LA CUCINA ITALIANA 1934

riSf^gg - r » " 1 • r ' « •>•(-• N. 4 — 15 Aprile 1934-XII LA CUCINA ITALIANA JS_ 1 -jCl pagina dei nostri bambini Poiché questo è 11 giornale delle doline italiane, anzi delle massaie, (e in ogni massaia si presuppone una madre) noi che ci preoccupiamo di fare di questo fo- glio qualcosa che sia sempre più rispon- dente ai desideri delle nostre amiche, vogliamo fare oggi alle nostre abbonate un regalo che — ne siamo certi — riusci- rà a tutte graditissimo: regaliamo cioè a tutte le mamme una pagina per la col- laborazióne delle loro bambine. Pensiamo che ogni mamma abbia l'am- bizione e l'orgoglio di vedere formarsi e svilupparsi nella propria bambina quel senso tutto femminile di amore alla casa, di interessamento ai piccoli lavori don- neschi più adatti a una giovinetta, e che cosi bene si addicono alla sua indole e al- la sua età. Esistono, inoltre, dovunque Scuole di economia domestica e corsi speciali intesi a dare alle future mammine tutte quelle cognizioni necessarie per riuscire poi nella vita spose e madri di famiglia esem- plari. Bene: nella pagina che da questo nu- mero apriamo alla collaborazione delle giovinette, noi pubblicheremo quei rac- conti che ci sembreranno più meritevoli e più adatti al nostro giornale : quelli che meglio ci presenteranno un quadretto di vita casalinga, la descrizione di un lavo- ro: tutto ciò, insomma, che ha attinenza alla vita domestica e all'attività femmi- nile. Insieme al racconto potremo pubblica- re anche qualche illustrazione e il ri- tratto... dell'autrice. Vogliamo, insomma, che la Cucina ab bla anche un angolino riservato alle più piccole, e sarebbe infinitamente caro che questa palestra contribuisse ad ac- cendere ed a mantenere vivo nelle nostre piccole amiche quell'amore alla casa ed alle faccende domestiche che sono la ba- giuoco. Esse sono sempre in silenzio, non fanno mal una bissa, sempre Quie- te al loro posto e aspettano che la loro sorellina maggiore tonti dalla scuola. Giorni or sono venne a trovarmi una mia compagnetta di tettola. La feci entrare nella cameretta « la invitai a sedere stai divano. EUa guardava in giro ammirando ed io ero proprio felice. Le mostrai le mie bam- bole, le feci sentire una graziosa suo- natina che sto studiando. Rimanemmo a giuccare finché la mia compagna non mi lasciò ed allo- ra mi misi quieta alla scrivania a studiare: La notte quando mi sveglio e (Ola piccola luce della lampada che illumi- na la Madonna, guardo in giro, mi sembra dì sognare e di stare nel paese delle meraviglie. Tutto debbo al mio babbo che lavo- ra tanto per vedermi felice. Che potrò fare per lui più efi« amarlo tanto, tanto? MARISA POGOI di anni 9 V t IV Elementare " Roma (Ins. Marzi - Scuola Trento e Trieeta) 1 se dell» serenità e della prosperità fami- liare. Cominciamo oggi dal racconto di una piccola amichetta romana, Marisa Poggi, che con gusto tutto femminile e con le sue rare doti di osservatrice descrive la sua cameretta, La fotografia ce la mostra seduta al piano nella stanza da lei cosi felicemente descritta. Attendiamo ora dalle nostre abbonate 1... capolavori delle proprie bambine. La mai camearett La mia cameretta mi fa pensare al nido dove gli uccellini dormono con la testina sotto l'ala. Essa non è grande ma è molto graziosa e comunica con la camera della mamma e del babbo tanto che io posso udire le loro voci care. « Buona notte MarisaI » è l'ultima dolce parola della mamma prima di addormentarmi come una benedizione. La mia cameretta mi sembra più bella di una reggia. Vi è un magnifico divano-Tetto ri- coperto di seta avana e marrone fatto fare su disegno del mio babbo. Sul comodino del lettino c?è un bellissimo lume e sopra il divano una bellissima Madonna di legno in una cornice dal- la forma di rombo. In fondo alla ca- mera v'è un lucente pianoforte sul quale io studio (non troppo) e appog- giata all'altra parete una piccola scri- vania. Il pavimento è coperto da uno splendido tappeto che il babbo ha com- perato per abbellire la mia cameretta. Sul divano tengo allineate sei bambole che sono le mie sorelline con le quali

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