LA CUCINA ITALIANA 1934

16. LA CUCINA ITALIANA 1 luglio 1934rXlI SCIROPPI E GELATINE L A V AAN D A RSY FRESCA DELIZIOSA LA MIGLIORE RACCHIUDI IL PROFUMO DELLA PRIMAVERA FLACONE DI PROPAGANDA di grandezza doppia alla presenta figura si spedisce francò di porto contro l'invio di L. i in francobolli alla Concessionaria: J S . A . A R C H I P A R Via Trivulzio, 18 - MILANO SCIROPPO RIBES ALL' ITALIANA I l ribes maturo, pulito, lavato • iat- to sgocciolare per segàccio, si pone in: un grosso recipiènte dove con pestel- lo di legno si schiaccia e si lascia stare così da 3 a 4 giorni, fino a che accusa 1 primi segni di fermentazio- ne. Si' versa poi su di un setaccio col- locato sopra adatto recipiente con zucchero e succo in una casseruola e el fanno cuocere sempre mescolan do. Tolto dal fuoco e schiumato, lo sciroppo si passa in bottiglie; si tap- pano queste; si legano in croce con spago in lesta e con le solite avver- tenze si sterilizzano a bagno in ac- qua, la quale si f a bollire per 15 mi- nuti. Si lasciano raffreddare nello stesso recipiente e al giorno seguente si tolgono a si ceralaccano. SCIROPPO D'UVA E' forse l'unico sciroppo che si pre- para sènza zucchero. Si sceglie uva ben matura e molto zuccherina. Si pigia, si torchia e si preme energica- mente. Il mosto ottenuto si passa su- bito (prima che inizi la fermentazio- ne) In caldaia stagnata a bollire, ag giungendovi un cinque o sei grammi per litro di bicarbonato di ca l do per desacidificare IL mosto, s i f a bollir« per almeno dieci minuti in; alta efool- lizione. Indi, ancona tiepido, si filtra una prima volta; è bene ripetére la filtrazione due volte, ad intervalli, sempre a mosto caldo, se si vuole as- sicurare limpidità. Si passa poi in bottiglie ben pulite e passate con un po' di spirito »e solforate. SI tappa « sì sterilizza ancora a bagnomaria pei dieci minuti a 70 centigradi, s i ha una bibita squisita, da servire con ac- qua semplice o con selta ALTRO SCIROPPO DUVA : Uva mista, di buona qualità, ben monda, ben lavata e privata comple- tamente del graspo. Pigiarla entro u- ®a terrina, oppure In un piccolo ti- no, lasciarla fermentare coprendola per 5 o 6 giorni. Fi ltrare li mosto come di abitudine e ad ogni litro di questo aggiungere Kg. 1.300 di zucchero «pi lè». Detto sciroppo, deve essere cotto In' recipiente dì rame non stagnato e ben pulito, a fuoco mediocre. Schiumare ogni tanto mentre si av. Via all'ebollizione regolare, versare lo sciroppo entro una terrina, piuttosto «rasata per II regolare raffreddamen- to. Ottenutolo, si può aggiungere, vo- lendo, e prjma dì imbottigliarlo, ad ogni litro di mesto, 3 grammi di aci- do citrico In polvere, sciolto con il medesimo sciroppo in pìccola quan- tità psi poi aggiungerlo al resto. Bottiglie scrupolosamente ben lava- l e ed asciutte con turaccioli di buona qnaDtá. N.B. — volendo pesare la gradalo, ne di detto stroppo col pesa sciroppi, questo si deve aggirare svi 26 gradi a ccUdo. Volendo un tantino più denso, si può aumentare a Kg. 1.400 lo zuc- chero ter ogni litro di mosto. — GELATINA DI COCOMERO Un litro di succo di cocomero, 208 grammi di zucchero; 90 grammi di amido fine in polvere; una bacchetta vainigl ia; 100 grammi di cedro can- dito; 50 grammi cioccolatta. Si mette sul fuoco una buona par- tè del succo di cocomero con lo zuc- chero e la vainiglia e si f a riscalda- r e senza bollire. Vi si aggiunge 11 succo rimasto, nel quale è stato sciol- to ben bene l'amido, e si lavora con mestolo, girando sempre dallo stesso lato; finché la gelatina non prenda consistenza. Quando diventa solida come una crema, si toglie dal fuoco è si lavora ancora . un poco col ?• me- ntolo. Si aggiunge il cedro tagl iato a pezzettini, si versa 11 composto In uno stampo grande, o In piccoli stampini, prima bagnati, e si lascia raffreddare parecchie ore. Dopo sfor- mata la gelatina, si serve cosparsa di cioccolatta in polvere. Ammiraglio Gustavo «k*- *tro, senatore del Regno GELATINA SPUMOSA D'ARANCIO ili • •'-:.< : ,.! t; • > "v: Fa te bollire quattro etti di zucchero, otto foglietti di colla dì pesce e la cori teccia di due arancie in quattro bic- chieri di acqua, aggiungetevi il sugo di sei arancie; lasciata raffreddare ed Incorporatevi quattro albumi a neve. Mettete a gelare, ed avrete una~ ge- latina gustosissima e digeribile anche dai bambini e dai vecchi. SCODELLINE Mandorle dolci gr. 50; zucchero gr. 150; sette rossi d'uovo; un chiaro. S.' lessano le mandorle, si sbucciano, si pestano molto finì, si mette lo zuc- chero a bollire In pochissima acqua, si fa bollire cinque minuti, allora ci ¿1 mettono le mandorle e si fanno bollire lo minuti, dopo si aggiungono poco aUa volta i rossi che saranno stati ben battuti, quando bolle si le- va dal fuoco' ma sì seguita a maneg- giare , bene tutto per 20 minuti, ag- giungendo zucchero vataigl iato e scorza ' di limone grattata, si mette In .tazzine con la polvere di cannella sopra. ' • MOSCARDINI •300 grammi di mandorle si metto- no nella padella a brostolire, poi, si pestano bene, e si mettono in mi re- cipiente con 300 grammi di zucche- ro ' pestato, un panetto di cioccolata pestata, una presa di cannella, tre rossi d'uovo e un chiaro, tutto Im- pastato insieme si tira su con un poco di farina bianca, si formano ' a stelle o a cuori tondi e si mettono in padella con cialde sotto, a fuoco sotto e sopra. MARMELLATA DI ZUCCA VERDE ' LUNGA • Sbucciate la zucca, toglietene : 1 fi- lamenti ed i semi; tagliatela a fet- tine sottili e lessatela; quando sarà ben cotta, pesatela, - su ogni chilo - di zucca aggiungete 800 grammi di zuc- chero, mettete tiltto in una teglia con un pochino d'acqua e fatela cuo- cere finché non sia ritirata, unendo- ci un bicchierino di fiori di aranci. LAVA I BA COLDINAVA n t AQBAMTÉ o o m H. FIORE VI è in questo preferno di fiori alpini Parfsfoeratfa dèlie cose fettone e sem- plici. Usato per la toeletta e per la biancheria dà rilievo e distintone Oh saggio «1 riceve Inviando lire una in francobolli al la Casa: A. N I G G l & C. •" I M P E R S A 0 N E 6 L M

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