LA CUCINA ITALIANA 1934

1. Agosto T934-XII LA CUCINA ITALIANA UN BRINDISI ALLA GIOVINEZZA» (ed. Rizzoli), bott i ti e non Ila bisogno di piat ti a posate. Queste — invece — per chi vuol f are un vero e proprio pasto, ci dovranno essere e bisognerà scegl ierle i r a quel- le le più sempl ici perchè j probabi li smarr imenti non diano quel le preoc- cupazioni che bas tano a turbare l 'u- more de l la comi t i va: noi vogl iamo che i nostri g i t anti siano gai al mi l- le per cento! Anche i piat ti dovranno essere eco- nomici e non suscettibi li di rotture. E i bicchieri saranno del lo stesso ti- po e le tovagl ie più indi cate ci paio- no quelle di ca r ta t ipo crespo, ral- l egrate da disegni vivi, coi tovagl ioli ana loghi: ma chi vuole una vera e propr ia tovagl ia si a t t enga al t ipo ¿ i cotone variopinto. L a tavola è a posto : pass iamo ai cibi. Un pr imo consigl iò: ev i tate tut- to quanto può f ar venir sete, quindi abol i te salami troppo fort i, acciughe, sardine... insomma tut to quel genere di ant ipasti pepati e drogati f a t t i apposta per assetare. Si può dunque o f f r i re come pr imo pi at to uu buon as- sort imento di prosciutto cot to e cru- do, di ga l ant ina, l i ngua e ma g a ri bondiola. Tene te l ' a f f e t tato invo l tato nel la ca r ta oleata, che lo di f ende be- ne dal le insidie diel caldo e del l 'aria, Ano a l momento di servirlo. Dopo lo ant ipasto servi te un buon, arrosto ta- gl iato a f e t te sott i li che si possono senz 'al tro mang i are senza ricorrere al coltello, che in questo colazioni é di di f f i c i le uso. E non scordate un buon cartocc io di pa t a te f r i t te a iet- t ine sotti l issime, ma non sa l ate; to- tele con un po' di past iccio di fe- gato, sono due cibi adat ti per con- torno. Le uova sode sono sempre s tate uno dlegli elementi principal i, i n que- sti pasti al l ' ar ia aperta. Ma per non f a re i l sol ito pranzet to così comune, volete che y i insegni, qua l che sand- wich. nuovo d i e v i f a rà avere gl i e- logi più ricercati: quel li dei vostri commensali maschi l i? Ecco, pr ende te le nova sode, schiac- ciatele con lo schiacc ia patate, uni te- le a un po' di burro: aggiungete prez- zemolo tr i tato, un pochino .(ma poco). di brodo e un' ombra di pas ta di ac- ciuga. Spa lma te sul pan© da tart i- ne. Vedrete che ot t imi sandwi ch. E sempl ici chè non richiedono eerto mol ta f a t i ca per preparar l i. E poi un a l t ro genere è questo. Prende te del f ega to di vitello, tagl iate lo a fet- t ine sottili. Cuocetelo nel burro per pochi minut i, passatelo al lo staccio. Agg iungete burro quanto bas ti e un po' di sale. Mescolate bene; versate- vi un goccio di marsa l a. Mescolate ancora e spa lmate sul pane. V i sem- brerà del l 'ot t imo past i cc io di f ega to grasso. Le f e t te di vi tel lo arrosto spa lmate di ma jonese, messe f r a due fogl ie a i l at tuga e d u e f e t te di pane sono an- ch'esse appet i tose e squisite. Anche i l pol lo .lessato o arrosto, disossato compl e tamente può esser servi to al lo s t e s o modo e ancora più del icato. Due f e t t ine di pane imbur rato spal- ma te di crescione t r i tato condi to con qual che gocc ia di l imone, f anno un ot t imo sandwi ch. Due f e t te di pane e burro spalma- te di ravane l li tr i tat i, pepe e sale e una punta di mostarda, sono Un ci- bo sapori to, m a adat to a chi h a sto- maco buono . L a midol la di pane a s tampo quel- l a che si ch i ama comunemente pan- carré' è l a mi g l iore per preparare questi « imbo t t i t i ». E poi servi te la t rut ta. F r u t ta di stagione qualunque essa sia. I dolci non li consigl io: f anno venir t roppa sete. I n quanto al le bevande, potete scegl iere f r a le bot t igl ie di bi rra e quel le di vino. Ma r i cordate di por tar sempre con voi del le termos con ac- qua f redda, e a l t re con ca f fè e tè caldo. Anche una bot t igl iet ta di co- gnac, e del lo zucchero a quadret ti sono sempre uti l i. Ed ora, impacche t t a te ben ben© l a vostra roba, riempitene i a va l igia e... Buon v iaggio e buon appet i to. RINA SIMONETTA.

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