LA CUCINA ITALIANA 1934
8 LA CUCINA ITALIANA 1. Agosto 1934-XII Convenienze strada. .. e ben poco al tro. E ciò quan- do l a s i gnora r iceve ed è in condi- zioni di r i cambiare inv i tando al te Gi orni or sono, mi t rovavo in un un g i ardino pr ivato, ad un' elegant i s- s ima fiera di benef icenza; prendevo i l tè con una signora, quando il fi- gl iolo di questa s ' avvi c inò e disse: — Mammà, ci sono del le ragazze c he vogl iono essere condot te ad Ost ia •— quel le t re là... — Se non verrò per pranzo, ti darò un colpo di telefono. .. non s tare in pena se r ientrerò tardi. C i baciò la ma no e sparì ne l la fol la. L a s i gnora r imase mol to preoccupa- t a e seccata. — Una bel la abitudine. .. mo l to co- moda per le ragazze! — disse — In t re o quat t ro f anno del le moine, pre- g ano un giovane che abbia la mac- ch i na di por tar le qua o là in g i t a - g i t a che comprende, è ben natura l e, an c he le s igaret te, la cena, il cine- ma togra f o, il bal lo. I g iovani bene educa ti non sanno dire di no. — E le r i accompagnano a casa, poi? — Na tura l e; al la mezzanot te al le due, al le tre. Loro gr idano un bel « graz ie »... e r i cominc iano il giorno dopo, con lo stesso o con un al tro. — Ma tu non conosci quel le ragaz- ze? — Io? no, ed anche Mar io le ha y i s te forse per la pr ima vol ta. — Ma, scusa, da l l ' apparenza erano r aga z ze per bene; qui l ' ambiente è mo l to buono e scelto... — E che f a questo? Quel le ragazze risolvono così il problema di divertir- si e grat is, perchè sono spesso figliole di impiegati o di funz ionari non ric- chi ; non r i schiano niente anzi hanno l a possibi l i tà di « f ar colpo » e di tro- vare anche mar i to. — E si lasc iano of fr i re tut to? — Na t ur a lment e! — E dire che sol tanto quindici an- ni fa, pr ima del la guerra, una signo- ra che avesse acce t t a to anche un so- lo caf fè da un amico, in un locale pubblico, sarebbe s t a ta segna ta a di- to! Ognuna di noi, me t t eva sul vas- soio la sua l i ra e nessun uomo sa- rebbe stato così ma l educato di pro- testare! . .. — Il mondo ha camminato. .. — S ì ; in peggio. Quel lo che si fa- c eva nel mondo... equivoco, si f a ora correntemente nel mondo dabbene. » * « Anche qui è quest ione di circostan- ze di t a t to e di s fumature. Che cosa una signora dabbene e ve- ramente signora può acce t tare da un uomo, quando è sola e lo incont ra per caso? Un bigl ietto di t ram o di autobus, se si trova sul la «car roz za di tut t i », una l imonata, se si t rova in un bar, u n passaggio in automobi le, se incon- t r a mi ami co che f a c c ia la al la sua mensa. Al t r imenti non ac- cet ti niente, r i f iutando in quei modo cortesissimo, ma fermissimo, che non amme t te repl ica. Quando un uomo ha dei doveri di cortes ia verso una signora, le mandi, i l giorno di Na t a le o di Capodanno © del suo onomast ico, un mazzo di fiori un bel vaso con qual che fiore, un li- bro appena uscito, uno spart i to, un gingi l lo ar t i st i co; se t oma da un viaggio, le por ti una special i tà del paese che ha visi tato, ma non insista ma i nel pagar le qualcosa se l ' incont ra in s t rada o visi ta con lei una mos t ra od un negozio. Sempre, poi, di gusto migl iore e più del icato è il dono che non lascia t racc ia, come un mazzo di fiori od una scatola di dolci, quando l a scatola è car ina, ma senza valore. Quando, poi, l a s ignora inv i ta degli ami ci a f a re una g i ta ne l la sua mac- china. abbia mo l ta de l i catezza ne l l ' ac. cet tare quel lo che importa una spe- sa. Adesso v i . s ono tante deliziose pa- niere per gi te al l 'aperto, vi sono tan- t e squisite preparaz ioni pronte, vi è t an ta fac i l i tà di scaldare l ' acqua pel tè, t anta abbondanza di bott igl ie «the rmos», che e megl io che il tè s ia por tato da casa con poca spesa e con sicuro successo gastronomico. .. tan- to Più che quando un dolciere vede una br i ga ta e l egante r ial za spavento- samente i prezzi... e non è i l tempo i n cui bas tava toccare qua l che cosa per cambi ar la i n oro. Quando si t ra t ti di una gi ta in grande e c'è una s ignora c h e ne ha preso l ' ini z iat iva, e l la stabi l i sca ed esiga — se non può of f r i re tut to lei — che la spesa s ia r i par t i ta «a l la r omana», cioè un t anto a persona; incar i chi pure un ami co di pagare, ma lo r isarcisca immedi a t amente e compl e tament e; l 'uomo sarebbe inde- l i cato se protestasse e non accet tasse. E le sigarette, tut te d i , g r an marca, perchè nessuno s ' accontenta più del le sempl ici « macedoni a? ». Una s ignora può acce t t arne una o due, ma se ha l ' abi tudine di f uma rne due o t re ogni mezz 'ora abbia la sua provvi s ta e la adoperi senza f ar si notare. Anche é disdicevole chiedere parecchie copie di fotograf i e; si chi eda a prest i to la negat i va e si f ac c ia s l ampa re a pro- prie spese. Quando, invece, una s ignora è ospi. te in una f ami g l i a, fii amici, la cosa cambia. El la sarebbe di cat t i vo gusto, se insistesse nel voler pagare la sua quota di gite, di pasti al l ' albergo se volesse s tare sempre con il portamo- ne te in mano. El la t rovi a l t ro modo di r i cambi are il f avore e l 'ospital ità. , .; e non l 'accet t i, anzi, se crede di daré un aggrav io economico. Oggi tut te noi signore dobbiamo pensare che vi è poco danaro, che Fuori stagione avrete aranc ie f resche usando 1' ARANCIATA D E L 9 0 0 - D u e cucchiaini sciolti in un bicchiere d'acqua danno una spremuta d' aranc ie zuccherata. Ut i l i ss ima in ogni luogo, specie al le Signore per of f r i re ai loro ami ci e ami che un' ot t ima bibi ta dissetante. SEI L AT T I NE L. 9 (anche in francobol l i ). S f usa : pacco da grammi 800 net tr L. 30-— (Sconti ai proprietari baio per quant i tat ivi) Dott. LUCIANO DE FRANCO - CATANIA (124) SI PREGA MENZIONARE IL PRESENTE GIORNALE
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