LA CUCINA ITALIANA 1934

_1 Settembre 1934-XII LA CUCINA ITALIANA 31 no. e sagomato in isti le novecento ; so- no anche mol to simpatiche, per cam- pagna e per stanza modesta da pran- zo, Quelle di cristal lo pesante e colo- rato. Ognuna deve avere il suo cuc- chiaino in cristal lo od in argento, ri- pul i to ad ogni pasto, e tut te debbono venire sempre riposte, al riparo dal la polvere. L ' insalatiera può essere eguale al servizio di piat ti ed ai piatti a luna, che si mettono in tavola quando si serve l 'arrosto con l ' insalata, oppure può essere di cristal lo con bordo d'ar- gento, oppure tut ta di cristallo, con le posate relative pure di cristallo. Adesso non vanno più le posate da in- sa l ata di corno, oppure di corno col manico d'argento, perchè non hanno ur. buon centro di gravità e rischiano d'andare a baciare spesso la terra. Si adopera, invece, una forchet ta ed un cucchiaio del comune servizio di posateria d'argento. E' elegantissimo adoperare una cristalliera col bordo d'argento, e coppelle col bordo d'ar- gento assieme a quei modernissimi servizii di pasta colorata con bor- do argentato. La zuppiera con cui è por tata la minestra sul tavol ino dii servizio in sala da pranzo, e da cui viene scodel lata dal domestico o dal- la cameriera, può essere eguale ai ser- vizio rd anche in argento o placcata argento, col suo coperchio relativo. Se essa è (ili bella forma slanciata, può venire adoperata, in un ricevimento di eera, anche pel « punch » gelato e al- lora, deve avere il « mestolo » di'ar- gento e cristal lo. L' argento e l 'argento cosi detto in- glese, placcato a fuoco e solidissimo, sono poco addat ti per posaterle e lo sono molto per vassoi, per specchi da tavola, per gli animali grandi ora di moda per guernizione di tavola. Chi non possa spendere molto, troverà diel- le ceramiche in galvano-plast ica d'ar- gento nuove ed artistiche. A proposito di specchi dia tavola, per le sale da pranzo in istile 900 sono stati creati degli specchi col bordo di radi ca lucida e ben sagomata in cui sì ' specchiano fiori sti l izzati dli por- cel lana. E, giacché questo numero raggiun- gerà le abbonate in campagna, ricor- do loro certi pratici, artistici ed eco- nomici servizii di vetro e ra f f ia per vino, acqua e bibite. Sono anche di l unga durata perchè l ' involucro — di- rò così — di ra f f ia è diviso dal vetro. L a cara f fa analoga ha il tappo con guarnizioni pure di raf f ia. Anche le teiere montate in r a f f ia sono simpa- t icissime; i l colore più di moda è i verde chiaro. Un' al t ra cosa carina vidi pure in una grande Casa toscana che è, da se- coli, vanto d' I tal ia: una trent ina di animalet t i: pinguini, pesci, di porcella- na bianca con qualche sprazzo di co- lore vivo. Mettendone alcuni in cerchio sul la candida, tovagl ia ed al tri in l inea ret- ta verso un angolo del la tavola, for- mano mia originale e gaia guarnizio- ne, anche per una colazione elegante ed in un ambiente dì signori l ità. Risponod alel abboenat 6> GIUSEPPINA. — Mangi e faccia servire della frutta al posto del caffè-latte mattutino, al posto dello spuntino delle dieci a del tè delle cinque. Ed anche un approvvigionamento ideale per il tennis che ella ha in casa, sia costituito da bella frutta, magari tenuta in ghiaccio. Se vuol unirvi qualche altra cosa, serva del caffè- latte ghiacciato, poco zuccherato, avendo cura che il caffè sia molto buono. Il tè freddo ed il caffè-latte ghiacciato si ser- H|sn, ' * • i vono o in tazze della capienza di una tazza da tè, oppure in bicchieri di Mura- no o di cristallo, ma preferibilmente co- lorati. Non si mettono i cucchiaini, per- chè adesso, neppure i parroci di campa- gna bevono un liquido freddo a cuc- chiaiate... © FIDANZATA — Ninon de Landos nel 600 dormiva fra lenzuola di seta nera ed ha trovato imitatrici nel mondo equivoco. Ho visto in qualche corredo di signorine dell'aristocrazia delle lenzuola in crespo di Gina rosa, ma confesso che trovo infi- nitamente più signorili le lenzuola di fi- nissimo lino, con un beli'« a giorno » sd una cifra di media grandezza ricamata alla perfezione. © INQUIETA — Ella chiede se, adesso in cui non è di moda il lutto, sono pure abolite le lettere di condoglianza. Cara, 11 dolore c'è sempre., e vi sono ancora crea- ture che sentono 1 vincoli d'affetto