LA CUCINA ITALIANA 1934

Piccola storia di un grande alimento Una buona cioccolata fumante, signore mie, Che sia naturalmente contenuta in Mia bella chicchera di porcellana tot. filettata d'oro, non vi fa venire m men- te il risveglio settecentesco di g a bella dama incipriata o del . B^ vm ^gnoxe, pariniano? In quel tempo le signore sa- pevano apprezzare veramente questa squisitezza della gola, questa carezza del palato, questa delizia dei bimbi, questa consolazione delle donne melanconiche. U regina Maria Teresa, infatti, moglie a f r e Luigi XIV, che non era bella e e i e era molto tr'adita da t suo augusto consorte si consolava, poveretta, nop BolÌ con' la cioccolata in tazza che piglia- va oÌnT mattina, ma anche con la « o c « , lata in pezzi che teneva in bocca ,e ro- lìcchiava tutto il santo, giorno, tento che ì denti le erano diventati addirlt t U E anche la dolcissima Vàllière si deve essere consolata in convento con que- ste dolcezze, al tempo del suo ritiro, perchè anche le suore bevevano e man- sfavano cioccolata, se Si ricorda quella Superiora di un convento che diceva » un gentiluomo di sua conoscenza : «Quan- do voi desiderate della buona cioccolata, fatela fare alla sera innanz in una aoe- coUtieta, e lasciatela 11. H riP°8° n o t t e la concentrerà dandole un velluto che la tenderà migliore. Il buon Dio non sarà offeso di questa piccola «9«catez- za, poiché Egli stesso è eccellente per natura... ». LA P R E F E R I TA DA TUTTI perchè offre un piatto prelibato e pronto Soc. An. A b F O N S O S A P A » MONZA l . Narra !a storia - a proposito di cioc- colata — che nei 1519, una n a v e parti dal Messico portando a bordo un piccolo se- me bruno che l 'Europa ancora non co- nosceva, quella fava di cacao che uh viaggiatore italiano, il fiorentino Fr anco M a r i e t t i - contribuì tanto 'alla fine lei secolo XVI e 'ai principi del sucqe». s f v o a diffondere nelle Corti europee^ dando notizie dettagliate e P^cise su q u e l l a : «certa bevanda che gli Indiani chiamano cioccolatie, la quale, si me- scolando frutta che sono grosse come ghiande, con acqua calda e ^ prima secche molto bene e abbrustoite « fuoco. Si disfanno sopra certe pietre, siccome noi vediamo i pittori quando S o i colori, fregando il pastello, X è anche di pietra per lo lungo so. pra l a pietra piana e liscia; cosi »i v e Se ridurre in una pasta e i e disfatta n<£ l'acqua serve anche di bevanda .. ». E pm avanti, continua: « ...e" l'acqua la mettono in certe ciotole di f r u t t a rigonfie che so. no prodotto da alcuni alberi di quei paesi, e sono come 4« zucchetto, k m che quelle sono tonde e secchi diventano come legno». Poi vendono 1 dettagli per trarre ogni miglior partito da quelle zucchetti. « In queste bevono il ciaccolane che rimesco- ?ando con un legnetto, e «g g , randolo colle palme delle mani- (sembra veder montare uno zabaglione « una crema all'uovó) gli fonno fare, una spuma di color rosso» e subito fatta.se la mettono in bocca, e lo tracannano in un. fiato con mirabile gusto e soddisfazione della na- tara, alla quale dà fòrza, nutrimento e vi. io d ò provai quando «tetti «1 Messico e mi piaceva e giovava assai, e quasi mi pareva di non poter stare un giorno senza pigliarne ». Cosi 1 Messicani applicavano Istintiva- mente quella pratica che la scienza mo- derna ha riconosciuto d'importanza fon« damentale pei la più facile assimilazione dei grassi da parte del nostro organi- smo: l'emulsio,natura. Cosa del resto che trova altri 'riscontri pratici nelle uova sbattute, nella panna montata, negli olii emulsionati, che vengono ad assumere forma di minutissime goccioline separate nell'ambiente acquoso o di microscopici alveoli ripieni di aria, subendo già un'a- zione disgregatrice meccanica che rende, rà più rapido l'attacco dei succhi gastn. ci e dell'intestino Per quanto poi riguarda gli altri com- ponenti gli idrati di carbonio costituiti dall'amido del cacao e dallo zucchero ag- giunto,, va tenuto presente clie il primo avrà subito nella cottura una parziale trasformazione fisica e chimica in amido- destrina più «digeribile», o comunque in salda d'amido dai singoli granelli non più 1 compatti come nella materia cruda, ¡e che il secondo giungendo già sciolto in bocca e poi nell'apparato digerente, verrà assimilato con un minor dispen- dio di energia. Infine l'aroma della droga resta più accentuato e fragrante, quindi più gradi- to al palato. ' La bromatologia si trova dunque d'ao. cordo con la tradizióne e col sistema ra- zionale di un tempo. Con tutto questo la nostra lezione $ - incompleta e qualche lettrice ¡noterà cet* :to una lacuna. « Sta bene tanta, teoria, ma' una ricetta precisa e semplice non sarebbe megl io?». Eccola dunque accon- tentata, cominciando dalla... dose pei una persona: cioccolato 40 gr. latte un decilitro e mezzo, acqua mezzo decilitro. Tagliare il cioccolato"- in piccoli pezzi, ri- durlo in pasta densa facendolo cuocere nell'acqua a fuoco molto lento rimesco- lando di nuovo e lasciando bollire per al* cuni minuti, facendo subbollire, un istante i l liquido. E' d'uopo fare atten- t ion« a che non si riversi sul fuoco, frullando bene per servirlo istantanea- mente ben caldo, CESARE ALDANI ìm Ü SILICE (presso V O G H E R A ) MAGGIO OTTOBRE CURE SALSOIODICHE (Bagni - Fanghi - Inalazioni) CURE SOLFOROSE Consulenti: Prof. CLIVIO Prof CA- LAMI DIA e prof. MANTEOAZZA Dlret- tore Sanitario D.r Comnn. E. pIVIAHt LAVANDA GOLD IAMAV FRAGRANTE COME IL FIORE Vi è In questo profumo di fiori alpini l'aristocrazia delle cose beone e sem- plici. Usato per la toeletta e per la biancheria da rilievo e distinzione On saggio si riceve inviando lire una in francobolli alla Casa: A . R I G G I & C . - I M P E R I A O H E G L I A

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