit o d i polver e d i t a l- co. Dop o mezz'or a s i ripuliscono . Di frutt a e di vino Le macchi e d i vino su i tessut i di lan a s i cancellan o pi ù facilmen - te che sull e tel e d i coton e e d i l- i no. Pe r l e prim e bast a un a sem - plice lavat a co n acqu a cald a e sa - pone ; pe r le seconde , fat e bollire ih. u n piccol o tegam e dell a mann a (3 cucchiaini ) e co n quest'acqu a cald a lavat e l'oggetto , ch e prim a avret e bagnat o co n acqu a pura . Sulle seggiol e di cuoi o Le seggiol e d i cuoi o divengon o molto bell e e ritornan o come nuo - ve se s i passan o co n un o stracci o bagnat o i n un a soluzion e d i cer a e trementina . Un a volta ch e l e macchi e son o andat e via , v i s i pass a un a man o d i bianc o d'uov o e s i strofinan o co n un a stracci o morbido . Come toglier e i l lucido agli abit i Ogni person a s i sarà fatt a or - mia quest a domanda , perchè vera - ment e tal e problem a er a rimast o insoluto , almen o sin o a poc o tem - po fa ; anz i s i er a finito co l con - cluder e ch e i l lucido no n s i poss a toglier e perchè quand o l a stoff a è consumat a no n c' è pi ù null a d a fare . Anzitutto, se i l lucido indic a che l'abit o no n è uscit o 11 giorn o prima da l sart o e pu r tut tavi a so- pravvien e prim a che s i poss a par - lar e d i decrepìtezaz dell'abito , se è insomm a u n mal e giovanil e del - le stoffe' 1 scur e e pettinat e (sa - ghe ecc. ) com e t u t ti i ma li giova - n i l i, s i dev e pote r guarirlo . Visto che l a fibra è ancor a sana , c i pen - saron o certun i a guastarl a co n dell e cart e vetrate , e co n dell e spazzol e d i ferr o o d ì otton e otte - nend o quest o risultato : che se'pri - ma s i vedev a un a piccol a diffe- renz a tira M punt o ancor a nuov o dell'abito , e quell o che s ì er a luc i- dato , dop o tal e delucidatura , t u t ti potevan o accorgers i che l'abit o er a stat o delucidat o i n que l punto , poiché tal e energic a operazion e a- veva cambiat o l'aspett o a l tessu - to. Volend o delucidar e l a stoffa , l'avevan o « garzat a ,» e quest o er a l'errore . Invec e d i graffiarla , pro - vat e a pungerla, 1 e fat e ci ò mentr e la stoff a è cald a d i vapore ; 1 r i - sultat i sarann o sorprendenti . La Rivira, Casa e Lavoro infor- ma che tal e scopert a è stat a fatt a recenternent e d a un Italiano , ch e ottenn e i l brevett o ne i principali IStati, pe r un a «spazzola a r u l li nissim e ». L o scopo , com e dicem - m,o è d i punger e ripetutament e 11 tèssuto, ossi a trafiggerl o da part e a part e mentr e ancor a fum a d i vapor e prodott o poc o pr im a s t i- rand o con u n ferr o assa i cald o ed un pann o bagnato . L'apparec - chiett o vien e tenut o pressat o sull a stoffa e fatt o scorrer e innanz i e indietro . Avviene ch e i ci l indrini rotolan o sull a stoff a e l e punt e penetran o internament e a rimuo- vono l e fibre (co l risultat o d i r i - gonfiar e i l tessut o e mescolar e l e fibre levigat e all e altre) . Metod o che i n pràt ica d à soddisfacent i simi risultat i essendo , anche , u facile sicur a applicazione . L a stof fa no n s i rovin a perchè le pu n Uen hann o l a sol a funzion e pungerl a e no n d i « garzarl a ». Cioè d i sollevar e i l pel o come nel - la stoff a nuova . di di Abbonament o cumuolaptreivun an,nalo Di unt o in gener e Se su stoffe leggère, s i applic a sull a macchi a polver e d i sapon e o farin a bianca , l a s i copr e co n un sorbent e sopr a e sotto , ponendovi , qualcos a d i pesant e ch e prem a sull a macchia ; s i lasci a qualch e ora , indi s i ripulisc e e l a .macchi a sarà scomparsa . —Quest o sistem a serv e sopratutt o sul cosidett o Crèpe Georgetie. Se sui tappeti, s i vers a sopr a l a macchi a farin a bianc a e l a s i fac - Pre rinfrescar e il vellut o nero Per rinfrescar e i l velluto ner o s ì prend a un o straccin o d i lan a ner a o d i velluto imbevut o ne l petrolio; ; strofinar e i l velluto tenendol o so - spes o e no n poggiat o su l tavolo , poi stirarl o da l rovesci o sempr e tenendol o sospeso , e lasciarl o mol- to all'ari a perchè perd a l'odor e de l petrolio . Pre pulir e i paviment i Paviment i a matton i semplic i Facend o un a semplic e pulizia' con l a granata , s i sollev a polvere , dannos a all'apparat o respiratorio ; E DAELDLOME„NeIaCallA*'CAUCIITNALIANA, , Leir
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