LA CUCINA ITALIANA 1934
_1 Settembre 1934-XII LA CUCINA ITALIANA 3 1 IX 'Supponiamo dunque che il medico ti abbia proibito di mangiar carne e di bere vino: tu che fai? O non mangi carni e non bevi vi- no obbedendo ai suoi consigli, o trovi una via di mezzo. Mangi — suppo- niamo — duecento grammi di carne al giorno invece della solita bistecca di mezzo chilo di che ti nutrivi, e... annacqui il vino. Questa del vino annacquato può es- sere una trovata della mia cameriera. Perchè dopo la perdita dell'altra, ohe mi piantò dall'oggi al domani per a- verle detto, mi pare, che la bistecca deve « ribeversi » il sugo che cola nel- la ghiotta della gratella, ho dovuto, naturalmente, cercarne un'altra. Questa d 'ora è di un paese della Lombardia: giovane, belloccia, con la crocchia come le vedi ancora sul la- go di Como ma con un difetto che tento di correggere nel suo interesse » nel mio: le piace II vino. Non ec- cede, ma resiste tranquillamente il suo mezzo litro di vin Chianti a de- sinare e a cena. Quando combinammo mi avvertì ohe l suoi vecchi padroni le davano un bicchiere di vino a pasto e m'ero tranquillizzato; ma la settimana scor- sa, scendendo in cantina m'accorsi che i fiaschi calavano. Tacqui; ma sere fa mi disse di sentirsi male e chiamai un medico amico al quale raccontai la storia dei fiaschi. La visitò, trovò che il male non era grave, ma l'avverti che quei disturbi potevano diventare gravi se avesse continuato a bere un litro di vino al giorno. — Chi glie lo ha detto, dottore — domandò — che bevo un litro di vino? Lo vedo dai sintomi che avete... Ma un litro mai... « A me pare che lo superiate: vi con- siglio, ad ogni modo, di attenervi al- le mie presorizioni perchè non potrei rispondere della vostra guarigione. — Allora sono malata, dottore? — Malata no, ma siete sulla strada. Quando il medico se ne fu andato venne da me. — Ma lo sa, signor padrone, quello che mi ha detto il dottore? — SI, me lo ha accennato: devi be- re un po' meno. — Anche meno di due bicchieri al giorno? — Non so, non me lo ha detto. Quanto ne bevi?. T — I padroni dov'ero prima me ne davano due bicchieri. — Me lo dicesti allora. — Ma lei, commendatore, non mi disse nulla e posso averne bevuto qual- che bicchiere di più. — Per me, figliuola, puoi berne fin- ché ne vuoi: purché non ti veda brilla. Eran passati due giorni, ieri mat- tina, mentre mi serviva a tavola, mi domandò a bruciapelo se un medico, visitando un malato, può sapere quan- to vino beve. —. Sicuro — le rispondo. — E come lo può vedere? — Mah! lo saprà lui: forse dal fé- goto-.. — Lei, signor commendatore, è mai sceso in cantina? — Cosa vuoi che ci vada a fare? Mi aveva servito la pietanza. Quando tornò con la fruita mi ri- volse un'altra domanda: — Scusi, signor commendatore, è vero che annacquando il vino se ne beve di meno?. IL SAGGIATORE / più fedeli amici della LITI01ÀAGNESIN A. CASASI possono ottenere GRATIS CINECAMER SIEMS EN CINEKODA OOTT APPARIECCH FOTOGI RAFIC UN DONO A K KODA TUTTI G RAPITO raccogliendo i BUONI contenuti pelle scatole di LITIOMAGNESINA: Chiedete Programma E C CO LA BE L LA BOTT I - GL IA CON DI SPOS I T IVO PER CHIUSURA ERMET I - CA CHE VI SARÀ DATA IN DONO AQUISTANDO IO S CATOLE DI L ITIOMA- GNES INA A. CASSIA. LaLitiomagnesinavi dà una vera e propria acqua mine- ralizzata, limpida, frizzante, di gusto squisito, ricca di ma- gnesio, di litio e di calcio. Bevete anche voi la Litio- magnesina - l'acqua della salute. del Concorso a AXAS SAI m i A M O - l à equa delia salme Via Grna Sass, o 12 - MILAON ed avrete anche GRATIS una dose per un litro di acqua Se ne desiderate una, scatola da 10 dosi mandateci L. 3.20. Se ne desiderate io scatole con la bella B O T T I G L I A INj S O N O inviateci L. $0*
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