LA CUCINA ITALIANA 1934
4 LA CUCINA ITALIANA 1. Agosto 1934-XII GELATI BIBITE SCIROPPI Gelati di frutta Ristoro di una bibita fresca sotto il sole , I gelati di f ru t ta r ichiedono che la me ta del lo zucchero adoperato, sia r a f - finato e pestato a far ina, perchè il ge- lato si rapprenda megl io. Si usa an- che un po' di acido ci trico cristal l izza- to e sciolto. Gi ova pure, a gelato lat- to. aggiungere, sotto, un po' di zuc- che ro montato, pr epara to cos ì: sol chiare d'uovo si sbat tono a neve for- temente, si aggiungono 500 grammi di sciroppo di zucchero al sesto grado, bollente, e si sbatte insieme fino a cita la massa sia raf f reddata. Di lampone. — Due l i tri di lamponi f reschi e matur i, vengono spremuti at- traverso setaccio. Al la pol t igl ia otte- nu t a st uniscono 375 grammi di zuc- chero pestato, un l i tro d'acqua, un po' di acido ci trico cr istal l izzato e il suc- co di due l imoni. Si pone poi nel la for- ma da gelato sul ghiacc io pesto, mi s to a sale. Pr ima di servirlo si uniscono t re cucchiai di zucchero mont a to al la ch i ara d'uovo. Di pesche. — Dodici pesche mol to mature e succose, si sbucciano e si passano al setaccio. Al la pol t igl ia che si ot t iene si aggiunge zucchero pesto, mezzo l itro d' acqua fresca, i nocciòli del le pesche pestat i, un DO' di acido ci- tr ico disciolto. Si col loca ne l la forma. Appena il gelato è fat to, si possono aggiungere tre cucchiai di zucchero mo n t a t a Di albicocche. — Mezzo chi logram- ana di albicocche ma t ure si passano così come sono al setaccio; quindici grammi di mandor le amare, sbucciate con prev ia immersione nel l 'acqua, si grat tug i ano finemente: 375 grammi di zucchero, il succo di un l imone, un po' di acido ci trico sciolto in acqua, un l itro di acqua f resca; tut to ciò si met- te insieme al la polpa del le albicocche passata al setaccio, in modo da avere la dens i tà di circa 22 gradi « Baumé ». Poi si met te nel la f orma di gelato e si f a gelare in mezzo al ghiaccio pesto. Di limone. — Preparate uno scirop- po sciogl iendo in ac^ua f redda lo zuc- chero necessario, regolandovi per le proporzioni a quanto è sopra indicato; aggiungendovi il sugo e la scorza, sot- t i lmente grat tata, di 6 l imoni freschi. Digestione e magnesio E' orinai assodato che piccole quantità di magnesio ingerite durante i pasti fa- cilitano grandemente l a digestione, tol- gono il senso di peso allo stomaco, evi- tano il senso di gonfiore, la sonnolenza dopo i pasti. 11 mezzo migliore per dare all'organismo tutti i sali di magnesio, litio, calcio di cui abbisogna è quello di bere costantemente acqua preparata con Litìomagnesina 4. Cassia, gustosa igie- nica digestiva. Lasc iate per un'ora in fusione, passate per staccio ne l la sorbett iera e lavorate i l composto fino a che sia liscio, pa- stoso e duro. Altri gelati Di crema alla vaniglia. — Un litro di panna o di buon l a t t e; ot to tuor li d'uovo; 300 grammi di zucchero; stec- co di vanigl ia. Lavora te lo zucchero coi tuorl i; a cui potete uni re una presa di fecola di pa t a te od a l t ra f ar ina, per ispessire la crema e rendere più f ac i- le la cot tura; aggiungete l ' aroma e il latte, che porterete fin quasi all 'ebolli- zione. Fa te ra f f reddare la crema t rame- nandola per qual che minuto fuori del fuoco e passate la per lo staccio. Ben f redda che sia, versatela in sor- bet t iera badando che non ne occupi più di t re quarti del la capac i tà, poi- ché nel la lavorazione il composto au- menta di volume ed occorre spazio per lavorarlo. Procurate che si f ormi un impas to liscio, pastoso e solido che met terete nel lo stampo, tenendovelo almeno un'ora, e servirete in apposi ti bicchieri o distribuirete a cucchi a i ate ent ro mi l le fogl ie, bordure di biscotto, od al tre pas te adat te. Di crema col caffè. —- Preparate una crema come nel la r i cet ta precedente, ma in luogo de l la vanigl ia uni tevi un for te infuso di caffè. Appena f redda, Dalle molte richieste che mi per- vengono nella « Posta di Delia », deb- bo constatare che un argomento di speciale interesse in quest'epoca per le brave padrone di casa è quella dei « Sorbetti ». Specialmente per coloro ohe viven- do in campagna non hanno, come in città, la possibilità di fornirsene nelle gelaterie. Ecco pertanto il modo pratico di pre- pararne alcuni: « Anzitutto — dice il cav. Pettini — bisogna poter usare di una macchinet- ta; badare che il miscuglio di ghiaccio e sale sia nella giusta proporzione (cin- que partì di ghiaccio e una di sale glosso pestato); tener riparato con panni bagnati il miscuglio frigorifero dal contatto dell'aria, acciò si disciol- ga il meno possibile e fare attenzione che le dosi siano esatte. Tutto questo scrupolosamente osser- vato — egli conclude — i risultati so- no sicuri ». E veni amo al le r i cet te:
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