LA CUCINA ITALIANA 1934

12 LA CUCINA ITALIANA 1. Agosto 1934-XII Piccoli successi personali Come ti erudisco il pupo (e il marito) appa- recchiando la tavola con un po' di buon gusto Riconosco volentieri ctrii voi d i e. al- meno allo stato „at tuale della tecnica edilizia moderna, la casa girevole non è ancora ent rata nell 'uso comune, (Non che non sarebbe caraccio, inten- diamoci, poter avere una bel la casa montata su rotelline, e azionata da un motore elettrico. Piove da tramon- tana? Un giro di „manubrio, e la casa si dispone verso il sud. C'è troppo sole e troppo caldo? Un al tro giro di manubrio, e la casa se ne va all'om- bra, degli ippocastani, o sotto i t igl i: che danno tanta dolcezza e tanto lan- guore, quando sono fioriti). Ma se non è possibile spostare l 'abitazione, in modo da renderne più simpatici l'ubica- zione e i dintorni, a seconda del tempo, è però possibile sempre migl iorare la casa; renderne piacevole il soggiorno agli ospiti di passaggio e soprattutto a quelli... definitivi. E non vi diment icate d'una cosa; c-hs.la bellezza di una ca s i incomincia dal la cucina. E' verissimo: non si riceve in cucina, e gli stessi mariti, di sol ito,. in cucina non» <•! vengono mai, neanche per brontolare. (Per brontolare, di solito, si riservano il salotto da pranzo, e la camera da letto. Ohi sa? Sono ' s t anze che eser- citano una inf luenza speciale, carat- teristica. Tut te le mie amiche raccon- tano : « Ieri, mentre pranzavamo. .. » « Stamani prima d'alzarsi'... »). Ala, tuttavia, Una bella cucina, anche non grande, nitida, luminosa, bianca, conferisca a tut ta la casa uno stile di Serenità, di pulizia, di civiltà, dire' *uasi di bontà. Non c'è af fat to bisogno che la cu- c ina sia grande. Sui vagoni-ristoranti, e sugli yachts, i : cuochi fanno mira-, coli, in piccolo spazio. Ma che sia aereata, e mettete ai vetri delle fi- nestre un paio di quei piccoli venti la- tori» che servono tanto bene a portar via gli odori delle pietanze, evi tando che si spargano per l 'appartamento. Perchè, gli odori delle pietanze sono eccellenti... per chi li respira a sto- maco vuoto, quando la f ame dà ai sentori delle cucine fragranze para- disiache. Ma entrate, dopo aver man- giato, in una casa di cui ant icamera e salotti vi rivelino che quel giorno. i colazione, c'era carne colle cipolle, a pesce fritto... e mi saprete dire co- me tutto l 'ambiente vi sembrerà chiu- so, trascurato, volgare. E' che non c'ò nulla di assoluto nel mondo: neanche la sensazione che può provocare... l'o- dore di un pollo arrosto. Date dunque aria al ia cucina, ed evitate che lo, vo- stra migliore amica ,se viene a prende- re il the da voi, vi dica con quell'ac- cento di mal igni tà nel quale le mi- gliori amiche sono sempre « primi pre- mi assolut i»; — «Ma come sei brava ! Oggi devi avere fat to il minestrone colle erbe. Come fai;, a cucinarlo così bene? L'o- dore è delizioso. Anche per le scale la gente si ferma a respirarlo con gioia... ». Se la cucina è a nord o a nord-est ò bene: le cucine esposte a mezzogiorno rendono più necessario l'uso del la ghiacciaia. Se potete, mettete al la fine- stra una di quelle che i francesi chia- mano garde-mànger e da noi in Tosca- na moscaróle. Il mobilio sia bianco laccato, di legno o di ferro: megl io di ferro, ch'è più faci le a lavarsi. Ab- biate una buona lampada con diffu- sore, al soff itto: e una più piccola sul camino. Ed ora... Voi , avete visto, qui jn alto, la mia tavola da pranzo, semplice e gaia, an?rié> se oggi o s . nza non, per- chè la donna s'è diment icata di com- prarl i; eccovi quella del mio bambino, in cui le statuine sono di ceramica, e il bicchiere di vetro, semplicemente perchè il mio piccolo tesoro è diven- tato giudizioso e garbato: ma prima,

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