LA CUCINA ITALIANA 1934

_1 Settembre 1934-XII LA CUCINA ITALIANA 3 1 zi, so,lo per colazione. Idem per j for. maggio. A. F. (S. Agata Militello) —„Tanto più mi rincresce elle ella, praticametite, non potrà fabbricare iì cioccolato in casa, in quanto tale fabbricazione sarebbe dedi- cata, come mi scrive, glia felicità dei suoi' bambini. Il metodo non è troppe» complicato, ma occorre Un apposito macchinario, che certamente Ella non ha, e che non le consiglierei d'acquistare, perchè mi pare che, come dicono i francesi: j ì j giuoco non valga la candela! ». É questo 6 il parere anche di un com- petente: il cav. G. Manfredi, caio cre- denziere ctelX'flotel Majestic di Roma, $ quale ha usato la cortesia di darmi que- sti chiariménti: «Il cioccolato si ottiene torrefando prima il cacao in fruito, per poi macinarlo, ed aggiungervi, a secon- da dei tipi, il rispettivo zùcchero in pez- zi. Poi, per mezzo delle potente « bro- yeuses », riscaldate d'inverno e delle vol- te raffreddate d'estate, viene lint-.r.entc macinato, per essere, quindi, stampato nelle form e di latta pulitissime, per il regolare e naturale indurimento. Se si volesse ricavare qualche cosetta dal cioccolato comune, sarà sempre a di- sposizione di « Delia », del giornale e dei numerosi abbonati per gli schiarimenti del caso, ». E. P- (Roma) — Sei davvero molto esigente! Se non ti contentano per spiegazioni e ricette sul riso, né il bel libro del Gal- leani, né quello delle sorelle Bergamo, nè l'apposito ricettario espressamente preparato dall'Ente Nazionale Risi, come tu mi scrivi, vuoi proprio che possa ba- starti io, in qualche giornalistica nota di corrispondenza? E, se cosi è, perchè non guardi il nu- mero unico della « Cucina Italiana » del IS ottobre 1932, tutto, appunto, dedicato al riso? Scrivi che sei abbonata della prima Ora, avrai, dunque, quel numero della raccolta. Comunque, quanto più tu sei inconten- tabile tanto più ti sono grata per la fi- ducia che tu riponi in me. Per altro, invitarmi alla propaganda per il riso è, come si suol dire, einvitar- mi a nozze», poiché fondai questo gior- nale anche, e forse sopratutto, con l'ob- biettivo che la massaia moderna contri- buisca all'economia nazionale: il che fa- rà tanto più volentieri se conoscerà co- me e quanto siamo tributari all'estero per importazioni, che si potrebbero evi- tare: dai vini al frumento,, al tè estero ecc. Non ti sarà sfuggita la mia cam- pagna in favore dei pomidoro, degli agru- mi, del prodotto nazionale insomma. Fi- gurati Se mi farei pregare per il riso! Se non che mi convince ogni giorno di più che, a questo riguardo, una cosa sola è necessaria e s'impone: Saperlo cucina- re! Saperlo far gustare alla propria fa- miglia ! Avrò un bel pubblicare io le opinioni degli scienziati più illustri: Albertoni, Angelucci, Baglioni, Belfanti, Borasio, Cóntardi, Devoto, Gamora, Marinoni, Mi- cheli, Novelli, Achard, Bessau, Carissan, Joshiinura, Suzuki, Winchel che hanno messo in luce, con lg loro ricerche scien- tifiche, gli aiti ]jregi nutritivi del riso, il cui contenuto in albumine si eleva al 73 per mille, e il etti amido si converte nello zucchero del sangue! Ma se quando il riso comparisce a ta- volai, sia il risotto romagnolo di Pasco- li, o sia il famoso milanese, ovvero una minestra di riso e verdure, e i e supplì » romaneschi, o il minestrone freddo, esso risulterà,, lungo, scotto, insipido, e il ca- po di casa non lo mangerà, la massaia moderna (nè posso darle torto) dimenti- cherà