LA CUCINA ITALIANA 1934

N. 4 — 15 Aprile 1S34-XII IJA CUCINA ITALIANA 31 Non meraviglia la constatazione clie nel dodicennio susseguente la vittoria, il. consumo del riso in Italia aia andato sempre più diminuendo. Sorprende, invece, che ciò nonostante, la nostra risicoltura abbia potuto ri- prendersi ed ascendere, per merito d à Regime e del diffondersi del progresso tecnico agrario, ad uno dei primissimi posti nelte nostra economia agricola: estendendosi per oltre 140.000 ettari nel territorio di 37 province, oggetto di pro- ficua attività per 33.000 aziende risicole r per 700 riserie^ e fonte di lavoro per circi 500.000 persone per un totale di oltre venti milioni di giornate lavorative all'anno. E mentre questa provvida ma oscura fatica rimaneva da noi quasi ignorata, ed il riso continuava ad esser« giudica- to nella su$ povera veste di guerra, questo nostro prodotto selezionato nelle varietà c migliorato nella lavorazione, sapeva acquistarsi, oltre i confini, la ta- ma di t migliore del mondo » ^ si apriva lo sbocco in tutti i principili i mercati esteri, sviluppando un'esportazione di c i l '¿a 3 .500.000 di quintali in risone, per un valoro dj quasi duecento milioni di lire all 'anno. Ora la crisi mondiale ha reso onerosa e difficile la continuazione di una cor- rente di traffico tanto importante. Ogni paese cerca di viver« con le proprie ri- sorse e si sforza di impedire l'entrata alle_ merci estere. Si rende quindi necessario consumare una maggior quantità di riso in casa riduzione di una secolare coltura ed al nostra s e non 6Ì vuole arrivare alla conseguente aumento della disoccupazio- ne. i ; Duce per primo ha intuito questa necessità: lia dato il suo alto incita- mento alla propaganda del riso ed ha costituito uno speciale organismo corpo- rativo, l'Ente Nazionale Risi, che armo- nizzando gli interessi delle vari*, cate- gorie interessate sotto la guida del se- nat o» Aldo Rossini, provvede efficace- mente aUa tutela della produzione ri- siera. Si deve aver fiducia che gli italiani tutti, 1 giovani specialmente, accolgano lalto incitamento del Duce e la auto- revole parola della Scienza. Non si tratta più di mangiare conti- nuamente riso c, tanto meno, quel riso asiatico o comunque scadente che i fanti dt guerra dovettero mangiare in cosi grande quantità e per di più mal cotto e poco condito. Basterebbe che tutti gli italiani man- giassero il riso quattro o cinque volte alla settimana, per determinare il riag- giustamento del consumo all'entità at- tuale della produzione Cosa nòn difficile e' oh« non richiede sacrificio alcuno. l i riso italiano, infatti, come la Scien- za ha dimostrato, è un alimento di ec- cezioanlp valore: ricco d; sostanze pro- teiche, d'idrocarbonati di fosforo e vita- mine; i il genere più a, buon mercato, e si può preparare in centinaia di ma- ° l e T e differenti, per cui non stanca. annuo al (Ornale dela Domenica n cosaí L 12 RISO 1 PACE

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