LA CUCINA ITALIANA 1934

N. 1 — ,15 Genna io 1934-XII CARNI BRACIOLINE AL PROSCIUTTO Si friggono leggermente nel bur r o delle braciolone di vitella e si ritirano dal fuoco. Quando si sono raffreddate, adi una ad una, si coprono con una fettina di prosciutto in modo che Ja carne rimanga f ra due fettine. Tenen- do bene stretti i tre pezzi s'immergono nell'uovo sbattuto e quindi nel pane gra t tug i a to e si tornano a friggere. Quando hanno preso un bel color d oro si dispongono nel piatto di por- tata (che si avrà cura di tenere al caldo) si ricoprono con una salsa di capperi ed acciughe e si servono. AGNELLO COL VINO Si scelga una bella coscia d'agnello grasso e giovane, si lava bene con ac,eto allungato con acqua poi si stec- ca con rosmarino, prosciutto, sale, pe- pe e chiodi di garofano. Si mette quindi in una casseruola con olio piuttosto abbondante e si fa rosolare finché non ha preso un bel colore. Quindi si diminuisce il fuoco e si por- ta lentamente a cottura. Prima di servirlo si scola dall'olio e si rimette sul fuopo. Quando ha ripreso il bol- lore vi si versa sopra un mezzo bic- chiere di vino vecchio, si lascia consu- mare e si serve con insalatina verde. LA CUCffvIA ITALIANA TORDI AL NIDO Si cuociono i tordi allo spiedo e mentre girano e prendono colore si preparano i nidi che debbono conte- nerli. Si prendano tante cappelle di fungo rosso quanti sono i tordi, si pu- liscono accuratamente dal terriccio, si lavano, s! asciugano e si riempie !a li irò cavità con prezzemolo e aglio trinciato, sale, pepe ed olio piuttosto abbondante. Cosi preparate, si dispon- gono sulla gratella coperta d'una car- ta oleata e si fanno cuocere. Al momento di portare in tavola si dispongono le cappelle di fungo sul piatto da portata, sopra ad ognuna si mette un tordo, si condisce il tutto con l'unto della leccarda e si servono. M. Rosa Antonella, Genova. FETTINE DI FILETTO O DI VITELLO Preparare e battere alquanto le fet- tine. Metterle in teglia con olio, e quando si voltano, aggiungere sale, aglio e prezzemolo tritati, salsa di po- modoro e capperi. Preparare crostini di pane abbru- stolito e quando si serve, collocare su ogni crostino una fettina col suo sugo. L'abbonata Maria Toschi. PICCIONI A VAPORE Foderate con fettine di lardo ima legumiera di pirofila, collocatevi i pic- 21 cioni con mazzetto aromatico nell'in- terno di ciascuno, cospargeteli di sai« e pepe, e fermate il coperchio con un» pasta di farina e acqua. Mettete il recipiente in un altro più grande nel quale avrete versato dell'acqua bol- lente, coprite anche questo col suo co- perchio semplicemente e fate cuocere i piccioni sul fornello a fuoco mode- rato per circa un'ora e un quarto. Di- grassate fi fondo, versatevi un bic- chiere di Marsala già ristretto a me- tà, e servite con verdure. POLLASTRI ALLA DELFINA Far rosolare In una casseruola grande due pollastri tagliati in quar- ti, con poco burro, mezzo cucchiaio di farina e sale. Quando saranno ab- bronzati, bagnarli con brodo liscio e lasciare che bollano lentamente. A perfetta cottura, sgrassarne il fondo, passarlo allo staccio, legarlo con tre tuorli d'uova stemperati prima in po- ca panna, ed unirvi, sotto continua agitazione, il succo di mezzo limone e poco prezzemolo trito. PICCIONI IN MARINATA La marmata serve per i piccioni ar dulti allo scopo di renderli più morbi- di, ma si applica anche a quelli tene- ri, con la differenza che se 1 primi re- steranno in fusione 3 o 4 giorni per i secondi bastano 24 ore. Preparate una quantità di Marina- ta cotta proporzionata al numero dei piccioni e versatevela sopra ancora tiepida; trascorso 11 tempo indicato, cuoceteli in tegame con burro od altro unto a piacere, umettandoli con un po' della marinata medesima. In ulti- mo potrete formare una salsetta, a- malgamando un po' di farina con burro e gettandola nell'intinto. Se aggiungete dei pezzettini di funghì all'aceto, olive e carotine, avrete la «Composta dì ->iccioni» che è molto buona. CONIGLIO IN PADELLA Ecco un cibo di alto valore nutriti- vo e per di più leggero ed economica Comprate mezzo coniglio, toglietegli la testa e 11 collo e lasciatelo per un po- co a bagno in acqua corrente, c ' è chi ve lo lascia per molte ore ma è una esagerazione, e la carne resta poi in- frollita ed insipida. Rasciugatelo con un panno, fatelo in pezzi e mettetelo a rosolare in padella con una cucchiai lata di stratto, sale, pepe, uno spic- chio d'aglio schiacciato, una fettina di prosciutto tagl iata a dadinl e del prezzemolo trito. Quando è ben roso- lato, bagnatelo con mezzo bicchiere di vino, e riassorbito che lo abbia, pas- satevi sopra del pomodoro ben matu- ro, oppure versatevi un po' di salsa Cirio diluita in acqua tiepida. Copri- te il recipiente e finite di cuocere » fuoco moderato. Vivrete sani se là uostrà pelle è sànà A D O J P E K A I * : © OXJISTQXJJBJ il D I S C O A L B U L A 3) la P O M A T A A L B U L A (5,50) ii «5APHNF ALBULA ( L - n e l l a toilette giornaliera per 1 ^ mantenere la pelle fresca, colo- rita e morbida; per combattere la seborrea e per tonificare la pelle. sia ordinario che effervescente per preparare un ottimo bagno sulfureo in casa, per curare GELONI, screpola- ture della pelle, brucioli, eczemi, impetigini, ragadi, pruriti, esco- riazioni, punture. Questi prodotti sono preparati con lo Z O L FO C O L L O I D A LE estratto dalle ACOUE A L B U L E DI TIWOLi Lo zolfo ha una potente azione cicatrizzante, disinfettante, rigenera. trici> dei tessuti e combatte efficacemente, i parassiti della pelle. Lo zolfo estratto dalle ACQUE ALBULE ha un'azione incomparabil- mente più efficace dello zolfo comune perchè è facilmente assorbito _ dalla pelle. - — -— Tn vendita nelle principali Farmacie e Profumerie. Con C e" loZto per "talto: Comi». V. 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