LA CUCINA ITALIANA 1934
14 LA CUCINA I TAL I ANA 1. Settembre 1934-XII ACCADEMI GASTRONOMIC Nessun sos tant i vo ebbe ma l t an ta potenza esa l tat r i ce e cosi poca consi- s t enza quan to «A c c a d em i a» a l lorché si r i f e r i s ce a l l a gas t ronomi a. Tuitto può anco ra e per un pezzo, f a r capo al le accademi e: tut to meno che la gastro- nomi a. Ques t ' ar te che r i ve o vivac- ch i a sul l ' appet i to del l 'uomo, non può aver nu l la di accademi co; a lmeno in- torno a quel senso di ozioso o di pe- r ipatet i co che forse non si s b i a a ca so a l vocabolo, in memor ia del le sue or igini di Scuo la al l ' aperto, di filosofìa, come poss iamo t u t t av ia ammi r a re negli imponenti ruderi di Vi l la Adr i ana. "" L a sub l imi tà de l la concez ione ga- s t ronomi ca sava r i n i ana non è, In f on- do..., che un laborioso par to del la mont agna, di cui 11 vecchio l egale bi- bl iotecar io ne f u l 'iimaginoso autore e l 'ostetr ico fantasioso. Troppo poco per un uomo di scien- za, un teoret i co; ancor meno s 'egli fosse s t a to un ar t i s ta. L ' appe t i to v a perdendo dovunque 11 suo sereno cara t t e re fisiologico; la fa- me stessa, ca ro Br i l l ât, ha perduto quel le sensazioni spasmodi che che u n giorno Vi f ecero vedere annebbia- to davanti a voi stesso. Uomini nel fior del l ' età e del l 'at t i- v i t à son posti a l reg ime del poppa- t o i o a vuoto, come quando si o f f r i va a l poppan te ingordo, l a mol l i ca di pa- ne impr i g ionata nel pezzet to di te- l a g ià succh i a to da l la geni trice. Ora esiste il « ciucciolo » per l 'adul to, il ohewing gwm, e l 'ora del des inare è a l l ont ana t a. I l grosso poppante volon- t ar io h a la sua me r i d i ana nel cer- vel lo; lo stomaco non dà che segna- lazioni d'ordine secondario, regolabi- l i a volontà. Non diversamente, i ni- poti dei grandi me r canti de l la l ana e de l la seta, 1 puri coniatori del fio- r ino pas savano di canova in canova a bagnar si il becco co' diecini fino ad ar r i vare a l la sogl ia di casa. .. Ebbr i? Non c'è per i colo! Era un po' di pop- L ' A P P EOT I T E l i CHEWGIN - Gil SOC. CERAMICA* RICHARD- ' G I N O R I PORCELLANE E TERRAGL IE DA* T A VO LA pa, uno chewing l iquido, roba da vec- chi ossia da Invecchiati nell 'atleti- smo di t u t t i gl i organi, che s ' hanno da t ener desti e al l enat i, perchè so- no in funz i one di v i t a: 11 cosidet to «bagna re l 'ugola». Co l lo chewing si but ta g iù la sa l i va; ma a t empo per- so, ci si r i ca t ta col barolo ferr igno, o col Ch i an t i nav i ga to che sa di mam- mola, seppure non l ima lo stoma- co l a nos ta l g ia del Fras ca ti oraziano. Dappr ima gli organi i n t emi si di- sabi tuano a secernere 1 succhi digest ivi poi, visito i l f a l l imento dli quesiti... si chiude addi r i t tura il negozio. E al lo- r a si r i corre a l la ma c c h i na a pompa per i sondaggi, che ti finisce per al- l argare l ' esofago e i l pi loro da dove non pas sava più nul la. So l cano l 'oceano queste pr ime pom- pe per ar r i vare fino a noi. Son le ma l a t t ie profess ionali degli uomini dal pens iero mer cant i le o com- merc i a le che sia. MI di ceva or non è mo l to una cortes i ss ima Al t ezza Be a l e : — Vi sono p i a t ti più o meno buo- ni , a l t ri che mi pi acc iono meno an- cora; ma io non ricordo quali s ieno; non bado nè agli uni nè agli al tri. Anche 1 dol ci mi piacciono, ma non saprei di st inguere una pas ta