LA CUCINA ITALIANA 1934
1. Agosto 1934-XII LA CUCINA ITALIANA 13 quando aveva l 'abi tudine di but tar via il bicchiere dopo aver bevuto, o di tentar di rompere la scodel la dopo aver preso la sua f ar i na ta di avena, (era piccino, natura lmente, e non sa- peva che i piat ti li devono rompere... sol tanto le donne di servizio) aveva dei bel lissimi cal ici di galal i te, e dei piat ti infrangìbi l i, e dei pupazzi di comma, intorno a lui, che dovevano «g r ad i r e» per forza qualcosa, anche e la cresta e, se è possibile, pel pranzo, i guant i. Bi sogna che la tavo la sia sem- pre car ina, elegante, s impat i ca: l a casa ridente. E il volto, anche. Impara t e' a sorridere, ami che mie.. Non come le girti, che hanno quel sorriso stereoti- pato sul le labbra, e poi quando escono di scena devono f arsi il massaggio ai muscoli del volto, da t anto che sono indolenziti. Ma come una persona sere- na che costruisce la sua fel ici tà, osti- ¡ • a II mio bar ne col loro mut i smo facevano inten- dere eloquentemente di non aver più fame. Ed eccovi il mio minuscolo bar, Benza il servizio per cocktail, perchè le donne i ta l i ane dovrebbero bandire quel le scemenze di importazione stra- niera, avve l enat r i ci i e i nervi e del lo s tomaco: ma colle sue brave bottìgl ie di liquori nostri, e il necessario per il the. . E' poca roba, sempl ice e modesta, come la vostra ami ca Nina. Ma ve- dete che ho cercato di raggiungere una cer ta finezza, un certo buon gusto. Non crediate che uomini e bimbi sieno insensibi li al l 'ambiente. Tut t ' al- tro. I l vostro bambino sent i rà, istin- t ivamente, gli sforzi che voi farete per abbel l ire con la sua mensa il suo senso art ist ico, la sua signori l i tà di at teggiamento, la sua educazione. E troverà più buona la sua colazione e l ementare e salubre, ricca di vi tami- rie, perchè non sprovvista di f rut ta, di sugo di pomodoro, di uova, ecc. Quanto a vostro marito. .. egli non vi loderà forse mai, perchè i mar i ti so- no piut tosto parchi, di elogi: ma vi sa rà grato, sarà più sereno e più amante del la casa e ¿e l la sua inti- mi tà. Occorre, per ot tener questo, essere «sempre in stato di mobi l i tazione ». Vogl io dire non bisogna... mol lare ma i ; neanche quando si « sole. Biso- gna essere sempre Soignées, non sol- t an to nel la persona, ma nel la casa: esigere che la domest ica sia sempre pul i ta ed elegante, col suo grembiule bianco (o nero, a seconda del le ore), natamente, come la rondine costruisce e ricostruisce il suo nido, anche se le tempeste hanno tentato di sconquas- sarglielo... » * * È le cipol le? E' vero, avevo promesso di dedica- re >ina pag ina al le cipolle. Ma come si f a a par lare di cipolle, con questo sole e questo cielo, e Que- st ' ar ia che porta gii ef f luvi del mare d' Ital ia, così di v inamente bello? N e parlerò un' a l t ra volta, NINA PUBD ESTH^TTO DI LIMOLE SOSTITUISCE l L l i W FRE- SCHI i n 7&5TT1 GLS US3 OTTIMA per p r epa r a re l imona t e. UTILE per s ter i l i zzare f r u t ta e ver- dure. ECCELLENTE per cond i re c ibi ed insa l a t e. MERAV IGL IOSA per la bel lezza de l la Pelle e c!ell e ch i ome Se U vos t ro Forni tore è sprovv i s to i n - . v l a t e L. 9 ( anche i n f r ancobo l l i) a l i a | Di tta Dott. LUCIANO DE FRANCO - | Ca t an ia (124). menz i onando i l. presen- | g i o r na l e, e r i ceve r e te f r anco di por- j to N. ti l a t t i ne d ì L imon i na. Fermi restando i l imi ti del la de- correnza del l ' abbonamento: i . Gen- naio, e 1. Lugl io, si po—.ono richie- dere s i i arret rati del la CUC INA I- TAL I ANA da qualsiasi numero. Per le var iaz ioni di indirizzo mandare la f asce t ta con la quale viene spedito il giornale e una lira in francobolli. Il secondo concorso delal "Cucain Italia,na, Pubblico sempre, a Natale, Un anno della mia vita, un' agenda per le signore, con una parte let- teraria ed una parte pratica. Tro- vo clie noi debbiamo saper' fare le tre riverenze di corte a 8. M. la Regina, dobbiamo leggere e te- nerci al corrente della buona pro- • duzione. e di ogni progresso, e dob- biamo anche saper organizzare intelligentemente la nostra casa, fare un bilancio, notare le spese. Nel capitolo « Vita pratica » dei mesi in cui cadono le feste di Na-T tale, di Capodanno e di Pasqua,- dò sempre delle distinte di una! colazione o di un pranzo, ed a Natale pubblicai questa pagina: « Vediamo come una modesta pa- drona di casa possa imbandite una buona colazione di Natale per" sei persone, con due capponi e senza eccessiva spesa. Faccia cuocere allesso uno dei due capponi assieme colla testa, col collo, colle zampe e colle inte- riora (eccettuati i fegatini) del- l'altro. Quando esso è freddo, ne faccia sei parti, lo disponga bene in un piatto con dei funghi sot- t'olio, delle olive, due uova sode e vi versi la gelatina ottenuta con tre quarti di litro di brodo (vedi ricetta in «signorilità»). Col bro- do rimanente cuocia un buon ri- sotto con i fegatini o il risotto alla milanese. Tolga poi, diligentemente la car- ne delle due teste, dei due colli, le triti con i due stomaci dei cap- • poni ; (e con i fegatini, se non li adopera per il risotto), la incor- . pori con della puree di patate, con • un po' di prosciutto, e, col- l'aggiunta di un uovo e di spezie, prepari e frigga delle squisite crocchette. Cuocia poi arrosto l'al- tro decapitato cappone. Cosi po- trà offrire: Risotto alla milanese Crocchette di pollo fritte Cappone in gelatina Cappone arrosto con insalata Panettone e frutta. Orbene, il concorso della Cuci- na italiana consiste nel variare e migliorare questa distinta e com- binare come servire una colazio- ne a sei persone con due cap- poni e con lire dodici di altra spesa. Naturalmente in questa somma non ci « rientrerebbe > il panettone, ma la Cucina italiana si assume dì regalarlo alle ven- tiquattro abbonate, che avranno mandato una distinta fine ed ap- petitosa. Il panettone sarà di gran marcata italiana. Diremo nel prossimo numero come sarà com- posta la sfuria Elena Morozzo della Rocca
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