LA CUCINA ITALIANA 1934

N. 4 — 15 Aprile 1934-XII LA CUCINA ITALIANA JS_ dandole dei semi e disponetele «opra il pane. Condite il tutto con abbondante olio in cui avrete tagliuzzato qualche spicchio di aglio. » Fate bollire « parte tanta acqua quanto basti per bagnare questa composta leg- germente salata e versatela nella zuppie- ra^ Dopo qualche minuto potete servire. ASANCB AL MARSALA. Prendete «e! aramele piuttosto grosse e dalla buccia grossa; tagliatele a metà e su ogni mezza arancia cospargete un cuc- chiaino di zucchero. Versatevi sopra un mezzo bicchierino di cognac; poi, lasciate riposare un poco fino a che le mezze aran- cie sieno bene imbevute di zucchero e di liquore. Ritornate allora a comporre i frutti e ponete ogni arancia in una coppa di cri- stallo. Si servano con cucchiaino e con biscotti od amaretti. MARMELLATA DI ARANCE Prendete u aranci, un limone bian- co, zucchero bianco fine, quanto è il peso degli «ranci, 4 cucchiaiate di rhum genuino. Con la punta di urna forchetta bucate tutta la scorsa degli granci ,poi tene- teli in bagno per tr« gì«»? cambiando l'acqua aera e mattina. Il quarto giorno tagliateli a metà a filetti grossi jne*:o centimetro circa gettandone via i semi, Pesateli e solo allora regolatevi per lo zucchero e per l'acqua nelle propor- zioni indicate. Metteteli al fuoco, da pri- ma con la sola acqua, e dopo dieci minu- ti di bollitura aggiungete il limone ta- gliato come eli aranci. Subito dopo ver- sate 1°. zucchero e rimestate continua- mente, finché il liquido non avrà ripre- so il forte bollore, perchè altrimenti lo zucchero precipita in fondo e potrebbe attaccarsi alla casseruola. Per cogliere il punto della cottura versatene a quando a quando qualche 'goccia su di un piat- to e se stenta a scorrete, levatela su- bito. Aspettate che sia tiepida per ag- giungere il rhu-n e versatela nei vasi per conservarla come tutte le altre con- serve da frutta, (dal Regalo di N >zza di E. Ron ».gnoli). "ARANCE CANDITE Si scelgono gli aranci maturi dal .a scorza spessa, si sbucciano e si mettono le bu-ccie a cuocere nell'acqua, fino a eie diventano tenere." si tòlgono e si immergono, in un recipiente d'acqua fre- sca lasciandovele una giornata e cam- biando l'acqua due. o tr e volte. Si pre- para uno sciroppo' semplice con mezzo litro d'acqua e 700 grammi di zucche» si 1ascia intiepidire « vi si mettono Jt scora» bea scolate dall'scq-ca si fa di nuovo bollire per du« ore, si ritira dal fuoco * ti lascia In riposo per venti- quattro ose. Dopo <U che si rimette h bcHUre per un'afta» mezz'ora. Si tolgono 1« buocie, si lasciano seccar« all'aria, sopra dei piatti Indi si conservano In scatole, (dal Recalo H Nozze di E. So- magnali). Coreat Tipe Éall tea Mg 02 (Perossido di Magnesio) L'unione delle sostanze che compon- gono il DENTIFRICIO GIGLIO sono 11 frutto di una ponderata e sapiente combinazione chimica che, attraverso prove e risultati è riuscita ad essere perfetta per rispondere pienamente allo scopo. Il Perossido di Magnesio Mg 02 è, fra le altre, una delle sostanze che dà a questo prodotto italiano il suo alto valore scientifico poiché, a con- tatto con l'acqua sviluppa ossigeno nascente (acqua ossigenata) il quale, mentre ha la proprietà di imbiancare lo smalto non reca col tempo alcun danno all'integrità di esso, ma ottiene altresì la Cosmesi perfetta dei denti e della cavità boccale. Inoltre a suo gusto è gradevolissi- mo e dopo l'uso lascia alla bocca un grato senso di frescura. ALLE SIGNORE si consiglia di adoperare il DENTIFRICIO GIGLIO VERMIGLIO il quale, conservando lo stesse proprietà del Dentifricio Giglio normale, ha 11 pregio di colorare la gengiva, di un bell'incarnati) naturale, facendo maggiormente risaltare la bianchezza dei denti, mentre la bocca acquista anche il fascino della fre- schezza e della salute. Anche il DENTIFRICIO GIGLIO VERMIGLIO è composto di sostanze pure innocue e scientificamente do- sate. GUGLIELMO SEKEPA . ROMA ROMA - Via Vittoria Colonna, 35-37 Inviando L IJ50 si spedisce franco di ogni spesa un tubo grand» normale od un tubo medio VERMIGLIO P 3 J T H Ì 3 LA NUOVACUCIIIA CCOUOIIICANMS P R g M U S N o y n ^ J CON FORNO- SCALDA— -VIVANDE

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