LA CUCINA ITALIANA 1934

1. Agos to 1934-XII L A C U C I NA I T A L I A NA t u t to r ende un t e r zo o l a me t à di me no c he i n passato. . .; dobb i amo pen- s a r e che queg li stessi uomi ni — c he f a n no i g a l an t i e r i ng r a z i ano cosi be- n e de l l ' onore l oro f a t t o sceg l i endo li p e r c ava l i e ri — si l a g n a no poi, nei mo do me no ca r i no quando debbono bu t t a re quel d a n a ro c h e loro cos ta t a n t a f a t i ca e sacri f ìcio. .. a me no c he n o n me t t a no quel gene re di spese f r a quel le. .. p r odu t t i ve a l un ga od a bre. ve scadenza . .. E ques to sarebbe anc o ra p iù brut to. — V a bene — d i r anno gl i amab i l i l e t tori di ques te r i ghe (gli uomi ni leg- gono vo l ent i e ri c iò c he è s c r i t to per l e donne) _ m a come dobb i amo com- por t a r ci quando u na s i gnora c i chi e- de qua l che cosa, o quando ci t rov ia- mo c on u n a s i gnora, c he h a sete, de- s ider io di f uma r e, ecc. ecc .? Na t u r a lmen t e, voi dove te mos t r a r- v i cava l i e ri ed o i f r i re e p a g a re ma , se vo l e te f a r e uso mi g l i ore de l vos t ro dana r o, n on bu t t a r lo da l la finestra e n on f a r lo spe c i a lmen te bu t t a re da ch i abb ia le ungh ie t r oppo d i p i n t e: sceg l i e te le vos t re re l az i oni ne l la ca- t ego r ia de l le au t en t i che s ignore, RISPOND ALEL ABBOENAT S IGNORINA FEDE. _ Ogg; si porta- no molto meno gioiel li veri di una vol- ta, (in compenso sono di moda quel li falsi) ma el la porti pure all 'anulare dei- la destra l 'anello che le fu donato. Quel lo di fidanzamento s¡ porta all 'anu- lare del la sinistra, dove, poi, verrà la fede. EU a poi vorrebbe sapere come ren- dere rosse le labbra senza tingerle. A 18 anni, lasciandole stare... arricchendo i l suo sangue con una vita igienica e sportiva, con un vitto leggero e sostan- zioso, colla serenità e col buon umore. Se, poi, fossero irrimediabilmente ane- miche, adoperi, nel la stagione in cui i geranei son 0 fioriti, dei petali di gera- neo e lì sfreghi pianino sulle labbra., ma creda a me, non si trucch; mai ! ! Quello che el la guadagnerebbe in bel- lezza. lo perderebbe in signorilità ed in dignità ! El la vorrebbe, r poi, una dedica' per fotografie. Mi vengono ' in mente due, le più... originali che' lessi. Una magnifica, tutta spiritualità, e r a di E- leonora Duse ad un'amica: «Un'anima ad un'anima », l'altra... la trovai in una camera di servizio, che andavo ad ispe- zionare, come - mio dovere dì padrona d,- casa Era ad un attendente: «Baci infuocati sulla tua indimenticabile boc- ca »... Ride?. .. Dunque oggi, le dediche sono molto br ev i . e sempl ici Al suo fidanzato, el la metterà « l a tua Fede » ; ai suoi genitori « la vostra Fede » ; ad un'amica « l 'aff.ma Fede » ; ad una sem- pl ice conoscente « A X di X, Fede Y cordialmente ». ABBONATA M. B. - Oristano. — Do- vè sedersi in salotto durant e un ricevi- mento e quale posto lasciare alle signo- re sopravvenient i?. Le dirò come si fa- ceva alla Corte della Regina Madre, quando l 'Augusta Signor a riceveva un piccolo gruppo dj signore, la sera, ne- gl i ultimi anni della sua vita sede- va in poltrona, avendo in circolo, in- torno, varie poltrone. Quando una di noi giungeva, faceva i t r e inchini alla Sovrana, che s'era alzata jri piedi per riceverla e sedeva alla destra sua. Al sopraggiungere di altra signora, ¡e la- sciava il posto e si metteva sul la pol- trona che veniva dopo, alla sua destra e cosi via. Io penso eh« potremmo se- guire l 'esempio del l ' Indiment icabi le an- che nei nostri modesti salott i; quando poi tutte le nostre ami ch e fossero ar- rivate. potremmo andare in camera d a pranzo a prendere, i l tè od un rin- fresco. Se c'è un divano, l a padrona di casa sta .ft sinistra del di van 0 stesso, a me- no the non sia ottuagenaria. Risposi ad altre abbonate che cosa pos s a surroga- re n tè caldo in estate. Sempre la pa- drona di casa deve porgere la tazza, il bicchiere, i l piattino ecc. ai suoi ospiti, uomini e donne. Sia un domestico od un a cameriera a versare od a preparare il rinfresco, ma sia la padrona di casa ad offrirlo. In quanto a questioni di ammobiliamento, l a debbo rimandare al solito mio l ibro c h e tante volte ho qui citato; è Un argomento troppo lungo per una piccola posta. Indirizzi sempre pure presso questa rivista. A lei ed al ipso fidanzato auguri e cordialità J jN