LA CUCINA ITALIANA 1934

chè producono effetto analogo a quel- lo deglj idrati di carbonio sull'orga- nismo, sviluppando calore, energia, re- sistenza. Questi alimenti sono particolarmen- te indicati in inverno e nei paesi f r eddi Sono cibi ricchi di grassi 1 seguen- t i : il burro, la panna, gli olii in ge- nere, le f r u t ta oleose (noci, mandorle, cocco, nocciole, ecc.). I sali minerali, det ti anche alimen- ti mineralìzzatori, sono rappresentati dagli erbaggi, che hanno una par te important issima nella alimentazione: insalata, spinaci, cavoli in genere, cardi, bietole, asparagi, carciofi, finoc- chi fagioletti, zucche, .melanzane, ce- trioli pomodoro, carote, ravanelli, se- dani, rape, ecc. Fru t t i succosi; uva, pere, mele, pru- gne, ciliege, arancie, fragole, lampo- ni. pesche, albicocche, mirtilli, ribes, corniole, eco. Gli alimenti mineralìzzatori servo- no a mantenere l'equilibrio delle no stre funzioni. Essi regolano e norma- lizzano il nostro ricambio, riat t ivano la circolazione del sangue e sostengo- no da soli il nut r imento di vari tes sut i: denti, smalto, ossa, tendini, ecc. Nota bene: Spinaci e asparagi so- no controindicati per chi soffre di ar t r i te o comunque di acidi urici, i n dicatissima invece la cura del limone Si raccomanda in modo speciale il po- modoro fresco (ben spellato) sopra- tut to ai malati di fegato. Assorbenti ed emulsionanti Varie sono le mater ie vegentali u- gualmente t>uone e il cui potere assoi • bente può essere annientato sia me- scolandole con qualche solvente che facilita la penetrazione, sia impiegan- dole calde con che si fluidicano le mater ie grasse da togliere. Tali sono la far ina, l'amido, la fecola, la car ta assorbente, il talco, la creta, l'argilla. Gli emulsionanti agiscono asportan do i grassi dopo averli suddivisi in finissime goccioline . I principali emulsionanti sono i sa- poni le soluzioni di saponlne e quel- le di fiele di bue. Anche questi rea- genti agiscono meglio a caldo che a freddo e sono più at t ivi se alcalizzatl con un po' di ammoniaca. Si osserva infine che devono essere preferi ti i saponi che danno molta schiuma perchè questa faci l i ta lo sgrassamento delle libre. Le soluzioni di saponlna ot tenute per decozione della scorza del legno di Panama, comunemente det to sapo- naria, sono molto efficaci. Si consiglia, quando le materie gras- se non sono recenti o presentano dif- ficoltà i alla loro, rimozione, di diluirle pr ima ' con , un grasso o olio facile da emulsionare. Fiori Per spedire fiori entro ceste o sca- tole. — Per fare le spedizioni entro ceste o scatole, di fiori delicati si ap- plica all 'estremità una pallina di sta- gno inumidita e coperta di car ta im- permeabile *o stagnola per evitare la evaporazione. Fra le foglie ed i petali, La meravigliosa LO- Z I O N E R I S T O R A T R I . CE EXCELSIOR (li Singer Junior rida e mantiene ai ca- pelli il colore natu- rale della gioventù, è . una tintura; adatta ad Qgjii tura. Vendesi *da anni. Lire l i. si met te car ta velina per togliere ogni contat to; quindi si copre con uno stra- to di leggera ovatta. Per far rinvenire fiori appassiti. — I fiori appassiti possono rinvenire, im- mergendo completamente nell 'acqua foglie e gambi e ' mantenendo umido il fiore fino sotto ai calice. • Per compiere la fioritura di fiori non completamente sbocciati giunti in cesti dopo lungo viaggio. — Si met ta- no entro vasi profondi, stret t i, pieni d'acqua intiepidita, che si dispongono sul fondo dì una tinozza da bagno, nella quale si versa acqua bollente per l'alterna di 5 o 6 centimetri. Co- per ta la vasca ed i fiori con un pan- no ,si lasciano questi per alcune ore nel vapore caldo; la ma t t ina seguen- te si trovano i pètali aperti. I gambi si avvolgono con striscio- line di car ta velina o pergamenata, sino a cinque o dieci centimetri dal- l 'estremità fiorita per mantener li di- r i t t i e rigidi; quando hanno preso consistenza, si liberano dalla carta. Per conservare il burro 1. Sistema: Pr en i e re tre chilogram- mi di burro fresco, sbatterlo per eli- minarne 11 siero, asciugarlo in una tela bianca e metterlo in una gran- de bottiglia ammassandolo fino a die- ci cent imetri dal collo. Turare e sot- toporre la bottiglia a un bagno-ma- r ia solamente fino all'ebollizione. Ri t irarlo quando il bagno ha rag- giunto una temperatura di raffredda- mento che si può sopportare con la mano. • Questo burro si conserva per sei me- si molto fresco. 2. Sistema: Gr. 100 di zucchero In polvere, gr. 200 di sale fino, gr. 100 di ni t rato di potassa: « . Per ogni chilogrammo d j burro u- ni re gr. 60 di questo miscuglio. Sbarazzare il burro dal siero, impa- starlo bene e chiuderlo ermeticamen- te in pignat te di ter ra. Come si puliscono le scarpe SI usino creme a base di vasel ina, cera è t rement ina e in quant i tà non eccessiva: -le creme acide rovinano il cuoio. Scarpe di capretto. — Non sì ' usi la cera, nè creme acide, ma soltanto vasellina o lat te. Scarpe di pelle lucida. — Si lavano con unà spugna, si strofinano con un panno finché riprendono il lucido; ad intervalli si spalma olio di lino con lat te grasso. Scarpe di pelle gialla. — Si puli- scono con crema gialla, strofinando con un panno. Scarpe fantasia. — Si adopera ben- zina e ovat ta asciut ta. Scarpe bianche, scamosciate. — £3s, pone e acqua o lptte; se, sono molto sudice, benzina e talco. Scarpe scamosciate nere. — Cer- vina nera, , sciolta con poca acqua e appl icata con la spugna, spazzolare il soverchio perchè le calze non ven t i- no insudiciate; car ta vet rata quandi sono molto sporche. Scarpe da ballo in raso bianco o colorato. — Si puliscono con una pez- zuola bagnata nell'alcool; quindi si asciugano con ovat ta; se vi è una macchia di sudore di ffusa, si adopera l 'ammoniaca e ia polvere di talco. Scarpe argentate o dorate. — Sì corservano nella car ta velina nera. A proposito di scarpe, ramment are la buona regola di. tenerle sempre nelle relative forme per evitare che prendano pieghe. I n mancanza delle forme o delle molle speciali che le mantengono di- stese, si riempiano di carta. Per invecchiare il vino Inter rare le bottiglie per uri ann<J nella polvere di carbone coke. Cosi il vino in dodici mesi, lnvec- ehierà di dodici anni | DELIA OMAR 1 Giugno 1934-XII LA CUCINA ITALIANA 29

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