LA CUCINA ITALIANA 1934
30 ._ CUCINA ITALIANA x iugl io 1934-XII ASSAGGI VII. Qui non si conversa con le lettrici, nel senso die Questi assaggi, quando vi siano, sono in qualche modo una offerta. Può accadere, divagando, che l'offerta sfumi appunto in una diva- gazione, ma è giusto riconoscere, in ogni modo, che un'intenzione c'era. Non rispondiamo dunque in questa rubrica alle domande delle lettrici che in via eccezionale. Il modo d'apparecchiare la tavola, Ì ; ricette, la piccola posta, son pro- lemi di estetica e d'altro che supe- tano l'umiltà e le possibiità del sag- giatore, eh'è un po' un individuo a sè, non sempre scontroso, ma un tantino orso; capace, anche lui, forse, di dare un consiglio quando non abbia un at- tacco di gotta, o di apparecchiare una tavola se in quel momento non gli prenda l'estro di uscire o non s'infili in cucina dove la cuoca sta preparan- do un battuto che appesta la casa, ma che ha bisogno sopratutto di... diva- garsi. Quella è una cuoca insopportabile. S'è messa in capo che dell'aglio devi sentir l'acuto e non c'è verso di farle capire che dev'essere profumo, come deve avvenire per tutti 'gli « odori ». Questo è un modo tutto toscano per indicarti che nell'arrosto, nell'umido, e nella pentola di « coccio » dove bol- le a fuoco lento quel mezzo chilo di carne coll'osso per fare il brodo, hai da mettere quelle due foglie di basi- lico, di prezzemolo, di salvia, di ro- smarino, o quello spicchio d'agio che dicono per quella pietanza. l i ititi gli attacchi reumatici. Tutti gli artritici debbono f a re uno cura di Urodonal ad ogni cambiarne«' to di stagione. In seguito o circostanze speciali, (surmenage, eccessiva al imentazione, stato sedentario, vita agi tata, vecchiaia precoce) il sangue si sovracarica di ac ido urico. Immediatamente compariranno i reumatismi, mal di reni, renella, sciatica, che a ¡ungo andare, minacciano la salute. La cura di Urodonal, lo speci f ico antiuretiso psr eccel lenza, al lontana i pericoli delParfritismo, el iminando i residui che contiene li sangue e sopraiutto i cristalli di ac ido urico. Reumatizzati, evitate l ' impiego giornai iero di sali minerali purgativi l quali, anche se presi a piccole dosi, òlla lunga possono irritare l'intestino, temete il salicilato di soda e i derivati dal salicilato che fanno perdere lo memoria, af fat i cano lo stomaco e deprimono il cuore. Impiegate i'Urodonai che è stato autorizzato da malti anni da tutte le Commissioni GRATIS, Chiedete il libro del D' E. faivre "PERCHÈ IL SANGUE CARICO DI ACIDO URtCO RAPPRESENTA UN PERICOLO" indirizzando ai Laboratori dell" Urodonal,IO,Via Trivulzio, MILANO. d'Igiene a prescritto dai Medid di tuffo ¡I Mondo. H (locane normale l. 1539. Il flacone tripio !.. 38.- Economia i l. 7.&X i »endita presso tulio le Farmacia. eviíea e carra ti rtasmatiismo. ftaSffifKlg E' un prodotto CHATELASN T W L A m a r c a ds f i d u c i a . Ella, signora — mi scusi — voleva invece sapere se un ghiottone deve preferire alle fragole profumate di Nemt quelle polpose di giardino. Ecco: la domanda, se mai, doveva essere rivolta a lui — al ghiottone —• o tuttt'al più al Buongusaio che per la delicatezza del suo palato era in grado dì fare una distinzione sottile, giacché non è possibile confondere il goloso, che è spesso un avido il quale si empie la bocca, col suo lontano pan rente buongustaio che assapora in uno stato di grazia, Siamo in due campi diversi, nè può ella — signora — aver confuso le due persone se pu- re vi siano tra loro dei punti di con- tatto. Si tratta, insomma, di due si- gnori che stanno volentieri a tavola perchè hanno guisto e appetito, ma con questa differenza sostanziale: che mentre l'uno divora, l'altro, mangian- do, innalza un canto dì letizia- Quanto a me, signora, poiché mi ha fatto l'onore di chiedermelo, le dirò che se il medico non mi avesse ordi- nato una certa dieta che esclude il vino, farei macerare le fragole polpo- se nel Porto e mangerei le piccole fra- gole delicate come ce le ha date Dio. IL SAGGIATORE Un nuov galat:eo a tavaol 1. — A tavola, dice l'antica sapienza, non si invecchia E' vero ? Forse non si invecchiava un tempo, quando intorno alle lunghe tavole di quercia si racco- glievano le famiglie numerose e il ma- lumore di uno veniva facilmente soffo- cato dal buonumore di tutti gli altri; ma, oggi... Nelle piccole case, le piccole famiglie si raccolgono e si stringono alle piccole tavole e tutti hanno preso il mal- vezzo di portare all'ora di cena o di co- lazione anche i più trascurabili crucci: nel cerchio angusto — è inevitabile — la scintilla del disaccordo produce facil- mente l'incendio. Concludoq a tavola og- gi s'invecchia perchè facilmente si litiga. 2, — Accostatevi, dunque, alla mensa eon spirito sereno per il vostro benesse- re e per quello altrui. j. --, Non parlate di disgrazie a tavola: il dolore altrui deve esservi sacro quanto il vostro e non deve servire per spunto sd una conversazzione tra una portata e 'altra o come passatempo, mentre riem- pite placidamente la bocca di squisiti bocconi. 4. — Non mangiate troppo e con avi- dità. Non divorate, nè fate gli schizzi- nosi: dovete gradire ogni cosa. 5. — Con chi è. costretto a seguire un regime non vantate i cibi ch'egli non ">uò mangiare. 6. — La tavola, anche nell'intimità, leve essere preparata con cura e clvet- eria : non dimenticate la nota gaia d'un iore e la leggiadria di qualche pizzo. 7. — Diremo un'altra volta di non par- are a bocca piena, di non portare alla locca il cibo col coltello, di non gestire on le posate in mano, di non sorbire ragorosamente il brodo, il caffè ed ogni t f a bevanda, di non scegl iersi, i bocconi ' igl iori ed i più grossi, di non guardare piatto del vicino o quel lo di portata, mie se dovesse da un momento al l 'al tro •'•«r v i a! Chi non sa ormai cl i e tutto lesto ed altro ancora non va f a t to? E i non ha ancora cani to che il mio ga- i o. più che mi galateo di modi è" il :!ateo dello spirito? ANNA MARIA BORBONI
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=