LA CUCINA ITALIANA 1934

IS LA CUCINA ITALIANA i Ottobre 1934-XII ¡ ü e f ^ i c n c i u i t a Ì UNA VIA » « Dì LAVORO Noi i tal iani siamo la pr ima razza del mondo e lo « snobismo » <j|i trovare tut to bello quello che viene dall'este- ro, è antipatriottico, ant i fascista e cretino. Viceversa, lo studiare le vie di lavoro, le previdenze, le istituzioni diagli altri paesi e studiare il modo di applicarle, intel l igentemente modifica- te da noi, è cosa che è molto ben fat ta. Oggi, vengo a par larvi di una via di lavoro e di guadagno sicura e di- gni tosa e lo faccio tanto più volentie- r i perchè essa è adat ta al le signore dtella classe che mol to soffre del di- sagio europeo e mondiale, del la buona borghesia che non vuole recedere da cer.e abitudini di signorilità. Intendo par lare delle «pensioni di f ami g l i a» che ho studiato a fondo all 'estero. « * » Quando una di noi vuol passare un mese in un centro di col tura o di stu- dii, o vuol mandarvi le figliole e non può spendere somme pazze in albergo, „ non vuole andare in pensioni stra- niere, ha solo la risorsa del le af f i t taca- mere, genere spesso poco racomanda- bile e poco simpatico, mosso da lucro ed esoso, perchè non esistono delle «pensioni dii famigl ia per signore e signor ine» bene ordinate e bene or- ganizzate da mano e da mente fem- mini le. Ho conosciuto una signora che ri- mase vedova ancor giovane e ben portante. Il mar i to era stato borgo- mastro di ima bel la ci t tadina sviz- zera ed el la aveva un modestissimo capi tale ed una sorella a carico, oltre al la casa ben montata. Ebbene: el la prese in af f i t to un bel villino con un po' di giardino intorno e molti fiori al le finestre ed ai balconi; vi portò i suoi buoni mobili del salotto, della stanza da pranzo, di un minuscolo sa- lottino, ammobiliò con quello che ave- va, con molto gusto e relat ivamente poca al tra spesa, dieci camere a l . pri- mo e secondo piano... tenne la cuoca e la cameriera dei suoi giorni fel ici e cari, e prese un ragazzotto robusto; diede al la sorel la la parte di amimi- strazione e contabi l ità del la piccola azienda, fece tutti i conti studiando di economizzare fino al centesimo, poi scrisse a mol te conoscenze, mise degli avvisi su riviste femmini li e decise di prendere sol tanto signore e signorine nel la sua pensione. Ne ebbe subito quattro, che pregò di mutare vestito pel pranzo, dlandO così subito una nota signorile al l 'am- biente, che accompagnò a qualciie ri- trovo o concerto; presto ebbe la casa piena anche di straniere. El la f u una mamma per tutte, procurò loro buone e sicure insegnanti, non disdegnò di iniziarne alcune nel l 'organizzazione del la sua casa, del la cucina, dieiaa la- vanderia, pensandb di f ame brave massaie, invitò, per svagarle, amici dabbene e bril lanti, fece f a re del la buona musica, quattro sal ti nel suo salotto. L' anno seguente a quello in cui aveva aperto la sua pensione, a- vendo el la bisogno d' ar ia marina, por- tò tut ta la sua organizzazione e le sue ospiti in un appartamento che veva a f f i t t a to a Venezia. Ormai da ari ni madame M, è molto conosciuta edi ha messo da par te un buon gruzzolet- to per la vecchiaia. * • • Penso che non dovrebbe essere dif- ficile imitarla... Naturalmente una si- gnora che vogl ia seguire questa via di lavoro deve essere sana, robusta, in- telligente, energica ybuona massaia ed ot t ima organizzatrice... ma queste so- no qual ità comuni al la nostra razza e che anche si possono acquistare con buona volontà. El la dbve af f idare com- pletamente una par te dlel lavoro ad una sorella, ad una parente o ad un fratel lo e deve poter prendersi ogni anno, in estate un periodo di va- canza. Un villino di dieci camere da letto, tre di rappresentanza, un bagno per ogni appartamento, non è di f f ici le dia trovarsi; forse meno fac i le sarà tro- vare il personale. Occorre una brava cuoca, svel ta e pratica, che deve non solo preparare il cibo quotidiano, ma anche le conserve, le marmel late, le f rut ta secche, 1 liquori, l a biscotteria per 11 tè. Un'abi le cameriera può ba- stare per dieci persone quando abbia mezzi meccanici di pulizia, quando abbia a disposizione un ragazzetto per lavare scale, paviment i, lucidare par- quets manigl ie ed ottoni, secondo una tabel la fissia sett imanale. La padrona dii casa si deve mettere d'accordo con un'onesta lavandaia e con una stiratrice, che potranno com- piere il loro lavoro nel sottosuolo del villino stesso, oppure a casa loro, a prezzi, convenienti e stabi l iti pr ima colle pensionanti, senza che el la deb- ba entrare in questo ramo; dieve a- vere, poi, buoni forni tori fissi, che portino la gran parte del le provviste a casa e che, trat tandosi di merce all'ingrosso, facc iamo dei prezzi spe- ciali. Naturalmente le signore e le ragaz- ze possono pretendere e debbano da- re delle referenze e debbono essere presso a poco del l 'eguale condizione sociale ed educazione; se la signora conoscerà una o più l ingue potrà o- spitare pure un elemento stranièro sempre dopo una rigorosa seleziona. La conitessina Cordel ia de Guberna- tis. del la migl iore nobi l tà i tal iana, figlia di quel l ' indimenticabi le studio- so ed educatore che f u Angelo de Gu- bernat is — che l a Reg ina Margher i ta onorava del la sua amicizia — rimasta sola al mondo, da anni ha aperto i l suo appartamento di Roma a degli amici e a degli stranieri. Dando una ospital ità di prim'ordiine e rimanendo signora, come dicono i francesi, «f ino al la cima delle unghie». El la non è più giovane, ma io penso che debba al la vi ta sana ed at t iva che deve con- durre, la sua magni f ica salute, debba l a sua giovinezza ed agi l ità di spirito al cont inuo vivere f ra l a gioventù, debba la sua larghezza d' idee alle con- versazioni che s' intrecciano nel suo salotto da persone distinte venute da tutto il mondo. E' anche obbl igata a curare la sua eleganza, che noi i ta- liane, quando non siamo più giovani, lasciamo faci lmente da Parte! a fare continuo esercizio di lingue... e non ha nessuna sorella o parente che le tolga parte del peso, ma solo urna l i y w / ANCHE bvstine DA 5 0 C E N T .

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