dal l 'al- t ra se non per una c e r ta gradaz ione di sensaz ioni dolci. Se dopo quanto le ho de t to riesce a comprendere da qual l a to pendono 1 mi ei gust i, t anto megl io. CI pensi un po' lei. Sug l i appet i ti formidabi li di una vo l ta non potendoci aspe t t are che se ne par l i in pi eno di persona ci sfor- zeremo di argoment are a l la megl io. H nos t ro A. c i ta personaggi al- tolocati aven ti un appe t i to in ragio- ne del la loro di gni tà; noi non cre- d i amo a ques ta az ione di re t ta dei gradi a l la tavo l a. A par i tà di sesso, di età, di conf ormaz i one fisica, di tem- peratura, f ra Individui viventi nel la stessa zona consumerà 1 pasti con magg i ore av i d i tà ed ampi ezza l 'uomo laborioso dei campi, che non quel lo che ozia nei saloni, il pr imi t i vo che non l ' intel let tuale, il probo e non il gaudente e l 'uomo da l la cosc ienza net- ta f ra i quali è faci le t rovare dei sacerdot i. Ho conosciuto un robustis- simo uomo di f a t i ca che per al cuni impegni si è mang i a to in un giorno un rosbi f fe di buona e ben cuc i na ta carne dì 5 Kg . ; suppergiù a l t r e t t an ta vi tel la col burro il dì dopo; il terzo giorno del le coste di manzo sul la gra- tel la, di egual peso, e poi una gros- sa ar i s ta di ina i a l e; e cosi per la dur a ta di una quindi c ina di giorni, ossia fino a s t anc a re un noioso con- trol lo, Incar i cato di ritirare gli avan- z i ; se ce n' erano. Quando 1 servizi di mensa, appro- pr iandosi d i ima nomèa che aveva le sue rad i ci nei tempi . .. preistorici, ve- n i vano de t ti a l la f rancese, l 'esibizio- ne del le por tate è ra od a lmeno ap- par i va monument a l e; poiché la gran- de cuc i na d ' appara to è quanto di più scenograf ico ed lllusioniistico si può pensare. Ma in tempi p iù l eggiadri 11 relaismo dej, servizi imperava, • * » 0 Castel lo Rea le di Racconigi, Il cui f ronte guarda fieramente 1 con- fini, por ta nel f reg io In grandiosi ca- ra t t eri romani 11 nome stesso di Lo- dovico, con i l r icordo de l la ges ta sto- rica, l a t inament e. Na r ra il Cougnet che i l Gr ande Cas t e l l ano In persona veniva servi to per diritto di 12 pol li arrost i t i, ad ogni po r t a ta di isrro- sto; che 6 pol li così cuc inati spettas- sero ad ogni di gni t ar io de l la Cor te, 3 1 per c i ascun uf f i c i a l e, 2 per 1 capi servizio, 1 per ogni aspi rante, mezzo a c iascun camer i ere hi sottordine. L a gof fa di scr iminante degli stor ici orecchi anti at t r ibui sce ad una specie di appet i to per , di r i t to di v ino quel lo che sol tanto In apparenza era un far sto, e in def ini t iva un diri tto di ori- g ine barona le che si anda va disper- dendo, nei suoi var i i esponenti mate- rial i, per g l ' innumeri rigagnoli sgor- gant i Intorno ad ogni Castel lo. Comunque è ben© r i cordars i, cihe quel li non e r ano t empi In cui circo- l avano 1 ohewing gwm o c iucc loll che pi acc i ansi ch i amare, nè si sareb- be pensato ma l al l 'adozione del di f- fusore esofàgèo, benché si col t ivasse- ro, abbondant ement e, le peregr inazio- ni del diecino. AMEDEO PET T I NI Capo Cuoco di S. M. a Re. AVANDA FRESCA DEL IZIOSA UÀ MIGL IORE RACCHIUDE IL PROFUMO DELLA PRIMAVERA FLACONE DI PROPAGANDA di grandezza doppia alla presente figura si spedisce franco di porto contro l'invio di L. t in francobolli alla Concessionaria: S S . A . A R C H I P A R Via Trivulsio, 18 - MI LANO
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