LA CUCINA ITALIANA 1934

_1 Settembre 1934-XII LA CUCINA ITALIANA 31 ss»ffi: Gli arcaici non conoscevano i gelati, neppure i sorbetti. I Greci conoscevano soltanto le bibite gelate, e le nevi imma- colate delle cime montane dentro le quali versavano succhi di irutta; sarebbe stato appena lo spunto della «granita». I primi e più antichi sorbettleri sono stati gii orientali, particolarmente i persiani e gli arabi, che Introdussero pure il caffè in Europa a loro noto quale infuso e bevan- da, fin dai tempi del Califfo Harun-al- Rascid. Gli orientali: persiani, turchi, a- rabi e slmili, hanno nelle loro famiglie, 1 scherbtthdiy (sorbertitieri), ai quali è affi- data la missione di fare raccolta, nella stagione propizia, delle trutta più polpute e succose onde estrarne quelle esisenze, quei giulebbi che servono poi a profuma- re gelati, sorbetti ed altre bibite ghiac- ciate. Perciò non faccia meraviglia se i sici- liani — coiùe quelli che si lasciarono companetrare dagli usi, dai costumi e dalla civilizzazione araba — conservino ancora ogigii, le più svariate e deliziose qualità di gelati (persino caldo-freddi, cioè gelati col zabaglione caldo); spumoni, cassate, ecc. Sono glorie — queste — che già da tempo hanno valicato lo trontiare, por- tando un soffio dell'Arte innovatrice e setmpra primogenita del nostro Paese. Nell'ultimo decennio l'Italia ha notevol- mente aumentata la industria dei gelati con modiernissiinl impianti e con una tecnica cosi perfetta e sorprendente da battere In concorrenza quelle straniere. Perchè il gelato — sfatato ogni lalso pre. giudizio — è considerato dalla moltitudine non soltanto un dessert, ma sopratutto co- rno alimento adatto anche al febbricitanti parchè leggero e nutriente, specie se pre- parato al cioccolato od alla crema di cacao. Un eirrora 6 quello di credere U gelato Incompatibile con le stagioni di autunno ed Inverno. Noi vediamo gili Inglesi e massimamente gli americani, che elogia- no altamente questo prodotto al pari del loro tradizionale Plum-puddlny, anche rial clima rigido dell'Inverno, attribuen- dogli, anzi, vigore ed eccitamento al si- Stema muscolare. D'altra parte essi assicurano che un buon gelato al gianduia, qualora venga accompagnato da biscotti, wafer, amaret. ti e gallettlne, completa 11 dolce, renden- dolo più gradevole ed accettabile al no- stro palato. Una gloria, ormai nota, è la « cassata» olla Siciliana. Questa specialità appartie- ne pur'essa all'arte del gelatiere o sor- bettiera. La sua manipolazione è quanto mal varia e capricciosa. Ordinariamente si può fissarla in un gelato la cui forma più ricca è quella data da una lussuosa torta all'esterno. Olfatti di una elegante e gustosa torta possiede la più varia orna- mentazione compresa quella di fiori fre- schi o artificiali ; sia di zucchero filato che di pastigliaggio. La «cassata » gelata è una innovazione fatta dal gelatiere, Jn questa è la ricotta inzuccherata ed aromatizzata con vaniglia e con frutti canditi varii tagliuzzati, pez- zettini di cioccolato, pistacchi, mandorle, viscide candite, ecc. Dopo di che si rico- pre i l gelato con altro strato sottile di ala "pesca melba, ^ crema gelata e si incrosta io stampo nel ghiaccio ben rinforzato di sale. Due ora dopo si toglie la forma dal ghiaccio, si accomoda la ornamentazione e si pone il gelato in apposita stufa refrigerato in modo da presentarlo in tavola in per- fette condizioni. 2 volte aigiorno / Volete conservare la delicata freschezza della vostra carna- gione ? Ebbene, adottate il sa- pone Palmoli ve ! Massaggiate, al mat t ino ed a l la sera, la ; morbida ed abbondante schiu- ma del Palmol ive sul vostro ; viso, in modo che questa pe- netri profondamente nei pori, risciacquatevi con acqua tiepi- da e poi fredda. Questa quoti- diana attenzione vi convincerà J presto come gli emollienti oli vegetali d'ol iva e di palma, contenuti nella fabbricazione di questo sapone, siano spe- f ciali per conservare sempre la j carnagione fresca e vellutata, ' Una deliazi di stagion: e la "pesac melb,a, Gelaol al cioccoloat Mescolate per bene, in una casseruola, 7 torli d'uovo, 250 gr, di cioccolato ra- schiato sciolto con due decil. d'acqua e bagnate con i litro di latte bollente; 250 gr. di zucchero ed un baccello di val- nlglia. Ponete sul fuoco la casseruola rimestan- do continuamente lino a che l'apparec- chio veli 11 mestolino evitando assoluta- mente l'ebollizione. Passate pel colatoio conico In una terrina e ventilate fino che sia diventato completamente freddo. Dopo di che lo farete congelare in sorbettiera, come d'uso. Servire a parte dei biscotti in quantità. Gelaot alal crema di cacoa Procedere con le dosi e la stéssa opera- zione precedente. Sostituire il cacao al cioccolato, ed aumentare la quantità dello zucchero nella misura complessiva di 400 gr. circa, ed un baccello di vaniglia sup- plementare. Accompagnare li gelato con amaretti e gallettlne a parte. CESARE ALDANI , Digestione e magnesio 1 E' ormai assodato che piccole quantità! di magnesio ingerite durante i pasti fa- cilitano grandemente l a digestione, tol- gono il/ senso di peso allo stomaco, evi- tano il senso di gonfiore, la eonnolenzal dopo i pasti. 11 mezzo migliore per darq all'organismo tutti i sali di magnesio, litio, calcio di cui abbisogna è quello dì bere costantemente acqua preparata con Litiomagncsina A. Cassia, gus t o» igie- nica digestiva. Questa creazione risale dai giugno 1900. ed è opera del celebre gastronomo france- se A. Escoffier. Fu all'inaugurazione del Carlton Hotel di Londra, che per la pri- ma volta Ja «Pesca Melba», apparve in un menù dopo la conversazione avuta qualche tempo prima dall'Escolfier, con la celebre artista all'Hotel Ritz di Parigi. Il suo successo fu rapido e decisivo. Di- sgraziatamente, però, si è dovuto consta- tare che la vera formula veniva alterata e non ne risultava quindi che una insi- gnificante approssimazione. Ecco la vera formula: Per 6 persone: Scegliere le pesche di qualità tenera e mature a punto. Immergete le pesche, per la durata di due secondi, nell'acqua in ebollizione, ritirarle immediatamente con una schiumarola e gettarle in acqua dove precedentemente sarà stato aggiunto dei ghiaccio triturato, dopo ciò sbaraz- zarle dalla pelle, deporlo in un piatto e cospargerle leggermente di zucchero. A parte preparate l litro di gelato alla vaniglia con molta crema; 250 gr. o 300 di fragole passate al setaccio; quindi alla purea che na risulta, aggiungete 150 gr. di zucchero in polvere. Guarnire il fondo di una coppa di cri- stallo o d'argento con dal gelato alla va- niglia. Deporre su questo le pesche e mascherarle con la purea di fragole. Introdurre la coppa cosi confezionata In un blocco di ghiaccio tagliato a volontà e cospargere le pesche di un leggero stra- to di zucchero in polvere.

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