LA CUCINA ITALIANA 1934
pletamente e ricomposta con una far- cia cruda di vitella alla finanziera'; due terzi di carne pestata e passata pe r staccio insieme ad un ierzo di lardo, spezie, sale, idea di peperonci- no o caienna, 2 uova, quindi mescolar to dito di cognac, fegatini di pollo tagliuzzati al Marsala, tartufi neri e lingua salmistrata a dadi, qualche pi- stacchio mondato ed alcuni cucchiai di crem a doppia. Avvi luppata in un lino e legata: un'ora e mezzo di bol- lore lentissimo in brodo aromatizza- to con odori, alloro, timo, Marsala e tutti 1 cascami della pollastra. Raffreddata sul ghiaccio e ricoperta con salsa gelat inata al la catalana. Circondata sul piatto con tartufi al- la diaccia di carne. Pratico per gi- tanti con borsa... a lungo metraggio. (Premio: orologio d'oro)'. Duchessa di Brady: «Piat to di carne in gelatina». _ Disposta arti- sticamente e secondo i colori delle diverse carni, da formare un mo- saico con strati di gelatina sapori- tissima. Involucro: una magnifica le- gumiera in cristallo con coperchio... naturalmente non commestibile, ma ben quotata per i a lotteria. (Diplo- ma d'onore). Cuoco contessa Spailetti: «Timbal- lo con leccornie assortite». — Tut ta la gamma dei colori e dei sapori in una squisita farcia di pollame al Por- to. Praticità, arte raffinatezza (Pre- mio: penna stilografica). Donna Dora Ruspoli: «Artistica ge- latina alla primaverile». — «Aspasia» di carni miste a vari colori vegetali: punte d'asparagi, pisellini, carotine, sott'acetl. Veste trasparentissima, am- brata: una indovinata gelatina per campagna. (Diploma d'onore). Donna Giulia Brambilla: «Pernici in galantina, in salsa gelatinata». — Numerosa famiglia di pernici (sorpre- se nelle boscaglie di Villa Ruffo?) riu- nite in profumato congresso di finissi- mi liquorosi e di esseme carnee, tar- tufi, fegato d'oca e ben scetli condi- menti. Praticità.... signorilità. (Diplo- ma d'onore). Donna Beatrice Theodoli: «Assorti- mento di sandwichs ». — Quanti ne può comprendere una fantasia raffi- nata. (Diploma d'onore). Signorina Renata Sacerdoti: «Tor- ta alla ravennate». — Magnifico Pan di Spagna pavimentato di «ravenne» semi-candite, trasparentissime al «Li- quore di Zara». Eleganza, utilità e dolcezza latina. (Diploma d'onore). Scuola Professionale «Regina Mar- gherita ». —. Ben riuscita Pasta al no. me patronimico della Scuola. Amoro, sa fusione di pensieri, promessa di fu- ture, eccellenti massaie. Auguri. (Di- ploma d'onore). Grande Albergo Reale: «Pasta gè- nóvese Mario de' Fiori. — Di squisita fattura interiore, decorazione floreale al fondente con curaçao. (Premio: medaglia d'oro). Grande Albergo Ambasciatori: « Vi- vanda di pollame in crema Canarie ». — Fricassea di fine buon susto, vero capolavoro del genere, rispondente ad' alto senso di signorilità. Spiacente che I l treno (Foto Perry). lo spazio ci vieti dame la ricetta. Giunse caldissima ma in ritardo per la Giuria. Meritato encomio all'autore, fuori concorso. (Diploma d'onore). Grand Hotel: «(Bighe romane con torta». — Centro da buffet o per ta- vola fredda, ben eseguito e con pasta eccellente f ra le due bighe, gettate in opposte direzioni, così che alla Torta poteva toccare la sorte dei... tradito- r i Magnifica esecuzione decorativa; mancanza di praticità per un conve- gno campagnolo. (Diploma d'onore). Albergo Eden: «Pasticcio di fegato grasso » — Enorme forma classica di pasticcio, racchiudente un composto saggiamente d.osato, perfetto nella so- bria decorazione. (Premio: penna sti- lografica). Albergo Saturnia: «Involtini tartu- fati ». — Preparazione corrispondente ai dati del Concorso. (Diploma d'o- nore)'. Circolo della Caccia: «Noce vitella tartufata ». — Tecnicamente irrepren- sibile, ricca, profumatissima. Giunse calda aguzzando i sensi della Giuria. Bel lotto. Marchesa di Villelranche. Princlve- sca Casa Ruspoli„ Contessa Macchi di Cellere, contessa Brambilla (fuori Concorso, perchè giunti in ritardo ì vari donativi) Ditta Motta: «Panettone extra». — Diploma di alta benemerenza. Ditta Latour: « Sfogliata alla Cac- ciatora » ed un « Cake ». — Degni del gran nome della Ditta SS. Apostoli. Ditta Oddone: «Splendida Torta Porta-Foi-tuna», — simpaticamente accolta e premiata all'unanimità. Privati e pasticcieri Cav. Eugenio Scarpa, Cuoco di S. A. R. il Conte di Torino (Via Solferi- no. 2 - Insilano) : « Miscela la Favori- ta ». — Lavorata davanti ai Signori presenti nel pomeriggio al Conve- gno. Genialissima trovata della qua« le è necessario f ar la conoscenza pra- tica in questo modo: Ricetta n. 1: Pa- sticcetti a guisa di «petit fours». U- nire polvere «Favor i ta» in proporzio- ne di 100 gr. con 25 gr. di burro; for- marne delle pallottole con l'aiuto del palmo della mano, dimensioni a pia- cere e disporle su teglietta leggermen- te unta ed infarinata; cuocere in for- no moderato circa 15 minuti, lascian- dovele asciugare un poco a forno a- perto. «I petits fours» infatti furono trovati eccellenti, distribuiti gratui ta, mente. (II premio) Si possono fare torte (una di que- ste cucinate in teglietta inossidabile nella Villa Ruf fo dal sottoscritto ri- scosse generali applausi . Ognuno può improvvisarsi pasticcere ed alla oc- casione detti dolci possono cuocersi anche all'aperto con braci sotto e so- pra soltanto. Avremo occasione di ri- tornare sopra a questa originale tro- vata di un bravo artista italiano, tut- t'altro che nuovo del resto presso gli studiosi delle categorie alimentari su- periori. Ed anche questa rivelazione fu de- gno coronamento alla festa di Villa Ruffo. AMEDEO PETTINI Capo Cuoco di S. M. il Re Fermi restando i limiti della de- correnza deB'ab'jonamento: 1. Gen- naio, e 1. Luglio, si possono richie- dere gli arretrati della CUCINA I- TALIANA da qualsiasi numero. Per le variazioni di indirizzo mandare la fascetta con la quale viene spedito il giornale e una lira in francobolli. 1 luglio 1934-xn
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