e l'a- marezza del distacco supremo... Cosi le lettere di condoglianza si scrivono sem- pre; si dosano le espressioni, a seconda che il dolore' a cui si esprime la nostra simpatia sia più o meno da noi ritenuto profondo. Non si scrive una lettera di condoglianza su carta rossa (carta che, fra parentesi, è sempre poco simpatica) ma su qualunque foglio di carta dal co- lore neutro. Sarò lieta di ricevere la sua telefonata, quando ella verrà a Roma, in autunno. © VOLONTEROSA _ Approvo la sua idea di trar profitto, in questi scabrosi momenti, dei fiori che coltiva. Giacché vive alla periferia di una grande città, metta un avviso sui giornali ed impari a disporre i fiori in ceste ed in cestine, rea- lizzando cosi un maggior utile. E' poi, cosa facilissima; riempia ben bene la pa- niera di paglia sottile, o di musco fre- sco, fissandolo con dei sottilissimo filo di ferro. Riunisca i fiori — tutti della stessa tinta, od a sfumature diverse della stessa tinta — e li leghi a tre, con intorno un po' di verde leggero, su bastoncini di va- ria lunghezza, a cui aguzzi la parte in- feriore. Le varie lunghezze permettano di disporre i fiori più o meno sporgenti; 1 bastoncini s'infilano con garbo nel musco.' fino a che questo sia nascosto e la cesta abbia assunto — da tutti 1 lati un aspetto artistico. Fissi sul manico un na- stro di colore eguale ai fiori o anche di colore completamente staccato. Alle ceste preferisca degli immensi cappelloni di trucioli; le sigmore romane, quest'anno a Castel Fusano, presso Ostia, sfoggiavano per il mare 1 cappelloni che avevano ri- cevuto pieni di fiori In inverno, ed erano elegantissime. Faccia, della buona propa- ganda per la fratta, unendola ai fiori. Auguri di lieto lavoro, di lieto successo e di trovare imitatrici... . J • . © FRIULANO. — Quando ella è in au- tomobile con una signora, levi sempre .11 cappello; se ella è ufficiale, levi il berret. to. Soltanto se ha sorpassato la settanti- na, resti col capo coperto vicino ad una signora, dopo avergliene chiesto scusa"* permesso. © GINESTRA — II suo caso mi com- muove, ma non è tragico. Creda che oggi sono a migliaia le signore che debbono dirigere una famiglia colle rendite dimez- zate. Anzitutto, faccia un rigoroso bilan- cio preventivo e, per nessun motivo al mondo, vi venga meno. Quando una di noi, oggi, non può fare un vestito, cerchi di rimodernare 11 vecchio, ma non con. tragga debiti per farne uno nuovo, se non vuol cadere in un abisso e forse, nel male... E ognuna di noi abbia e cerchi una via di lavoro. Pensando a lei ho scritto l'articolo pel prossimo numero. Coraggio! e mi scriva se posso sostenerla con qualche buona parola o con qualche pratico consiglio. © INESPERTA BOLOGNESE — Credo che gli auguri anche , del più sconosciuti dei loro sudditi, fatti sulla culla del no- stro. futuro principino, saranno graditis- simi dagli augusti genitori e dagli augu- sti Nonni. A suo tempo, ella non farà nessuna sconvenienza inviandoli alla da- ma di Corte di servizio della Principessa Maria José ed a quella della Regina Elena. © SIGNORINA MITI' - Torino. _ Gra. zie di aver preso lo pseudonimo di una delle mie eroine preferite... Se ella vuol fare del bene in campagna, senza lavorare troppo ed affaticare la vista un po' Inde- bolita dagli studll. cerchi nel vecchi ar- madi, fra quegli involti che noi padrone di casa conserviamo, anche colla certezza che mai serviranno, del pezzi di qualun. que stoffa purché sia calda e preferibil- mente di lana, serve benissimo all'uopo anche quel vecchio « reps », che copriva 1 sedili cdiiquant'anni fa. Ne prepari del sacchetti con guaina e li regali al bimbi poveri. Nel prossimo inverno, serviranno per tenere caldi 1 loro piedini e per dar loro un senso di benessere ed un buon sonno. Tante cose affettuose. © MARILENA - Aosta. — In estate Ja «macedonia » 6 indleatisslma senza liquo- ri o Marsala, bensì con molto succo di li- mone; naturalmente bisogna aumentare la dose dello zucchero. © TITINA D. - Firenze. — Un regalo nuovissimo, artistico ed utile pai es- sere una lampada da campasi.® e da spiaggia, tipo quelle dei minatori, in ve- tro colorato ed in ferro leggero. Naturai, mente contiene una candela. Grazie delle sue parole cosi carine. Elena Morozzo Della Bocca.

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