nói, gli* illustri scienziati, lieConp- mia nazionale e si guarderà ben<s dal «bissarlo». E allora? Allora, invece di domandare lumi a me , ' fa una cosa: nel nostro stesso gior- nale, che ha le rubriche cosi ben divise, Va a cercare nella « Cflcitja dì t f l f t ^l giorni », quelle delle minestre, "ira esse Scegli quelle <M rìso, e va tu stessa ' fa cucina almeno a Sorvegliare l'esecuzio- ne. Anche fuori delle ministre troverai qualche ottimo Piatto, còme: i pomido- ro ripieni di riso, j « supplì f alla roma- na, il timballo ecc. V. !•'. S. (Maggianigo) — Dimmi, pri- ma di tutto, se alla tua villa hai il ter*, mosifone, o altra forma di riscaldamen- to cedrale Se la risposta sarà affermativa, il mio responso al iti/o, quesito s^rà 'semplici^ simo: «Riscaldare gli ambienti, anche sé non farà freddo, alcuni giorni prima tornai® ad abitar la villa dopo Testa- te, per evitare « l'odore di chiuso é di muffa ». Se, viceversa, ciò non puoi effettuare, mi permetto consigliarti il sistema chè seguo anch'io nella ryosfai villa, per la m sala da bigliardo a pianterreno, che an- drebbe soggetta allo stesso odore di can- tina, quando rimane chiusa qualche giorno : Pulizia del pavimento con molta cera allungata con un poco di acqua ragia, Stropicciandone anche le parti legnose dei vari mobili: (gambe dì poltrone, di tavole ecc.). Inojtre, prima di lasciar la villa, quando farai coprire — suppongo — i vari mobili con apposite fodere, o semplicemente con biancheria usata o — meno emeora — cqn carta, collocare tra copertura e mobile, sacchetti di naf. talina. Io applico tale sistema pure die- tro agli arazzi. Serve a una doppia uti- lità: mentre preserva dalle tarme, dissi- pa i cattivi odori. Tu dirai: «Per sostituirli con uno an cor più cattivo,? ». Ma basterà spalanca- re finestre e porte per una mezza gior- nata. e l'odore di naftalina se ne andrà, maitre quello di muffa, di cui per alcu- ni ¿ ¿ s i fosse imbibito l'ambiente, non scomparirebbe cosi presto. Ci terrei a essere informata dell'esito dei miei consigli, come, del resto, soglio- no gentilmente fare quasi tutte le mie deliziose abbonate. DELIA Speculando sulla fama dei prodotti M I N I M A X , venditori po- co coscienziosi hanno introdotto sul mercato cariche chimiche per estintori, senza marca e quindi senza garanzia alcuna per chi ne fa uso. Diffidiamo pertanto la nostra Spett. Clientela a non usare, per gli estintori M I N I M A X , altre cariche se non quelle portanti sul- l'involucro di cartone la dicitura « M I N I M A X 1 perchè soltanto queste sono di nostra fabbricatone. Nessuno ha tanto interesse come noi di fornire cariche chi- miche confezionate con tutta precisione e realmente corrispon- denti allo scopo per il quale sono stati forniti i BREVETITAT ESTINITOR "MINIMAX, , Le cariche chimiche non vendute dalla nostra Società non sono originali e decliniamo quindi ogni e qualsiasi responsabilità nel ca- so in cui l'uso delle cariche contraffatte avesse a pregiudicare l'apparecchio MINIMAX sia - n c l suo funzionamento che nella sua, costruzione. Art. 451 del nuovo Codice Penale: Chiunque, per colpa, OMETTE DI COLLOCARE, ovvero ri- muove o rende inservibili apparecchi o altri mezzi destinati alla ESTINZIONE DI UN INCENDIO è punito con la reclusione fi.no a un anno o con la multa da lire mille a cinquemila. A , G . I t F% AGENZIA GENERALE ITALIANA PREVENZ. INCENDI 75, Via Nazionale - IVB A - Telefono 42-194

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