LA CUCINA ITALIANA 1934
1 luglio 1934-xn LA CUCINA ITALIANA 18 La trovata del sig. Natalino Hotel Gro t t a ! -, nome pomposo, e- sagerato? no. I l bel fabbr icato era nel l ' interna pul i to e con le comodità di quei tempi: un vasto giardino, che poteva anche dirsi parco, lo divideva dal la via principale della ci t tadina, at tenuandone i rumori. A, destra lo f iancheggiava un gran terrazzo dove d'estate, una cort ina profumata, ri- parava dai raggi del sole. Sot to il terrazzo una gal leria dalle pareti roc- ciose che finiva ad una grot ta natu- r a l e , bellissima. Quel la grot ta era l 'orgoglio del signor Natal ino, il pa- drone dell 'Hotel. Si diceva ch'egli fosse stato il ca- po cuoco dei primo albergo di una grande c i t tà: vero è che sapeva con- ci l iare i suoi interessi soddisfacendo la cl ientela, risolvendo il problema di mangiare bene e non spender troppo. Una volta, ebbe l ' incarico di prepa- rare. nel lo stesso giorno, due pranzi di una certa importanza. Al la vigi l ia conferi a lungo con il cuoco, diede ordini ai camerieri, ed al mat t ino se- guente, con il primo t r am a caval l i, se ne andò a Genova accompagnato da un servitorello. Giunto al la Su- perba, fece alcune compere e poi an- dò in pescheria. Quale delusione!! . .. i banchi quasi vuoti, uno squal lore!! come fare? un pranzo senza pesce... vadla per il pr imo che erano perso- ne d e i luogo: si festeggiava, dagli a- mici, la promozione del capo stazio- ne. Ma per il secondo pranzo... Un gruppo di cacciatori avevano scritto, dal loro paese di montagna, racco- mandandosi per avere dei pesce di mare! ! . .. Mentre gli occhi di l ince dei signor Natal ino per lustravano la pescheria, videro sul marmo di un banco là in fondo, un pesce di di- mensioni rispettabi l i; subito si avvi- cinò, era un bellissimo, freschissimo dentice. Il pescivendolo salutò il si- gnor Natal ino con un' ar ia sarcast ica, pareva dire: caro mio, questa non è roba per il tuo portafogl io! ! . .. e per- ciò il suo stupore f u grande quando sentì chiedere: quanto? Disse una c i f ra così a l ta ohe socchiuse gli oc- chi per gustarne l 'effetto, e cioè una precipitosa fuga. Invece niente, il signor Natal ino non si mosse, anzi cominciò a cont rat tare: Infine si mi- sero d'accordo, egli sborsò il presa» stabi l ito, il garzoncel lo mise, con cu- ra, il grosso dent ice in un paniere, la caricò su di una ve t tura con al tre provviste e via al la vol ta di Sestri. n pescivendolo si rivolse ai suoi vicini e commentò: « u sciù Natal ln de segùo u ga disnà de gente cun de pa l anche» (il signor Nata l ino di sicuro avrà a pranzo del le person« con dei soldi). « De pa l anche? — osservò un altro, — ma puù dì con. di bigetti da sen- to! » (Soldi?, ma potete dire con dei bigl ietti da cento). • «. • Pr imo pranzo. l i superbo pesce, su di un enorme vassoio' infiorato, so- stenuto da mi cameriere, fece il giro del la tavola ed i convi tati emisero esclamazioni di meravigl ia. Poi il si- gnor Nata l ino stesso fece le porzioni, avendo cura di prendere la par te su- periore dei dent ice lasciando intat ta quel la inferiore. Al la sera, capovolto, Infiorato, ri- fece il giro del la tavola dei cacciar tori e le esclamazioni furono più e- spressive, sincere e rumorose. GRATIS il libro « L a salute del la donna porta la gioia nel la c a s a» con- tenente consigli e suggerimenti utili al la donna per conservare lungamente la sua salute,, e la sua bellezza. INV IATE IL VS. INDIRI ZZO indicando il presente giornale a : COMPAGNI A PUBBL I C I TÀ ' SCIEANT I F IC Via Trivulzio, 18 - MI LANO Pare che ti sapone corrispondesse alla bellezza, poiché quei signori, al- la fine diel pranzo, reclamarono ìa presenza del signor Natal ino, per fa- re un brindisi e dimostrargli la toro soddisfazione. Uno di essi disse: «La prima lepre che cadrà sotto I colpi del mio fucile, sarà per lei». Mant enne la promessa, e l a lepre, era... int era !! Orsoletta Leper aall Nataolin Scorticata e sventrata la lepre, serba- tene a parte il sangue ed il fégato; po- scia, tagliatela a pezzetti, spruzzatela di acqua e aceto con sale e méttetela à sgocciar bene sopra il 1 tagliere, inclinato da una parte. Prendete quindi lardo buo- no e burro e fatelo fondere in casse-ruoli con olio fino; pestate poscia in mortaio sedano, aglio, cipolla, pinoli, carota, fan- ghi e ponete il tutto a cuocere per dieci o dodici minuti nel grasso fuso come so- pra; spremete finalmente bene la lepre in una salvietta e ponetela in casseruola entro la salsa con poca spezie, un pò di noce moscata e sale e lasciatela cuocere lentamente, bagnandola da quando a quando di vin bianco; pestate nel 1 frat- tempo i l fegato ed il sangue serbato co- me sopra, sicché divengano quasi Una pa- sta ed a mezza cottura della lepre versa- telo sopra di essa, bagnandola di tratto in tratto sino alla perfetta cottur a con conserva di pomodoro disciolta in brodi» oppure con salsa di pomidoro fresclk. Orsoletta Piccole cause grandi effetti X. ESEMPIO: un microbo invisibile, microscopico entra nel vostro organismo indebolito dalla mancanza dj. magnesio, litio, calcio; non tiova perciò resistenza, si sviluppa, porta t»na malattia, per cu- rare la quale voi «pendete magari mi- gliaia di lire. II ESEMPIO: con pochi centesimi voi vi preparate a ogni pasto una bol l iti la di deliziosa acqua minerale artificiale da tavola con la LUÌomagnesina E. Cassia; ne bevete quanta vi paTe; i l vostro or- ganismo riceve in forma alimentare i l magnesio, il litio, il calcio di cui abbi- sogna, riacquista 'tutta la resistenza che gli è necessaria; voi evitate ttna ma- lattia.
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