LA CUCINA ITALIANA 1934

N. 4 — 15 Aprile 1934-XII I J A cucina italiana IV di fare la conserva si avrà cura di tener a parte le bucce delle arance die via via si saranno mangiate, si potranno benissi- mo aggiungere alle altre senza che il sa- pore della conserva venga alterato, anzi, acquisterà maggior sapore di candito. Oc- correrà forse aggiungere un po' più di zucchero (che potrà essere regolato a pia- cere, assaggiando) ma che verrà compen- sato dalla maggior quantità di conserva. « Se è fatta bene e ha raggiunto quel grado di cottura voluto, sarà squisita e si potrà mantenere, in barattoli di vetro o dj porcellana, per molto tempo. « Questa conserva è indicata per bambi- ni come per adulti e specie per quelli af- fetti da poco appetito ed è conveniente, perchè non .viene eliminato nulla dalla frutta, ma anzi si può usare anche parte di quella che invece va sempre dispersa ». L. C. V., Genova — Ti promisi che ti avrei dato risposta nel numero d'aprile sulla tua richiesta per la quale ho inter- pellato il capo credenziere dell'a Hotel Majestic » di Roma cav. Manfredi, grande Cordon-bleu del ramo, ed ecco la sua ri- sposta: « La preziosa essenza, contenuta nelle bollicine degli aranci, mandarini e limo- ni, non si può raccogliere, se non a mez- zo del' rispettivo alambicco ! ! Ciò che è as- sai difficile installare in famiglia! « Si può però usufruire dei cosi detti sesti rapati sulla pura epidermide del frutto, serbandoli in vasetto di vetro ben chiuso dopo di averli rotolati completa- mente in due o tre cucchiaiate di zucchero semolato. * Servendosi poi di quest'ultimo come profumo nelle creme, nelle paste frolle e in quasi tutti i dolci di famiglia. « Si possono anche mettere i suddetti testi a crudo in piccole boccette di vetro ripiene di alcool finissimo, dove, dopo una ventina di giorni di fusione, si troverà un alcool profumatissimo che può servire per Punch finissimi o per inzuppare torte o zuppe inglesi, sospiri, babas, ecc., ecc. ». G. M., Lecce — Anche per te, trascrivo la risposta che mi è pervenuta dal cav. Manfredi : « X migliori datteri sono quelli dell'Afri- ca, che vengono riempiti poi con pasta di mandorle (bianca, rosa, verde pistac- chio) e anche al cioccolato. « In seguito vengono brillantati e se si serbano immediatamente, vengono pure caramellati. « L'operazione è assai semplice sempre se si tratta di eseguirla in laboratorio di pasticceia o di confetteria. Riesce invece difficilissima, e direi quasi impossibile, se si vuole fare in famiglia. _ « Le maggiori difficoltà sono : procurar- si la cosi detta Pasta di mandorle reale senza il. macchinario per la macinazione; e l'installazione necessaria per il brillan- tamento, dopo che i datteri sono riempiti 1 I v A M I Q M O R © I N S C A T O L A LA PREFERITA DA TUTTI porehè offre un piatto prelibato • pronto Soc. An» A L F O N S O 5 A D A MONZA i l a ogni modo per favorire la gentile abbonata, consiglio di comperare dal pa- sticcere la necessaria paita di mandorle già profumata e colorata. Riempiti poi i datteri (a cui sarà stato tolto il nòcciolo) rigarli con una forchetta e lucidarli con gomma arabica diluita con acqua calda; oppure rischiare di caramellarli uno a uno. Anche questa operazione non è del- le più facili, trattandosi di cuocere un po' di zucchero al punto giusto, cioè fare il Gran Cassi, per la quale- operazione la lunga pratica sostituisce qualunque gram- matica. « Il consiglio migliore è quello di sof- fermarsi al sistema più semplice della im- mersione in gomma aràbica diluita ». Q. G., Corteoiona — Se questo fosse un giornale di letteratura, abbastanza na- turale sarebbe il ricevere dalle abbonate di esso « gioielli epistolari » comprovanti alta squisitezza di sentire, * Doppiamente mi è gradita « questa cor- rispondenza d'amorosi sensi » attraverso un periodico... di cucina. Il tuo biglietto mi ha commossa. Grazie! ¡3, ricambio au- guri. G. R., Varese — Ma carne ? Se do' del t tu » alle abbonate sconosciute, dobbia- mo seguitare a trattarci col » tei » proprio perchè noi due ci conoscemmo molti anni fa? Sono lieta di mantenere vivo il tuo Sim- patico ricordo attraverso questo giornale, ma protesto contro la chiusa della, tua Ietterà: t Sentitamente commossa mando a Delia il mio mesto addio! ». Sei proprio sicura che non ci rivedremo più? LAVANDA C0LD1NAVA FRAGRANTE COMK IL FIORE , Vi è in questo profumo di fiori alpini l'aristocrazia delle cose fettone e sem- plici. Usato per la toeletta e per la b i ancher ia dà rilievo e distinzione tta saggio si riceve inviando lire una in francobolli alla Ossa: A . N I G G I & C . - I M P E R I A 0 R E 6 L I A Alle care abbonate di questo giornale, come a tutte le mie conoscenze private* io devo, io voglio, infondere ottimismo. Le iniezioni di ossigeno psichico costi- tuiscono una buona terapia femminile che va tutta a vantaggio della famiglia. Ed ecco perchè io rispondo al « mesto adi. dio » con un sorridente arrivederci ! « VIOLETTA », Nago Trentino — Se M sposa va all'altare abbigliata in grama- glie per lutto paterno^ chi l'accompagna non ha l'obbligo di essere anch'essa ve- stita di nero; e non soltanto non ne ha l'obbligo, ma lo deve evitare per intuitiva ragioni di scaramanzia. Naturalmente, non verrà in testa a per» sona fine di adottare colori accesi e fori me eccentriche; ma tinte smorzate e linee, modeste si confanno benissimo vicine al vestito di lutto. Indossi dunque tranquillamente il- suo 'abito color marrone. ABBONATA 284-31718, Milano — Nel bel libro d'Ines e Mimi Bergamo intitola- to « A regime, ma senza rinunce » (edi- tore Hoepli, Milano) sotto il titolo: «Re- gime del gottoso e del reumatico» viene trattato tutto quanto può interessare per i piatti indicati a chi è affetto da arterio- sclerosi, A. C., Piacenza —. Ti deve essere sfug- gito quanto scrissi sul numero di marzo nella conclusione alla rubrica «Massaia Moderna». Vuoi rileggerlo? A. C. C., Serrent di Cagliari — Dovero- samente fec spedire. Hai ricevuto? « SPERANZA », Palermo — Sono quasi Alla fine del 1934 offri- remo alle nostre abbona- te, in dono amichevole, l'indice e la copertina per; l'annata della CUCINA, perchè il Giornale possa essere rilegatole conser- vato. L'abbonamento annuo co- sta L. 5.30, e può essere fatto in ogni momento), r

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