LA CUCINA ITALIANA 1934
_1 Settembre 1934-XII LA CUCINA ITALIANA 31 D O L C I TORTA DI MELICA Farina gialla staccata fina etti 4 ; Burro etti 3; Zucchero bianco etti 1 i/ 2 abbon- dante; Fantina bianca «itti 1 y 2 : Mandorle dolci pelate e ben trite etti 1 y 2 ; RQSSI d'ulva n. 3; Scorza di limone grosso. Impastate, tutti, quesiti ingredienti, poi stendetela In tortiera e fatela cuocere al tornò. Serritela 11 giorno dopo cosparsa «lì zucchero al velo. l'abbonata, Adele Zanlbanl Jfo^tlcelll' d'Ongina (piacenza). eiJREA DI CIPOLLE Tel iate, a pazzi % kg. di cipolle bian- che | fatele ¿uocèpe nell'acqua salata 1B- f eme a due bulle patata sbucciate e va^a. " Cotte, scalatele, indi fatele, passare allo staccio. Con un cucchiaio, di farina, un pezzo di burro, sale, pép« Manco e latte a yiiflcièiìza fato una' densa besciamella, alla aiiaie poi unirete, i i passato, di cipol- le.'' Semprei rimestando fate' cuocere ed, a giusta densità, servite il puree come, con- iamo. Lo troverete delicato e Une. l'abbonata Adele Zanlioni, Monticelli d'Ongina (Piacenza). TORTIGLIONE D'AMBLIA (Specialità. d'Amelia - Umbria! Mandorla, dolci kg. 0,500; Zucchero In polvere tg. 0,500; Chiare, d'uovo n. 5 ; Scorn ai limoni grattugiate n. ?; Cannel- la finissima la polvere. grammi 30; Zuc- chero vainiglla. Le mandorle si scottano nell'acqua bol- lente. si pelano, si fanno asciugare al forno, si tagliano a fettine, poi si tritano minui i^me. Xe Chiare Si sbattono a dura fiocca e subito si devono unire agli altri Ingre- dienti e cioè allo zucchero, alle mandorle trite, alla cannella ed alle scorze di li- moni; s'Impasta il tutto e se. ne fa un rotolo ohe si stende su una lastra unta di ^urro a leggermente cosparsa di farina, dando al dolce la torma di un serpente Alla fine del 1934 offri- remo alle nostre abbona- te, in dono amichevole, l'indice e la copertina per l'annata della CUCINA, perchè il Giornale possa essere rilegato e conser- • L'abbonamento annuo costa L. 5,30, e può esse- re fatto in ogni momento. Per la preparazione di torte, bodini, di dolci al cioccolato date la preferenza ai prodotti che Ve ne assicurano la perfetta riuscita, la squi- sitezza incomparabile, il gusto più fine e delicato un po' attorcigliato in rotondo. Nella te- sta si fanno gli ocelli con due confetti rotondi color argento e la lingua si la con un coietto rosso oblungo. Io zucchero vaniglia serve a coprirlo, prima di mandarlo al forno, U quale deve essere di calore moderalo. l'abbonata Adele Zantbonl Monticelli d'Ongina (Piacenza}. LA TORTA MAFALDA creazione di Giovanni Carbonaro, e tu servita alla Mensa Reale, di S. A. R. il Duca degli Abruzzi, Preparazione; Montate sulla cenere calda In un polzonetto gr. 400 di zucchero Impalpabile Con n. 20. uova, alternandoli lungo la, la- vorazione. Quando è ben caldo, e, schiu- mosa ritiratelo dalla cenere \ canttouau- la lavorazione della montatura finché si ft freddata. Aggiungete gr. 100 di zucchero che avete fatto fondere sul fuoco senza acqua fin quando diventa oscuro che al- lora ci unirete gr. 50 di acqua, lo farete; freddare e indi lo unirete al composto Mescolate In esso gr. 500 di farina ben setacciata ed in ultimo gr. 100 di Burri) sciolto. Ouocete tale composto dentro uno stam- po basso, bene imburrato, ed a forno di medio calore. Cotto che sia sformatelo. <- fatelo freddare. S. Mettete sul marmo gr. 500 di Fon- dant, gr. 300 di burro, fittissimo e, gr- 6tt» di Cioccolato Luisa della Perugina appe» na sciolto alla bocca del forno. Mischiate il tutto e passate allo, staccio, profumando con vaniglia^ 3. Tagliate, la Torta, ottenuta col urt- ino composto, per traverso in quattro di- schi «. spalmateli uno alla volta con, un quieto della crema precedentemente fat- ta, e sovrapponeteli uno all'altro. In modo da riformare la torta stessa. Con la quin- ta parte della crema rimastavi che riscal- derete leggermente a bagno, maria, rive- sitite la torta tutt'intorno in modo da w » vedersi affatto la pasta, e con una piccola rimanenza di crema, e «ìediantè un car- toi'ceito a punta aperta, scrivete sopra la tprta la parola « Mafalda ». G, Carbonaro TORTA. DI PESCHE Pelate e. tagliate % pezzettini e etti d pesche. Mettetele In una terrina, poi ag- giungete grammi ISO di zucchero in pol- vere, grammi; 150 di pane grattugiato grammi too di amaretti pestati, n. 8 man dorle di pesche htritate, ». a rossi d'u»\- scorza di limone grattugiato ed, avendo!' un po' di cedro candito a pezzettini. Mt scolate bene, posola unitevi le-tre chiare d'uovo sbattute a neve e rimescolate. Ver. saet il tutto in una tortiera unta di bur- ro e polverizzate di pane grattugiato, indi fate cuocere la torta in forno caldo. Ser- vitela cosparsa di zucchero In polvere, op- pure di zabaglione, od anche.di sciroppo di pesche. l'abbonata Adele Zamboni Monticelli d'Ongina (Piacenza). LÀ CUCAIN IDEAL PER IA SIGNAOR MODAERN * Completamente smaltato Tre fuochi j- & Forno^« : : t: Scaldapiatti"aperto * IN VENDITA OVUNQUE Domandate opuscoli! illustrativi alla: SOCIET' À TRIPXLE ITALIAN MILANO - Via G. Rojales, I
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