GHIOTTO. - Un' insalata 'appeti- tosa che si poss a preparare da sol i? Eccola: un b«l pomodoro quasi acerbo, un pomodoro quasi maturo, qualche po' dj basilico, mezzo etto di tonno, un uo- vo sodo, sale, pepe, olio l imone. Sen- tirà... MASSAIA — Le marmel late più eco- nomiche, pur essendo squisite, sono quelle di fichi e di albatre (corbezzoli), perchè lo zùcchero v a in proporzione di un terzo del peso; per servirle adoperi qualche vasetto, qualche piccola conca, tipo Murano; ne prenda due eguali e disponga sul la tavola un vasetto di mar- mellata e l 'altro di fiori. Sono piccole raffinatezze che io vorrei fossero segui- te anche dal le padrone di pensioni, spe- cie del l ' Ital ia meridionale. Bisognereb- be persuaderle c h e tutti ricercano le •pensioni tenute da inglesi o da Svlzzeie aon certo per la cucina, m a per l'ordi- rà, la' grazia, l 'eleganza, i l comfort nel- le. piccole cose, nei piccoli dettagli Dieci castagne lesse, sono ben diverse se servite su d; un tovagl iol ino di bu- cato od in un piatto slabbrato; un po' di 'marmellata è ben diversa servita in una minuscola coppa tipo Murano (che costa forse due l ire), anziché jn un va- setto sporco ed appiccicoso Adesso che l'Italia, vede rinascere l ' industria dei tn-, restieri, bisogna diffondere queste idee di eleganza e di .raffinatezza. Ne parle- rò a, lungo in uno dei prossimi numeri. FORMICA. — Mi piace questo suo pseudonimo, che significa tesaurizzare <> mettere da parte per l ' inverno. Inco- minciamo tutti a far seccare — al ripa- ro dal sole « dalla polvere — del le al bicocche, del le susine delle prugne, delle pesche. Colle mele acerbissime si può f a r e una squisita gelatina, che me- gl io riesce quanto le mele sono più a- cerbt. Eccone ricetta- togliere i l top. solo (e mai l a buccia) a del le me i« acerbissime, coprirle di acqua, farle boli lire fino a che si sono spappolale; £a< colare per 13 ore il liquido, poi farlo boi- l ire lentamente con del le fogl ie di cedro, una stecca di vanigl ia e del lo zucchero^ m questo proporzioni: chi li 1,300 su ogni cinque litri di liquido. Dopo circa due ore e mezza di lento bollore (mai rime» stare, solo schiumare) la gelatina rosso- dorata è pronta. Quando è raf freddata, essa diviene cosi solida che si può ta- gl iare col coltello ed adagiare sul le fet ta di -pan«, ETI B. R. — Cara, la ricordo benissl. mo e sono lieta sia tra le fedeli di que- sta rivista. EUa è dunque, rimasta la s». la signora in casa sua; allora va serv i ti sempre per la pr ima; poi va servito su« zio, poi suo marito ed infine l a sua fi- gl iola. Però, talvolta, le persone anziana sono un pochette. .. esigenti . .. Al lora s« suo zio ci tiene ad essere servito per 0 primo, lei, che è giovane e che è sempre stata genti le e carina, lasci stare le re- gole_ e lo accontenti. Quando, invece, h« degli ospiti, faccia servire prima le si- gnore invitate, poi lei, poi lo zio Se, poi, f r a gli ospiti ci fosse un signore pm anziano del lo zio, deve avere la pre- cedenza. Tante buone cose. FLORA G. _ Per avere del le precise informazioni, siccome io sto per lasciare Roma, el la si rechi in via Toscana i», al Comitato centrale del la Croce Rossa" di ® 4 ?° - ? M ' P l a u d o alla sua i de i di dedicarsi ai bambini poveri, avendo già educati 1 suoi. El la dovrebbe tele- ™ ^ « t 1 ' 0 r e c a r s i d a « a signora Magri, che ,ha aperto e f a funzionare d i anni un simpaticissimo «n i do» in via dei Riari, 44, sotto al Gianicolo Vedrà, quale ambiente di bontà e di carità vera!, Elena Morozzo della Bocca. Piccole cause grandi effetti I. ESEMP IO: un microbo invisibi le microscopico entra nel vostro organismo indebolito dal la mancanza di magnesio litio, calcio; non trova perciò resistenza! si sviluppa, porta una malattia, per cu- rar« la quale voi spendete magari mi . gliaia di lire. II ESEMP IO: con pochi centesimi voi vi preparate a ogni pasto una bo' .ti i l ia di deliziosa acqua minerale artificiale da tavola con la Litiomagnesina E. Cassia; n e bevete quanta vi pare; il vostro or- ganismo riceve in forma alimentare il magnesio, il litio il calcio di cut abbi- sogna, riacquista tutta la resistenza che gl i è necessaria; voi evitate una ma- lattia. I M I T A TE I MED I CI P A P A Somministrale ai vostri bimbi? Conservare I talloncini GA B Y . Reggere nel foglietto incluso io ogni «natoleft» » «hi regaliamo

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